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Siamo tutti schiavi del Battle Pass

Di recente mi sono nuovamente appassionato ad Overwatch 2, arena shooter di cui ho amato il primo capitolo. Oggi però non voglio parlarvi del gioco in sé – è un gran bel titolo, giocatelo – ma del modello di monetizzazione adottato dalla Blizzard: il sempre più diffuso Battle Pass.

Cos’è il Battle Pass? Sostanzialmente Blizzard – o qualsiasi altra casa di sviluppo – propone un sistema di livellamento in cui ad ogni level up è associata una ricompensa: una skin; uno sticker; una emote; valuta di gioco o quant’altro. In genere si sale di livello completando sfide giornaliere o settimanali create dagli sviluppatori, o semplicemente giocando e rigiocando.

Secondo le software house, questo sistema esiste per “venire incontro” ai giocatori, ed evitare di ricorrere a brutture come le odiatissime – ma compratissime – lootbox. Fin qui verrebbe da pensare: «Cavolo, gioco e mi ricompensano pure, meglio di così!». Ed in effetti sembrerebbe di essere tornati ai bei vecchi tempi, quando per sbloccare qualcosa dovevi giocare, e non aprire il portafoglio.

Battle Pass: Fortnite Battle Royale
Indovinate chi ha sdoganato il Battle Pass?

Purtroppo la realtà è ben diversa: la mano al portafoglio bisogna metterla in ogni caso, perché qualsiasi battlepass esistente è suddiviso in due tier, uno gratuito, l’altro a pagamento. E indovinate dove stanno le ricompense decisamente migliori? Proprio così, nel Battle Pass pagamento, per la sorpresa di nessuno. Volete la nuovissima skin cyberdemon di Genji? Bene, preparatevi a sborsare una decina di euro per il Premium Battlepass, perché quella skin la trovate solo lì. Non avete voglia di pagare? Allora dovrete accontentarvi della skin di Winston con un berretto militare.

È giusto? Personalmente credo di sì: gli sviluppatori dovranno pur trarre profitto dal loro prodotto – Overwatch 2 è free to play – ed è inutile pensare che tutto ci sia dovuto, in quanto giocatori e clienti. La domanda che mi faccio però è un’altra: il Battlepass mi rispetta in quanto cliente e videogiocatore? Che rispetto ha del mio tempo?

Battle Pass Free di Overwatch 2
Ecco a voi Winston in tuta mimetica, miglior ricompensa del pass free

Ciò di cui non ho ancora fatto menzione è proprio la natura “stagionale” dei tantissimi battlepass in circolazione. Perché sì, voi potete pure comprare il Premium Pass, ma sappiate che avrete un tempo limitato per sbloccare quel per cui avete pagato. Ed è così che il gaming “tradizionale” vira pericolosamente verso il gaming mobile, prendendone alcuni tra gli aspetti peggiori.

Ora quindi mi ritrovo “costretto” a giocare ad Overwatch 2, o qualsiasi altro titolo, perché devo completare le sfide quotidiane, le settimanali, poi quelle stagionali. E poi devo giocare comunque un variabile numero di partite al giorno, altrimenti al livello 60 del pass proprio non ci arrivo. E speriamo che non capiti alcun imprevisto nella vita reale: se per un motivo qualsiasi non posso videogiocare per qualche giorno, come recupero il tempo perso?

80 gradi di “divertenti” sfide giornaliere, non vedo l’ora

È così che il reparto marketing di questa o quella azienda riesce a creare il cosiddetto engagement: una sorta di “impegno” del cliente verso il prodotto consumato. O in parole povere, io che devo giocare ad Overwatch 2 ogni giorno, pena il perdere le esclusive ricompense del Battle Pass. Ricompense di cui probabilmente me ne fregherebbe poco, in altri contesti.

Ma dato che al reparto di marketing hanno studiato bene la lezione, sanno benissimo che ricompense “a tempo limitato”, “esclusive” sono l’esca perfetta per qualsiasi essere umano. Figuriamoci allora per noi videogiocatori, completisti come siamo. Perdere la skin del pass perché sono troppo pigro per completare il percorso stagionale o non ho abbastanza tempo? Impensabile. E poi quella skin tornerà disponibile in futuro? E Quando? Se non torna come faccio?

Ed ecco a voi che facciamo la conoscenza di un’altra simpaticissima dinamica di mercato: la famigerata fomo; Fear of missing out, letteralmente paura di perdersi qualcosa, ancora peggio se artificialmente esclusivo. Allora quale sarebbe la soluzione al problema? Semplice, le sfide me le farò piacere. Ed il tempo lo troverò in qualche modo. Una non soluzione, in poche parole.

Battle Pass: Call of Duty Warzone
Ormai lo si trova in ogni titolo, di qualsiasi genere

E se per caso a me piacessero due o tre titoli con un sistema di progressione simile? Questo ovviamente non è contemplato nella logica del Battle Pass. Engagement a tutti i costi, a discapito del tempo del videogiocatore. Dedicare il proprio tempo solo ed unicamente a quel titolo, perché di tempo ne serve tanto.

Ora vi racconto la mia di esperienza, quella con il primo Overwatch. Gioco pagato 60€, preordinato addirittura. Mai acquistato una singola lootbox, ho solo aperto quelle che venivano assegnate ad ogni level up. Insomma, in soldoni dopo circa 200 ore di gioco mi ritrovavo con una miriade di skin leggendarie, emote, scene per la play of the game, icone, emote e tutto il resto. E mi preme precisare che di skin leggendarie ne avevo davvero tante, almeno una ventina, più altre decine e decine tra epiche e rare. E potevo acquistare le skin che più mi piacevano grazie alla valuta di gioco.

Veniamo ad Overwatch 2. Non ho speso un euro, non ancora almeno. Con circa una trentina di ore all’attivo, mi ritrovo con una skin di Winston col berretto militare, un’icona ed un paio di sticker. Basta. Se volessi le skin del Premium Battle Pass, devo pagare, e mi ci dovrei anche dedicare anima e corpo al gioco.

Le scatole più odiate di sempre. Ma meno odiate del battlepass per quanto mi riguarda

Paradossalmente ora per avere le vecchie skin leggendarie dovrei pagare altri soldi, perché le lootbox gratuite non esistono più. O meglio, è possibile accumulare 60 gettoni a settimana, ma una skin leggendaria costa anche 2000 gettoni. Quindi un grind lungo 9 mesi, per un’unica skin.

A questo punto la domanda sorge spontanea: ma il Battle Pass mi conviene davvero? Ma le lootbox facevano davvero così schifo? La risposta è sì, anche le lootbox sono delle brutture di marketing, ma quantomeno mi davano la possibilità di giocare quanto e quando volevo, e soprattutto non sentivo la necessità di cacciare fuori un solo euro in più o di loggare perché dovevo completare le missioni giornaliere. E oltretutto ricevevo molte, molte più rewards rispetto al sistema Battle Pass.

Questa è la natura tirannica del Battle Pass: un sistema di monetizzazione apparentemente innocuo; un sistema che in realtà punta a tenerci incollati a quel titolo, tra reward, missioni giornaliere e quant’altro; un sistema che non rispetta il mio tempo.

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Giochi di gruppo: consigli su cosa giocare a Natale

Fuori ancora non nevica, ma già per le strade si può percepire il calore delle feste. Il gusto dolce del pandoro, i colori dell’albero, l’odore del muschio nel presepe, le note di Jingle Bells; questo per me significa Natale, ma più di tutto questo significa passare del tempo con la famiglia a fare giochi di gruppo, e ridere insieme. Spendere le nostre ore con le persone importanti a cui durante l’anno magari non riusciamo a concedere il tempo che vorremmo. 

Non c’è gioia più grande del condividere le proprie passioni con le persone a cui vogliamo bene. I videogiocatori non fanno eccezione; anche se solitamente siamo considerati creature solitarie, a Natale vorremmo poter coinvolgere la nostra famiglia nei videogiochi. Magari potremmo portare in famiglia una ventata di innovazione qualcosa di diverso dalle vecchie tradizioni. Quest’anno invece della vecchia cara tombola, si potrebbe fare una partita a qualche videogame da giocare in gruppo.  

Così come ho fatto con i giochi per due, sono qui a consigliarvi una lista di giochi di gruppo da usare come alternativa ai tradizionali giochi da tavolo in famiglia.  

Giochi di gruppo con tabellone virtuale: Mario Party Superstars 

Super Mario Party
Super Mario Party

L’idraulico di Nintendo viene in nostro soccorso con un titolo divertente che nulla ha da invidiare al gioco dell’oca. Nato sul Nintendo 64, Mario Party incarna perfettamente il concetto di party game. Usufruibile su Nintendo Switch con l’ultimo capitolo della linea o su console più datate come Wii, questo videogioco riprende il caratteristico tabellone da gioco da tavolo e lo trasporta in un mondo virtuale. I personaggi a fare da pedine sono proprio Mario e i suoi amici che si sfidano in minigiochi sempre più divertenti allo scopo di conquistare le superstar e vincere il gioco. 

Si tratta di un gioco divertente e coinvolgente, ma vi devo però avvertire: chi ci ha giocato ha riscontrato un aumento nel livello di divertimento. Scherzi a parte Mario Party Superstar è il videogioco di gruppo perfetto da giocare in famiglia aspettando si sedersi a tavola per il cenone della Vigilia. 

Mario Kart 8 Deluxe

Mario Kart
Mario Kart

La serie di videogiochi dedicati a Mario include un altro titolo degno di nota, che può divertire un ingente numero di giocatori anche in locale. Mario Kart è sostanzialmente un gioco di corse. I veicoli sono personalizzabili e diversi per ogni personaggio giocabile, ma a distaccare Mario Kart da qualsiasi altro gioco di corse sono i suoi circuiti fantastici e divertenti. Inoltre, correndo per le piste si possono raccogliere dei potenziamenti o oggetti che aiutano a battere gli altri avversari. Potrebbe sembrare sleale, ma vi posso assicurare che una volta iniziato a giocare, capirete che non esiste Mario Kart senza gusci e funghi. 

Mario Kart è un gioco adatto alle famiglie, ma che mi sento di consigliare ai grandi gruppi di amici che magari vorranno passare il capodanno in compagnia. Quindi cotechino, lenticchie e Mario Kart quest’anno, che ne dite? 

Super Smash Bros Ultimate

Super Smash Bros Ultimate
Super Smash Bros Ultimate

Kirby, Super Mario, Pokémon, Zelda, e Kingdom Hearts. Cos’hanno in comune tutti questi videogiochi La risposta è Super Smash Bros Ultimate

Volete un gioco in cui i personaggi di Mario prendono a calci e pugni quelli di Metroid? Questo è quello giusto. Sui paesaggi colorati in stile cartoon potrete sperimentare lotte all’ultimo colpo con i vostri personaggi preferiti e sfidarvi con i vostri familiari.  

Scontratevi con la vostra cuginetta collegando la Switch alla tv e date spettacolo a tutta la famiglia per un natale tutto Nintendo. 

Call of Duty

Call of Duty: Vanguard
Call of Duty: Vanguard

Se passate le Feste tra maschietti vi consiglio Call of Duty, qualsiasi versione (anche se è appena uscito l’ultimo capitolo, Vanguard, che abbiamo anche recensito). Proiettili, mimetiche e mappe tutte diverse, Call of Duty è uno sparatutto che accoglie più di due giocatori in locale e permette di vivere un’esperienza di scontro dettagliata e divertente. Ci sono numerose armi tra cui scegliere, così da potersi creare un personaggio perfetto per le proprie capacità e preferenze. Quindi se volete passare una serata a ritmo di spari e attacchi aerei Call of Duty fa al caso vostro. 

Go Vacation

Go Vacation
Go Vacation

Grazie a Go Vacation, anche se passerete il Natale in casa, vi sembrerà di essere in vacanza. Avventuratevi nei resort disponibili, divertitevi a esplorare la zona circostante e provate tutte le attività possibili. Premesso di avere tutti i controller necessari per giocare, potrete godervi una vacanza virtuale comodamente seduti sul divano di fianco ai vostri familiari. 

Ci sono davvero tantissimi minigiochi possibili dentro questo titolo nato su Wii e poi portato su Nintendo Switch. Si può giocare una partita di beach volley e un attimo dopo fare lo slalom con gli sci o ancora fare skate in città. C’è davvero l’imbarazzo della scelta. 

Just Dance

Just Dance 2022
Just Dance 2022

Il Natale e il Capodanno portano con sé musica e festeggiamenti, quindi quale gioco migliore da proporre se non Just Dance? Impugnate i Joy Con della vostra Switch e scuotetevi a ritmo per conquistare punti. Sullo schermo vedrete un ballerino senza volto che vi mostrerà le mosse da fare, imitatelo e diventate superstar. C’è una versione diversa per ogni anno aggiornata con le ultime hit del momento. Inoltre da qualche anno si può usufruire di un abbonamento che mette a disposizione tutte le canzoni delle versioni già pubblicate. Grazie a Just Dance quest’anno scoprirete chi è il più coordinato in famiglia. 

Overcooked

Overcoocked! All you can eat
Overcoocked! All you can eat

Si sa che per il Cenone c’è già tanto da cucinare, ma se mai voleste rimettervi virtualmente ai fornelli allora vi consiglio Overcooked: All You Can Eat. Questo gioco è per massimo 4 giocatori in locale; collaborate o sfidatevi nella cucina più caotica del Playstore per completare il servizio. Ci sono tantissime ricette e cuochi giocabili; inoltre, ci si può districare tra i piatti di tante cucine tipiche come quella giapponese, italiana e chi più ne ha più ne metta. 

Insomma, se in casa siete tutti appassionati chef o volete essere solidali alla mamma che in cucina sta preparando tutto per imbandire la tavola, allora sfidate i vostri invitati a Natale a questo gioco culinario di qualità. 

Giochi di gruppo: meglio giocare in locale

Giocare ai videogame è un bellissimo passatempo, ma le persone a noi care lo sono ancora di più. Giocare online con giocatori del nostro stesso livello rappresenta sempre una sfida, ma giocare con i nostri famigliari e amici, anche se del tutto inesperti, credo possa dare un senso tutto nuovo al Natale e fornici una prospettiva diversa sulle persone che abbiamo intorno, e viceversa. Quindi, buon divertimento e buon Natale!

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Giochi per due: consigli su giochi da condividere

Quando si ama qualcuno si vorrebbero condividere con quella persona le proprie passioni. Spesso per i videogiocatori è difficile farlo perché i giochi da console, soprattutto Xbox, Playstation e PC, sono fatti per essere giocati da soli o in multi­player online. Questo spesso limita l’esperienza del tutto diversa che si può avere nel giocare insieme sulla stessa console, nella stessa stanza, a contatto, ridendo insieme, scambiandosi opinioni e condividendo le sensazioni che il gioco ci suscita. Se condividere di persona i videogiochi non fosse importante, manifestazioni come la Games Week a Milano o Modena Play non esisterebbero più. Io da videogiocatrice ho provato con il mio compagno una serie di giochi che si possono giocare in coppia e sono qui per consigliarveli. 

Vediamo quindi una serie di giochi per due da giocare con una persona speciale. 

Degrees of Separation e il potere della diversità

Degrees of Separation

Ghiaccio e fuoco. Non potrebbe esistere nulla di così diverso. Questi due elementi sono opposti, si escludono a vicenda eppure è su questo contrasto che si basa Degrees of Separation. Il titolo è ispirato alla famosa teoria dei gradi di separazione elaborata dallo scrittore Frigyes Karinthy (se vuoi saperne di più)

I personaggi, Ember e Rime, vengono da due regni diversi uno completamente ghiacciato l’altro torrido e fiammeggiante. I due si incontrano in un terzo luogo, con loro portano i colori e il clima dei loro mondi d’origine dando vita ad uno split screen propedeutico al superamento dei livelli. I colori e lo scambio tra inverno ed estate permettono di apprezzare il lavoro artistico dietro questo gioco. La storia non è molto complicata e nasconde una bella morale su come le differenze possano essere punti di forza. Gli enigmi sono basati infatti sulle diverse reazioni che gli elementi di gioco hanno in base alla metà dello schermo in cui si trovano. Alcuni sono difficili ma fattibili e i comandi sono alla portata di tutti. 

Posso concludere che Degrees of Separation è un gioco breve e ben fatto a livello artistico che con i suoi colori brillanti allieterà i pomeriggi delle coppie che decideranno di giocarlo. 

Giochi per due amici: Unravel Two

Unravel two

Due Yarny sono meglio di uno, questo è il motto del secondo capitolo di Unravel. Gli Yarny, pupazzetti fatti dal filo di un solo gomitolo, sono creaturine magiche nate allo scopo di guidare le persone quando si sono perse. I due Yarny di Unravel Two seguono le orme di due amici legati da un’amicizia profonda. Questo legame è rappresentato da un filo che unisce i due Yarny. Proprio come l’amicizia che rappresenta il filo non è d’ostacolo all’avanzamento dei due pupazzetti anzi aiuta i protagonisti a procedere nei livelli. 

Unravel two è un gioco a scorrimento in coop che immerge i giocatori nell’atmosfera umida e malinconica di un faro. Li spinge ad aiutarsi a vicenda per avanzare nei livelli mentre sullo sfondo le figure sfumate dei bambini continuano la loro storia. 

Si tratta di un ottimo gioco da giocare con un amico o amica di vecchia per celebrare la propria amicizia magari in una serata autunnale, stretti sotto una coperta, col profumo di un tè caldo che riempie la stanza. 

LittleBigPlanet 3

Little Big Planet 3
Little Big Planet 3

Probabilmente conoscete già questo titolo o almeno gli altri che lo hanno preceduto. Nonostante Sackboy abbia ormai i suoi anni non ci stanca mai e torna a farci sorridere e correre con lui in questo nuovo capitolo. I colori di Little Big Planet sono molto vari e la grafica è tridimensionale anche se lo scorrimento è principalmente 2d, la trama è meno complicata di quella dei due giochi precedentemente citati ma di più facile comprensione. Si tratta di un gioco più fanciullesco ma comunque divertente con un mondo di gioco magico da salvare.

È un gioco perfetto da giocare tra amici o col proprio bambino magari per passare un pomeriggio diverso e rinforzare il vostro rapporto. 

Rayman Legends un classico tra i giochi per due

Rayman Legends
Rayman Legends

Anche per Rayman non servono grandi presenta­zioni né ci sarebbe tanto altro da dire se non che è un bel gioco. Ha tanti livelli con varie difficoltà, tante skin diverse con cui giocare e molti contenuti extra oltre alla campagna principale. Personalmente preferisco i giochi con una trama più preponderante ma Rayman è il giusto gioco di coppia per quando si ha voglia di svagarsi senza impegnare troppo la mente. La ragione per cui però questo gioco mi ha conquistato sono i divertentissimi livelli a ritmo di musica

È l’avventura giusta per allietare i pomeriggi piovosi dopo aver concluso i compiti o il tempo libero dopo il lavoro quando si ha solo voglia di svagarsi. 

It Takes Two: Il gioco per due per antonomasia

It takes two
It takes two

Un gioco di terapia. La storia di questo gioco è esattamente questo, un percorso di risanamento del rapporto tra i genitori di una bambina che erano sull’orlo del divorzio. Uno strano libro d’amore guida la coppia di genitori lungo un’avventura con lo scopo di risvegliare i sentimenti che legavano i due. Grazie ad un desiderio della figlia i genitori si risvegliano nei corpi di due pupazzi, per tornare ai loro corpi dovranno avventurarsi nei mondi creati tra i giocattoli della figlia, dovranno risanare il loro giardino o combattere una guerra tra api e scoiattoli. Tra queste bizzarrie riusciranno i due ad apprezzarsi come un tempo? 

Di questo gioco penso solo che parlare bene, lo trovo divertente, graficamente ben fatto con una storia e una morale quasi fiabesche anche se questo dettagli potrebbe infastidire i giocatori un po’ più cresciuti. È un videogame da giocare con il partner o con un figlio per immergersi in un’avventura di dimensioni familiari e contemporaneamente per osservare questa stessa familiarità da un punto di vista differente. 

Children of Morta

Children of Morta
Children of Morta

In quest’ultimo gioco che vi consiglio penso di aver trovato tutto ciò che cerco in un videogioco. Anche se a prima vista la grafica pixelata può sembrare retrò nasconde un curato background artistico, dettaglio che si avverte anche nella scelta della colonna sonora e dei colori meravigliosamente contrapposti delle scenografie. 

Children of Morta, a differenza di tutti gli altri giochi di cui vi ho parlato, è un trial and error diviso in dungeon. Tralasciando il lato artistico però rimane una trama ben strutturata e di semplice comprensione che introdurrà i personaggi giocabili in po’ per volta integrandosi con il gameplay in maniera apparentemente casuale. A livello di gameplay inoltre il gioco non è per niente semplice o scontato, vi è una crescita dei personaggi non troppo ramifica­ta ma ben fatta e dungeon con boss sempre più complicati. 

Questo è un gioco che si condivide più facilmente con altri gamers ma non nego che anche giocarlo con il proprio partner possa essere divertente. Vi perderete nelle lande ai piedi del Monte Morta come la sottoscritta? 

Giochi per due proprio come una volta 

Spero che questa piccola lista di consigli possa esservi stata utile, ovviamente questi non sono gli unici giochi per due disponibili sulle varie console ma sono quelli che mi sono sentita di consigliarvi. La passione per i videogiochi è nata per essere condivisa e spero che questi stralci di unione possano farvi apprezzare ancora di più i videogiochi e le persone con cui li condividerete. 

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Monstrum 2 è disponibile su PC in Accesso Anticipato

Junkfish ha annunciato che Monstrum 2, il titolo survival horror asimmetrico, è disponibile adesso in Accesso Anticipato su Steam al prezzo di 12,50 €. I giocatori che completaranno l’acquisto prima del 4 febbraio riceveranno contenuti bonus, come le skin ispirate al Monstrum originale e una targa esclusiva!

Seguito multiplayer del titolo di culto originale, Monstrum 2 può vantare nuovi mostri, enigmi e una nuova ambientazione generata proceduralmente. Come rivelato dal coinvolgente e ansiogeno trailer di lancio pubblicato oggi, fino a quattro giocatori si troveranno rinchiusi in un centro di ricerca abbandonato situato in un’antica fortezza marina, e dovranno scappare con ogni mezzo da uno dei tre mostruosi esperimenti richiusi nelle sue profondità.

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Resident Evil Village uscirà il 7 maggio

Siamo passati dall’essere un gruppo di giovani laureati che ha portato avanti un progetto indie nato per passione al realizzare un vero e proprio titolo multiplayer. È stato davero un viaggio incredibile e un percorso formativo importante. È contemporaneamente entusiasmante e terrorizzante lanciare ufficialmente Monstrum 2 in Accesso Anticipato, e coinvolgere la community nel processo di creazione del gioco.

Adam Dart, CEO di Junkfish

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Monstrum II entra in Accesso Anticipato questo mese

Junkfish, lo studio di sviluppo di Dundee nominato ai BAFTA, ha annunciato che Monstrum 2, il titolo survival horror asimmetrico entrerà in Accesso Anticipato su Steam il 28 gennaio 2021.

In attesa del lancio, Mostrum 2 potrà essere provato durante un fine settimana di open beta il 23 e 24 gennaio.

Seguito multiplayer del titolo di culto originale, Monstrum 2 può vantare nuovi mostri, enigmi e ambienti generati proceduralmente, mentre fino a quattro prigionieri provano a fuggire da Sparrow Lock, un centro di ricerca marino, braccati da uno dei terribili mostri nati dagli esperimenti.

Riuscirai a fuggire da Sparrow Lock?

Come prigioniero, dovrai esplorare Sparrow Lock per liberare il cammino dagli ostacoli, sbloccare nuove aree e trovare oggetti utili che possono aiutarti a fuggire dal mostro. Ricorda, però: devi rimanere nascosto e fuori dal suo campo visivo. Se vieni scoperto partirà un’intensa sequenza di caccia, e dovrai sfuggire al tuo predatore correndo a perdifiato nella speranza di sopravvivere.

Grazie a un mix di gameplay stealth in prima persona con particolare focus sugli enigmi e su elementi di survival horror, i giocatori dovranno provare a elaborare una strategia efficace per fuggire insieme, piuttosto che affrontare il mostro frontalmente. Con una difficoltà scalabile in base al numero di giocatori impegnati, layout delle ambientazioni generato proceduralmente, trappole, stanze da esplorare ed enigmi da risolvere, nessuna partita sarà uguale a una precedente!

Oppure preferisci il brivido della caccia?

Potrai impersonare tre mostri diversi una volta che Monstrum 2 sarà disponibile in Accesso Anticipato, ognuno dei quali ha le proprie abilità uniche e un diverso stile di gioco. Distruggi le pareti, arrampicati sui soffitti, salta da una parte all’altra o teletrasportati sulla tua preda. Ogni mostro sfrutta l’ambiente in modi unici per cogliere di sorpresa gli altri ignari giocatori.

Come mostrato dal trailer pubblicato oggi, i giocatori potranno dare la caccia agli avversari con il Malacosm: un orrore lovecraftiano dalle sembianze di mollusco. Posiziona trappole di localizzazione per danneggiare i prigionieri, teletrasportati in diversi punti della mappa, attraversa i muri e guarda attraverso gli occhi della tua preda grazie all’abilità di chiaroveggenza per scoprire dove si nasconde.