L’universo dei souls-lite aggiunge un’altra interessante tessera al suo puzzle sempre più ampio: Flintlock: The Siege Of Dawn è ora disponibile su PC, Xbox Series X/S, PlayStation 5 e PC. In aggiunta, l’opera di A44 Games e Kepler Interactive è già disponibile su Xbox Game Pass e PC Game Pass.
Flintlock: The Siege of Dawn vuole confermare al mondo intero che A44 Games i souls li sa fare. Dopo i buoni risultati con Ashen, lo studio neozelandese continua a battere la strada su cui ha fatto esperienza. Flintlock: The Siege of Dawn è un gioco di ruolo e d’azione, più precisamente un souls-lite in stile Star Wars Jedi: Fallen Order eSurvivor, ambientato in un mondo dove magia e polvere da sparo si incontrano. Il videogiocatore impersona Nor Vanek, che insieme al mistico compagno a quattro zampe Enki, si ritroverà nel bel mezzo di una battaglia contro gli dei e il loro minaccioso Esercito dei Morti. Lo scopo dell’avventura è arduo: recuperare la perduta Città di Dawn, mentre il mondo intorno a loro precipita nel caos.
Flintlock: The Siege of Dawn è disponibile al prezzo di 39,99€. Inoltre è già presente su Xbox e PC Game Pass. In aggiunta, è stata pubblicata una Deluxe Edition fisica per Xbox Series X/S e PlayStation 5. La Deluxe Edition di Flintlock contiene oltre al gioco completo anche la colonna sonora digitale, l’artbook digitale e contenuti cosmetici DLC aggiuntivi.
Il confine tra videogiochi e giochi da tavolo è spesso labile. Concettualmente si tratta della stessa idea ma applicata con una tecnologia diversa, e di conseguenza pubblico differente. Molto spesso però giocatore e videogiocatore collimano sulla stessa persona. E lo stesso può avvenire con giochi. Drop Duchy, il nuovo gestionale e strategico annunciato di Sleepy Mill Studio e The Arcade Crew, sembra essere l’anello di congiunzione tra i due mondi.
Esattamente come un gioco da tavolo alla tedesca (a noi ricorda Carcassonne), Drop Duchy promette di essere un videogioco intuitivo e veloce, ma allo stesso tempo ricco di strategia roguelite e gestione delle risorse. Nel trailer pubblicato su YouTube, il titolo si mostra come un deck builder in cui bisognerà posizionare le proprie tessere, raccogliere risorse e scontrarsi con agguerrite forze nemiche.
Drop Duchy è stato annunciato per l’autunno 2024 attualmente solo su PC, ma una demo sarà pubblicata su Steam nelle prossime settimane.
Nella prima decade degli anni 2000, gli appassionati di manga e anime hanno vissuto una nuova età dell’oro grazie all’avvento dei Big Three: One Piece, Naruto e Bleach. A distanza di tredici anni da Soul Resurrección per PlayStation 3, l’opera di Tite Kubo ritorna a essere un videogioco di cui sappiamo ancora spaventosamente poco, ma di cui abbiamo almeno un titolo, Bleach: Rebirth of Souls.
Bandai Namco ha pubblicato un trailer abbastanza criptico cui sono mostrati alcuni dei più celebri personaggi del manga e dell’anime come Ichigo Kurosaki, Rukia Kuchiki, Uryu Ishida e Yasutora Sado. Ulteriori dettagli sul gameplay non sono stati svelati, ma sappiamo che a comporre le musiche ci sarà Takeharu Ishimoto (Final Fantasy X, Kingdom Hearts II). Bleach: Rebirth of Souls è in sviluppo presso Tamsoft Corporation, specializzata soprattutto in picchiaduro e hack and slash, ma anche alcuni exploit come il loro ultimo gioco, tratto proprio da un manga: Captain Tsubasa: Rise of New Champions.
Il videogioco sarà disponibile, con data ancora da annunciare, su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S e PC.
Era il 2006. Un’eternità per il mondo videoludico, ma anche per le scelte di marketing. Capcom aveva appena lanciato un gioco in esclusiva per Xbox 360. L’ambientazione era quella di Resident Evil, ma lo stile decisamente diverso. Arrivava nel mercato dei videogiochi Dead Rising. Diciotto anni dopo e svariate rimasterizzazioni nel mezzo, Capcom ha annunciato una data d’uscita per Dead Rising Deluxe Remaster.
Il giorno per tornare a impersonare il futuro Premio Pulitzer, Frank West, è il 19 settembre 2024 su Xbox Series X/S, PlayStation 5 e PC. Dead Rising Deluxe Remaster vuole essere la rimasterizzazione definitiva del primo capitolo e per farlo sfrutterà il RE ENGINE di Capcom.
Oltre alla tonnellata di gore già presente nell’opera originale, al Capcom Next l’azienda nipponica ha promesso che il gioco presenterà nuove caratteristiche e miglioramenti del gameplay. Il RE Engine permetterà un grafica fino a 4K, un frame rate di 60 FPS e modelli dei personaggi aggiornati, tra cui lo stesso Frank. Gli sviluppatori hanno anche promesso numerose feature per migliorare la quality of life tra cui il salvataggio automatico, la cui mancanza ha tanto fatto soffrire i fan del titolo originale.
Dopo tre film, A Quiet Place diventa anche un videogioco. Inutile dire che il nostro interesse è aumentato nel momento che in cui A Quiet Place: The Road Ahead sia stato annunciato come pubblicato da Saber Interactive e sviluppato dal team italiano Stormind Games noto per l’ottimo lavoro svolto con Remothered: Tormented Fathers.
Il primo trailer dedicato alla trama ci narra della protagonista di questa storia, una giovane studentessa universitaria che soffre di asma e che lotta per sopravvivere alla fine del mondo insieme al suo ragazzo, Martin. Purtroppo le creature da incubo che si aggirano per la terra non sono l’unica minaccia con cui dovrà confrontarsi mentre viaggia tra le rovine della civiltà alla ricerca di un rifugio sicuro per sé e la sua famiglia.
Il videogioco A Quiet Place: The Road Ahead arriverà su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S nel 2024.
Gli appassionati di giochi stealth e tattici in tempo reale hanno avuto modo di rimanere incuriositi da un annuncio indie: Sumerian Six, uno stealth tattico in tempo reale pieno di carisma che ci ha ricordato la serie Commandos. Artificier e Devolver Digital hanno pubblicato un video trailer in cui abbiamo scoperto un gioco con grafica in cel-shading (ricorda molto XIII) in cui una squadra di scienziati militari dovrà ribaltare le sorti della Seconda Guerra Mondiale, combattendo i nazisti a colpi di tecnologia e poteri arcani.
L’annuncio di Sumerian Six ha mostrato dei personaggi unici con una proprià personalit: la chimica in esilio Rosa Reznick, Wojtek l’orso mannaro e lo psicanalista esoterico Siegfried von Adelsberg. Ovviamente a ogni biografica corrisponde anche uno stile di combattimento e delel abilità uniche utili per sconfiggere i nazisti.
Chi è interessato al gioco può già provare i primi due capitoli iniziali scaricando la demo su Steam già disponibile.
Bisognerà attendere ancora qualche mese per vedere il city-bulding survival di 11 Bit Studios. Frostpunk 2 è stato rinviato e sarà pubblicato il 20 settembre 2024. Le motivazioni sembrano ricadere sulla volontà degli sviluppatori di prendersi ancora un po’ di tempo per implementare delle nuove feature già al lancio del gioco invece che renderle disponibili solamente attraverso delle patch post-day one.
La decisione è stata annunciata attraverso dei post su Steam design director Jakub Stokalski e dell’artist director Lukasz Juszczyk:
In base ai sondaggi che abbiamo ricevuto dopo aver giocato alla Beta, il voto medio che ci avete ci ha dato 8 su 10. Ve ne siamo molto grati! Allo stesso tempo, si trattava solo di una piccola fetta di un gioco in fase di sviluppo e di crescita. gioco. Sebbene il nostro backlog sia abbondante, è stata un’opportunità per noi di ascoltare ciò che vi è piaciuto e ciò che non è ancora arrivato.
Questo ci ha permesso di stabilire meglio le priorità e di portare in primo piano le caratteristiche e le e modifiche su cui stavamo già lavorando. Ma ci siamo anche resi conto che per garantire la migliore esperienza possibile al momento del lancio, abbiamo bisogno di più tempo tempo per completare lo sviluppo di Frostpunk 2. Ecco perché abbiamo preso la difficile decisione di rinviare l’uscita di Frostpunk 2 al 20 settembre 2024.
Jakub Stokalski e Lukasz Juszczyk
Oltre a migliorie relative all’interfaccia grafica e un cambio delle meccaniche di gameplay tra cui il ribilanciamento di alcuni hub e modifiche relative alla temperatura, 11 Bit Studios vorrebbe introdurre già al day one una nuova feature della città denominata: “Zoom Stories”, cioè la possibilità di zoomare in alcuni parti specifiche della città per osservare la vita di tutti i giorni dei nostri concittadini.
Mancano solo tre mesi all’uscita di Dragon Ball Sparking! ZERO, prevista per l’11 ottobre 2024, e come immaginabile Bandai Namco sta presentando tanti nuovi personaggi che saranno disponibili nel roster finale. Ad oggi sono ancora tanti i personaggi giocabili da mostrare e questa volta l’azienda giapponese si è concentrata sulla sfida “Spada vs Pugni”. Con un trailer dedicato, sono stati mostrati personaggi importanti, e meno importanti, provenienti da tutte le saghe di Dragon Ball.
Tra i personaggi di Sparking! ZERO che usano le spade, o che abbiano poteri molto vicino a quella che sembra essere un’arma da taglio, sono stati presentati, tra gli altri, anche: Darbula, Super Vegeku, Goku Black e Super Saiyan Rosé. Gli amanti dell’arma bianca invece potranno usare: Spopovich, Goku (Super), Goku Ultra Instinct, Ribrianne, Rozie o Anilaza.
Dragon Ball Sparking! ZERO è il sequel diretto di Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 3. Arriverà questo autunno su PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC.
Monster Hunter World, Rise. Non si tratta soltanto di due titoli, l’uno successore dell’altro, bensì di due fasi di un processo di trasformazione del brand Capcom, di giochi che hanno determinato una rivoluzione del famoso Action Rpg che ora, con l’annuncio e i primi trailer del nuovo Monster Hunter Wilds, si appresta ad evolversi ancora.
Il franchise giapponese, nato nel 2004 con l’omonimo titolo per PlayStation 2, poi diventato per anni esclusiva Nintendo, si è sempre proposto al pubblico come un gioco di nicchia, in buona parte proprio per la sua esclusività, ma anche perché, storicamente, non è mai stato un gioco adatto a tutti.
Questo fino ad un preciso momento storico: il 26 gennaio 2018, data in cui PlayStation 4 e Xbox One accoglievano il primo titolo da cui Nintendo sembrava essere esclusa (e che il 9 agosto arrivava anche su Pc) . Si tratta di Monster Hunter World.
Con Monster Hunter World la caccia è stata aperta a tutti
L’uscita di World ha scombussolato l’universo di Monster Hunter: parliamo di un titolo che ha venduto oltre 21 milioni di copie, senza contare le ulteriori 9,2 milioni di copie vendute dal dlc Iceborne.
Con World, che ha spezzato le catene dell’esclusiva Nintendo, portando anche una ventata di novità in termini di grafica e di scorrevolezza del gioco, Capcom è riuscita ad aumentare il bacino di utenza, principalmente perché ha raccolto tutti quei giocatori che avrebbero sempre voluto “andare a caccia di mostri”, ma per i quali acquistare una console appositamente per questo era forse un po’ troppo.
Ovviamente, non si tratta soltanto di marketing: con World sono stati proposti contenuti estremamente validi, un gameplay divertente, la possibilità di condividere l’esperienza di gioco con gli amici senza troppi intoppi. Insomma, il titolo non ha solo funzionato: ha strafunzionato.
Monster Hunter Rise, un ritorno al passato?
Poi è arrivato Monster Hunter Rise e qualcosa si è “rotto”. Parliamoci chiaro, si tratta di un gioco molto apprezzato, con 14,2 milioni di copie vendute a cui si aggiungono le 7,1 milioni di copie registrate dall’espansione Sunbreak.
Eppure, questo titolo ha determinato una frattura della nuova fan base, una sorta di Civil War di marveliana memoria che ha diviso buona parte degli utenti tra “team World” e “team Rise” (poi ci sono quelli come me, che hanno apprezzato entrambi, ma questa è un’altra storia).
Ma a cosa è dovuta la rottura? Il ritorno del figliol prodigo a Nintendo c’entra poco: Rise è stato esclusiva della console dal lancio per circa un anno, per poi approdare ovunque, e sebbene l’assenza di cross-play abbia sicuramente influito nel frammentare l’utenza, il problema è sicuramente da rintracciare nel suo voler fare un passo indietro rispetto a World.
La grafica, infatti, ha subito un downgrade obbligatorio, affinché il titolo potesse girare su Switch, ma è anche vero che buona parte dei fan ha apprezzato il ritorno ad un design più fedele alle origini.
Molto apprezzate anche le nuove feature, tra cui una cavalcatura personale e gli insetti filo che permettono movimenti verticali interessanti, ma l’assenza di tutte quelle meccaniche di gioco che hanno animato il predecessore si è fatta sentire da chi, in Rise, sperava un “Monster Hunter World 2”. Tra queste, per citarne alcune, la possibilità di saltare sopra i mostri e picchiarli mentre si tenta di restare aggrappati a loro (Rise permette una modalità di cavalcatura dei mostri diversa e per molti meno entusiasmante), così come si sente la mancanza dei vasti paesaggi aperti e apparentemente “infiniti”, anche se in realtà si trattava solo di uno sfondo per una mappa limitata.
Cosa aspettarci da Monster Hunter Wilds?
Tutto questo spiegone per arrivare ad una domanda: cosa dobbiamo aspettarci da Monster Hunter Wilds? È quel Monster Hunter World 2.0 che in tanti attendevano? Oppure è un gioco totalmente nuovo?
Domande a cui è ancora difficile rispondere, ma non impossibile, grazie ai primi trailer e gameplay svelati dalla stessa Capcom. Una serie limitata di contenuti da cui possiamo trarre una conclusione: Capcom, a differenza di altri, ha capito che per fare un buon titolo non basta miscelare ciò che di buono c’è stato in passato. Bisogna creare qualcosa di nuovo.
Nei trailer ci sono fortissimi richiami a World, soprattutto in termini di grafica: a primo impatto, i video sembrano farci vedere esattamente la versione migliorata del capitolo del 2018. Anche alcune delle feature rappresentate rievocano World: tra queste la già citata possibilità di cavalcare i mostri e prenderli a martellate (o spadate, “lanciafucilate” e altro, fate voi) mentre si è in groppa alla preda di turno.
Ma siamo certi che non ci sia nulla di Rise in questo nuovo titolo? Assolutamente no: già soltanto vedere il personaggio in sella ad una mount personale ci lascia capire che l’esperimento dell’ultimo titolo è riuscito a tal punto che Capcom ha deciso di riproporlo anche in Wilds.
L’addio alla bacheca delle missioni
Se da una parte, in Monster Hunter Wilds, sembrano venir riproposte alcune delle feature che in passato hanno funzionato, dall’altra ci sono cose che abbiamo trovato tanto in World quanto in Rise (e anche nei titoli precedenti), di cui Capcom ha deciso di sbarazzarsi per sempre, come per esempio la bacheca di caccia o le schermate di caricamento.
In questo caso, ci troviamo di fronte ad una forte rottura con il passato, visto che per anni siamo stati abituati ad un sistema che prevedeva l’accettazione di missioni su appositi tabelloni e il trasferimento automatico (tramite schermata di caricamento) nella mappa di riferimento.
Wilds vuole proporsi come un gioco nuovo, che prende il meglio dai predecessori, ma che al contempo rivoluziona tutto, grazie anche a quella che sembra essere la rimozione delle sequenze scriptate a cui siamo sempre stati abituati, facendoci immergere in mondo che apparentemente vive di vita propria.
Per essere più chiari: se una volta, raggiunto un determinato punto di una mappa, dopo aver avviato una specifica missione, avremmo con certezza trovato il mostro di turno seguire il solito percorso, questa volta non sarà così. Con Wilds, i movimenti della fauna (oltre che il meteo) saranno sempre casuali e l’esito di eventuali incontri tra predatori e prede sarà determinato dal “comportamento” di ciascuno di essi.
Insomma, la sfida non sarà più soltanto forgiarsi l’equipaggiamento ed imparare il moveset del mostro, ma anche studiare l’ambiente circostante e riuscire a gestire l’imprevedibile.
Tutto ciò che abbiamo visto finora fa ben sperare. L’asticella dell’hype è stata alzata di molto e adesso, “signora” Capcom, la preghiamo: non deluda le aspettative.
Bandai Namco ha pubblicato i primi dati di vendita di Elden Ring Shadow of the Erdtree. Nei primi tre giorni dall’uscita, l’action-RPG di FromSoftware ha venduto oltre 5 milioni di copie in tutto il mondo.
Definita l’espansione più grande mai realizzata da FromSoftware, nel DLC di Elden Ring i giocatori hanno potuto vagare nel Regno dell’Ombra, un mondo pieno di misteri, pericoli e minacciosi boss. Il DLC ha aggiunto diverse novità tra nuove magie, armi e armature. La trama, più cupa rispetto all’opera base, permette di svelare il lato oscuro della storia di Elden Ring.
Elden Ring Shadow of the Erdtree è disponibile per PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One e PC.
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