Save the date: 28 febbraio 2025. La caccia ricomincerà nel primo trimestre del nuovo anno, parola di Capcom. La notizia arriva con il quarto trailer di Monster Hunter Wilds, pubblicato poco dopo la mezzanotte di oggi, 25 settembre 2024, con cui è stata ufficializzata la data di uscita dell’attesissimo titolo.
Un video di 3 minuti e 26 secondi, le cui atmosfere confermano quanto suggerito già dalle immagini rilasciate nelle scorse settimane (ne parlavamo QUI): per quanto riguarda gli ambienti e i colori, il gioco sembra in tutto e per tutto il sequel di Monster Hunter World. Eppure, diversi elementi del più recente Monster Hunter Rise sembrano aver conquistato il loro spazio. Tra questi, le cavalcature con cui è possibile arrampicarsi tra viticci e raggiungere le altezze più disparate.
Monster Hunter Wilds è già in preorder per PS5, Xbox Seres X/S e PC.
Il mondo dei videogiochi è in continua evoluzione, e ogni tanto emerge un titolo che promette di ridefinire un intero genere. Uno di questi titoli è InZOI, un gioco di simulazione di vita sviluppato da Krafton, noto per il suo lavoro su giochi come PUBG. InZOI è atteso con grande entusiasmo e promette di offrire un’esperienza di gioco immersiva e realistica, con una profondità di simulazione che potrebbe rivoluzionare il modo in cui percepiamo i giochi di questo genere.
Mi ricordo ancora ragazzo che grazie a Sim City prima e The Sims dopo, mi avvicinai a questi simulatori di vita, prima scettico poi dannatamente preso dalle infinite possibilità che un gioco come The Sims poteva offrire.
E infatti, The Sims, con la sua quarta versione è giunto fino ai giorni nostri, sottoforma si di free to play ma con decine e decine di DLC che contribuiscono a cambiare davvero la vita dei nostri alter ego virtuali.
Ma siamo nel 2024, abbiamo una generazione Next, sia di hardware che di videogiocatori. Era nell’aria, The Sims 4 non sarebbe potuto durare per sempre.
Un mondo di possibilità
Ed ecco quindi arrivare nelle nostre vite (reali) InZoi. InZoi è descritto come un simulatore di vita fotorealistico e un enorme sandbox che offre infinite possibilità e storie da vivere comodamente da casa. Il gioco permette ai giocatori di creare e personalizzare i propri personaggi, costruire case e vivere la vita dei loro sogni. Utilizzando semplici strumenti gli utenti potranno creare e personalizzare i propri personaggi, il proprio mondo e creare le storie che più desiderano.
Grafica realistica e ultra dettagliata
Uno degli aspetti più impressionanti di InZOI è la sua grafica realistica, sviluppata utilizzando Unreal Engine 5. Questo motore grafico avanzato consente di creare ambienti e personaggi con un livello di dettaglio senza precedenti. Ovviamente la grafica ultra realistica non solo rende il vivere le storie più accattivante, ma anche più immersiva l’esperienza del giocatore nella storia stessa.
Simulazione profonda
InZOI non si limita a offrire una grafica straordinaria; il cuore del gioco è la sua simulazione dettagliata della vita. Ogni personaggio nel gioco agisce di propria volontà, creando eventi inaspettati e permettendo ai giocatori di sperimentare le varie emozioni della vita. I giocatori possono trovare lavoro, formare relazioni profonde e vivere in pratica una vita virtuale che rispecchia la complessità di quella reale.
Creatività
La personalizzazione è un elemento chiave di InZOI. I giocatori possono personalizzare l’aspetto e l’abbigliamento dei loro personaggi, costruire case su misura utilizzando una vasta selezione di mobili e strutture e modificare diverse parti della loro proprietà e delle strade circostanti. Questa “sfrenata” libertà consente agli utenti di creare la propria vita proprio come la desiderano.
Messaggio di vita
InZOI non è solo un gioco di simulazione di vita; è anche un’esperienza che trasmette un messaggio profondo. Gli sviluppatori sperano di condividere il messaggio che “la vita stessa è il vero dono, e ogni viaggio ha il suo significato”. Questo messaggio si riflette nelle esperienze di gioco dove ogni vita diventa una storia unica da raccontare.
Requisiti di Sistema
Per godere appieno dell’esperienza di InZOI è necessario disporre di un sistema che soddisfi i requisiti minimi. Il gioco richiede un processore a 64 bit, Windows 10/11, 12 GB di RAM e una scheda grafica NVIDIA RTX 2060 o AMD Radeon RX 5600 XT. Per un’esperienza ottimale, si consiglia un processore Intel i7 12700 o AMD Ryzen 5800, 16 GB di RAM e una scheda grafica NVIDIA RTX 3070 o AMD Radeon RX 6800 XT.
Conclusione
InZOI si preannuncia come un titolo rivoluzionario nel genere dei giochi di simulazione di vita. Con la sua grafica realistica, la simulazione dettagliata e le infinite possibilità di personalizzazione, il gioco promette di offrire un’esperienza di gioco unica. Mentre attendiamo con impazienza il suo rilascio, è chiaro che InZOI ha il potenziale per ridefinire il modo in cui percepiamo e viviamo i giochi di simulazione di vita.
Nelle ultime ore Bandai Namco ha finalmente diffuso un trailer che svela l’intero roster di Dragon Ball: Sparking! Zero.
Come immaginabile, il roster si è rivelato semplicemente monumentale. Oltre ai personaggi ormai storici di Dragon BallZ, Zero ospiterà anche numerosi eroi tratti da Dragon Ball GT, Dragon BallSuper e persino dalla saga di Goku bambino. Come se non bastasse, sono stati svelati anche tutti i personaggi principali tratti dai lungometraggi della saga di Goku e compagni, come Janenba, Turles, Broly e tanti altri.
Il trailer ha anche svelato alcune succose novità sul gioco. Ad esempio, sarà possibile sbloccare una serie di battaglie personalizzate. In queste battaglie, a quanto sembra, i giocatori potranno modificare gli eventi della storia di Dragon Ball, creando una serie di battaglie completamente inedite.
Queste novità, accanto all’enorme roster che ormai supera i cento lottatori selezionabili, contribuiscono ad accrescere l’attesa per la release del gioco, fissata per l’undici ottobre. Non vediamo davvero l’ora di mettere le mani sul gioco e testare a fondo le sue potenzialità!
Continua a far parlare di séil nuovo Dragon Ball: Sparking! Zero. Da poche ore infatti Bandai Namco ha rilasciato un nuovo trailer che ha rivelato altri combattenti che vanno a ingrossare il già nutrito roster del gioco. Questa volta è stato confermato che Sparking Zero conterrà anche i principali protagonisti della serie Dragon Ball GT.
Dragon BallGT non è certamente la serie più amata legata al mondo di Dragonball, tuttavia al suo interno vi sono personaggi e trasformazioni (primo tra tutti il super Saiyan 4) da sempre molto apprezzati dai fan.
Nel trailer possiamo vedere Goku GT, con le sue varie evoluzioni (SS1, SS3 e SS4), il malvagio Baby-Vegeta, anch’egli presente in tutte le sue incarnazioni, la piccola Pan, il potentissimo Super Ishinlon (o Omega Shenron in americano), Vegeta Super Saiyan 4, Ub (presente anche nella forma fusa con Majin Bu) e ovviamente Gogeta Super Saiyan 4. Non sembra invece esserci traccia di Trunks né di Super 17, il terzo antagonista storico della saga.
Vedremo se anche loro verranno aggiunti prima della release del gioco. Ogni personaggio nel trailer ha mostrato tutte le sue tecniche più caratteristiche, replicate alla perfezione anche nella nuova veste grafica. Dopo la saga di Buu e GT, il roster di Dragon Ball: Sparking! Zero sta diventando sempre più mastodontico, e non ci stupirebbe se finisse davvero con l’includere ogni combattente mai apparso nella saga. Vedremo se anche il gioco si rivelerà all’altezza di raccogliere l’eredità della saga Budokai Tenkaichi!
Come era lecito aspettarsi, anche la saga di Buu, e i suoi protagonisti, faranno parte di Dragon Ball Sparking! ZERO. L’ultimo arco narrativo di Dragon Ball Z si presenta nel nuovo picchiaduro di Bandai Namco con tutti i protagonisti principali al gran completo e tanti nuovi personaggi e altrettante versioni di Majin Buu, Goku, Gohan e Vegeta.
Il nuovo trailer di Sparking! ZERO ha svelato diverse trasformazioni di Buu. In particolare, Super Buu (Gotenks assorbito), Super Buu (Gohan assorbito) e Kid Buu. Non mancano però anche tanti altri protagonisti, alcuni già presentati in passato. Nello specifico, il trailer mostra anche altri eroi giocabili come Goku Super Sayan 3, Majin Vegeta, ma anche il mago Babidi, Darbula e personaggi meno in vista come Spopovich e Yamu.
Dragon Ball Sparking! ZERO è il nuovo capitolo della serie Budokai Tenkaichi, che uscirà l’11 ottobre 2024 su PlayStation 5 Xbox X/S e PC.
Con l’uscita di STALKER 2 ormai vicina, GSC Game World ha condiviso dettagli su alcune funzionalità che arriveranno post-lancio. Tra le più attese ci sono le mod cross-platform, che permetteranno ai giocatori su PC e console di creare e condividere contenuti. Il supporto ufficiale alle mod non sarà immediato, ma il team mira a implementarlo quanto prima dopo il lancio dello sparatutto.
Un’altra novità importante sarà l’introduzione del multiplayer, anche questo previsto in un aggiornamento successivo. Il team si sta concentrando sull’ottimizzazione della modalità single player, ma ha confermato che il multiplayer arriverà. Inoltre, le dichiarazioni si sono concentrate sul sofware di Ray Tracing. Sarà basato sulla tecnologia Lumen di Unreal Engine 5. Non sarà pronto subito ma verrà integrato post-lancio con un futuro aggiornamento di STALKER 2. Questa tecnologia migliorerà ulteriormente l’illuminazione e i riflessi, sfruttando appieno le potenzialità del Ray Tracing su hardware compatibili.
Slava Lukyanenka ha infine detto che l’obiettivo di GSC Game World è garantire una qualità visiva e di gameplay all’altezza delle aspettative, mantenendo il supporto alla comunità di modder che ha reso celebre il franchise negli ultimi 15 anni.
S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl, sparatutto sequel diretto di Shadow of Chernobyl, uscirà il 20 novembre 2024 su PC e in esclusiva console su Xbox Series X/S.
Nel mondo dei videogiochi, le recensioni della critica possono fare la differenza tra il successo e il fallimento di un titolo. Per il director di Star Wars Outlaws, le recenti recensioni della critica specializzata non sono state all’altezza delle aspettative aziendali, nonostante il titolo sia stato largamente e discretamente apprezzato dalla stampa specializzata.
Giulian Gerighty, il director del gioco, ha espresso la sua delusione, probabilmente perchè i numeri attesi erano ben altri, in una recente intervista.
Abbiamo lavorato duramente per creare un’esperienza immersiva e coinvolgente per i fan di Star Wars, è frustrante vedere che il nostro impegno non è stato apprezzato come speravamo.
Giulian Gerighty
Nonostante le critiche, il team di sviluppo rimane fiducioso nel potenziale del gioco.
Siamo convinti che i giocatori apprezzeranno ciò che abbiamo creato, continueremo a migliorare e ad ascoltare i feedback della community.
Giulian Gerighty
Star Wars Outlaws è disponibile su tutte le principali piattaforme e promette di portare i giocatori in un’avventura epica nell’universo di Star Wars. Solo il tempo dirà se il gioco riuscirà a conquistare il cuore dei fan, con la speranza inoltre di nuovi contenuti innovativi grazie a successivi aggiornamenti che potrebbero far risalire l’apprezzamento del gioco da parte del pubblico.
Anche il 2024 non sarà l’anno della rivalsa per Ubisoft, che nonostante l’ambizioso Star WarsOutlaws, si trova a dover fare i conti con vendite insoddisfacenti e investitori in partenza per altri lidi.
Star Wars Outlaws non ha avuto la risonanza che ci si aspettava e l’affossamento delle azioni Ubisoft è la naturale conseguenza di un prodotto che ha deluso, per lo meno per quanto riguarda le vendite.
Le azioni della casa, infatti, sono crollate, registrando una perdita del 10% in sole 48 ore (al 3 settembre 2024). Numeri importanti, quelli rivelati dall’analista e fondatore di Kantan Games, Serkan Toto su X: la società è scivolata sotto i 2 miliardi di euro di capitalizzazione di mercato a Parigi, raggiungendo il minimo storico degli ultimi 10 anni. Una vea e propria fuga degli investitori dopo l’arrivo sul mercato di Star Wars Outlaws.
Queste cifre, che già da sole disegnano un quadro complesso, se non addirittura drammatico, diventano ancora più pesanti se paragonate alle attese di Ubisoft, che prevedeva introiti pari a 650 milioni di dollari entro la fine del 2024 proprio grazie a Star Wars Outlaws. Le aspettative sono poi scese a quota 500 milioni. Ora Ubisoft deve giocarsi il tutto per tutto con Assassin’s Creed Shadows, la cui uscita è attesa per il 24 novembre 2024, a cui spetterà l’arduo compito di andare a recuperare le perdite generate da Outlaws.
Ogni nuova trilogia cinematografica di Star Wars scatena una voglia irrefrenabile di viaggi nello spazio. La wanderlust cosmica risveglia gli appassionati, ma sopratutto i publisher che si fiondano a pubblicare quanti più contenuti possibili in tutti i medium disponibili. Vale anche per i videogiochi con decadi in cui la qualità è elevata come i primi anni 2000 (Star Wars: Knights of the Old Republic ma non solo) e periodi che è meglio non ricordare. Gli anni della trilogia di Walt Disney è per noi videogiocatori un momento d’oro, per fortuna. Tanti giochi, molti belli. E adesso ci prova anche Ubisoft con il suo marchio di fabbrica: gli open-world con componente stealth. Sarà vera gloria? Scopriamolo in questa recensione di Star Wars Outlaws.
Reputazione da difendere
Star Wars Outlaws si svolge tra gli eventi di L’Impero Colpisce Ancorae Il Ritorno dello Jedi, e segue le avventure di Kay Vess, una ladra che cerca di cambiare la sua vita. Accompagnata dal suo fedele compagno Nix, un simpaticissimo animaletto tuttofare, Kay si trova a dover affrontare signori del crimine, pirati, mercenari e imperiali. I mercenari sono divisi in tre sindacati, i Pyke, gli Alba Cremisi e gli Hutt. Tutti e tre bramosi di denaro e di fama, tutti e tre pronti a tradirsi l’un l’altro.
La nostra Kay vive di espedienti e piccoli furti, ma dopo un colpo grosso andato male ai danni del potente Siiro a capo del sindacato criminale dei Zerek Besh e dopo essere stata marchiata col simbolo della morte, riesce a fuggire con Nix dopo aver rubato la nave Trailblazer. Essendo però braccata si schianta sulla luna selvaggia di Toshara e da lì Kay decide di ricominciare, decide di diventare una fuorilegge leggendaria e cambiare la propria vita.
Ed è proprio in questa spirale di tradimento e fedeltà che verrà gettata Kay, dovendo scegliere, più e più volte durante la storia, chi tradire e a chi restare fedele. Decisioni che aumenteranno o diminuiranno la reputazione di Kay agli occhi dei singoli sindacati. Una maggiore o minore reputazione consentirà a Kay di accedere o meno a determinati luoghi, di avere favori da un sindacato piuttosto che da un altro, ottenere lavori meglio o peggio retribuiti, acquistare a prezzi di favore o meno componenti dai venditori affiliati a questo o a quel sindacato.
Il sistema di reputazione ha effetti su più punti: la popolarità di Kay verso i singoli sindacati; scelte e conseguenze, ogni scelta di Kay avrà una conseguenza più o meno significativa; narrazione e percorsi alternativi, ogni scelta, anche morale di Kay porterà verso finali diversi rendendo ogni partita unica; interazioni con gli NPC, la reputazione di Kay influenzerà direttamente come gli NPC reagiranno a lei, bassa reputazione molto sospettosi se non aggressivi, alta reputazione ovviamente più accomodanti; ed infine libertà di azione, la possibilità di effettuare scelte porterà Kay a diramazioni nella storia dandole numerose possibilità di scelta.
La trama regala diversi momenti emozionanti per tutti gli amanti della saga e il sistema di reputazione contribuisce a rendere il tutto meno lineare, anche se il punto di forza, come quasi tutti i giochi di Guerre Stellari è l’ambientazione.
Gli sviluppatori hanno creato un mondo di giocovasto e dettagliato, che permette ai giocatori di esplorare pianeti, città e luoghi iconici dell’universo di Star Wars. Molti ambienti sono ricchi di dettagli e offrono una grande varietà di missioni e attività da svolgere. La cura per i dettagli e la fedeltà all’universo di Star Wars rendono l’esperienza di gioco ancora più immersiva. Alcune critiche vanno mosse a determinati ambienti che non hanno la stessa “verve”, ad esempio alcune città che sembrano più spoglie e meno vive di altre, ma il mondo è molto vasto, qualche calo di attenzione ci poteva anche stare.
Prendiamo il mercato di Mirogana, mercato è sinonimo di interazioni, di compravendite, di vita ma purtroppo non in Star Wars Outlaws dove il mercato sembra un qualcosa di isolato, messo li per bellezza con una funzionalità meramente estetica. Gli NPC poi, in attesa di un input da parte del giocatore, non incidono mai sulla storia. (dimentichiamoci la bellezza inarrivabile di Red Dead Redemption 2 dove gli NPC vivono una vita propria e reagiscono autonomamente alle azioni del giocatore). Infine, se una nota di demerito può essere considerata, citiamo la bellezza ed il carattere quasi stereotipato di Kay, quasi spaccona, sprezzante e sarcastica, forse un qualcosa di già visto.
Ladra professionista
Il gameplay di Star Wars Outlaws combina esplorazione, combattimenti e missioni. Il mondo di gioco, vasto e dettagliato, offre molte opportunità per Kay di dimostrare le sue abilità e per raggiungere il colpo gobbo, il colpo del secolo che le permetterà di dare una svolta alla sua vita.
Sfruttare Nix permette di distrarre i nemici e recuperare e/o rubare oggetti oltre che attivare pulsanti altrimenti irragiungibili per Kay, aggiungendo così un elemento strategico al gioco. Tuttavia, Star Wars Outlaws rischia di diventare, e così è stato per me, ripetitivo nel lungo periodo a causa della meccanica delle missioni: agisci senza farti scoprire, impiega Nix per distrarre i nemici, usa i condotti d’aria per raggiungere le posizioni…alla bisogna, spara! La formula delle missioni più o meno è sempre questa. Al principio può sembrare anche divertente perché risulta vario come gameplay, ma alla fine potrebbe stancare, soprattutto in alcune missioni che sembrano un tantino lunghe.
Fortunatamente il sistema di combattimento è dinamico e offre una varietà di opzioni per affrontare i nemici. Kay può utilizzare diverse armi e abilità, e il giocatore può scegliere tra diversi ma alla fine limitati approcci.
Le missioni principali sono ben strutturate e offrono una buona varietà di situazioni che rendono la trama avvincente mentre le missioni secondarie e le attività opzionali permettono di approfondire ulteriormente l’esperienza di gioco da un lato, dall’altro rendono solo “il brodo più lungo” essendo queste missioni spesse volte avulse dal gioco.
Graditissima variante nel titolo, il gioco di carte del Sabacc, un gioco nel gioco, che in determinate missioni avrà anche la sua valenza ai fini della trama, ma che, in generale, potrete utilizzare per passare del tempo riposandovi tra una missione e l’altra.
Per quanto concerne l’esplorazione della galassia, vale la pena citare la modalità volo. A metà strada tra un arcade ed un simulatore, le sezioni di volo con la Trailblazer sono un vero piacere. La nave, completamente esplorabile, viene messa a disposizione di Kay appena dopo il prologo. La navicella è facile da pilotare, completamente customizzabile tramite potenziamenti che Kay potrà sbloccare nel corso del gioco, che riguardano l’armamento, la propulsione e gli scudi. Il combattimento in volo è divertente, con alcune navi più forti di altre e per spuntarla, a volta, si suderà non poco.
Ciò che invece non mi è piaciuto per nulla è il sistema di scalata, che influisce anche sulla modalità di fuga della protagonista. Mi spiego meglio. Io, sentendo mondo aperto e Ubisoft, già avevo pregustato una libertà massima nelle azioni di Kay (della serie vado dove voglio e mi arrampico dove voglio). Il pensiero, naturalmente, andava verso Assassin’s Creed. Ma così non è. Kay non può arrampicarsi ovunque, può farlo solo su determinate pareti e in determinati punti decisi dagli sviluppatori. Questa nota negativa stona davvero in un open world per grandi tratti davvero ben realizzato.
Qualità cinematografica
Dal punto di vista grafico, Star Wars Outlaws offre un’esperienza visiva impressionante. Le ambientazioni sono dettagliate e ricche di vita, con una particolare attenzione ai dettagli che rendono l’universo di Star Wars ancora più immersivo. Diciamoci la verità, scorazzare in lungo ed in largo per la galassia insieme a Kay Vess è un’esperienza, personalmente, piacevolissima. Ho molto apprezzato la scelta di non inserire caricamenti, come se il giocatore fosse all’interno di un lungo film di animazione che alterna fasi giocate a filmati. Graficamente, fidatevi, la differenza non si nota! Le versioni per Xbox Series X e PS5 offrono prestazioni solide, con differenze minime tra le due piattaforme.
Le animazioni dei personaggi sono fluide e realistiche, e gli effetti visivi, come le esplosioni e i giochi di luce, sono di alta qualità. Ho adorato il vento, o meglio, le piante sferzate dal vento in lontananza, una sensazione di realismo indescrivibile. La colonna sonora, composta da brani originali e temi classici di Star Wars, contribuisce a creare un’atmosfera coinvolgente e emozionante (per i suoni ambientali il classico suono della voce dei robot tipo R2D2 che si ascoltano in giro è davvero magnifico).
Anni Luce… ripetitivi
Uno degli aspetti più importanti di un gioco open-world è la sua longevità e rigiocabilità. Star Wars Outlaws offre una discreta quantità di contenuti, con una campagna principale che può durare diverse ore e numerose missioni secondarie e attività opzionali. Tuttavia, possiamo dire che il gioco può diventare ripetitivo nel lungo periodo, soprattutto per quanto riguarda le missioni secondarie.
La rigiocabilità è garantita dalla possibilità di affrontare le missioni in modi diversi e di esplorare il mondo di gioco in cerca di segreti e collezionabili. Inoltre, gli sviluppatori hanno promesso di rilasciare aggiornamenti e contenuti aggiuntivi nel tempo, che potrebbero aumentare ulteriormente la longevità del gioco.
Conclusione
Star Wars Outlaws offre un’esperienza open-world coinvolgente e ricca di avventura. Nonostante alcuni difetti nella scrittura dei personaggi e nella ripetitività del gameplay, il gioco riesce a catturare l’essenza dell’universo di Star Wars e a offrire ore di divertimento ai fan della saga. La cura per i dettagli, la qualità grafica e la varietà delle missioni rendono Star Wars Outlaws un titolo da non perdere per gli amanti dei giochi open-world e per i fan di Star Wars. Uno dei migliori giochi di questo 2024.
In occasione della consueta riunione con gli investitori, CD Projekt ha snocciolato succose nuove rivelazioni sui suoi progetti più importanti, che -spoiler- sono da acquolina in bocca, ma vediamole nel dettaglio.
Project Polaris, che riteniamo in modo non ufficiale il nome in codice del nuovo The Witcher, Project Orion, probabilmente un nuovo capitolo di Cyberpunk, Project Sirius uno spinoff di The Witcher multigiocatore ed infine Project Hadar, a quanto sembra una nuova IP di cui non è trapelato ancora nulla.
The Witcher 4 (anche se Cd Projekt non vuole che si chiami così, o almeno non ancora) entrerà presto nella fase di pre produzione, con oltre 400 sviluppatori al lavoro sul titolo. Recentemente Doug Cockle, ovvero la voce di Geralt, ha confermato che il personaggio molto amato sarà presente nel gioco ma non come protagonista.
Aspettiamoci quindi un protagonista tutto nuovo con una nuova storia da raccontare.
Le recenti assunzioni nei vari team ci fanno capire quanto Cd Projekt si stia ben strutturando poichè sembra che i progetti di The Witcher e Cyberpunk siano titoli che procedono quasi contemporaneamente. Un bel lavoro!
Per ultimo sono stati comunicati i dati sul recente rilascio del REDkit, una serie di tools che consentono di creare contenuti per The Witcher che ha fatto impazzire la comunità di modder dedicata.
Queste le parole del co-CEO di CD Projekt:
“Diverso tempo è passato da quando i nostri strumenti di sviluppo sono stati pubblicati per i giocatori e c’è già una serie di interessantissimi progetti di modding in giro. Siamo felici di vedere un rinnovato ed intenso impegno della comunità dei videogiocatori, che non vede l’ora di condividere le proprie idee, portando nuova linfa a The Witcher 3, un gioco che spegnerà dieci candeline l’anno prossimo”
Michal Nowakowski
Non ci resta che attendere, sperando in un futuro roseo per Cd Projekt e per noi videogiocatori appassionati dei suoi titoli.
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