recensione in un tweet
PES 2021 Season Update non è un videogame nuovo, ma un aggiornamento del precedente: nonostante tutto, un po’ per il prezzo accattivante, un po’ per qualche correzione (e un po’ per la longevità), acquistarlo potrebbe valerne la pena.
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Ci sono prodotti che per essere sviluppati richiedono anni, e ce ne sono altri che invece ogni 12 mesi, puntualmente, riescono ad arrivare sul mercato. Nella maggior parte dei casi, con le dovute eccezioni, parliamo di titoli sportivi simulativi che non hanno la necessità di rivoluzionare continuamente il gameplay, né di ricostruire delle fantastiche ambientazioni da esplorare. Con l’inizio della Serie A arrivano sul mercato i soliti videogame calcistici, con Konami che quest’anno è andata un po’ controcorrente rispetto al solito, mettendo in vendita non più un vero e proprio gioco ma un update, per “riadattare” il videogame in questa nuova stagione. Ecco che arriva eFootball PES 2021 Season Update (che abbrevieremo in PES 2021), con un prezzo anche molto più competitivo del solito: 30 euro/40 euro, in base all’edizione scelta, il che significa circa metà prezzo rispetto al competitor principale.
Non un gioco, solo un update
In un periodo di pandemia, che ha portato inevitabilmente a rallentamenti sullo sviluppo e lo slittare dei campionati e delle coppe, perché rifare tutto da capo quando si deve vendere un prodotto quasi uguale all’anno precedente? Questa domanda se la sono fatta anche all’interno di Konami, e per questo hanno deciso di proporre un aggiornamento che potesse solo “aggiustare” alcune dinamiche o elementi di grafica. Ad esempio è stata una buona occasione per aggiornare i valori e i volti di giocatori esplosi negli ultimi 12 mesi, con Haaland e Davies su tutti. PES 2021 è anche l’ultima versione del videogame pensata per PlayStation 4 e Xbox One, nonché l’ultima con Fox Engine. Dopo anni di onorata carriera, infatti, si cambierà motore grafico e si punterà su Unreal Engine, di Epic Games.
PES 2021 propone le solite modalità offline e online dei precedenti titoli. Nel primo caso abbiamo la sezione Calcio d’inizio (amichevoli, co-op, 1vs1, campionati e coppe), la Master League e Diventa un Mito, nel secondo invece la possibilità di giocare contro (o con) qualcuno in rete con la sezione eFootball e MyClub. In aggiunta c’è la possibilità di potersi allenare sui fondamentali specifici e di modificare squadre/calciatori, potendo agire anche sul loro aspetto e sui trasferimenti. Non essendoci delle criticità palesi, ed essendo un update, non ci si è concentrati molto in queste modalità, già ritoccate comunque lo scorso anno.
Le stesse modalità, con pro e contro
Riassumendo velocemente le modalità di gioco, la Master League permette di guidare una squadra dalle serie minori fino ad arrivare sul tetto d’Europa: scendiamo in campo, ma dobbiamo tenere d’occhio tutto quello che succede a livello societario, stando attenti alla forma dei giocatori, fronteggiando infortuni e avendo un ruolo principale nel mercato, decidendo chi acquistare, chi vendere e come condurre le trattative, se a titolo definitivo o in prestito. La modalità Diventa un Mito invece ripercorre la stagione di un singolo atleta, noi o un calciatore esistente, nonché l’unico sul campo che possiamo controllare: saremo noi a fargli fare le giocate che lo porteranno in Nazionale o al Pallone d’oro.
Il panorama online per un titolo esportivo risulta di vitale importanza, anche se cambia poco e nulla rispetto all’anno precedente. Comunque è un comparto che funziona, e quindi è giusto riproporlo nella medesima forma o quasi. L’eFootball è la classica modalità PvP che mette contro i giocatori con le squadre preimpostate, mentre MyClub permette di sfidare gli altri player e costruirsi il proprio team “vincendo” gli atleti o avvalendosi di osservatori che possano ridurre di molto il campo di ricerca. Non serve gestire la squadra ai livelli della Master League, ma la componente strategica è utile per dosare le forze e trovare l’allenatore adatto ai giocatori e che possa essere rispettato: se il livello del team supera quella del mister, la squadra perde coesione e diventa incredibilmente squilibrata. Questo farà sì che soprattutto all’inizio non sarà possibile schierare la miglior formazione di campioni ma in qualche ruolo bisognerà accontentarsi di qualcuno un po’ più scarso. Come prevedibile, questa è la modalità più longeva, fra sfide giornaliere/settimanali e partite online.
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Ahi, le licenze di PES 2021
Dicevamo che è un update, ma quindi dove sono le novità? Le più evidenti sono nelle licenze: come ogni anno infatti c’è la compravendita per aggiudicarsi squadre, campionati e calciatori. Rimanendo in Serie A ad esempio, l’AS Roma è diventata partner dell’opera Konami, mentre spicca l’assenza delle milanesi, ora rinominate Lombardia NA e Milano RN. E mancano anche altri grandi team come il Real Madrid, Atletico Madrid, Manchester City, l’intera Bundesliga (con qualche tedesca salva). Ci sono invece i campionati danesi, russi, svizzeri o thailandesi, ma oltre a fare numero non hanno chissà che appeal per il giocatore medio. Ma più che dello sviluppo, questo resta un problema più legato alla parte commerciale, visto che parliamo dettagli che vanno negoziati. In ogni caso in PES 2021 sono riusciti a confermare i team con i calciatori più importanti dell’ultimo decennio: il Barcellona di Messi, la Juventus di Cristiano Ronaldo e, un po’ più staccato, il Bayern Monaco di Lewandowski.
Non pare esserci stato nessun intervento nel comparto audio, con la telecronaca di Fabio Caressa e Luca Marchegiani che sembra identica a quella dello scorso anno, nel senso che vengono usate le stesse frasi e le stesse espressioni di PES 2020. Quest’anno però qualche imperfezione possiamo anche perdonarla, sia per lo stravolgimento di tutti i campionati che per il prezzo competitivo. La pandemia ha fatto sì ad esempio che si arrivasse ad agosto senza sapere le squadre promosse/retrocesse, mentre il calciomercato aperto fino ai primi di ottobre non ha permesso di agire sui trasferimenti in maniera celere. Ora è tutto sistemato e le squadre sono aggiornate, ma quando è uscito (12 settembre) eravamo ancora in alto mare. L’update ha portato degli apparenti miglioramenti anche sul gameplay. Nulla di troppo rivoluzionario, ma l’impressione è di trovarsi davanti a un videogioco un po’ più lento e dove la stazza dei singoli gamer conta un po’ di più a livello di contrasti.
Conclusione
Alla fine di tutto, conviene acquistare questo aggiornamento? Dipende da che tipo di gamer siete e se siete più portati all’offline o all’online. Il gioco non cambia di molto, quindi se le vostre partite sono concentrate più sulla Master League o Diventa un Mito, non ci sono novità da questo punto di vista, mentre se siete interessati al multiplayer in rete allora potrebbe valerne la pena, un po’ perché i server dell’edizione 2020 si sono svuotati, un po’ perché chi aveva acquistato una delle versioni precedenti ha un po’ di vantaggi in-game. Se invece non siete dei giocatori abituali della saga di Konami allora di dubbi ce ne sono veramente pochi: PES 2021 è un prodotto più che valido, soprattutto al prezzo proposto.
In ogni caso, questo è un anno di transizione che non fa testo nella solita lotta fra PES e FIFA, dal momento che il 2021 sarà l’anno zero per il mercato videoludico e forse anche per il calcio. Avremo i primi titoli sportivi pensati per girare su PlayStation 5 e Xbox Series X|S, anche se la coda di PlayStation 4 e Xbox One è ancora lunga (FIFA usciva nel 2018 sulla old-gen). E sarà un periodo importante anche per il calcio, che potrebbe proporre introdurre qualcosa di nuovo per far fronte ai contagi e alla crisi dovuta agli stadi vuoti: salary cap? Campionati con playoff? Visto che in questo 2020 Konami ha lavorato su un update e non su un videogioco nuovo, è lecito aspettarsi che tutte le risorse risparmiate siano state concentrate all’anno prossimo, proponendo un rivoluzionato PES 2022 con alle spalle 24 mesi di sviluppo.
Dettagli e Modus Operandi
- Genere: sportivo, calcistico
- Lingua: italiano
- Multiplayer: si
- Prezzo: 29,99 euro
Ho potuto rivivere l’esperienza (incredibilmente ricca) di PES, questa volta “solo” in versione aggiornata, grazie al codice concesso dal publisher.
Una risposta su “PES 2021 per PlayStation 4 – Recensione”
È tutto buggato sto schifo di gioco