Brawlhalla, il picchiaduro free-to-play sviluppato da Blue Mammoth, ha un nuovo personaggio nel proprio roster, Mako The Shark.
Ubisoft annuncia che Mako, un’agguerrita e tempestosa femmina di squalo, è già disponibile per 7.200 pezzi d’oro. Si tratta della seconda leggenda a combattere con uno spadone in Brawlhalla.
Nella Grande guerra di Atlantide, gli dèi hanno combattuto per il controllo della fantastica città. Quando Zeus ha colpito Poseidone con un fulmine, la giovane figlia di Poseidone, Mako, ha lanciato un furioso attacco contro Atlantide, così terribile che gli stregoni della città scelsero di affondarla pur di sfuggire alla sua ira, lasciando così Zeus a bocca “asciutta”. Mako è poi diventata la regina della città sommersa, vincendo molte battaglie anche solo grazie alla paura che incuteva ai suoi nemici. Ma era più interessata a combattere che a governare, perciò ora è nel Valhalla, dove è una feroce lottatrice e un’ottima partner nel 2 contro 2.
Brawlhalla e Mako sono disponibili gratuitamente per PlayStation 4, Nintendo Switch, Android, Xbox One, Classic Mac OS, iOS, Microsoft Windows.
CD PROJEKT RED ha pubblicato un nuovissimo spot di Cyberpunk 2077 con Keanu Reeves. Ricordiamo che l’attore interpreta un personaggio importante nel gioco.
Il video promozionale è stato trasmesso durante la prima partita delle finali NBA di quest’anno tra Los Angeles Lakers e Miami Heat. Durante la pubblicità pubblicità, Keanu Reeves ha invitato i giocatori a unirsi al suo personaggio, Johnny Silverhand, a Night City quando il gioco uscirà a novembre.
Cyberpunk 2077 uscirà il 19 novembre 2020 per PC, Xbox One e PlayStation 4, con la versione per Google Stadia che verrà lanciata nel corso del 2020.
Il titolosarà giocabile anche sulla piattaforma in cloud GeForce NOW al lancio e su console Xbox Series X e PlayStation 5.
Perfect World Entertainment ed Echtra Games hanno annunciato la data d’uscita ufficiale del dungeon crawler Torchlight III.
Il titolo sarà ufficialmente disponibile su Steam, Xbox One e PlayStation 4 il 13 ottobre. La versione Nintendo Switch sarà disponibile più avanti nel corso del 2020.
Inoltre, i giocatori che stanno provando Torchlight III in Accesso anticipato su Steam verrà automaticamente dato l’accesso alla versione completa.
Tutte le versioni del gioco saranno disponibili al prezzo di 39,99 euro e includeranno un compagno esclusivo, per piattaforma, denominato Spiritello.
Qui elenco dettagliato di funzioni per l’uscita completa di Torchlight III:
Viaggia nella Frontiera: i giocatori possono esplorare le terre selvagge, formare un gruppo con gli amici, raccogliere i materiali per creare oggetti, usare mappe magiche per entrare in dungeon sconosciuti oppure vantarsi del proprio bottino in città! C’è sempre qualcosa da fare nella nuova Frontiera.
Costruisci e migliora il tuo Forte: è il momento di ricostruire! I giocatori possono godersi un Forte personale sul proprio account, dove possono migliorare l’equipaggiamento e ristrutturare l’edificio per mostrarlo ai loro amici e al mondo. Il gioco permette loro di costruire monumenti di potere, stalle per i compagni e altro ancora!
Scegli una Reliquia: le Reliquie sono oggetti di enorme potere che danno ai giocatori una serie di abilità attive e passive. I giocatori sceglieranno una tra cinque di queste all’inizio del loro viaggio e useranno punti abilità per sbloccare o migliorare le abilità della loro Reliquia. La Reliquia è una parte importante della strategia di un personaggio: scegli saggiamente!
Colleziona equipaggiamento epico: utilizza una consistente varietà di armature e armi trovate per la frontiera, tra cui cappelli affascinanti, vestiario per il compagno e opzioni di locomozione uniche. I giocatori possono scegliere tra una vasta gamma di armi adatte al loro stile di gioco e alla loro build di classe. Con oltre cento oggetti leggendari, i giocatori possono acquisire in modo permanente le relative abilità speciali per rendere i propri personaggi unici e ancora più potenti.
I compagni sono tornati: i giocatori possono combattere per la fama e la gloria con i loro leali compagni! Ognuna delle numerose specie ha una miriade di colori e stili, perciò gli avventurieri non devono accontentarsi del primo compagno che trovano. Possono anche potenziarli aggiungendo abilità, dotandoli di equipaggiamento e rendendoli più resistenti, e affrontare i nemici assieme come una squadra. I compagni hanno anche il proprio capiente inventario per gli oggetti e i giocatori possono mandarli a venderli direttamente in città.
Crea il tuo eroe: con quattro classi tra cui scegliere, assieme a 20 combinazioni di classe e Reliquia – ciascuna che offre uno stile di gioco unico – nonché una vasta gamma di scelte su dove piazzare i punti abilità, i giocatori possono utilizzare meccaniche specifiche per massimizzare il danno e le loro probabilità di sopravvivenza. Torchlight III permette loro di raccogliere equipaggiamento epico, selezionare i poteri della loro Reliquia e personalizzare l’attrezzatura per creare uno stile di combattimento unico per i loro eroi
Ciascuna versione di Torchlight III conterrà il seguente compagno Spiritello esclusivo: Steam: Spiritello scintillante violetto
Xbox One: Spiritello scintillante verdeggiante
PlayStation®4: Spiritello scintillante azzurro
Nintendo Switch: Spiritello scintillante cinereo
Torchlight III prevede quattro classi di eroe diverse e cinque potenti Reliquie, ciascuna con abilità e poteri unici:
Il Mago crepuscolare è un incantatore che imbriglia i poteri della luce e dell’oscurità per evocare attacchi devastanti.
Il Forgiato è un potente robot che si affida a un arsenale di armamenti per accumulare calore e scatenare assalti esplosivi.
Il Mastrorotaia è un concentrato di potenza esperto in locomotive che si sfoga in combattimento con un enorme martello e un treno da battaglia pesantemente armato.
Il Tiratore scelto è un personaggio a distanza potente e agile che usa abilità incredibili con armi a lunga gittata e gingilli magici per abbattere i nemici da lontano.
Reliquie:
Tormento – Evoca un ammasso di ragni e lancia delle raffiche di veleno letale.
Succhiasangue – Cura le ferite di un giocatore mentre i nemici sanguinano.
Cuorefreddo – Controlla le masse tramite congelamento, rallentamento o respingimento delle minacce immediate.
Elettrodo – Scatena un’imprevedibile ondata di elettricità.
Distruttorefiammeggiante – Brucia costantemente i nemici e incendia tutto.
I preorder diPlayStation 5 sono iniziati e, su Amazon, sono terminati dopo circa cinque minuti per esaurimento scorte. Sembra che tutti vogliono una PS5, ma solo in pochi hanno vere ragioni per effettuare il preorder.
Bisogna premettere che l’esaurimento dei preorder di PlayStation 5 non significa necessariamente un successo. Infatti, sicuramente il numero di pezzi disponibili era molto basso. Inoltre, il preorder su Amazon può essere cancellato fino a pochissimi giorni prima dall’uscita fissata per il 19 novembre, senza spendere neanche un euro.
Di conseguenza, è presto per dire se PS5 sarà un boom di vendite al day one. L’unica certezza è che in molti sono stati presi dalla febbre della next-gen e dovrebbero riflettere sui pro e i contro di questa scelta.
Effetto WOW
Rispetto alla generazione precedente, la next-gen 2020 non porterà un salto tecnologico così evidente, quantomeno in termini prettamente grafici. Sicuramente i caricamenti saranno molto più brevi e, forse, sarà possibile sfruttare nuove feature per avere veri open world senza tempi di attesa. Però, siamo ben distanti dall’effetto WOW di PlayStation 4.
Questo rende PS4, e soprattutto PS4 Pro, un hardware ancora molto valido che può trainare le vendite per almeno un altro anno. Infatti, tutti i giochi più attesi del 2020 saranno cross-gen e titoli come God of War 2 saranno probabilmente disponibili solo alla fine del 2021.
Difetti di fabbrica
Un altro dettaglio da tenere in mente è che, storicamente, le prime versioni delle console di nuova generazione hanno sempre presentato difetti, corretti solo successivamente. Alcune PlayStation 3 avevano un guasto che le rendevano inutilizzabili, noto come yellow ring of death. Playstation 4, invece aveva problemi sulla porta HDMI.
In altre parole, gli svantaggi possono essere pesanti per una spesa di 500 euro. Di conseguenza, chi ha già una console di ottava generazione, o soprattutto una mid-generation a scelta tra PlayStation 4 Pro o Xbox One X, dovrebbe riflettere se ne vale veramente la pena.
Ho comprato un Nintendo Gamecube al day one e soffriva di un problema hardware serio, che lo portava al crash una decina di minuti dopo l’accensione. L’assistenza Nintendo mi ha sostituito la console, ma sono rimasto quasi due mesi senza poter giocare a causa dei lunghi tempi di attesa dell’assistenza e di Poste Italiane.
Ciao, nuovo abbonato!
Quindi, chi dovrebbe pensare seriamente all’acquisto di PlayStation 5, o Xbox Series X? Semplicemente, chi non ha una console di ottava generazione Sony o Microsoft.
Prima di parlare di esclusive, è importante premettere che un PC gamer, se può permetterselo, dovrebbe continuare a esserlo, perché è una fascia di gaming estremamente più flessibile. Detto questo, le line-up al lancio della nona generazione sono state definite e i titoli in esclusiva per PlayStation 5 sono (escludendo PC):
Destruction AllStars (PS5)
Demon’s Souls (PS5)
Godfall (PS5)
Un parco titoli che colpisce i sentimenti, ma abbastanza scarno per in lancio di una next-gen.
Per questo motivo, gli unici che possono veramente beneficiare di un acquisto immediato sono i gamer che non hanno avuto modo di provare i titoli di punta dell’attuale generazione. E possono farlo grazie a PS Plus Collection.
Il PlayStation Plus Collection è un’aggiunta all’abbonamento di PlayStation Plus (8,99 €) annunciato durante l’ultimo showcasedi Sony, che permette di giocare, su PlayStation 5 a tantissimi titoli:
God of War
The Last of Us Remastered
Uncharted 4: A Thief’s End
InFamous: Second Son
The Last Guardian
Ratchet & Clank
Persona 5
Detroit: Become Human
Bloodborne
Until Dawn
Batman: Arkham Knight
Fallout 4
Battlefield 1
Until Dawn
Monster Hunter World
Final Fantasy XV
Mortal Kombat X
RESIDENT EVIL 7
Sicuramente il PS Plus Collection si evolverà, ma attualmente la sua unica utilità è quella di permettere a chi non ha vissuto questa generazione di recuperare dei grandissimi capolavori, magari (leggermente) migliorati per sfruttare la potenza di PlayStation 5.
Conclusione
È ovvio che se siete stati dei gamer attivi, questi titoli li avrete già giocati, oppure non aspettavate la PS5 per farlo. Se invece avete saltato questa generazione per concentravi su altro, come Nintendo Switch nel mio caso, il PS Plus Collection vi permette di recuperare l’attuale generazione a un prezzo praticamente regalato.
Il PlayStation Plus Collection strizza l’occhio ai gamer dormienti e prova a fare concorrenza all’Xbox Game Pass durante i primi mesi di vita di PlayStation 5. Per Sony non è una soluzione definitiva, ma per chi ha saltato questa generazione o vuole buttarsi sul mondo delle console solo adesso, è una grande occasione. Per tutti gli altri, meglio aspettare per il preorder di PlayStation 5.
La conferenza di PlayStation 5 è stato un evento mediatico che ha fatto il giro del mondo. Tutte le maggiori testate internazionali hanno dedicato dello spazio alla nuova console giapponese. Di conseguenza, si può parlare di successo in casa Sony.
In questo momento, chi lavora nell’editoria videoludica sta probabilmente guardando e riguardando il video di presentazione di PlayStation 5 alla ricerca di qualche dettaglio, che possa permettere di ipotizzare e sognare. Purtroppo, non sempre le novità portano buone notizie. I player probabilmente sono molto contenti, ma i dipendenti di GameStop, che non sono solo comuni videogiocatori, lo sono sicuramente molto meno.
Rivoluzione digitale
PlayStation 5 è stata presentata in due versioni. La versione fisica includerà un lettore per il supporto ai videogiochi fisici, mentre la versione digitale permetterà il solo acquisto di videogame sugli store online.
I più attenti sanno che non è una totale novità. Una console bianca in versione digitale esiste già e prende il nome di Xbox One S All-Digital Edition. Però, il clamore della PlayStation 5 digitale nasce da due concetti. Il primo è che si tratta di un evento che ha avuto un risalto medicato eccezionale. Il secondo è che questo evento riguarda il lancio di PlayStation 5, che si può leggere tra le righe come l’idea che ha il maggior player del settore delle console casalinghe sulla next-gen.
Personalmente, non ho visto niente di particolarmente innovativo nella presentazione di PlayStation 5. L’idea del caricamenti istantanei di Ratchet & Clank sono sicuramente molto interessanti, ma ad oggi ci sono dei dubbi sul fatto che sia una feature identificativa della prossima generazione. L’unica cosa che ci porta realmente nel futuro è la visione che Sony ci ha dato del mercato fisico dei videogiochi, con il conseguente rischio di disoccupazione per molti ragazzi e ragazze che lavorano nelle grandi catene di vendita al dettaglio di videogiochi come GameStop.
I problemi di GameStop
Certo, il problema di GameStop non nasce oggi. L’azienda statunitense vive da tempo due grandi problemi ancora irrisolti.
Il primo è l’evoluzione del mercato digitale dei videogame. Come Blockbuster a suo tempo, GameStop non ha preso le contromisure a un mercato digitale in grande espansione e le perdite sono consistenti ormai da qualche anno. Non può risultare una novità quanto detto da Jim Ryan, capo di PlayStation, in questi giorni:
Stiamo solo riconoscendo che con il passare del tempo la nostra community sta diventando più orientata al digitale.
Jim Ryan
Inoltre, il Covid-19 ci ha fatto capire che la gente è disposta a fare acquisti sugli store online. Nel primo trimestre del 2020, il 66% dei giochi PlayStation sono stati venduti in digitale. Un bel problema per il nuovo direttore di GameStop, Reggie Fils-Aime, ex presidente di Nintendo Of America.
La catena di videogiochi è consapevole della situazione e i primi rumor parlavano di una trasformazione della catena in un punto d’incontro per tutti i videogiocatori. Un cambio di visione assolutamente necessario in questo momento, ma difficile da applicare in un mondo colpito dalla pandemia coronavirus, che tra le altre cose, ha fatto precipitare le vendite totali di GameStop del 30% in questa prima parte dell’anno.
Il secondo problema, ben più radicato, è la pessima reputazione che ha la catena. I player vedono GameStop spesso come un male necessario, quando vogliono risparmiare qualcosa restituendo i proprio giochi. In altre parole, l’idea generale è che la catena applichi prezzi troppo alti sull’usato. Questa concezione ha dato spazio ai competitor come CeX, che vendono videogiochi usati a prezzi di gran lunga più bassi e non si portano dietro la nomea di strozzini del settore.
La conferma di PlayStation 5
In questo marasma generale, l’annuncio della versione digitale di PlayStation 5 al lancio è solo una conferma. I dipendenti di GameStop devono seriamente prendere in considerazione l’idea di rivalutare le prospettive di lavoro future, perché saranno i primi a pagare l’importanza del digitale nella prossima generazione.
La situazione non è positiva già da qualche tempo. Infatti, già lo scorso anno GameStop ha dichiarato che chiuderà circa 200 negozi in tutto il mondo per provare a colmare il buco da oltre 400 milioni.
Incrociando i due problemi, si ottengono senior manager che aizzano i propri dipendenti ad utilizzare condotte aggressive nei confronti dei clienti per colmare il negativo di 27,9% di vendite ottenute nel 2019, rispetto all’anno precedente.
Una crisi annunciata quella della vendita fisica al dettaglio dei videogame, che non è frutto del periodo di transizione che stiamo vivendo. La conferma è arrivata dalla conferenza di PlayStation 5 e dallo stesso Jim Ryan. GameStop, e tutti gli altri player del settore, devono cambiare strategia su due fronti. La prima è economica, cercando di entrare nel mercato digitale o cambiando il mondo di concepire i proprio negozi.
La seconda è sociale. In un mondo della comunicazione in cui si prendono giustamente le distanze dal razzismo, anche con idee grottesche come la rimozione dal catalogo di HBO di Via col vento, GameStop non ha preso alcuna posizione e continua a non curare la propria immagine, probabilmente perché le brutte sensazioni che i giocatori hanno nei confronti della catena, rispecchiano l’importanza che i direttori di GameStop danno alla community, e soprattutto ai loro dipendenti.
Conclusione
Chiunque lavori per GameStop probabilmente è consapevole di quanto sto per dire, ma è assolutamente necessario prendere coscienza che la prossima generazione è già arrivata e a pagarne le prime conseguenze saranno loro. I player sono disposti a fare a meno della loro vena collezionistica per abbracciare l’idea di Sony del digitale. Un concetto che è già stato sposato da Microsoft con il suo Game Pass e da Nintendo, che vede nel digitale un mondo per aumentare gli introiti provenienti dalla vendita di giochi nuovi a prezzo pieno.
La nuova generazione probabilmente porterà delle novità che ci faranno apprezzare i videogame ancora di più, ma i dipendenti delle catene di vendita di videogiochi al dettaglio rischiano di avere la conferma che la next-gen sarà pagata con il denaro che proviene dalle proprie tasche, perché quando un’azienda fallisce, i manager vanno via con i conti correnti pieni e la promessa di un lavoro in un’altra corporazione, mentre chi ci mette la faccia dentro i negozi paga due volte. Infatti, pagano prima con la reputazione, e poi con la disoccupazione, scelte che provengono dall’alto, probabilmente in collina, in una casa con giardino da svariati metri quadrati.
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