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Assassin’s Creed Shadows – Recensione

Assassin’s Creed Shadows è il nuovo, attesissimo episodio della celebre saga degli assassini. Nel corso degli ultimi vent’anni questa serie è stata croce e delizia per moltissimi videogiocatori. Anche questo episodio è stato oggetto di numerose polemiche a causa dei continui rinvii. Ubisoft, dopo anni di richieste da parte dei fan, esplora il Giappone feudale, un “set” intriso di storia, mitologia ed intrighi.

Rilasciato il 20 marzo 2025, AC Shadows strizza l’occhio sia ai fan di vecchia data che ai nuovi giocatori, offrendo al pubblico un titolo altamente cinematografico…forse pure troppo! Durante l’intero prologo, di una mezz’ora scarsa, toccheremo il pad per appena cinque minuti.

Per carità, siamo dei fan di titoli con una scrittura coinvolgente ed una trama articolata, ma restare semplici spettatori di un prologo per la maggior parte del tempo ci ha fatto storcere il naso.

Samurai e shinobi in un caos feudale

La trama si svolge durante l’epoca Sengoku, più o meno dal 1467 al 1615, un periodo segnato da infinite lotte intestine, poiché il territorio era frammentato in miriadi di feudi perennemente in lotta fra loro.

Si seguono le vicende di due protagonisti principali: Naoe, una shinobi legata alla confraternita degli assassini che reclama vendetta per la morte del padre e Yasuke, un samurai di colore che deve confrontarsi con il proprio senso di onore e le sue alleanze.

Le storie personali vengono abilmente intrecciate sia fra di loro sia con il più ampio conflitto assassini-templari proprio della serie, introducendo anche i dilemmi morali dei protagonisti che mantengono l’interesse dei giocatori sempre vivo.

Come accennato all’inizio, la scrittura del gioco è il fiore all’occhiello della produzione, con dialoghi realistici e ben recitati. A proposito di questo, il titolo è completamente localizzato nella nostra lingua. Se fossimo in voi, però, un “giro” in lingua originale giapponese (con sottotitoli in italiano ovviamente, a meno che non siate conoscitori della lingua orientale) ve lo consigliamo.

Ogni incontro nel gioco, dai contadini oppressi ai daimyo ambiziosi (signori feudali giapponesi) contribuiscono a creare una narrazione efficace e ad immergere il giocatore nel periodo storico di riferimento.

Il Giappone in modalità stealth

Come ben sapete, la caratteristica principale dei vari titoli della serie è sempre stata la possibilità di approcciare ai combattimenti ed alle situazioni in modalità stealth. Questa caratteristica viene mantenuta in Assassin’s Creed Shadows e anzi, viene spinta alla sua massima espressione con il personaggio di Naoe (l’unica dei due personaggi che può realizzare questo tipo di approccio), che può sfruttare ombre dinamiche e nascondigli naturali come anfratti di rocce, alberi e tetti di paglia.

Anche le armi riescono nell’intento di cogliere di sorpresa gli avversari. Il gioco sfrutta bene la varietà delle armi a disposizione nel Giappone feudale. Parliamo di gadget quali, ad esempio, shuriken avvelenati e bombe fumogene che aggiungono quindi una varietà strategica agli attacchi.

Nel corpo a corpo i classici pugnali e la intramontabile katana rendono il combattimento fluido ed appagante. Il combattimento richiede una certa dose di precisione e tempismo. Ovviamente, come in ogni episodio precedente, sta al giocatore scegliere il tipo di approccio che più gli si addice o che più si addice alla situazione.

Le quattro stagioni

In AC Shadows, Ubisoft ha apportato delle innovazioni che sicuramente sono da ritenersi interessanti e che portano, finalmente, una ventata di freschezza al titolo. Viene introdotto infatti, in questo capitolo, un sistema meteorologico dinamico. Le condizioni climatiche, infatti, cambiano in modo del tutto casuale durante la partita. Come nella realtà.

Immaginate di essere ad un punto cieco. Siete nascosti dietro un muretto ed i nemici sono a copertura dell’obiettivo nei punti giusti. Una intensa pioggia improvvisa od una fitta nebbia potrebbero volgere a vostro favore le sorti dello scontro, permettendovi di approfittare dell’effetto sorpresa e dalla scarsa visibilità.

Ma Ubisoft non si è fermata a questo. Viene introdotto anche l’alternarsi delle stagioni. Eliminare un nemico in primavera non avrà lo stesso effetto che eliminarlo in pieno inverno, con neve e ghiaccio.

A completamento delle innovazioni apportate e degne di nota, troviamo l’introduzione di un sistema di scelte morali che ha un impatto diretto sulla storia e sugli esiti dei protagonisti. Le varie decisioni possono sbloccare alleanze e decidere la sorte di numerosi personaggi, in particolare quelli secondari.

Mappe che non aiutano

Ciò che invece non ci è davvero piaciuto è la gestione della mappa di gioco. Essa è mediamente grande, più ampia rispetto a quella dell’ultimo capitolo, AC Mirage, ma risulta decisamente meno ampia, ad esempio, di AC Odissey o Assassin’s Creed Valhalla. Viene introdotto un sistema di vedette, che vengono inviate per trovare gli obiettivi da seguire. Inoltre, sebbene vengano forniti una serie di indizi, abbiamo trovato piuttosto ostico il solo individuare sulla mappa la destinazione da raggiungere. Ci è capitato di restare impantanati per minuti non sapendo che direzione prendere. Secondo noi, si tratta di una vera caduta di stile. Non manca, naturalmente, anche il classico rifugio da fondare ed ampliare.

Purtroppo, Assassin’s Creed Shadows non è esente dal problema che ha attanagliato un po’ tutti i titoli precedenti, ovvero l’imprecisione nella gestione dei movimenti del/della protagonista. Ci è capitato di restare bloccati dietro un asse di legno, o tra le canne di bambù, oppure di non trovare la giusta angolazione per scalare le pareti e restare così, fatalmente, alla mercé degli attacchi nemici, incontrando, il più delle volte, morte certa.

Assassin's creed Shadows

Paesaggi e musiche giapponesi

Ciò su cui quasi nulla si può appuntare ad Ubisoft è la qualità grafica raggiunta. I paesaggi mozzafiato, le espressioni dei volti e i fluidi movimenti dei personaggi, risultano davvero convincenti. Le città brulicano di vita, con mercati affollati, templi maestosi e castelli imponenti che catturano decisamente l’atmosfera del Giappone feudale.

Il motore di gioco riesce a sfruttare appieno l’hardware a disposizione. Anzi, il gioco è stato testato su un mini pc da gaming con AMD Ryzen 9, scheda grafica integrata sempre AMD e 32 gb RAM. Più che nelle fasi di combattimento, il gioco ha rallentato nelle fasi a cavallo, nello specifico, in quelle a galoppo, dove il tutto sembrava procedere al rallenty. testando in seguito il gioco su un monitor più performante (da 144 a 170 Hz) le cose sono migliorate.

Dal lato audio, Abbiamo apprezzato le musiche, tutte a tema, che immergono i giocatori nell’atmosfera, diventando più concitate e drammatiche nel momento del combattimento o di un evento importante del gioco. Anche gli effetti sonori sono incredibilmente realistici, ma era il minimo che potessimo aspettarci da parte di Ubisoft.

Assassin’s Creed Shadows, in definitiva, è un grande titolo. Il gioco non è esente da difetti, ma risulta sicuramente degno di essere giocato. Quello che “stufa” un attimo è l’enormità delle cose da fare nel mondo. Mi spiego meglio. Già per sbloccare Yasuke ci vuole un congruo numero di ore di gioco con Naoe, che, da sole, basterebbero per un videogioco tripla A stand alone (calcolate solo sulla storia principale). Se ci mettiamo che la mappa è divisa in nove regioni, ognuna con le sue peculiarità, fedelmente riportate, alziamo le mani al lavoro mirabile degli sviluppatori. Tuttavia, per riempire questo mondo “immenso“ sono state pensate innumerevoli missioni secondarie. Sappiamo che la quantità non è sempre sinonimo di qualità e anche in questo caso è così, portando il giocatore medio a prediligere la storia principale e perdendosi così molto dell’esperienza di gioco.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: PS5, PS5 PRO, Xbox Series X/S, Microsoft Windows
  • Data uscita: 20/03/2025
  • Prezzo: 69.99 €

Ho giocato ad Assassin’s Creed Shadows a partire dal day one su Microsoft Windows

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Assassin’s Creed Shadows, tutto quello che c’è da sapere per il day one

Dopo ritardi, e incertezze aziendali, Ubisoft è pronta a lanciare Assassin’s Creed Shadows. Il fermento sul franchise è solitamente molto alto, ma quest’ultimo sembra essere ancora maggiore rispetto a Valhalla, perché l’ambientazione scelta dalla compagnia francese è attesa dalla community da molto tempo: il Giappone. Per questo motivo, a pochi giorni dall’uscita mondiale di Assassin’s Creed Shadows, vi informo di tutto quello che c’è da sapere per preparsi al meglio al day one.

Quando esce Assassin’s Creed Shadows?

Il nuovo videogioco di Ubisoft uscirà il 20 marzo 2025. Per essere più precisi, su PlayStation 5 e Xbox Series X/S sarà possibile cominciare a giocare dalle 00:00 del 20 marzo. Gli utenti PC invece potranno iniziare la scoperta del Giappone dalle 23:00 del 19 marzo se hanno acquistato su Ubisoft Connect. Chi ha scelto Steam dovrà attendere le 05:00 del 20 marzo.

Una notizia delle ultime ore ha aggiunto un’interessante novità per la community Xbox. Microsoft ha infatti comunicato che Assassin’s Creed Shadows sarà disponibile, a partire dal day one, su Xbox Cloud Gaming. Questo significa che tutti i possessori di Xbox Game Pass Ultimate potranno giocare al videogioco da subito.

Buone notizie anche per i possessori di Steam Deck. Ubisoft ha annunciato che Assassin’s Creed Shadows sarà garantito anche su Steam Deck sin dal day one. Valve non ha ancora confermato se si tratta di una piena compatibilità o parziale. A breve riceveremo sicuramente ulteriori dettagli.

Specifiche console

Assassin's Creed Shadows: specifiche console day one

Dopo l’ultimo rinvio, Ubisoft ha rimaneggiato le specifiche console del gioco. A pochi giorni dal lancio, possiamo prendere per ufficiali e definitive le ultime mostrate. Assassin’s Creed Shadows avrà tre modalità su PlayStation 5, PS5 Pro e e Xbox Series X. Le modalità sono: Performance, Balanced e Fidelity.

Su PS5 e Xbox Series X, le caratteristiche sono le medesime: 2160p di risoluzione ed FPS bloccati rispettivamente a 60, 40 e 30 FPS con un utilizzo del Ray Tracing parziale. PS5 Pro differesce dalla sua versione “liscia” per il Ray Tracing Extended, completamente supportato ma solo nella specifica Fidelity.

Discorso diverso per Xbox Series S. La piccola di casa Microsoft avrà un’unica specifica con risoluzione a 1620P, 30 FPS e Ray Tracing “Selective”.

Secondo le ultime informazioni, il peso del gioco al day one è di circa 110GB.

Trama e Gameplay

Assassin’s Creed Shadows è ambientato nel Giappone Feudale. Durante la nostra campagna potremmo affrontare ogni missione impersonando uno dei due protagonisti. La prima è Naoe, assassina shinobi, esperta di furtività come molti protagonisti di Assassin’s Creed prima di lei. Il secondo è Yasuke, samurai che ricorda lo stile di lotta di Valhalla.

Qualunque sia la scelta, Ubisoft ha rivelato che la storia principale richiede tra le 30 e le 40 ore. Chi vuole invece portare a termine l’intero gioco, dovrà avventurarsi per circa 80 ore. Ovviamente, il contatore del tempo dedicato è destinato ad aumentare con i DLC e i contenuti gratuiti che arriveranno in seguito.

In aggiunta, Shadows è stato terreno fertile di critica per la modalità canonica. Si tratta di una versione del gioco in cui il videogiocatore non dovrà prendere decisioni, perché la trama sarà predeterminata, senza possibilità di deviazioni di alcun tipo. Jonathan Dumont, direttore creativo del titolo, ha giustificato questa scelta con la volontà di dare ai fan una narrazione definitiva e canonica, da aggiungere nella timeline del franchise.

Animus Hub

Come ampiamente spiegato qualche mese fa, Assassin’s Creed Shadows introduce un nuovo hub per la serie. Animus Hub è una piattaforma unificata che permetterà di accedere a tutti giochi del franchise da Origins in avanti.

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Editoriali

I Migliori Party Game da videogiocare nel 2025

Le festività sono terminate. Chi prima e chi dopo, tutti siamo dovuti tornare alla nostra quotidianità, fatta di studio, lavoro e impegni vari. Tuttavia, vogliamo riportarvi per un po’ con la mente alla spensieratezza delle vacanze. Per farlo abbiamo stilato una lista con i migliori party game già presenti (per ora), nel 2025, sul mercato. Siete tutti invitati alla festa: mi raccomando, non mancate!

Just Dance 2025

Party Game 2025: Just Dance

E partiamo dall’immancabile episodio annuale della saga musicale targata Ubisoft. Sebbene l’edizione 2025 non si differenzi in modo significativo dai predecessori, Just Dance presenta diverse frecce al suo arco e continua a essere uno dei migliori Party Game. Anzitutto una selezione di ben 40 brani diversi, che comprendono i successi di artisti come Dua Lipa, Miley Cyrus e Lady Gaga.

Inoltre, Just Dance 2025 propone un rinnovato aspetto grafico, con spettacolari sfondi 3d che rendono le coreografie ancora più coinvolgenti. Impreziosisce l’offerta una selezione di brani esclusivi, composti da Ariana Grande. Un appuntamento imperdibile per ogni amante della musica, nonché uno dei party games più accessibili ed in grado di coinvolgere un pubblico davvero eterogeneo.

Let’s sing 2025

Party Games

E restando in tema musicale, ecco il gioco karaoke targato Voxler e Plaion. Sebbene non sia popolare quanto in Giappone, è innegabile che il karaoke sia sempre stato un passatempo decisamente coinvolgente, anche grazie al successo dei talent show.

Let’s sing propone un enorme numero di canzoni (ben 150 contando quelle del pass), che includono brani di stelle quali Ed Sheeran, Jung Cook e Benson Boone. Le sfide sono disposte in base al livello di difficoltà, in modo da non umiliare troppo i principianti e allo stesso tempo mettere alla prova i più abili nel canto. Molto interessante la possibilità di utilizzare il nostro smart phone come microfono. Se in famiglia amate cantare, questo è il party game che fa per voi!

Super Mario Party Jamboree

Party Game 2025: Super Mario Party Jamboree

Quando si parla di Party Game, è innegabile che Nintendo e la sua Switch dominino quasi incontrastati. Da 1,2,3 Switch, passando per Switch Sport fino all’intramontabile Super Mario Kart, sono davvero tantissimi i giochi Nintendo a prestarsi perfettamente a fare da animatori delle nostre feste.

Tuttavia, nessun gioco è più adatto a fungere da rappresentante Nintendo in questa classifica dell’ultimo esponente della saga di party games per eccellenza, ovvero Super Mario Party. ecco quindi a voi l’ultimo episodio della saga, denominato Jamboree. Il termine, originario del mondo degli scout, significa letteralmente marmellata di ragazzi. E il nuovo Mario Party è proprio questo, ovvero un abbuffata di giochi in compagnia!

Jamboree presenta ben 7 tabelloni, la bellezza di 112 minigiochi e una modalità online in grado di far competere ben 20 giocatori alla volta. Il tutto condito da un comparto tecnico aggiornato, davvero piacevole sia da vedere che da ascoltare e dall’enorme giocabilità e divertimento che da sempre contraddistinguono i giochi dedicati a Mario. Stanchi di tombolate e noiose sfide a Monopoli? Jamboree è proprio quel che fa per voi!

The Jackbox Megapicker

Sempre parlando di serie longeve, la saga di Jackbox Party non ha davvero nulla da invidiare a Mario Party. Nata nel 2014 e giunta alla sua decima incarnazione, questa serie di party games targata Jackbox Games è ormai divenuta un appuntamento annuale fisso per gli amanti del genere.

Forte di un’estetica originale e colorata, di un’enorme varietà di sfide e soprattutto di un’estrema semplicità, Jackbox party ha saputo coinvolgere e divertire un numero enorme di giocatori, grazie soprattutto al fatto che la serie è disponibile su praticamente ogni tipo di device, dai dispositivi Android a tutte le maggiori console.

Abbiamo inserito qui la versione Megapicker, che consente di scegliere liberamente qualunque dei minigiochi presenti nei vari pack. Basta davvero poco per iniziare una partita. Sono infatti sufficienti un telefono e una connessione internet. Ma una volta incominciato, smettere è dannatamente difficile!

Nintendo Switch Sports

Sebbene Switch Sport sia uscito nel 2022, Nintendo ha saputo aggiornare ed ampliare costantemente il suo party game sportivo rendendolo interessante e divertente anche nel 2025. Proprio quest’anno il gioco ha ricevuto un sostanzioso bonus gratuito con l’inserimento del basket, che affianca tennis, golf, bowling, chanbara, volley, calcio e badminton.

Fin dai tempi della WII, la serie sportiva di Nintendo ha sempre saputo coinvolgere ed intrattenere giocatori di ogni genere ed età, grazie alla sua accessibilità e al suo gameplay semplice ma anche dannatamente competitivo, in grado di accendere l’animo agonistico di praticamente chiunque.

Ognuna delle specialità del gioco risulta ben pensata, semplice da imparare e coinvolgente, oltre a risultare fedele, anche se alla lontana, allo sport da cui è tratto. Se avete una Switch, switch Sports è un acquisto quasi obbligato se amate giocare in compagnia.

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Animus Hub: come funziona la nuova piattaforma per Assassin’s Creed

Il 20 marzo 2025, con il lancio di Assassin’s Creed Shadows, debutterà l’Animus Hub, una piattaforma progettata per offrire un accesso unificato ai giochi della saga. Scopriamo Animus Hub come funziona e quali funzionalità mette a disposizione dei giocatori.

Un’esperienza connessa e fluida

Animus Hub rappresenta un punto di ingresso immediato all’universo di Assassin’s Creed, consentendo ai giocatori di esplorare una linea temporale dei protagonisti della serie, sbloccare ricompense gratuite e accedere a missioni aggiuntive in Assassin’s Creed Shadows. L’interfaccia del Hub è immersa nel “Dark Animus”, un ambiente che introduce nuovi elementi narrativi.

Ubisoft ha progettato questa piattaforma per esaltare il ruolo dell’Animus, la tecnologia presente nella serie di Assassin’s Creed che consente di rivivere le memorie genetiche degli antenati, rendendola centrale sia nella narrazione della saga che nell’esperienza di gioco futura.

Animus Hub: Funzionalità

Le funzionalità principali dell’Animus Hub

L’Animus Hub si articola in quattro sezioni principali:

  • Memories: permette di accedere ai momenti chiave della serie e rivivere avventure passate.
  • Projects: introduce nuove missioni giocabili, con contenuti aggiornati e sfide inedite.
  • Exchange: offre uno spazio per ottenere e scambiare ricompense gratuite.
  • Vault: una raccolta di elementi della storia moderna, disponibile sia nel gioco che nell’Hub.
Animus Hub: Shadows Projects

Accessibilità e supporto

L’Animus Hub sarà disponibile su tutte le piattaforme, tra cui Xbox Series X/S, PlayStation 5, Ubisoft+, Amazon Luna e PC, integrandosi completamente con Assassin’s Creed Shadows. Tuttavia, non sarà un launcher indipendente e non supporterà titoli della saga precedenti ad Assassin’s Creed Origins.

Tutti i contenuti del Hub, comprese le ricompense, saranno gratuiti e sbloccabili attraverso il completamento di missioni. Gli Animus Keys, necessari per accedere ad alcune funzionalità, potranno essere ottenuti solo giocando, senza necessità di acquisti in-game.

L’Animus Hub funziona anche offline, con alcune funzionalità limitate, mentre per accedere a contenuti in tempo reale come gli eventi e gli aggiornamenti, sarà necessaria una connessione a Internet.

Con il lancio di Assassin’s Creed Shadows, Ubisoft prevede di espandere ulteriormente l’Hub con nuovi contenuti e aggiornamenti costanti, rendendolo un punto di riferimento per tutti gli appassionati della saga.

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Ubisoft licenzia 185 persone e chiude una sede inglese

Ubisoft ha ufficialmente comunicato che Ubisoft Leamington, l’attuale nome dello studio FreeStyleGames acquisito nel 2017 e conosciuto in passato per il lavoro su titoli come DJ Hero e per il supporto a Far Cry 5 e Avatar, verrà chiuso definitivamente. La decisione coinvolge anche riduzioni del personale in altri studi europei, tra cui Ubisoft Düsseldorf, Ubisoft Stockholm e Ubisoft Reflections. Nel comunicato, Ubisoft ha dichiarato:

“Come parte dei nostri sforzi continui per prioritizzare i progetti e ridurre i costi, abbiamo annunciato una ristrutturazione mirata che include la chiusura permanente di Ubisoft Leamington. Purtroppo, questa decisione impatterà 185 dipendenti complessivamente. Siamo profondamente grati per il loro contributo e ci impegniamo a supportarli durante questa transizione”.

Questi tagli arrivano in un momento delicato per l’azienda, che ha affrontato una serie di lanci poco performanti e un peggioramento delle prospettive finanziarie. Secondo le dichiarazioni ufficiali, il gruppo sta adottando “misure decisive” per riorganizzare la struttura interna e migliorare la propria stabilità economica.

Pressioni finanziarie e strategie future

Le difficoltà economiche di Ubisoft non sono una novità. Solo pochi giorni fa, l’azienda aveva annunciato l’intenzione di esplorare nuove opzioni strategiche e capitalistiche per valorizzare al massimo i propri asset. Tra queste, si vocifera di una possibile collaborazione tra Tencent e la famiglia Guillemot (fondatori di Ubisoft), che starebbero valutando la creazione di una nuova entità per gestire parte delle proprietà del gruppo.

Tencent, che possiede attualmente il 9,99% delle azioni di Ubisoft, e la famiglia Guillemot, detentrice del 14%, sono da tempo in trattative per rafforzare il controllo sull’azienda. Secondo Bloomberg, l’obiettivo sarebbe quello di stabilizzare il mercato azionario e aumentare il valore complessivo di Ubisoft, anche attraverso l’ipotesi di un’acquisizione privata.

Impatto sul futuro dei progetti

Nonostante le difficoltà, Ubisoft ha ribadito il suo impegno nello sviluppo di giochi di alto profilo, come il tanto atteso Star Wars Outlaws. Tuttavia, la chiusura di Ubisoft Leamington e il licenziamento di 185 dipendenti rappresentano un ulteriore segnale di quanto l’azienda stia cercando di riorganizzarsi per affrontare le sfide del mercato.

Con questa mossa, Ubisoft licenzia una parte importante del proprio team e si prepara a ridefinire il proprio futuro. L’industria dei videogiochi, sempre in rapida evoluzione, osserva con attenzione le prossime mosse del colosso francese.

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Assassin’s Creed Shadows: “Non ci saranno punti di interesse ogni 50 metri”

Il nuovo capitolo della saga più importante di Ubisoft, Assassin’s Creed Shadows, introdurrà un approccio innovativo alla gestione del travel time, offrendo un mondo di gioco meno denso di punti di interesse rispetto al passato. Gli sviluppatori di Ubisoft hanno deciso di adottare una struttura che privilegia paesaggi più ampi e realistici, riducendo la presenza di obiettivi a breve distanza l’uno dall’altro.

Secondo il Creative Director di Assassin’s Creed Shadows, Jonathan Dumont: “Il tempo di percorrenza sarà differente: non ci saranno punti di interesse ogni 50 metri, ma paesaggi naturali più ampi e immersivi”. Questo cambiamento mira a offrire un’esperienza di viaggio più autentica e a migliorare il senso di esplorazione.

Un mondo più autentico e dettagliato

Assassin’s Creed Shadows è ambientato in un Giappone feudale ricreato con un livello di dettaglio mai visto prima nella serie. Gli sviluppatori hanno viaggiato in Giappone per studiare da vicino l’architettura e il paesaggio, scoprendo elementi sorprendenti come la densità delle foreste e la maestosità dei castelli.

Dumont ha spiegato che “i castelli sono enormi, molto più di quanto ci aspettassimo. Abbiamo dovuto ricalibrare la scala del gioco per rendere giustizia alla loro imponenza, mantenendo comunque un equilibrio tra esplorazione e narrazione”.

Il nuovo approccio alla distribuzione dei punti di interesse modifica profondamente il ritmo dell’esplorazione. I giocatori dovranno percorrere distanze maggiori tra un’area e l’altra, trovando ambientazioni più curate e dettagliate quando raggiungono una destinazione.

Gli sviluppatori hanno dichiarato di aver abbandonato l’idea di un mondo saturo di obiettivi immediati per dare spazio a un’esperienza più meditata. “Quando arrivi in un luogo, troverai molto più di quanto ti aspettassi, con contenuti ricchi e profondi”, ha affermato Dumont.

Assassin’s Creed Shadows promette di offrire una narrazione avvincente e un mondo di gioco ricco di dettagli, con una campagna principale che si stima durerà tra le 30 e le 60 ore. L’uscita è prevista per il 20 marzo 2025 su Xbox Series X/S, PlayStation 5 e PC, con la possibilità di preordinare l’edizione premium per accedere a contenuti esclusivi.

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Assassin’s Creed Shadows rinviato a marzo: Ubisoft spiega le ragioni

Assassin’s Creed Shadows è stato rinviato: Ubisoft ha ufficializzato lo spostamento della data di uscita al 20 marzo 2025. La decisione è stata motivata dalla necessità di implementare i feedback dei giocatori raccolti negli ultimi mesi e ottimizzare la qualità dell’esperienza fin dal lancio. Questo capitolo, descritto come uno dei più ambiziosi della saga, rappresenta un’importante sfida per lo studio, che punta a ridefinire gli standard del franchise.

Secondo il CEO Yves Guillemot, il rinvio permetterà agli sviluppatori di completare il lavoro con maggiore attenzione ai dettagli e alle aspettative della community. “Abbiamo deciso di fornire un mese aggiuntivo per garantire che Assassin’s Creed Shadows soddisfi appieno il suo potenziale”, ha spiegato Guillemot.

Ubisoft in fase di riorganizzazione

Il rinvio del gioco si inserisce in un quadro di trasformazione aziendale più ampio. Ubisoft sta rivedendo la propria struttura per migliorare l’efficienza operativa, con un obiettivo di riduzione dei costi pari a 200 milioni di euro entro l’anno fiscale 2025-26. Tra le misure intraprese, la chiusura di tre studi situati in aree ad alto costo e la cancellazione del progetto XDefiant.

Le difficoltà non si limitano allo sviluppo di Assassin’s Creed Shadows. Le vendite del periodo natalizio, tra cui quelle di Star Wars Outlaws, non hanno raggiunto le aspettative. Nonostante ciò, Ubisoft punta a chiudere l’anno fiscale con circa 1,9 miliardi di euro in prenotazioni nette, grazie a nuove partnership e alla monetizzazione dei diritti di streaming.

Con Assassin’s Creed Shadows rinviato, Ubisoft dimostra la volontà di dare priorità alla qualità rispetto alla velocità, cercando di consolidare il rapporto con i giocatori e rilanciare il franchise con uno dei capitoli più promettenti della serie.

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Ubisoft continuerà a ridurre i costi

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Ubisoft continuerà a ridurre i costi

Ubisoft ha annunciato una serie di misure strategiche, volte a ridurre i costi, per migliorare l’efficienza operativa e ottimizzare il valore delle sue proprietà intellettuali. Tra le novità più rilevanti, il lancio di Assassin’s Creed Shadows è stato posticipato al 20 marzo. Questa decisione è stata presa per integrare al meglio i feedback ricevuti dai giocatori negli ultimi tre mesi. Ubisoft punta a consegnare un titolo di qualità superiore e un’esperienza di gioco più coinvolgente fin dal Day-1.

L’annuncio rientra in un quadro più ampio di ristrutturazione aziendale. L’obiettivo di Ubisoft è ridurre i costi operativi di oltre 200 milioni di euro entro l’anno fiscale 2025-26, rispetto al 2022-23. Per raggiungere questo risultato, Ubisoft ha chiuso tre studi di produzione situati in aree ad alto costo e ha cancellato il progetto XDefiant. Inoltre, le vendite del periodo natalizio non hanno raggiunto le aspettative, con il recente Star Wars Outlaws che non ha performato come previsto.

Assassin’s Creed Shadows: la nuova strategia

Secondo Yves Guillemot, CEO e co-fondatore di Ubisoft, “Abbiamo preso decisioni cruciali per ristrutturare il gruppo e offrire esperienze di gioco di altissimo livello. Assassin’s Creed Shadows rappresenta uno degli sforzi più ambiziosi nella storia del franchise, e crediamo che il tempo extra di sviluppo ci consentirà di rispettare pienamente il potenziale del gioco.”

Ubisoft mira a chiudere l’anno fiscale con circa 1,9 miliardi di euro di prenotazioni nette, sfruttando nuove opportunità di partnership e la monetizzazione dei diritti di streaming. Tuttavia, il bilancio prevede un margine operativo che si avvicina al pareggio.

La ristrutturazione di Ubisoft è in atto e non ha da escludere la volontà del CEO di vendere la soceità. Con il rinvio di Assassin’s Creed Shadows, l’azienda spera di rafforzare, con una certa disperazione, il rapporto con la sua comunità e rilanciare il suo ruolo di leader nell’industria.

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Star Wars Outlaws, gli investitori fuggono da Ubisoft

Anche il 2024 non sarà l’anno della rivalsa per Ubisoft, che nonostante l’ambizioso Star Wars Outlaws, si trova a dover fare i conti con vendite insoddisfacenti e investitori in partenza per altri lidi.

Star Wars Outlaws non ha avuto la risonanza che ci si aspettava e l’affossamento delle azioni Ubisoft è la naturale conseguenza di un prodotto che ha deluso, per lo meno per quanto riguarda le vendite.

Le azioni della casa, infatti, sono crollate, registrando una perdita del 10% in sole 48 ore (al 3 settembre 2024). Numeri importanti, quelli rivelati dall’analista e fondatore di Kantan Games, Serkan Toto su X: la società è scivolata sotto i 2 miliardi di euro di capitalizzazione di mercato a Parigi, raggiungendo il minimo storico degli ultimi 10 anni. Una vea e propria fuga degli investitori dopo l’arrivo sul mercato di Star Wars Outlaws.

Queste cifre, che già da sole disegnano un quadro complesso, se non addirittura drammatico, diventano ancora più pesanti se paragonate alle attese di Ubisoft, che prevedeva introiti pari a 650 milioni di dollari entro la fine del 2024 proprio grazie a Star Wars Outlaws. Le aspettative sono poi scese a quota 500 milioni. Ora Ubisoft deve giocarsi il tutto per tutto con Assassin’s Creed Shadows, la cui uscita è attesa per il 24 novembre 2024, a cui spetterà l’arduo compito di andare a recuperare le perdite generate da Outlaws.

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Star Wars Outlaws – Recensione

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Prince of Persia: The Lost Crown – Recensione

Quando ho avviato per la prima volta “Prince of Persia – The Lost Crown” avevo molte domande che mi frullavano in testa, le classiche domande che ci si pone quando si ha tra le mani un metroidvania: il livello di sfida sarà crescente e ben livellato? Quanti pad manderà nel paradiso dei pad? La storia sarà ben scritta? Posso dire che il titolo di Ubisoft Montpellier ha superato quasi a pieni voti i vari esami. Ma andiamo con ordine.

Questa recensione, come spesso accade per il nostro blog, non nasce con l’obbligo di dover fornire informazioni su un titolo a pochissimi giorni dalla sua uscita, ma con la velleità di regalare al lettore il commento a un gioco sviscerato a fondo e per lungo tempo.

Prince of Persia: The Lost Crown è un buonissimo gioco, anzi, dal mio punto di vista è un gioco eccellente. Non perfetto, ma sicuramente un titolo che sarà ricordato. È stato molto piacevole scoprire che il protagonista del gioco non è un Principe di Persia, in barba al lore della serie che prese il via nell’ormai lontano 1989. Anzi, il principe persiano in questione è oggetto della ricerca da parte del nostro eroe che, baldanzoso e arrogantello, appare immediatamente sullo schermo.

Si tratta di Sargon, guerriero facente parte del gruppo di mercenari chiamati “Gli Immortali”. Veniamo a conoscenza del fatto che le gesta di questo gruppo di eroi sono state determinanti per la vittoria della Persia sull’Impero Kusana e che sono attesi a Palazzo per incassare gli onori e la ricompensa della famiglia reale. I festeggiamenti, però, durano ben poco perché il principe Ghassan viene rapito da un gruppo – allerta spoiler – guidato niente popò di meno che da colei che ha insegnato a Sargon tutto quello che sa: Anahita. Partiti all’inseguimento, gli Immortali giungeranno al leggendario Monte Qaf, un tempo roccaforte degli idoli persiani e colpito da una tremenda maledizione che ha squarciato il tessuto temporale.

La storia e l’intreccio

Ho deciso di partire dall’ultimo dei miei dubbi iniziali e il motivo è presto detto: è l’unico che mi è rimasto sullo stomaco. The Lost Crown non gode di una storia particolarmente originale. Certo, il tempo e il suo scorrere avanti (e indietro) portano un valore aggiunto e quando si arriverà al primo momento topico, che mi guardo bene da svelare, tornerà  molto utile a Sargon e darà maggiore slancio all’avventura. Però, di “trova e recupera” l’universo videoludico è stracolmo e, forse, una trama più coinvolgente avrebbe giovato. I colpi di scena sono quasi un po’ telefonati e non lasciano a bocca aperta. Non starò qui a raccontarvi minuziosamente cosa accade, ovviamente, ma è certo che non è per la storia che questo gioco mi è piaciuto molto. Già, perché questo gioco mi piaciuto veramente molto.

La caratterizzazione dei personaggi

Non essendo stato giocato in pre-lancio, ho potuto leggere diverse opinioni sui personaggi, molte delle quali hanno definito il nostro eroe poco profondo o, addirittura, piatto. Devo dire di non trovarmi affatto d’accordo. Sargon e, in generale gli altri personaggi, per quanto poco inclini al dialogo (gli scambi dialettici sono ridotti all’osso durante l’avventura tranne che per le battute iniziale dove sono addirittura eccessivi e tendenzialmente inutili) trasudano fierezza ed eleganza. Il nostro eroe possiede quel tocco presuntuoso che lo rende affascinante per quanto un pizzico stereotipato a tratti. Non sto parlando di personaggi dal carisma straripante né indimenticabili ma che portano ben avanti la storia, sono credibili e ben caratterizzati. Sargon è un eroe solitario, duro, forgiato nel fuoco di un’infanzia difficile e celata. Tutto questo si legge ampiamente tra le pieghe del suo dire e non era semplice. La squadra degli  Immortali,  è vero, non è indimenticabile ma, essendo presenti sullo schermo di gioco per un tempo ridottissimo non credo fosse necessario lavorarci più di tanto. Tendenzialmente scappano via per qualche strano obiettivo e ci lasciano soli a fare tutto il lavoro. Come sempre accade.

Prince of Persia: The Lost Crown - Boss Fight

Salta, colpisci, vola e para

Dal mio punto vista, quando si giudica un metroidvania vanno analizzate due componenti essenziali: il lato platform e le dinamiche di combattimento. Con The Lost Crown rasentiamo la perfezione.

Dal lato platform, il gioco è programmato magistralmente. Sargon compie le sue evoluzioni in modo impeccabile e non mi è capitato mai, in oltre 28 ore di gioco, di imprecare per un salto impreciso o per l’attivazione ritardata di uno dei molteplici poteri che il nostro protagonista acquisisce col raggiungimento di alcuni punti cruciali dell’intreccio. Sullo schermo accade esattamente quello che abbiamo deciso che accada nel momento esatto in cui lo abbiamo preventivato (nel bene e nel male)  e questo non può che far sorridere il giocatore più esigente, quello che si frega le mani davanti ad un nuovo titolo e cerca la sfida.

Com’è giusto e canonico per qualunque metroidvania, poi, progredendo col gioco, il livello di difficoltà aumenta, ma è una crescita dolce e gestibile. Sia da un neofita che da un amante del genere. Non ci sono scorci troppo frustranti che mettono a rischio l’integrità dei pad e questo, a mio parere, è un bene. A tal proposito, una nota di merito va data alla possibilità di scegliere la modalità libera che lascia libero sfogo al gioco stesso, permettendo al giocatore di scovare i segreti progressivamente, raccogliere i collezionabili nascosti qui e lì e setacciare della mappa in ogni angolo e quella guidata in cui il giocatore è “spinto” verso l’obiettivo e garantisce di poter giocare avendo sempre davanti agli occhi il checkpoint successivo da raggiungere. Io ho giocato nella prima modalità e non me ne sono pentito affatto. Il gioco è scorrevole, divertente e mai noioso (se non per un parte centrale leggermente più lenta ma comunque godibile). Altra nota di merito per gli sviluppatori di Ubisoft va data per aver inserito la possibilità di modificare il livello di sfida sotto tutti i punti di vista, scegliendo il grado di forza, di resistenza dei nemici e la loro aggressività. Personalizzabile anche il livello di difficoltà delle parate in base al tempismo con il quale si vuole che siano efficaci o meno. Oltre a questa custom ci sono comunque i classici livelli di gioco tra cui poter scegliere: Principiante,  Guerriero, Eroe ed Immortale. Noi l’abbiamo giocato a livello Eroe ed è stata un’esperienza davvero soddisfacente.

Prince of Persia: The Lost Crown - Il Principe

Per quanto riguarda il lato action e, quindi, il combattimento ci troviamo di fronte ad un canovaccio noto agli amanti del genere: attacco, combo, parata, parry. Tutto già visto, quindi? No, perché si vede che in quel di Montpellier hanno lavorato tanto per regalare al giocatore una estrema libertà di scelta riguardo al modo di affrontare i nemici. Contro il più debole degli avversari fino alle varie boss fight, infatti, il repertorio di Sargon è estremamente variegato tra attacchi di sciabola orizzontali, verso l’alto, dall’alto, in volo, calci e scivolate offensive. Molto importanti, com’è giusto e ci aspettavamo, le parate e il tempismo con cui vengono eseguite cosa che, in determinati casi, permette al nostro eroe di contrattaccare in modo così efficace da finire il nemico. Il tutto condito dall’utilizzo di svariati poteri che si acquisiscono nel corso dell’avventura e che non danno mai la sensazione di essere stati piazzati lì come riempitivo o solo per un mero senso estetico. Ogni potere ha un suo utilizzo sia in combattimento, in combo con le varie mosse offensive, sia durante le fasi più complesse di avanzamento platform. Prince of Persia – The Lost Crown è un gioco ragionato e ben lavorato. Nulla è stato inserito per caso e questo è senz’altro un bene. 

La magia e la bellezza

Fin dall’inizio del gioco, il colpo d’occhio è di tutto rispetto. Arrivo a dire che, per quanto essenzialmente in 2D, i fondali sono così profondi, ben fatti e belli da vedere che la terza dimensione va ad insinuarsi nell’occhio del giocatore e dà al titolo i gradi di opera pittorica di assoluto livello.

È vero che in alcuni tratti, forse, i ragazzi di Ubisoft hanno preferito tirar dritto regalando momenti meno alti dal punto di vista visivo, ma in linea generale, Prince of Persia: The Lost Crown è un gioco molto, molto bello da vedere. Consiglio, per quanto concerne le console, di giocarlo su PS5 o Xbox Series X, se possibile, per godere appieno del motore grafico estremamente soddisfacente. Belle le animazioni di Sargon che adopera i propri poteri stilisticamente in modo ineccepibile e che fanno godere quando si affronta qualunque nemico. Insomma, The Lost Crown è uno splendido quadro in movimento, una vera gioia per gli occhi.

Conclusione

Prince of Persia: The Lost Crown è un bel gioco, ben programmato e bello da vedere. Una piacevole scoperta per gli amanti dei metroidvania e ricco di spunti in grado di appassionare anche quelli che non amano particolarmente il genere. Avremmo preferito sentirci più coinvolti da una storia scritta meglio e più interessante ma tant’è. Resta comunque un eccellente lavoro dei ragazzi di Ubisoft – Montpellier che merita di essere giocato assolutamente.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: PS5, Xbox Series S|X, Switch, PC, PS4, Xbox One
  • Data uscita: 18/01/2024
  • Prezzo: 49,99 €

Ho provato il gioco poche settimane dopo il day one.

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