Halloween è alle porte e, come ogni anno, non può mancare la mia ricerca sui videogiochi horror; in particolare, c’è sempre spazio per un aggiornamento sui uno dei miei autori preferiti: Howard Philips Lovecraft, il Copernico della letteratura dell’orrore. Nel vasto mare di internet trovate svariate liste con i migliori videogiochi ispirati a Lovecraft, contenenti anche videogame che parlano di vampiri e licantropi, creature volutamente abbandonate da H.P. Lovecraft.
L’horror secondo Lovecraft è basato su pochi argomenti, tutti raccontati in modo originali e imprevedibile. La base è composta da due elementi: paura e follia. A partire da queste condizioni psicologiche, l’universo lovecraftiano si compone di fantasmi, libri maledetti ed entità aliene come l’arcinoto Cthulhu. La mia top 5 dei videogiochi ispirati a Lovecraft parte dalle basi ed esclude tanti celebri – e bellissimi – videogiochi per concentrarci sull’orrore nato a Providence.
1. Eternal Darkness: Sanity’s Requiem
Un grande mistero dei videogiochi è come Silicon Knights sia fallita dopo aver prodotto uno dei migliori survival horror di tutti i tempi; in realtà, il motivo è semplice: Eternal Darkness vendette meno di 500 mila copie, nonostante la critica lo definì una vera e propria killer application di su Nintendo Gamecube.
Eternal Darkness ripercorre la complicata vita di tutti i personaggi storici che sono venuti a contatto con il Necronomicon, il libro dei morti, inclusa Alexandra Roivas che si è imposta di risolvere il mistero dell’omicidio del nonno. Questo gioco del 2002 è ambientato tra i miti di Cthulhu e rappresenta il miglior esperimento videoludico ispirato alle opere di Lovecraft, tanto da avere anche una barra della sanità mentale tra le statistiche dei personaggi.
2. Darkest Dungeon
Darkest Dungeon – e il nuovissimo Darkest Dungeon 2 che abbiamo provato in accesso anticipato – sono dei giochi di ruolo roguelike basati sull’esplorazione di luoghi pregni di malvagità e avversari terrificanti.
Esattamente come in un racconto di Lovecraft, Darkest Dungeon tiene conto della pressione psicologica che i mostri – ma anche l’oscurità – provocano sugli esseri umani; infatti, è praticamente impossibile terminare il gioco solo con quattro avventurieri; il videogiocatore deve dosare al meglio le energie, e gli eroi, per arrivare fino alla fine dell’orrore, ricco di aberrazioni e Grandi Antichi.
3. Call of Cthulhu
Il titolo parla chiaro: il gioco, survival horror del 2018 sviluppato da Cyanide e pubblicato Focus Home Interactive, è basato sul racconto breve: “Il richiamo di Cthulhu” di H.P. Lovecraft. Call of Cthulhu non è tecnicamente perfetto, ma è molto fedele all’horror secondo Lovecraft.
La trama narra di Edward Pierce, un investigatore privato in piena depressione, che sta investigando su strani casi di omicidi ed eventi soprannaturali; in particolare, il videogioco di Cyanide prende ispirazione anche dai racconti: “La Maschera di Innsmouth” e “Il modello di Pickman”, oltre che dal gioco di ruolo cartaceo: “Call of Cthulhu”.
4. The Sinking City
Questo videogioco ha una storia torbida fatta di mancati pagamenti di royalty e rimozione da Steam. Non ha neanche ricevuto dei titoli esaltanti da parte della critica, ma Frogwares sta comunque lavorando a un seguito grazie alle buone vendite dichiarate dalla casa di sviluppo.
The Sinking City è un videogioco action-adventure in terza persona ambietato nella città (finta) di Oakmont durante gli anni ’20 del novecento. La trama si basa sul trovare una riposta al perché delle terrificanti visioni che perseguitano Cahrles W. Reed, investigatore privato e veterano di guerra.
5. Bloodborne
Se questa fosse la lista dei giochi tecnicamente migliori basati su Lovecraft, Bloodborne di FromSoftware sarebbe al primo posto. Purtroppo per gli appassionati della casa di sviluppo nipponica, il mio interesse è stilare una lista in cui le opere di Lovecraft siano al centro dell’attenzione e questo videogioco non lo è abbastanza – ed è anche molto di più di un gioco ispirato a Lovecraft.
Bloodborne è un souls-like, che come tale punisce il giocatore alla prima occasione. Non è direttamente basato sui racconti di H.P. Lovecraft, ma l’ispirazione è molto accentuata; infatti, la scrittura di gioco si basa su creature che hanno aberranti poteri sovrannaturali, che ricordano chiaramente i Grandi Antichi di Lovecraft. Allo stesso tempo la città di Yharnam è quanto di più simile possibile alle malsane ambientazioni dell’autore di Providence.
Extra – Cult of the Lamb
Il 2022 ci ha portato un’opera che non ha esattamente le tinte cupe e piene di insanità mentale di Lovecraft, ma che può essere un’interessante chicca se avete già giocato tutti i videogiochi di questa classifica.
Cult of the Lamb – che abbiamo anche recensito – è un mix tra un roguelike action e un gestionale, sviluppato da Massive Monster e pubblicato da Devolver Digital. Il videogioco ci mette nei panni di un agnello che è stato salvato dalla morte da una divinità denominata: “The One Who Waits”. La lore di gioco rievoca chiaramente i Grandi Antichi di H.P. Lovecraft e ogni dubbio viene fugato dall’aspetto, casuale, dei nostri seguaci che ricalca il bestiario dell’autore americano – e dalla quantità di tentacoli presenti nel gioco.
Esclusioni Eccellenti
Diffidate dalle imitazioni: svariati videogiochi horror sono proposti come ispirati al mondo di Lovecraft, ma non tengono conto dell’evoluzione che lo scrittore ha portato al genere, abbandonando diversi temi del tempo. Due in particolare: antichi castelli e vampiri; per questo motivo non ha senso accostare H.P. Lovecraft a videogiochi come Resident Evil, Vampyr e – anche se potrà sembrarvi strano – Amnesia: The Dark Descent.
Un discorso più complesso andrebbe fatto per tutte quelle opere che si ispirano all’evoluzione del pensiero di Lovecraft. Lo scrittore Stephen King e il regista John Carpenter hanno preso molto dal loro antenato, ma le loro opere non possono definirsi lovecraftiane, poiché c’è molto di più – e tanto di diverso – nei libri di King e nei film di Carpenter. Per questo motivo, ho escluso da questa classifica: Carrion, e tutti giochi in stile La Cosa, e Alan Wake, che prende a piene mani da diverse fonti.
Infine, va fatto un discorso ad hoc per Silent Hill. L’opera nipponica ricorda il racconto L’orrore di Dunwich; inoltre, il gioco è ambientato negli Stati Uniti. Però, anche se Silent Hill sembra molto ispirato al mondo di Lovecraft, non dobbiamo dimenticare che si tratta di un gioco giapponese e chiunque abbia avuto modo di approfondire la cultura – e l’horror – della nazione asiatica sa quanto gli spiriti e l’onirico siano amati dagli autori del Sol Levante. Basti pensare che in Giappone esiste il termine “Kwaidan”, un’unica parola che significa: “Storie di Fantasmi”.
4 risposte su “I 5 migliori videogiochi (veramente) ispirati a Lovecraft”
PORCO DI QUEL CAPRO NERO DAI MILLE CUCCIOLI DI SHUB-NIGGURATH, The Sinking City È TERRIBILE!!! FANNO SCHIFO LA GRAFICA, IL SISTEMA, I MOSTRI, LA STORIA FANNO CAGAREEEEE
Avete completamente dimenticato Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth, un po’ datato ma validissimo!
In realtà ho voluto limitare la classifica a un solo “Call of Cthulhu” e ho scelto il più recente, dato che comunque valido; infatti, mi piacerebbe anche che i titoli proposti fossero giocati ed è più facile farlo con videogiochi recenti. Call of Cthlhu: Dark Corners of the Earth, ma anche Conarium e Stygian: Reign of the Old Ones sono titoli validissimi (anche se non riportati), che ti consiglio se hai già giocato tutti quelli proposti.
Te buxx