Con l’espansione Vessel of Hatred ora disponibile, i giocatori potranno esplorare le giungle oscure di Nahantu e continuare la campagna principale, che si concludeva con la trama originale del gioco. L’obiettivo è fermare il ritorno di Mefisto, uno dei più temuti Signori del Male, al regno di Sanctuary.
La trama di Vessel of Hatred riprende esattamente dove la campagna base si interrompe. I giocatori seguiranno Neyrelle, addentrandosi nelle profondità di Nahantu per scoprire i piani malvagi di Mefisto e cercare di arrestare la sua corruzione. Tuttavia, il cammino sarà irto di pericoli: nuovi nemici attendono nelle nebbie della giungla, pronti a tendere imboscate ai giocatori.
Nuove Aggiunte: Gli Spiritisti e l’Endgame Cooperativo
Una delle principali novità di Vessel of Hatred è l’introduzione di una nuova classe, gli Spiritisti. Questa classe inedita permette di evocare il potere di quattro Spiriti Guardiani: il Giaguaro, il Gorilla, l’Aquila e il Millepiedi. Gli Spiritisti sono specializzati nel combattimento corpo a corpo e offrono uno stile di gioco versatile, sfruttando le energie degli spiriti per annientare i nemici.
Oltre alla nuova classe, l’espansione introduce un inedito contenuto endgame nella Cittadella Oscura. Questo dungeon cooperativo è situato nel cuore di Nahantu e rappresenta una sfida senza precedenti per i giocatori di Diablo 4. Le squadre di avventurieri potranno collaborare per superare le tre ali del dungeon, ognuna caratterizzata da sfide e battaglie mortali, culminando in un epico scontro con un boss finale.
In concomitanza con l’uscita di Vessel of Hatred, Blizzard ha annunciato una serie di aggiornamenti significativi per Diablo 4. Questi aggiornamenti riguardano la personalizzazione del personaggio, miglioramenti al sistema di livellamento, difficoltà di gioco, Paragon, Rune e altre modifiche pensate per migliorare l’esperienza di gioco nelle prime fasi dell’avventura.
Vessel of Hatred promette di ampliare e arricchire l’universo di Diablo 4, offrendo nuove sfide e contenuti per i veterani e per chi si avvicina per la prima volta al gioco.
I sayan tornano sul pianeta terra e nello specifico all’interno delle nostre console. Ben 15 anni dopo il Sparking! Meteor, noto in Occidente come Budokai Tenkaichi 3, Bandai Namco pubblica il quarto capitolo della serie con lo stesso nome per tutte le versioni: Sparking! Zero.
Dragon Ball Sparking! Zero di Spike Chunsoft (ultimo titolo pubblicato: Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di soccorso DX) è ora disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. Per l’occasione il picchiaduro di Bandai Namco si è mostrato ancora un’ultima volta in un trailer.
Tra le caratteristiche principali di Sparking! Zero c’è un roster enorme di 181 personaggi giocabili e diverse modalità di gioco sia single player che multiplayer. Tra le modalità di combattimento più interesanti citiamo Episodio battaglia, in cui i giocatori potranno rivivere alcune delle battaglie più iconiche di Dragon Ball con diversi protagonisti e antagonisti del manga e dell’anima. La campagna includerà alcuni percorsi alternativi del tipo “What if“, in cui i videogiocatori potranno sfruttare abilità e scelte per sbloccare e sperimentare nuovi racconti unici.
L’attesa era tanta e le aspettative erano alte, ma la 11-bit Studios è riuscita nell’impresa: Frostpunk 2 è un titolo che mantiene le promesse, rispetta il suo predecessore ma da cui prende le giuste distanze. Il risultato è un’esperienza di gioco inedita, che si inserisce in un contesto familiare.
Si tratta di un titolo che, sin da subito, mostra una doppia anima. Da una parte c’è l’aspetto narrativo che riporta il giocatore esattamente dove era rimasto una volta completato Frostpunk. Dall’altra, il gameplay che ci troviamo di fronte si presenta come qualcosa di completamente nuovo, al punto tale che talvolta stordisce.
Trent’anni dopo
Iniziamo precisando tempo e luogo in cui si svolge l’avventura. Sono passati circa trent’anni dagli eventi di Frostpunk, quando siamo stati chiamati a guidare l’umanità nella corsa alla sopravvivenza contro la glaciazione mondiale, sforzandoci di garantire una casa, cibo e cure a uomini, donne, anziani e bambini.
L’obiettivo è stato raggiunto, ma ora dobbiamo ricostruire la società: non si tratta più di combattere “soltanto” il freddo, la fame e le malattie, dobbiamo costruire una città che soddisfi i bisogni delle persone che la abitano. Insomma, tocca fare i conti con la politica.
Cosa cambia
Ed è qui, forse, che troviamo la principale distinzione tra Frostpunk 2 e il suo predecessore: il city building è totalmente rinnovato. In Frostpunk 2 non dobbiamo più costruire ogni singolo edificio, bensì dei distretti. Non dobbiamo più decidere quanti lavoratori assegnare ad ogni singolo sito produttivo, ma disponiamo di una forza lavoro che viene equamente distribuita tra le aree produttiveche decidiamo di edificare
Questa è sicuramente la prima novità che il titolo presenta ai giocatori: se con Forstpunk ci siamo trovati di fronte ad un sistema di micro management, con Frostpunk 2 le cose si fanno in grande. Cambiamenti che potrebbero stordire, in quanto richiedono al giocatore uno sforzo iniziale non indifferente, soprattutto di calcolo, per tenere costantemente traccia della quantità di forza lavoro a disposizione. I primi minuti di gioco saranno probabilmente spesi chiedendosi: “Ho abbastanza lavoratori per un nuovo sito produttivo?”. Fortunatamente, basta prendere un po’ la mano e passa la paura.
Questa è solo una delle tante novità, tutte accuratamente spiegate in un ricco diario le cui voci vengono sbloccate mano mano che si avanza nel gioco. Anche in questo caso, però, il giocatore potrebbe trovarsi disorientato e perdersi tra i tanti (a volte troppi) suggerimenti che vengono rivelati, a volte anche contemporaneamente.
Nel complesso si sente la mancanza di un vero e proprio tutorial: gli avvisi sembrano perdersi nel mare di icone a disposizione e – almeno inizialmente – il gioco risulta poco intuitivo. Ma si sa, Frostpunk non è mai stato un titolo easy playing: bisogna studiarlo a fondo per apprezzarlo in tutto e per tutto.
Tutta questione di politica
Se nel primo capitolo la preoccupazione più grande di ogni giocatore è stata quella di controllare che i livelli di combustibile fossero soddisfacenti, adesso a catturare l’attenzione è un altro indicatore: il grado di soddisfazione delle varie fazioni di cittadini. Certo, la capacità di garantire cibo e calore restano un elemento centrale di un gioco dalla forte componente survival, ma questa non è più l’unica sfida. Infatti, la nostra capacità decisionale in qualità di leader non è più così libera come lo era “trent’anni fa” (ossia nel primo capitolo): ogni scelta deve passare al vaglio del consiglio cittadino.
Una novità che non ci permette più di stabilire, di punto in bianco, politiche di istruzione, di suddivisione dei beni o la richiesta di turni extra ai lavoratori. Occorre prima ottenere i voti favorevoli della maggioranza dei consiglieri. A volte, per raggiungere il nostro obiettivo, bisogna scendere a patti. Per esempio, se volessimo ottenere l’appoggio dei Pellegrini in una sessione di consiglio, potremmo provare ad ottenere il loro sostegno a patto di soddisfare una loro richiesta, come potrebbe essere l’edificazione di un ospedale universitario entro 60 giorni, per dirne una.
Un sistema, quello proposto dal titolo, che ci pone di fronte a scelte complesse. Accontentare alcuni significa inevitabilmente rendere infelici altri. È il gioco del dare e avere, ma bisogna fare attenzione a non tirare troppo la corda, perché con la stessa rapidità con cui siamo stati eletti potremmo essere diseredati (cosa che equivale ad un game over). Con Frostpunk 2, l’umanità sull’orlo del collasso e disposta a tutto pur di sopravvivere, una volta raggiunto il suo risultato, torna se stessa. Si riorganizza, diventa nuovamente società, fonda nuovamente le basi della democrazia che si era lasciata alle spalle. E sta a noi, adesso, prendere le redini di questa civiltà e portarla avanti, a qualunque costo.
Da insediamento a metropoli
Le condizioni di vita migliorano, la città cresce e aumentano anche gli insediamenti. Gli abitanti, che nel primo capitolo erano poche centinaia, in Frostpunk 2 diventano migliaia. Con il nuovo capitolo del gioco, infatti, non siamo più leader di un gruppo ristretto di persone di cui, come accadeva in precedenza, conosciamo anche i singoli nomi e cognomi.
Ora siamo alla guida di una metropoli, oltre che di altre colonie che possiamo stabilire in aree ricche di quei materiali di cui la nostra capitale è priva. Il tutto ci porta a dover gestire contemporaneamente più di un centro abitato, coordinando anche le rotte commerciali di cibo, carburante, materiali edili e così via.
Conclusione
Frostpunk 2 è un titolo che funziona, coinvolge, mantiene le promesse e ci propone qualcosa di nuovo. Frostpunk 2 è un bel gioco. Punto. Diciamolo chiaramente: un sequel è sempre una scommessa importante, che in tanti (forse troppi) negli anni hanno perso, a volte perché hanno presentato titoli distanti anni luce dal primo capitolo, altre perché si sono limitati ad un mero copia incolla. La 11-bit Studios invece ha giocato una partita importante e questo può significare solo una cosa: ci ha messo cuore, ha voluto soddisfare le aspettative senza però essere banale. Ha voluto regalare ai giocatori un’esperienza familiare ma allo stesso tempo diversa. La stessa cosa che avrei voluto provare con Darkest Dungeon 2 ma, ahimè, non è andata così.
Se il premio in palio fosse “sequel riuscito”, Frostpunk sarebbe a mani bassi nell’elenco dei (purtroppo pochi) vincitori. Ma se la sfida è direttamente contro il predecessore, risulta difficile parlare di vittoria: come già detto, sono due giochi diversi che condividono soltanto gli elementi narrativi. Chi decide di avventurarsi in Frostpunk 2 deve partire dal presupposto che non sta giocando al primo capitolo, ma ad un titolo totalmente nuovo e che richiede un impegno non indifferente per essere goduto a pieno. Una fatica, quest’ultima, non per tutti.
Save the date: 28 febbraio 2025. La caccia ricomincerà nel primo trimestre del nuovo anno, parola di Capcom. La notizia arriva con il quarto trailer di Monster Hunter Wilds, pubblicato poco dopo la mezzanotte di oggi, 25 settembre 2024, con cui è stata ufficializzata la data di uscita dell’attesissimo titolo.
Un video di 3 minuti e 26 secondi, le cui atmosfere confermano quanto suggerito già dalle immagini rilasciate nelle scorse settimane (ne parlavamo QUI): per quanto riguarda gli ambienti e i colori, il gioco sembra in tutto e per tutto il sequel di Monster Hunter World. Eppure, diversi elementi del più recente Monster Hunter Rise sembrano aver conquistato il loro spazio. Tra questi, le cavalcature con cui è possibile arrampicarsi tra viticci e raggiungere le altezze più disparate.
Monster Hunter Wilds è già in preorder per PS5, Xbox Seres X/S e PC.
Il mondo dei videogiochi è in continua evoluzione, e ogni tanto emerge un titolo che promette di ridefinire un intero genere. Uno di questi titoli è InZOI, un gioco di simulazione di vita sviluppato da Krafton, noto per il suo lavoro su giochi come PUBG. InZOI è atteso con grande entusiasmo e promette di offrire un’esperienza di gioco immersiva e realistica, con una profondità di simulazione che potrebbe rivoluzionare il modo in cui percepiamo i giochi di questo genere.
Mi ricordo ancora ragazzo che grazie a Sim City prima e The Sims dopo, mi avvicinai a questi simulatori di vita, prima scettico poi dannatamente preso dalle infinite possibilità che un gioco come The Sims poteva offrire.
E infatti, The Sims, con la sua quarta versione è giunto fino ai giorni nostri, sottoforma si di free to play ma con decine e decine di DLC che contribuiscono a cambiare davvero la vita dei nostri alter ego virtuali.
Ma siamo nel 2024, abbiamo una generazione Next, sia di hardware che di videogiocatori. Era nell’aria, The Sims 4 non sarebbe potuto durare per sempre.
Un mondo di possibilità
Ed ecco quindi arrivare nelle nostre vite (reali) InZoi. InZoi è descritto come un simulatore di vita fotorealistico e un enorme sandbox che offre infinite possibilità e storie da vivere comodamente da casa. Il gioco permette ai giocatori di creare e personalizzare i propri personaggi, costruire case e vivere la vita dei loro sogni. Utilizzando semplici strumenti gli utenti potranno creare e personalizzare i propri personaggi, il proprio mondo e creare le storie che più desiderano.
Grafica realistica e ultra dettagliata
Uno degli aspetti più impressionanti di InZOI è la sua grafica realistica, sviluppata utilizzando Unreal Engine 5. Questo motore grafico avanzato consente di creare ambienti e personaggi con un livello di dettaglio senza precedenti. Ovviamente la grafica ultra realistica non solo rende il vivere le storie più accattivante, ma anche più immersiva l’esperienza del giocatore nella storia stessa.
Simulazione profonda
InZOI non si limita a offrire una grafica straordinaria; il cuore del gioco è la sua simulazione dettagliata della vita. Ogni personaggio nel gioco agisce di propria volontà, creando eventi inaspettati e permettendo ai giocatori di sperimentare le varie emozioni della vita. I giocatori possono trovare lavoro, formare relazioni profonde e vivere in pratica una vita virtuale che rispecchia la complessità di quella reale.
Creatività
La personalizzazione è un elemento chiave di InZOI. I giocatori possono personalizzare l’aspetto e l’abbigliamento dei loro personaggi, costruire case su misura utilizzando una vasta selezione di mobili e strutture e modificare diverse parti della loro proprietà e delle strade circostanti. Questa “sfrenata” libertà consente agli utenti di creare la propria vita proprio come la desiderano.
Messaggio di vita
InZOI non è solo un gioco di simulazione di vita; è anche un’esperienza che trasmette un messaggio profondo. Gli sviluppatori sperano di condividere il messaggio che “la vita stessa è il vero dono, e ogni viaggio ha il suo significato”. Questo messaggio si riflette nelle esperienze di gioco dove ogni vita diventa una storia unica da raccontare.
Requisiti di Sistema
Per godere appieno dell’esperienza di InZOI è necessario disporre di un sistema che soddisfi i requisiti minimi. Il gioco richiede un processore a 64 bit, Windows 10/11, 12 GB di RAM e una scheda grafica NVIDIA RTX 2060 o AMD Radeon RX 5600 XT. Per un’esperienza ottimale, si consiglia un processore Intel i7 12700 o AMD Ryzen 5800, 16 GB di RAM e una scheda grafica NVIDIA RTX 3070 o AMD Radeon RX 6800 XT.
Conclusione
InZOI si preannuncia come un titolo rivoluzionario nel genere dei giochi di simulazione di vita. Con la sua grafica realistica, la simulazione dettagliata e le infinite possibilità di personalizzazione, il gioco promette di offrire un’esperienza di gioco unica. Mentre attendiamo con impazienza il suo rilascio, è chiaro che InZOI ha il potenziale per ridefinire il modo in cui percepiamo e viviamo i giochi di simulazione di vita.
Nelle ultime ore Bandai Namco ha finalmente diffuso un trailer che svela l’intero roster di Dragon Ball: Sparking! Zero.
Come immaginabile, il roster si è rivelato semplicemente monumentale. Oltre ai personaggi ormai storici di Dragon BallZ, Zero ospiterà anche numerosi eroi tratti da Dragon Ball GT, Dragon BallSuper e persino dalla saga di Goku bambino. Come se non bastasse, sono stati svelati anche tutti i personaggi principali tratti dai lungometraggi della saga di Goku e compagni, come Janenba, Turles, Broly e tanti altri.
Il trailer ha anche svelato alcune succose novità sul gioco. Ad esempio, sarà possibile sbloccare una serie di battaglie personalizzate. In queste battaglie, a quanto sembra, i giocatori potranno modificare gli eventi della storia di Dragon Ball, creando una serie di battaglie completamente inedite.
Queste novità, accanto all’enorme roster che ormai supera i cento lottatori selezionabili, contribuiscono ad accrescere l’attesa per la release del gioco, fissata per l’undici ottobre. Non vediamo davvero l’ora di mettere le mani sul gioco e testare a fondo le sue potenzialità!
BioWare continua ad alimentare l’hype per uno dei titoli più attesi dagli amanti del Gdr e non solo: Dragon Age The Veilguard. Pillola dopo pillola, trailer dopo trailer, la casa prosegue nello svelare i diversi tasselli che compongono quello che sembra essere un imponente puzzle, fatto di uno stile di gioco nuovo ma comunque ben riconoscibile e soprattutto ambientazioni mozzafiato.
L’ultima novità riguarda proprio queste ultime, in parte rivelate in una serie di filmati pubblicati dalla stessa BioWare negli ultimi giorni, che mostrano paesaggi e città esplorabili del capitolo. Tra questi, ci sarà anche una location il cui nome suonerà familiare alla fan base italiana: si tratta della città portuale di Treviso, metropoli in cui si ergono imponenti palazzi illuminati, larghe strade trafficate e piene di mercati e grandi colonnati.
Treviso non è però l’unica ambientazione che è stata rivelata. I trailer mostrano anche la misteriosa Arlathan Forest, dove “magia antica e potenti artefatti si risvegliano e la realtà si dirada nei boschi che un tempo ospitavano il cuore dell’impero degli Elvhen. I Veil Jumpers, maestri dell’antica magia elfica, cercano di stabilizzare la regione e impedire che la realtà si sgretoli“. Suggestive anche le atmosfere della palude di Hossberg, delle strade di Minrathous e delle splendenti spiagge di Rivain.
Una serie di immagini che si aggiungono a quelle già rivelate nelle scorse settimane, con video che mostrano come saranno i combattimenti ad alto livello, la progressione dei personaggi e la presentazione ufficiale del gameplay. Insomma, se c’è una cosa che BioWare sa fare bene, è creare aspettative. Adesso l’obiettivo è soddisfarle.
Continua a far parlare di séil nuovo Dragon Ball: Sparking! Zero. Da poche ore infatti Bandai Namco ha rilasciato un nuovo trailer che ha rivelato altri combattenti che vanno a ingrossare il già nutrito roster del gioco. Questa volta è stato confermato che Sparking Zero conterrà anche i principali protagonisti della serie Dragon Ball GT.
Dragon BallGT non è certamente la serie più amata legata al mondo di Dragonball, tuttavia al suo interno vi sono personaggi e trasformazioni (primo tra tutti il super Saiyan 4) da sempre molto apprezzati dai fan.
Nel trailer possiamo vedere Goku GT, con le sue varie evoluzioni (SS1, SS3 e SS4), il malvagio Baby-Vegeta, anch’egli presente in tutte le sue incarnazioni, la piccola Pan, il potentissimo Super Ishinlon (o Omega Shenron in americano), Vegeta Super Saiyan 4, Ub (presente anche nella forma fusa con Majin Bu) e ovviamente Gogeta Super Saiyan 4. Non sembra invece esserci traccia di Trunks né di Super 17, il terzo antagonista storico della saga.
Vedremo se anche loro verranno aggiunti prima della release del gioco. Ogni personaggio nel trailer ha mostrato tutte le sue tecniche più caratteristiche, replicate alla perfezione anche nella nuova veste grafica. Dopo la saga di Buu e GT, il roster di Dragon Ball: Sparking! Zero sta diventando sempre più mastodontico, e non ci stupirebbe se finisse davvero con l’includere ogni combattente mai apparso nella saga. Vedremo se anche il gioco si rivelerà all’altezza di raccogliere l’eredità della saga Budokai Tenkaichi!
Come era lecito aspettarsi, anche la saga di Buu, e i suoi protagonisti, faranno parte di Dragon Ball Sparking! ZERO. L’ultimo arco narrativo di Dragon Ball Z si presenta nel nuovo picchiaduro di Bandai Namco con tutti i protagonisti principali al gran completo e tanti nuovi personaggi e altrettante versioni di Majin Buu, Goku, Gohan e Vegeta.
Il nuovo trailer di Sparking! ZERO ha svelato diverse trasformazioni di Buu. In particolare, Super Buu (Gotenks assorbito), Super Buu (Gohan assorbito) e Kid Buu. Non mancano però anche tanti altri protagonisti, alcuni già presentati in passato. Nello specifico, il trailer mostra anche altri eroi giocabili come Goku Super Sayan 3, Majin Vegeta, ma anche il mago Babidi, Darbula e personaggi meno in vista come Spopovich e Yamu.
Dragon Ball Sparking! ZERO è il nuovo capitolo della serie Budokai Tenkaichi, che uscirà l’11 ottobre 2024 su PlayStation 5 Xbox X/S e PC.
Non manca molto per tornare a sopravvivere nelle distese ghiacciate immaginate da 11 Bit Studios. Frostpunk 2 arriverà, momentaneamente solo su PC (anche via PC Game Pass) il 20 settembre 2024. Per prepararci all’occasione, il team di sviluppo ha pubblicato un video in cui mostra le principali novità che ci attendono.
Frostpunk 2 si svolgerà 30 anni dopo l’apocalisse che ci ha catapultato in un mondo pieno di ghiaccio e freddo in cui sopravvivere sarà l’unica cosa che conta. Nella fattispecie, il nuovo titolo si svolge dopo la morte del capo del primo capitolo. Rispetto al gioco che abbiamo avuto modo di apprezzare nel 2018, Frostpunk 2 è un titolo molto più incentrato sulla gestione con tantissime nuove peculiarità che lo rendono molto più complesso e decisamente più allettante per gli appassionati dei gestionali e dei city builder.
Nel video City Unbound Compilation, 11 Bit Studios si è concentrato su alcuni esempi molto esemplificativi. Il gioco aggiunge la complessità dei distretti che potranno lavorare insieme o crearsi problemi a vicenda. Un esempio è il distretto industriale, che tra le altre cosa crea inquinamento e rumore. Costuirne uno accanto al distretto residenzale potrebbe essere una scelta poco saggia. Un’altra novità sono le comunità. Gli abitanti adesso si riuniranno in gruppi più o meno grandi con sempre maggiori poteri. Nel caso in cui le comunità diventino particolarmente influenti, si trasformeranno in fazioni con un rilevante peso politico.
La politica sarà proprio una delle nuove caratteristiche di Frostpunk 2, che introduce il Concilio, una sorta di senato in cui sarà necessario negoziare per evitare che le fazioni possano prendere il sopravvento o fomentare il malcontento dei cittadini.
Infine, le spedizioni del primo capitolo diventano molto più complesse e nascono le colonie, delle nuove città che sarà possibile, anzi necessario, gestire per garantire la sopravvivenza della propria città.
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