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MGWCMX 2024, dopo Mikami annunciati nuovi grandi ospiti da Baldur’s Gate 3

La nuova edizione di Milan Games Week & Cartoomics, o MGWCMX 2024 per venire presumibilmente incontro a un pubblico più giovane, si preannuncia piena di ospiti di altissimo profilo. Dopo aver annunciato la presenza del padre di Resident Evil e The Evil Within, Shinji Mikami, gli organizzatore dell’evento hanno confermato alcuni degli attori più importanti del miglior videogioco di ruolo in essere: Baldur’s Gate 3.

A presenziare durante la Games Week italiana saranno: Neil Newbon, Jennifer English e Debora Wilde, rispettivamente Shadowheart e Lae’zel e Aliona Baranova.

La Milan Games Week & Cartoomics, che si terrà dal 22 al 24 novembre 2024 presso la Fiera Milano, vuole essere il punto d’incontro intergenerazionale per gli appassionati della la cultura pop. E quest’anno gli amanti dei giochi di ruolo avranno anche la possibilità di festeggiare il 50° anniversario di Dungeons & Dragons con eventi dedicati.

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Italian Video Game Awards: vince Mediterranea Inferno

La dodicesima edizione degli Italian Video Game Awards ha incoronato il miglior gioco italiano del 2024. La statuina del Best Italian Game è andata a Mediterranea Inferno di Eyeguys e Santa Ragione. La kermesse, organizzata da IIDEA a Firenze, presso il Cinema La Compagnia, ha consegnato sei statuine in totale tra cui anche il Best Italian Debut Game finita tra le mani di Michele Pirovano per dotAGE.

Qui tutti i vincitori degli Italian Video Game Awards 2024:

  • Best Italian Game: Mediterranea Inferno – Eyeguys/Santa Ragione
  • Best Italian Debut Game: dotAGE – Michele Pirovano
  • Outstanding Art: Universe for Sale – Tmesis Studio
  • Outstanding Experience: Mediterranea Inferno – Eyeguys/Santa Ragione
  • Outstanding Italian Company: Untold Games
  • Outstanding Individual Contribution: Elisa Farinetti – Broken Arms Games

Il miglior gioco italiano, Mediterranea Inferno, è una visual novel il cui gameplay consiste nell’immergersi nella trama ricca di testo e prendere delle scelte all’interno di dialoghi a scelta multipla. I protagonisti sono tre amici omosessuali a cui verrà offerto un frutto che sembra causare delle allucinazioni estremamente realistiche. Spetterà al giocatore decidere a chi dare il frutto e seguirne gli avvenimenti.

Il miglior debutto del 2024, dotAGE, è city builder a turni in cui bisognerà curarsi dell’evoluzione e del benessere dei propri concittadini, ricordandosi di dare sempre ascolto all’anziano del villaggio che ci avvertirà dei bisogni primari della popolazione, oltre che a rendere tutto estramemente complicato con i suoi messaggi di sventura.

Infine, il premio come migliore direzione artistica spetta a Universe for Sale, una visual novel fantascientifica interamente disegnata a mano. Ambientata su Giove, Universe for Sale basa il suo gameplay sulla possibilità di creare universi mischiando vari ingredienti e su una trama complessa e intrigante fino alla fine.

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Italian Videogame Awards 2024: tutto quello che c’è da sapere

Il prossimo 4 luglio, IIDEA, l’associazione di categoria dei videogiochi in Italia, nel contesto della manifestazione First Playable di Firenze, consegnerà sei statuette dell’Italian Videogame Awards 2024 al meglio del gaming italiano.

I premi sono così distinti: Best Italian Game (miglior videogioco italiano); Best Italian Debut Game (premio per la migliore opera di esordio italiana); Outstanding Art (migliore opera che si è contraddistinta per le sue componenti artistiche); Outstanding Experience (premio per l’opera che ha fornito la migliore e più coinvolgente esperienza di gioco); Outstanding Individual Contribution (premio al singolo individuo che più si è contraddistinto in ambito nazionale ed internazionale) ed infine Outstanding Italian Company (studio italiano che più è si è contraddistinto in ambito nazionale ed internazionale).

I finalisti dell’Italian Videogame Awards

Best Italian Game

  • Bud Spencer & Terence Hill, Slap and Beans II – Trinity Team
  • dotAge -Michele Pirovano-
  • Hot Wheels Unleashed 2 Turbocharged -Milestone-
  • Mediterranea Inferno -Eyeguys/Santa Ragione
  • Univers for Sale -Tmesis Studio-

Best Italian Debut Game

  • dotAge – Michele Pirovano-
  • Garden In! -Dramatic Iceberg
  • River Tails, stronger together – Kid Onion Studio-
  • Shattered Heaven – Leonardo Production-
  • Universe for Sale – Tmesis Studio-

Outstanding Art

  • Children of Silentown – Elf Games/Luna2 Studio-
  • Mediterranea Inferno -Eyeguys/Santa Ragione
  • Universe for Sale -Tmesis Studio-

Outstanding Experience

  • dotAge -Michele Pirovano-
  • Mediterranea Inferno -Eyeguys/Santa Ragione-
  • TT Isle of Man: Ride on the Edge 3 -Nacon Studio Milan-

Per le ultime due categorie è prevista la nomina diretta prevista dai soci developer di IIDEA ed i vincitori saranno comunicati durante la manifestazione.

La giuria

La giuria quest’anno è rappresentata da quattro esperti del settore di calibro nazionale ed internazionale.

Meg Clarke (Senio Game Scout di Team17), Raphael Colantonio (Presidente e Creative Director di Wolfeye Studio), Diego Grammatico (Business Development Executive di Games London) e Vincenzo Lettera (Editor in Chief di Multiplayer.it)

Il quinto giurato, per la prima volta, sarà rappresentato dal voto aggregato dei soci IIDEA.

A noi de ilVideogiocatore.it non resta che fare un grande in bocca al lupo a tutti i finalisti restando dell’idea che comunque vada, sarà un successo. Un successo tutto italiano.

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While We Wait Here vince il Red Bull Indie Forge 2023

Dopo aver provato i videogiochi finalisti durante la Milan Games Week 2023, eravamo in attesa del vincitore dell’evento che premia il gioco indie italiano più interessante dell’anno. Il Red Bull Indie Forge 2023 si è concluso con un vincitore: While We Wait Here di Bad Vices Games, già noti per Ravenous Devils.

Con la sua atmosfera intima e surreale, While We Wait Here è un’avventura story-driven apocalittica ambientata in una dispersa tavola calda americana. Il videogiocatore passerà il proprio tempo, in attesa del fine del mondo, servendo i propri clienti e meditando su quello che sta per accadere.

Il premio del pubblico del Red Bull Indie Forge è stato vinto invece da Umbral Core, il picchiaduro fantasy di A Few Rounds Games che ci aveva colpito per la cura maniacale nella gestione degli FPS al fine di rendere il gioco il più adatto possibile per lo scenario competitivo.

Un applauso va fatto anche a tutti gli altri finalisti che hanno provato a contendersi il titolo: Glasshouse di Flat28; Monster Chef di Studio Pizza e TEOM – The Enemy Of Mine di Voxel Studios.

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Milan Games Week & Cartoomics 2023: foto del nostro giro tra gli stand

La Milan Games Week 2023 si è appena conclusa e siamo certi quando diciamo che si è rivelata davvero corposa e ricca di contenuti. L’incredibile mole di visitatori ci ha fatto capire ancora una volta quanto il mondo videoludico e dei fumetti sia presente nella società italiana; anche se è vero che la fiera ha come target principale la cosiddetta generazione Z, siamo molto contenti nell’esserci imbattuti in tantissimi “giovani adulti” che si sono rivelati estramamente appassionati all’arte dei videogiochi.

Sia che abbiate presenziato o meno, noi de IlVideogiocatore.it abbiamo deciso di portarvi tra gli stand della Milan Games Week 2023 con un reportage ricco di foto.

In questo articolo potete vedere una selezione di foto tra i vari stand della Milan Games Week 2023, dove abbiamo avuto l’onore di intervistare illustri ospiti internazionali come Patrice Désilets (noto per aver creato la serie Assassin’s Creed) e Sebastian Kalemba (game director di The Witcher 4: Polaris), ma anche sviluppatori italiani, com i finalisti del Red Bull Indie Forge 2023, la cui ampia presenza ci fa capire della portata dell’industria italiana.

La fiera in definitiva è stato un ottimo mix tra divertimento e tecnologia, tra realtà aumentata, virtuale ma anche nostalgiche anteprime che abbiamo avuto modo di provare, in questo caso allo stand Nintendo, come Prince of Persia: The Lost Crown oppure il prequel Simon The Sorcerer Origins di Smallthing Studios.

Diteci, come vi è sembrata la Milan Games Week & Cartoomics 2023? C’eravate anche voi?

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Red Bull Indie Forge 2023: abbiamo provato i videogiochi finalisti

Tra i suoi tanti ospiti, Milan Games Week 2023 ha ospitato anche i cinque videogiochi finalisti della Red Bull Indie Forge, competizione che permette ai giovani sviluppatori italiani di dire la loro nel mondo videoludico e che eleggerà due vincitori, uno scelto da una giuria di esperti ed uno dal pubblico. Noi de ilVideogiocatore.it abbiamo provato tutti e cinque i titoli finalisti di Red Bull Indie Forge e scambiato due chiacchiere con gli sviluppatori.

Glasshouse

Sviluppato dai ragazzi di Flat28, Glasshouse si mostra al pubblico come un classico RPG di ambientazione neofuturista e distopica che si sviluppa all’interno di un condominio popolato da 18 persone. Un titolo molto politico, in cui il giocatore si troverà a fare da paciere tra i condomini, bloccati in una sorta di lockdown post atomico.

La demo che abbiamo provato durante l’evento presenta un videogioco con visuale isometrica e che sin da subito ci proietta nello squallore del mondo ideato dagli sviluppatori, un futuro di stampo vittoriano. Quello che ci ha colpito di più del gioco è stata un equilibrato mix tra gioco di ruolo e avventura grafica. Glasshouse si muove in un mondo tra crafting necessario e sapiente uso di dialoghi in cui il sistema di dialoghi bypassa il combattimento.

Intrigante l’idea che l’orientamento politico che si darà al proprio personaggio influirà sulla storia e sulle scelte da intraprendere.

Red Bull Indie Forge 2023: Glasshouse

While We Wait Here

Il videogioco, sviluppato da Bad Vices Games, già autori di Ravenous Devils, ci mette nei panni di un ristoratore di una piccola tavola calda dispersa nel nulla.

La demo ci ha fatto assaggaire un’opera che si sviluppa in prima persona e che sì, effettivamente dovrete preparare da mangiare per i clienti. Quello che ancora non si sa è ciò che sta accadendo attorno: quale catastrofe sta per arrivare? Cosa stiamo aspettando? Sembra di intuire che nella versione finale ci saranno numerose linee di dialogo che probabilmente porteranno il giocatore ad una visione introspettiva. Ci vorrà ancora tempo per saperlo, ma il senso di disagio dopo la demo ci stuzzica e non vediamo l’ora di mettere le mani sul prodotto finito.

Monster Chef

Forse non è un cliché dire che gli italiani sono appassionati di cucina. Del resto, tra i finali di Red Bull Indie Forge 2023 ci sono ben due titoli dedicati. Il secondo è Monster Chef di Studio Pizza, un hack & slash con elementi roguelite e gestionali.

Visivamente Monster Chef ci ha ricordato molto Cult of the Lamb (Recensione) ma gli sviluppatori dicono di essersi ispirati ad Hades. Il protagonista è Pranzo, un novizio dell’Ordine della Buona Forchetta, una congrega di cuochi guerrieri, che dovrà procacciare le prede e cucinarle sul campo di battaglia per soddisfare i palati degli avventori della sua locanda.

La locanda dovrà essere gestita nella sua interezza: dagli negli interni alle spezie che dovremmo coltivare per rendere i nostri piatti succulenti. Inoltre, non basterà andare a caccia di mostri e colpirli, bisognerà cucinarli sul campo tramite Presina, un guanto da cucina che sputa fuoco.

La parte gestionale poi è perlopiù completa; i clienti infatti saranno saranno esigenti sotto vari aspetti: dalla pulizia della locanda alla corretta consegna dei piatti. Un gioco leggero, graficamente accattivante e, personalmente molto divertente da giocare.

Red Bull Indie Forge 2023: Monster Chef

Umbral Core

A Few Round Games ha proposto un picchiaduro che ci ha davvero colpito. Benchè il personaggio giocabile nella demo sia solamente uno, abbiamo potuto saggiare la bontà del titolo grazie al game designer Simone Demontis che ci ha spiegato l’enorme lavoro dietro ogni frame.

Umbral Core è un picchiaduro pensato per il competitivo che gira fino a 60 FPS, valore volutamente bloccato per non favorire chi ha hardware migliori (ma in realtà il motore grafico Unity ha permesso al team di lavorare con un framerate sbloccato e in effetti la demo girava a più di 200 FPS. Uno spettacolo!).

Il gameplay di Umbral Core spicca grazie alla possibilità di attivare combo leggere, medie e pesanti con la pressione di un solo tasto in base alla distanza tra il giocatore ed il nemico. Questa agevolazione rende il tutto più fluido senza la necessità di ricordare complesse sequenze di tasti. Apprezzato!

TEOM -The Enemy Of Mine

TEOM -The Enemy Of Mine

Sviluppato da Voxel Studios, TEOM è un tower defense di nuova generazione che non tende a stravolgere il genere ma cerca di perfezionarlo.

A livello estetico è molto interessante ed accattivante, ma c’è molto di più; Le unità che l’utente ha a disposizione per difendere il proprio nucleo e le unità da distruggere – adorabili robot che si faranno via via sempre più potenti – rendono il gioco vario e divertente.

TEOM è un tower defense molto intuitivo: dopo una breve spiegazione da parte degli sviluppatori eravamo pronti a partire con la demo. Il videogioco si è rivelato altamente personalizzabile e modulare. Piazzare le torrette è semplice e la possibilità di inserire dei blocchi in più per determinare un particolare path alla scia dei robot rende la vita un po’ più semplice rispetto ad altre opere di questo genere.

La struttura di gioco è divisa in livelli, ciascuno dei quali è sua volta spezzato in round. Ogni livello ha una mappa diversa mentre ogni round vi metterà contro più nemici del precedente. Se nel corso di uno qualunque dei round, il vostro nucleo verrà distrutto dovrete ricominciare l’intero livello e ricostruire daccapo le vostre difese. Particolarità del titolo è che oltre la normale campagna, i ragazzi di Voxel Studios hanno inserito una modalità roguelite, rendendo di fatto, la longevità praticamente infinita.

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Editoriali

Simon the Sorcerer Origins: intervista a Smallthing Studios

Milan Games Week 2023 è stata un’edizione ricca di contenuti e ospiti in cui abbiamo avuto modo di incontrare, tra gli altri, i ragazzi di Smallthing Studios, studio italiano nato dalla visione di Massimiliano Calamai, appassionato e videogiocatore come tanti di noi, passione che ha trasmesso a tutti i suoi collaboratori e che si percepisce sia nei lori pensieri che nelle loro creazioni.

Durante la fiera meneghina, oltre a provare in anteprima una demo del gioco, siamo riusciti a intervistare Fabrizio Rizzo, lead designer di Simon the Sorcerer Origins, prequel di quel Simon the Sorcerer del 1993, avventura grafica che, scommetto, avrà “regalato” tanti notti in bianco a quei fortunati che hanno avuto l’occasione di giocarci.Ma bando ai convenevoli e partiamo con le domande sul titolo.

IlVideogiocatore.it: Ciao Fabrizio, come mai avete scelto proprio il titolo di Adventure Software per proporre un vostro “seguito” o meglio, una visione di esso?

Fabrizio Rizzo: Beh, tutto nasce dalla enorme passione del nostro CEO Massimiliano Calamai e dal suo debole per le avventure grafiche: ricordiamo che in quegli anni, il titolo Adventure Software se la giocò ad armi pari con titoli del calibro di Monkey Island e Broken Sword. Mettiamoci anche che dopo un “ritorno” degli altri titoli di riferimento, era tempo anche per Simon di avere un capitolo in questo secolo. Dopo aver quindi proposto il  nostro concept e la nostra idea agli autori originali, abbiamo avuto tutto il supporto possibile, ci sentiamo sempre e ci scambiamo consigli e idee.

IlVideogiocatore.it: è stato complicato ottenere supporto ma soprattutto l’approvazione dei fratelli Woodroffe?

Fabrizio Rizzo: È stato complicato sì, inizialmente erano scettici. Giustamente consideravano Simon the Sorcerer il loro “bambino”. Ci sono voluti infiniti incontri e riunioni per far accettare loro che l’idea era quella giusta. Alla fine posso dire, che dopo aver ascoltato tutte le nostre idee e le nostre visioni, anche loro si sono arresi alla loro bontà.

Simon the Sorcerer Origins

IlVideogiocatore.it: Dopo anni di buio sembra quindi che le avventure grafiche siano ritornate di moda, qual è il vostro pensiero in merito?

Fabrizio Rizzo: Ti dirò, come afferma il nostro CEO Calamai, il mondo dei videogames oltre che variegato è anche molto “democratico”. Fortunatamente chiunque può giocare oltre che produrre ciò che più lo appassiona. L’importante è che alla fine della giornata, ripensando a ciò che si è fatto, con un foglio bianco avanti, si possa affermare di aver creato qualcosa di narrativamente coinvolgente e di emozionante. Ed è questo ciò che conta. Vedrete che anche in Simon the Sorcerer Origins avrete delle belle sorprese e delle chicche di cui però ancora non posso parlare.

IlVideogiocatore.it: Ad inizio anni 90 Simon the Sorcerer fu, insieme a Monkey Island e Broken Sword una vera e propria pietra miliare. Questo nuovo capitolo, questo vostro lavoro, cosa vuole essere al giorno d’oggi?

Fabrizio Rizzo: Vuole essere innanzitutto una storia, una storia che emoziona, che cattura, che commuove, che fa vivere il giocatore insieme al personaggio, nonostante il personaggio stesso si riveli cinico, cattivello, satirico, sfondando spesse volte anche la quarta parete, senza mai, però, scadere nel volgare. Perché alla fine, bisogna investire sui fruitori finali, il prodotto deve valere il prezzo del biglietto. Perché i giocatori pagano per investire in modo piacevole il loro tempo, e noi abbiamo il dovere morale di lavorare al meglio per ripagarli. E tutte le sorprese che abbiamo in mente, a partire da quelle musicali, passando da quelle di gameplay, sono indirizzate in questo senso.

IlVideogiocatore.it: Simon the Sorcerer Origins è quindi un prequel del primissimo titolo del 1993: avete creato una storia stand alone con protagonista il solo personaggio di Simon o ci sono dei rimandi ai successivi capitoli?

Fabrizio Rizzo: Il lavoro più duro e delicato è stato proprio quello di creare un collegamento perfetto con gli altri capitoli e ritengo che ci siamo riusciti. Mettiamola comunque in questo modo, sia se si è un fan di vecchia data sia un nuovo adepto, il gioco riuscirà a coinvolgere senza troppi problemi. I giocatori che conoscono già il titolo troveranno i giusti rimandi, ma i nuovi non avranno bisogno di altro se non di Origins per godersi l’esperienza.

Simon the Sorcerer Origins: Monkey Island 3

IlVideogiocatore.it: Essendo Origins un’avventura grafica ci si aspetta, come è costume, una spiccata ironia. Simon come sarà in questo senso? È stato difficile mantenere l’humor inglese tipico dei primi episodi considerando il nostro contesto italiano?

Fabrizio Rizzo: Ci è voluto tanto tanto lavoro, abbiamo giocato decine e decine di volte i primi titoli per entrare nella mentalità giusta e vi posso assicurare che siamo arrivati ad una comicità e ironia davvero pazzesca, Simon è acido, ironico, cattivo il giusto ma ha un motivo per esserlo che scoprirete. E anche a livello visivo, il gioco, spesso vi strapperà più di una volta una risata.

IlVideogiocatore.it: Gli enigmi? Saranno “folli” come si dice in gergo o abbastanza lineari? Avete pensato ad un sistema di aiuti tipo Return to Monkey Island o il giocatore sarà lasciato completamente solo?

Fabrizio Rizzo: Allora, partiamo da quest’ultima parte, come lead designer poco mi ispirava ad avere una specie di diario degli aiuti, preferivo un approccio diegetico alla risoluzione degli enigmi, quindi tutto nel gioco, dagli scenari ai personaggi possono concorrere ad aiutare il giocatore a proseguire. Personalmente inoltre, preferisco che si crei una comunità intorno al gioco, dove ci si confronta, si chiacchiera e ci si da consigli su come andare avanti, piuttosto che fornire al giocatore un freddo diario che lo porti alla risoluzione degli enigmi. Cosi come, il confrontarsi, può aiutare a guardare un problema a 360 gradi o comunque da un diverso punto di vista; infine, un’avventura grafica va assaporata, lentamente. Gli enigmi infine, saranno strettamente legati alla narrativa del gioco, saranno in definitiva un mix tra logica e pensiero laterale.

IlVideogiocatore.it: Da appassionato del genere, ti chiedo: co dobbiamo aspettare altre avventure grafiche da Smallthing Studios? Magari qualcosa di inedito?

Da Smallthing Studios possiamo aspettarci davvero davvero tanto. Siamo lo studio, forse, in Italia che sta facendo l’investimento più grande nel mondo videoludico e questo ci permette una certa autonomia. Abbiamo in cantiere già sei titoli. Alcuni della stessa fascia di Simon, altri più piccoli e altri più grandi. In prospettiva stiamo chiudendo accordi per avere importanti licenze per titoli doppia e tripla A. E stiamo lavorando anche a progetti proprietari inediti di cui siamo particolarmente soddisfatti e sicuri e che non vediamo l’ora di raccontare al nostro pubblico.

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Milan Games Week & Cartoomics 2023: tutto quello che c’è da sapere

Milan Games Week & Cartoomics è pronta a fare il suo ritorno nei padiglioni 9, 11, 13 e 15 di Fiera Milano Rho con l’edizione 2023, che si terrà dal 24 al 26 novembre.

Gaming

Gli organizzatori dell’evento ci hanno informato che l’area destinata al gaming sarà composta da tre dei quattro padiglioni totali: 11, 13 e 15 ospiteranno centinaia di postazioni per provare i videogiochi del momento. La novità dell’anno è la Freeplay Area di Euronics in cui sarà possibile provare il servizio Xbox Game Pass su Xbox Series S/X e le ultime novità, tra cui Marvel’s Spider-Man 2, su PlayStation 5.

Non mancherà nemmeno, come ogni anno, Nintendo con una vasta area presso il padiglione 11 in cui sarà possibile provare le ultime esclusive, ma anche le più importanti del recente passato, dell’azienda di Kyoto con una chicca: videogiocare in anteprima Prince of Persia The Lost Crown di Ubisoft.

Come le precedenti edizioni, Milan Games Week 2023 ospiterà anche le eccellenze indipendenti italiane nell’Indie Dungeon, in cui saranno presenti i cinque finalisti di Red Bull Indie Forge. Inoltre, Leonardo Interactive mostrerà in anteprima nazionale Simon the Sorcerer Origins, il prequel dell’avventura grafica lanciata nel 1993 su Commodore Amiga.

Il mondo del videogioco competitivo si ritroverà invece all’Esportshow. Tra i videogame coinvolti citiamo League of Legends, Minecraft, Valorant, ma trovate sul sito di Milan Games Week & Cartoomics 2023 il calendario completo. Inoltre, venerdì 24 sarà la volta degli Italian Esports Awards, “la prima premiazione dedicata agli eSport italiani durante la quale verranno celebrati i team e i personaggi che si sono distinti maggiormente nel corso della stagione”.

Celebrities

Milan Games Week & Cartoomics 2023 sarà il luogo dove poter incontrare celebrità e content creator del mondo del gaming, dei fumetti, ma non solo. L’ospito d’eccezione di quest’anno è la leggenda del calcio ed ex capitano della Juventus, Alessandro Del Piero. Pinturicchio presidierà presso allo stand The Nemesis, piattaforma di intrattenimento dedita alla realtà virtuale e aumentata.

Per quanto concerne il mondo dei videogiochi la Fiera di Rho concederà il suo spazio a due nomi di caracatura internzionale: Patrice Desilets, noto per la serie Assassin’s Creed, e Sebastian Kalemba, Animation Lead di CD Projekt e in particolare della trilogia di The Witcher.

Inoltre, sarà possibile incontrare i più importanti Content Creator italiani nell’area denominata Creators World con panel, meet & greet e sessioni di gioco e nel Creator Showmatch, evento composto da brevi tornei in cui i creator si sfideranno sui titoli più seguiti.

Infine, Content Creator e Celebrities del mondo del gaming, ma non solo, saranno coinvolti nella Media House, padiglione 15, una struttura che darà spazio a brevi incontri con gli ospiti della manifestazione, condotti da Antonella Arpa in arte Himorta e Chiara Papalia conosciuta dai fan come Kodomo.

Cartoomics 2023

Oltre ai videogiochi, l’evento dedicherà ampio spazio alla sezione Cartoomics composta da giochi da tavolo, fumetti, cinema, cosplay e cultura pop nella sua interezza.

Così come la controparte videoludica, Unplugged sarà lo spazio dove provare i giochi da tavolo, di carte e di ruolo del momento, o storicamente onnipresenti. Tra i tanti, da citare: Betrayal at House on The Hill; HeroQuest di Avalon Hill; Dungeon & Dragons; Cluedo Conspiracy e Twister Air.

Per quanto riguarda la carta stampata invece i maggiori players italiani saranno presenti all’evento con le proprie proposte. Tra questi, Samantha Shannon mostrerà Un Giorno di Notte Cadente, l’ultimo volume ambientato nel suo universo fantasy. Altri importanti nomi internazionali presenti a Milan Games Week & Cartoomics 2023 sono: Arch Apolar, illustratore tailandese autore delle copertine della speciale edizione dedicata al 25esimo anniversario della saga di Harry Potter; Shinichi Ishizuka (Gaku); Masaru Kitao, animatore e character designer in Madhouse, noto per Death Note; Sergei (Kuma kuma kuma bear); Chris Claremont (X-Men) e Esad Ribic, fumettista di Marvel Comics che ha spaziato tra la mini-serie Loki, Thor e X-Men.

Infine, il mondo del cinema planerà sull’evento con la prima edizione del Fantasticon Film Fest, festival dedicato al cinema anime, fantasy e horror. In Fantasticon ospiterà 14 proiezioni e molti ospiti, tra cui i Manetti Bros. che presenteranno l’anteprima di Diabolik Chi Sei?, e Dario Argento, che domenica 26 riceverà il Legend Award alla carriera da Ilenia Pastorelli.

Il programma dettagliato con gli eventi per singola giornata è disponibile sul sito ufficiale di Milan Games Week & Cartoomics 2023.

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Lucca Comics & Games 2023: foto del nostro giro tra fantasia e sogno

Ebbene sì! Anche noi de “Il Videogiocatore” siamo stati al Lucca Comics and Games 2023, evento che si è tenuto dall’1 al 5 novembre e che è giunto alla sua 57esima edizione. È valsa la pena andarci, sono state mantenute le aspettative? Ecco le nostre impressioni.

Partiamo da alcuni assunti fondamentali: il Lucca Comics, pur essendo chiaramente rivolto ad un pubblico amante dell’universo ludico in ogni sua forma (dal fumetto, al videogame, dal gioco da tavola al cartone animato, dal collezionismo di nicchia al prodotto per la TV o il grande schermo) è concepito anche per chi li vive solo lateralmente o, addirittura, non è propriamente un fan. Anche il solo passeggiare tra i bellissimi vicoli all’interno della cinta muraria che delimita Lucca antica che è teatro del maestoso evento è un grande piacere. Certo, se si detesta l’idea di stare tra una folla di cosplayer, non si sopporta l’idea, appunto, di mascherarsi per assomigliare ai propri personaggi preferiti e al posto di accendere la tv per rilassarsi si preferisce, magari, fare soltanto sport non è il posto giusto.

Altro assunto imprescindibile è che per godere appieno di tutte le attrazioni, gli spettacoli, gli incontri con gli autori e i contest ci si dovrebbe trattenere più di un giorno ed essere pronti a camminare tanto. Ma proprio tanto eh! Basti pensare che in un giorno e mezzo di permanenza, siamo arrivati a circa 30 km di passeggiata (e ce la siamo presa comoda!).

Detto questo, per chi come noi è profondamente nerd e geek, Lucca Comics rappresenta il “nerdvana”.

Per tutto il tempo della nostra permanenza siamo stati a bocca aperta a indicare (e fotografare) ogni cosplayer e ogni sfilata estemporanea e programmata, fino ad arrivare a strabuzzare gli occhi per le action figures a prova di qualunque collezionista presenti nei padiglioni e a sentire i brividi di piacere a vivere esperienze magiche legate alle saghe preferite e ai personaggi che hanno fatto e fanno tuttora sognare.

Non starò qui a elencare tutti gli artisti presenti, tutti gli autori e ogni evento, lasciando tale compito a chi ha vissuto il Lucca Comics, per lavoro o inclinazione, come una serie di cose che sono avvenute, una dopo l’altra. Per me il Lucca Comics & Games 2023 ha rappresentato l’opportunità di vivere una realtà intrisa di fantasia e potersi sentire a proprio agio con sé stesso e con gli altri.

E questa libertà non deriva soltanto dal tema del maxi evento contenitore ma proprio dalla morfologia di un luogo che, pur essendo confinato, è talmente esteso da non poter essere circoscritto a vista d’occhio. Ed ecco che ogni strada, ogni vicolo, ogni piazza, dove per tutto il resto dell’anno vige l’antica e sacra bellezza di una città storica si trasforma nel teatro della libertà e degli opposti, dove non ci sono regole da seguire per vestirsi, truccarsi o scegliere cosa amare e cosa no.

Una libertà nella sua piena e autentica accezione positiva, in cui non c’è lo sfogo animalesco ma soltanto quello artistico e fan-atico. Non è un caso, infatti, che pur accogliendo ogni anno tra le 250 e le 300mila persone, il Lucca Comics non sia mai stato teatro di un tafferuglio, una zuffa o una scazzottata. Eppure parliamo di un evento in cui ci si sciroppano file chilometriche per vedere le attrazioni più belle (il padiglione Netflix, per chi ci è stato, vi dice qualcosa?!) e dove spesso (ahimè anche quest’anno) piove senza sosta o quasi.

Personalmente, ho vissuto il Lucca Comics & Games 2023 proprio in questo modo pur riscontrando criticità abbastanza prevedibili come le già citate infinite file per visitare i padiglioni più gettonati o le attrazioni di copertina oppure la dispersione del macro contenitore che impedisce, di fatto, di poter visitare tutto in solo giorno (ma anche due, forse, non bastano).

Non avevo alcuna maschera, nessuna lentina colorata agli occhi né tantomeno una parrucca sgargiante che facesse risaltare la mia figura; eppure mi sono sentito parte di tutta quella magia che ogni giorno ricerco nelle mie passioni.

Ecco le passioni, e soprattutto una, quella che accomuna me e probabilmente la totalità di voi che sta leggendo questo pezzo: i videogame.

Ho deciso di lasciare tutta la zona gaming come ultima da visitare, come ciliegina su una immensa torta buona e tremendamente faticosa da mangiare. E devo dire di aver fatto bene. Tutto il complesso dedicato ai videogame, realizzato fuori dalle mura per dedicargli il maggiore spazio possibile, è stato una chicca. Console Nintendo e Sony messe a disposizione gratuita per il gioco, stand pieni zeppi di gadget a tema, videogame a prezzo fiera (con promo davvero vantaggiose) e tanto, tantissimo colore per gli amanti del genere.

Una enorme palestra dedicata alla visione in grande stile di finali mondiali dei giochi più conosciuti e amati, con tanto di pubblico delle grandi occasioni ad applaudire le mosse migliori dei campioni in gara e un palco per le esibizioni di artisti a tema videoludico completavano l’area.

Che dire a tal proposito? Beh, amanti dei videogame, andateci!

In conclusione, benché nel pomeriggio di sabato un temporale in grande stile abbia deciso di bagnare anche i miei pensieri, ritengo che il Lucca Comics sia un evento di assoluto valore e rilievo e che meriti di essere vissuto da amanti e simpatizzanti. Un luogo splendido condito da magia e iper realismo difficili da trovare se non, forse, oltreoceano.

Ah, ultima cosa: nella zona dedicata al mondo zombificato di Raccoon City ci ho quasi rimesso i boxer all’attacco di un non morto uscito improvvisamente dalla nebbia! A chi chiedo i danni morali? 🙂

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The Wardrobe: voglio tornare negli anni 90 – Videogiochi Italiani

Il genere punta e clicca non è mai morto: nonostante ora i videogiochi puntino su altre caratteristiche, ogni anno escono sul mercato avventure grafiche che meritano la nostra attenzione. Return to Monkey Island è l’esempio più lampante, ma la fortuna del genere sta nelle produzioni indipendenti, tra cui anche italiane. Un titolo su tutti: The Wardrobe.

The Wardrobe è un’avventura grafica 2D punta e clicca tutta italiana, pensata e sviluppata da CINIC Games come segno di riconoscenza nei confronti delle avventure degli anni 90. Ogni dialogo vuole omaggiare la cultura pop e i capisaldi delle avventure grafiche anni 90 come Monkey Island, Day of the Tentacle e Sam & Max.

Trama

The Wardrobe: Ronald

Skinny si ritrova “inscheletrito” dopo che il suo amico Ronald gli aveva donato una prugna, frutto a cui lui era allergico e che l’ha spedito nell’oltretomba. Da quel momento Skinny vive nell’armadio di Ronald (ironicamente a forma di bara), il quale non si è ripreso più dal giorno dell’incidente.

Ma ora è tempo di ricominciare a parlare per Ronald, dovrà confessare il suo “crimine” a qualcuno altrimenti, alla sua morte, sarà condannato alla “dannazione eterna”.

In questo lo aiuterà Skinny, il personaggio principale in carne ed oss…ehm, solo ossa. L’impresa sarà resa più ardua dal fatto che Ronald, insieme alla famiglia, è in procinto di trasferirsi in altra casa e Skinny dovrà affrontare numerose peripezie per raggiungere l’amico al nuovo indirizzo.

A qualcuno piace nerd…

The Wardrobe è un titolo del 2017, ma si sa, le avventure grafiche sono senza tempo e la grafica. Questo è possibile grazie a sfondi disegnati a mano davvero accattivanti; enigmi, a volte forzati ed irrazionali, ma sempre ben integrati bene nel gioco e Skinny. Il protagonista del gioco è un personaggio cinico, macabro e dotato di tutto l’humor nero immaginabile.

Non di rado lo vedrete “sfondare” lo schermo con battute rivolte al giocatore a seguito di comandi più o meno appropriati; un magnifico: “Ti rendi conto di ciò che mi hai appena chiesto di fare” o un secco: “Fallo tu piuttosto” strapperanno in più di un’occasione una bella risata anche in relazione al comando impartito.

In generale è tutto il gioco che trasuda dall’inizio alla fine humor macabro, con citazioni nerd rivolte al mondo dei videogiochi, fumetti, serie tv e film. In ogni scena proverete a capire quali rimandi sono presenti, e sono davvero tanti anche se spesso non funzionali allo sviluppo del gioco (la macchina del tempo che va a plutonio o la statua di Daniel Fortesque nel cimitero della città sono solo due piccoli esempi).

Cosa resterà di questi anni 90

The Wardrobe: Half Life 2

The Wardrobe è ispirato alle avventure anni 90 in stile Lucasarts. Il risultato è un’opera, dalla durata di una decina di ore, divertente e spiccatamente dissacrante.

Degna di nota è la colonna sonora che, seppur non eccellendo, risulta azzeccata in ogni momento. Al comparto audio si aggiunge la completa localizzazione in italiano con voci credibili ed espressive.

La versione provata per questo articolo è stata quella di Nintendo Switch. Personalmente avrei preferito una gestione dei comandi più consona a una console, ma l’opera didi CINIC Games rimane comunque giocabile anche nella sua versione da controller.