Il primo showcase del 2024 di PlayStation si svolge in un momento cruciale per l’azienda. Con il recente cambio di management e le sfide che Sony affronta nel campo delle esclusive e della comunicazione, l’attenzione dei fan è al massimo.
Il precedente annuncio di concentrarsi su 12 live-service (adesso 11 dopo l’ufficiale abbandono del titolo online ambientato nell’universo di “The last of us”) aveva suscitato preoccupazioni tra gli appassionati dei single-player 1st party.
Sony riassicura con uno state of play che mostra quello che c’è da aspettarsi nel futuro di Playstation, mostrando anche la prossima esclusiva in arrivo, seppur 2nd party: Rise of the Ronin, oltre a diverse altre sorprese, tra cui un Silent Hill gratuito per tutti i possessori di PS5
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Ad aprire le danze, Stellar Blade il nuovo gioco di Shift Up si mostra estensivamente per quanto riguarda trama, gameplay e ambientazione. In arrivo il 26 Aprile di quest’anno.
Subito a seguire, Sonic Shadow Generation, un’iconica remastered dell’iconico titolo del 2011 è in arrivo quest’autunno.
Zenless Zone Zero è il nuovo gioco della miHoYo, la celebre casa di sviluppo madre di titoli di successo come Genshin Impact.
Foamstars è un nuovo titolo Online-only 4v4 sviluppato da Toylogic. In arrivo incluso con l’abbonamento Sony il 6 Febbraio su Playstation 4 e 5.
Arriva quest’aprile l’acclamato Dave The Diver anche su Playstation: Annunciata anche una nuova espansione con Godzilla a Maggio.
Arriva anche V Rising, che esce dalla fase alpha per approdare su console Sony in un generico 2024.
La redenzione di Konami sembra partire col piede giusto, che annuncia che già da oggi è disponibile un nuovoPlayable Teaser. Si tratta di Silent Hill The Short Message, fortemente ispirato alla breve esperienza di Kojima su Silent Hill rilasciata la scorsa generazione, ma che promette non pochi batticuore. Disponibile già da adesso completamente gratuitamente per tutti i possessori di Playstation 5.
Ma le sorprese non finiscono qui, è stato mostrato il trailer del Remake di Silent Hill 2.
È stato poi il turno di Judas, il nuovo gioco di Ken Levine, creatore della celeberrima serie di Bioshock, in sviluppo presso gli studi Ghost Story Games. Ancora non abbiamo avuta alcuna finestra di lancio.
È finalmente giunto il momento di due giochi in uscita per Playstation VR2. Si tratta di Metro Awakening VR, in arrivo in un generico 2024 e Legendary tales, in arrivo l’8 Febbraio. Si tratta di due promettenti titolo che colmano il vuoto lasciato da ormai troppo tempo degli acquirenti dell’hardware Sony dedicato alla realtà virtuale.
È stato mostrato anche Dragon’s Dogma 2, che sembra essere davvero molto interessante per gli appassionati del genere. Si tratta di un action RPG, che promette ampia caratterizzazione dello stile di gioco e profondità di gameplay. In arrivo il 22 marzo.
Il 22 Marzo si promette una data di scontri, in quanto è previsto anche Rise Of The Ronin, la prossima esclusiva Playstation 5 in sviluppo presso Team Ninja, Sviluppatori dell’acclamato Nioh. Il gameplay ha posto evidenza sulla libertà di movimento e un sistema di combattimento accattivante.
Annunciata inoltre una versione “enhanced” di Until Dawn, in arrivo quest’anno su PC e PS5
A chiudere arriva Kojima, che mostra Death Stranding 2 On the beach in modo estensivo, mostrando i muscoli del Decima Engine. Il nuovo titolo del creatore di metal gear solid sembra riprendere diversi anni dopo quanto abbiamo avuto modo di giocare nel primo capitolo, aggiungendo nuovi e inaspettati personaggi. In arrivo nel 2025
Kojima ha inoltre annunciato di essere al lavoro su una nuova IP in collaborazione con Sony. Non è stato possibile vedere nulla, ma è stato dichiarato che si tratta di un nuovo titolo stealth di spionaggio, e l’autore stesso ha dichiarato voler essere il coronamento di una carriera (“the culmination of my work”).
Non sappiamo ancora molto di OD, se non che nasce da una collaborazione con Jordan Peele e che l’ultimo trailer ha mostrato svariate celebrità di Hollywood urlare guardando verso la telecamera.
Hideo Kojima lo ha definito un videogioco, un film e anche una “nuova forma di media”. Inoltre, ha paragonata OD a Boktai: The Sun Is in Your Hand, gioco cult per Game Boy Advance e Nintendo DS di cui Kojima è stato producer. In Boktai, il giocatore impersona un cacciatore di vampiri di nome Django, che combatte i non morti con l’aiuto della sua solar gun, ricaricabile in-game attraverso un sensore di luce solare.
Su X/Twitter, Kojima ha scritto: “Sembra che mi sia stato riconosciuto il merito di aver creato giochi che vanno controcorrente rispetto ai tempi, come i giochi nascondino in cui ci si intrufola in un edificio senza essere scoperti dal nemico, o i videogiochi di consegna in cui ci si diverte a muoversi in un mondo aperto. Per me il gioco più sperimentale permetteva di sconfiggere i vampiri fuori casa, utilizzando la luce del sole che ci circonda. Fu accolto con una feroce opposizione da parte dello staff e persino all’interno dell’azienda. In questo senso, OD è altrettanto diverso”.
Come già detto, sappiamo molto poco di OD, se non che sia stato sviluppato con Unreal Engine 5 e che tra i protagonisti ci saranno Sophia Lillis, Hunter Schafer e Udo Kier. Apparentemente l’obiettivo del videogioco è sviluppare il concetto di testare la soglia della paura.
Vorremmo, con questo articolo, inaugurare una nuova sezione del blog, un focus sugli uomini e le donne che hanno reso la storia dei videogiochi e il videogioco come lo conosciamo tale. Oggi vi spieghiamo chi è Hideo Kojima, raccontandovi opere e aneddoti del genio nipponico.
Hideo Kojima è uno dei più famosi e influenti autori videoludici al mondo. Nato a Tokyo nel 1963, ha sviluppato fin da bambino una grande passione per il cinema e la letteratura d’avventura, che lo hanno ispirato nella creazione delle sue opere. Nel 1986, è stato assunto da Konami per la quale ha ideato e scritto Metal Gear, titolo originariamente per MSX che ha introduse il genere stealth e dato vita all’omonima serie, il suo lavoro più noto e apprezzato.
Metal Gear Solid: la consacrazione
La serie di Metal Gear si caratterizza per la sua trama intricata, degna dei migliori romanzi di spionaggio alla Ken Follett o Frederick Forsyth. Affronta temi come la guerra, la politica, la filosofia, la genetica e l’identità. I protagonisti sono spie e soldati che devono infiltrarsi in basi nemiche e affrontare i Metal Gear, dei giganteschi robot armati di armi nucleari. E anche il lato umano, che Kojima ha molto a cuore, viene preso in considerazione, coi protagonisti che si chiedono, spesse volte, se sia giusto o sbagliato ciò che fanno.
Il gameplay richiede al giocatore di usare l’astuzia e la strategia, evitando il più possibile il combattimento diretto. Non a caso il gioco è stato tra i migliori capostipiti del genere stealth. La serie è nota per il suo stile cinematografico, con lunghe sequenze animate e dialoghi tra i personaggi, per il suo umorismo e le sue numerose citazioni e riferimenti alla cultura popolare.
Altre produzioni
Oltre alla serie di Metal Gear, Kojima ha realizzato altri giochi di successo: Snatcher e Policenauts, due avventure grafiche di ambientazione cyberpunk; Zone of the Enders, una serie di giochi di azione con dei robot volanti, e il famosissimo Death Stranding, il suo primo gioco indipendente dopo aver lasciato la Konami nel 2015.
Kojima è considerato un auteur dei videogiochi, ovvero un autore che esprime la sua visione artistica e personale attraverso il medium, in questo caso a noi tanto caro come il videogioco. Il suo stile è riconoscibile e originale, e ha influenzato molti altri sviluppatori e giocatori. Hideo Kojima è un grande appassionato di cinema peraltro e ha collaborato con diversi registi e attori famosi, come Guillermo del Toro, Norman Reedus, Mads Mikkelsen e Nicolas Winding Refn.
Kojima: l’uomo
Ma cosa rende Kojima un genio dei videogiochi? Quali sono le sue caratteristiche distintive e i suoi segreti? Come fa, ci chiediamo, a rendere i suoi videogiochi maledettamente accattivanti ed interessanti? Non possiamo realmente saperlo, purtroppo o per fortuna, ma ecco alcune curiosità e aneddoti sulla sua vita e carriera che potrebbero aver influito sul suo modo di creare.
Cinema mon amour: Kojima ha iniziato a fare film con una Super 8millimetri quando era a scuola e ha persino ingannato i suoi genitori per andare a girare su un’isola senza dirglielo. Il suo sogno era di diventare un regista, ma ha cambiato idea quando ha scoperto il gioco d’avventura Portopia Renzoku Satsujin Jiken, che lo ha convinto delle potenzialità narrative dei videogiochi
Un film al giorno: La passione sconfinata di Kojima per il cinema permea ogni singolo istante della sua vita. Quando non è impegnato a realizzare un gioco, o a trollare i suoi fan su Twitter, il buon Hideo sta fisso davanti allo schermo a vedere qualcosa da cui prendere ispirazione. Il suo mantra è: “Un film al giorno toglie i rompiballe di torno”. Tra le sue pellicole preferite troviamo vere e proprie pietre miliari, alcune delle quali non del tutto scontate: Taxi Driver, 2001 Odissea nello Spazio, La Grande Fuga, I Cannoni di Navarone, La Strada di Federico Fellini, L’Alba dei Morti Viventi e addirittura il musical Cantando sotto la Pioggia. Stranamente tra i suoi favoriti non ha mai citato 1997: Fuga da New York, capolavoro distopico (ma neanche troppo) di John Carpenter dal quale ha tratto ispirazione per il nome del suo personaggio più famoso Solid Snake.
Kojima ed il Natale: Pochi lo sanno ma Hideo Kojima adora follemente il Natale. Ogni anno, sin dai tempi in cui lavorava per Konami ma soprattutto da quando ha fondato la Kojima Production, inizia a bombardare il suo canale Twitter con foto di decorazioni natalizie, corna di renna infilate ovunque e pacchetti regalo che probabilmente nascondono solo un tizio vestito come Snake. Ha trasmesso questa sua passione anche ad alcuni personaggi dei suoi giochi: provate a chiedere a Big Boss per conferma. La sua “ossessione” sembra essere forte al punto che alcuni membri del suo staff sono convinti che lui creda ancora fermamente nell’esistenza di Babbo Natale.
Fobia dei contatti fisici: Kojima ha una vera e propria avversione per il contatto fisico con le altre persone, tanto da evitare di stringere la mano o di abbracciare chiunque, anche i suoi amici più intimi. Questa sua fobia è stata resa nota da Guillermo del Toro, che ha raccontato di averlo abbracciato una volta e di aver visto la sua faccia terrorizzata. Kojima ha poi confermato la cosa, dicendo che preferisce esprimere i suoi sentimenti con le parole o con i gesti
Potere ad un solo uomo: Kojima è noto per il suo perfezionismo e per il suo controllo totale sui suoi progetti, che lo portano a occuparsi di ogni aspetto della produzione, dalla sceneggiatura alla regia, dal game design al marketing. Questo lo rende spesso insofferente alle pressioni e alle interferenze delle case editrici, come dimostra il suo conflitto con la Konami, che lo ha portato a lasciare l’azienda dopo 29 anni di collaborazione. Kojima ha poi fondato la sua nuova software house, la Kojima Productions, che gli ha permesso di realizzare il suo gioco più ambizioso e personale, Death Stranding, senza alcun vincolo o compromesso.
Genialità ed emozione
Appare chiara dunque la genialità di Hideo, che ha riversato nelle sue opere portandole a nuovi livelli di immersione, narrazione e creatività. Quello che vuole Kojima è emozionare e sorprendere il fruitore finale facendolo riflettere sui vari temi che i suoi giochi trattano.
D’altronde lui stesso si emoziona nel creare e questo è uno degli aspetti più belli che i fruitori maturi del prodotto videogioco possano chiedere: l’emozionarsi nel videogiocare. Non tutti apprezzano Hideo Kojima, molti lo accusano di essere arrogante, di inserire nelle sue opere troppi dialoghi e filmati, di usare senza censura elementi come violenza e sesso, ma credo siano passi necessari affinché il pubblico comprenda appieno la sua visione.
L’importanza di Xbox all’interno dell’ecosistema videoludico è aumentata negli ultimi anni e l’Xbox e Bethesda Games Showcase 2022 ne è la prova; infatti, l’evento Microsoft ha mostrato diversi titoli che qualche anno fa non sarebbero comparsi in uno show per la console americana.
Nonostante la scelta di avere giochi solamente in esclusiva per Xbox Series S|X non sia stata presa in considerazione, l’acquisizione di Bethesda e Activision Blizzard, ha consentito a Microsoft di portare durante l’Xbox e Bethesda Games Showcase lunghi segmenti di IP di enorme importanza come Diablo 4, Forza Motorsport e fresche novità come Starfield e Redfall.
Qui un riassunto del meglio annunciato durante l’Xbox & Bethesda Games Showcase, volutamente scremato data l’enorme mole di giochi presentati durante l’evento.
Una nuova partnership: Kojima Productions e Xbox Game Studios
Rumor, conferme e smentite trovano la loro ufficialità: Xbox Game Studios e Kojima Productions stanno lavorando a un nuovo videogame per Xbox, che vuole sfruttare al massimo la potenza del cloud. A dirlo è stato lo stesso Hideo Kojima.
Starfield si mostra in un First Look gameplay
Todd Howard, game director di Starfield, ci ha preso per mano e ci ha portato in giro per il mondo di Starfield grazie a un primo video gameplay. La promessa è che Starfield garantirà un’inedita possibilità di esplorare il suo spazio alla ricerca di risposte sul più grande mistero dell’umanità.
Nell’anno 2330, l’umanità ha viaggiato oltre il sistema solare e acquisito nuovi pianeti. Cominceremo come umili minatori spaziali e ci uniremo alla Constellation, l’ultimo gruppo di esploratori spaziali alla ricerca di rari artefatti.
Il titolo uscirà in esclusiva console per Xbox Seris S|X, PC e sarà disponibile sull’Xbox Game Pass al day one.
Diablo IV uscirà nel 2023
Diablo IV sarà lanciato nel 2023 su Xbox Series S|X, PlayStation 5, Xbox One, PlayStation 4 e PC. L’opera Blizzard garantirà il cross-play e la progressione cross-platform. Su console, i fan potranno giocare in co-op.
Inoltre, gli sviluppatori hanno presentato la quinta classe giocabile: il negromante.
Forza Motorsport
Xbox e Bethesda Games Showcase 2022 è stata la casa di un nuovo trailer del racing game Forza Motorsport. Il videogioco ha catturato l’attenzione per l’accuratezza della fisica, la bellezza delle auto, una nuova dinamica dello scorrere della giornata, danni sulle vetture e un ray tracing in real time di nuova generazione.
Anche Forza Motorsport sarà un’esclusiva console Xbox Series S|X, arriverà su PC e sarà disponibile al day one sull’Xbox Game Pass.
Redfall Gameplay Reveal
Redfall è il nuovo co-op FPS di Arkane Austin. Il titolo, che sarà disponibile nel 2023, è stato disegnato all’interno di un open world ricco di narrativa e vampiri.
Redfall è un’esclusiva console Xbox Series S|X. Sarà inoltre disponibile su PC e sull’Xbox Game Pass al day one.
Minecraft Legends
Mojang Studios ha rivelato Minecraft Legends, un nuovo action strategy game sviluppato in partnership con Blackbird Interactive, che arriverà nel 2023. Il titolo sarà disponibile al day one su Xbox Game Pass.
Obsidian annuncia Pentiment
Andreas Maler, artista artigiano, sarà il protagonista di Pentiment, un’avventura narrativa ambientata nel 16esimo secolo in Baviera, un periodo di grandi disordini sociali.
Saremo coinvolti in una serie di omicidi che dureranno oltre 25 anni e spetterà a noi giocatori indagare e interrogare i cittadini, le cui decisioni avranno un impatto sulla città negli anni a venire. L’opera è gestita dal game director Josh Sawyer e prende ispirazione da manoscritti, stampe xilografiche e la storia stessa.
Pentiment sarà un’esclusiva temporale su Xbox Series S|X, uscirà per PC e sarà disponibile sul Game Pass al day one.
25 anni di Persona
Per festeggiare i 25 anni dell’IP, Persona 5 Royal, Persona 4 Golden e Persona 3 Portable arrivano su Xbox e PC. L’avventura inizierà il 21 ottobre 2022.
Hideo Kojima. Difficile parlare di un uomo così apprezzato in tutto il mondo per la sua arte senza che qualcuno si offenda. Ho deciso perciò di parlarvi esclusivamente del suo libro: Il gene del talento e i miei adorabili meme. Iniziamo col dare la definizione di meme, nel libro infatti non si utilizza la parola meme riferendosi alle immagini comiche che girano sul web, ma al significato originale di tale termine.
Elemento di una cultura o di un sistema di comportamento trasmesso da un individuo ad un altro.
DEFINIZIONE DI GOOGLE
Kojima nel suo libro parla dei “suoi” meme proprio riferendosi a tale accezione del termine. Tramite una raccolta di articoli il game designer vuole traghettare il lettore tra le opere che hanno avuto una certa importanza nella sua vita. Al contempo ce le consiglia sperando che entrino a far parte dei “nostri adorabili meme”.
Mondi paralleli e intersecati: Libri e Videogiochi
Kojima, per tutta la durata del libro, fa intuire quanto i libri siano una parte fondamentale della sua vita. Dimostrando una volta per tutte che una vita da videogiocatore non ne esclude per forza una da lettore. Anzi spesso i due mondi, anche se indipendenti l’uno dall’altro, si intersecano. C’è chi ha trovato una soluzione intermedia: il librogame.
Tornando a noi, ci sono molti libri nati da videogiochi, ad esempio i libri che narrano le gesta dei protagonisti della saga di Assassin’s Creed. Molti non sanno però che l’idea stessa alla base del gioco è stata tratta da un libro. Il manoscritto in questione è Alamut di Vladimir Bartol che appunto tratta le gesta di una gilda di assassini con un credo molto simile al conosciutissimo “Niente è reale, tutto è lecito”. Oltre a questo però ci sono esempi di ispirazione letteraria più palesi come Metro 2033 tratto dall’omonimo romanzo, Alice:Madness Returns una rivisitazione in chiave horror di Alice nel paese delle Meraviglie o Call of Cthulhu che fa riferimento al mostro Cthulhu delle opere di H.P. Lovecraft.
Nella mente di Hideo Kojima
Tramite i suoi meme il famoso game designer ci mostra luoghi che non abbiamo mai visto, parla di libri che non abbiamo mai letto e con questo ci permette di fare un salto nella sua mente. Il libro è una raccolta di articoli scritti nel corso degli anni che parlano di libri, manga, anime e addirittura canzoni. Tutte opere che in un modo o nell’altro hanno segnato la vita di questo artista.
Scegliere un libro o un film non è diverso dallo scegliere una persona, ed è un atto con una certa universalità intrinseca
Hideo Kojima – Il gene del talento e i miei adorabili meme
Kojima ci mette a disposizione una lunga lista di titoli più o meno conosciuti. Ci sono opere edite in tutto il mondo, come La Trilogia della Città di K o Dieci piccoli indiani, e piccole perle direttamente dal Giappone che qui in Italia non possiamo reperire. I capitoli su queste ultime opere non risultano mai inutili, ognuna di esse ha per lo scrittore un significato particolare. Prendiamo come esempio Broccato d’Autunno (Kinshu) di Teru Miyamoto è un romanzo epistolare che raccoglie 14 lettere scambiate tra due persone divise dal destino. Lo scrittore ne approfitta per riflettere sul progresso e sul cambiamento della società.
Kojima, anche se profondamente legato alla generazione tecnologica dell’oggi, appartiene a quella di ieri e ha visto piano piano abbandonare l’usanza dello scambiarsi lettere e prega di riflettere, anche chi non ha mai scritte, sulla differenza tra le sensazione che dava quel genere di scambio, da lui descritto, al confronto con le email immediate contemporanee.
Una biografia fatta di meme
Grazie ai suoi adorabili meme Kojima racconta un po’ anche la sua vita come nessuna biografia avrebbe mai potuto fare. Ogni meme caratterizza un certo periodo, simboleggia un particolare rapporto o insegna un messaggio caro allo scrittore. Il game designer grazie a queste pillole di vita ci dà un’immagine di sé quasi intima.
Grazie a Cronache della luna sul monte e altri racconti ci racconta di come un frase particolare di quell’opera lo abbia portato, in giovane età, a considerare che si poteva trovare buona letteratura anche nel proprio paese d’origine ma anche a come lui potesse diventare una tigre e aggredire il mondo e non lasciarsi trasportare da esso.
Vedi, non è solo la rugiada notturna a bagnare la mia pelliccia
Atsushi Nakajima – Cronache della luna sul monte e altri racconti
L’amore per le storie di Hideo Kojima
Il suo libro non ci parla solo dei meme che lo scrittore ha assimilato ma, tra le righe, anche di quelli che lui vorrebbe lasciare. Nella parte del libro intitolata Dai meme agli strand Kojima ci spiega come i meme secondo lui sono il modo migliore per connettere le persone tramite un legame (strand) intangibile ma solido.
Questo legame tra le persone è ripreso nell’ultimo gioco dell’autore Death Stranding che appunto tratta di legami tra vita e morte, di una rete che può collegare tutte le persone il tutto abbellito da un’ambientazione tra il fantastico e il fantascientifico.
Lo scrittore con le sue parole mi ha fatto capire di condividere con me la passione per le storie. L’apprezzamento per i concetti originali, i colpi di scena e la cura nel background dei personaggi. Una volta finito il suo libro mi sono chiesta se non fossero quelli i segreti del suo successo. Così, visto che non lo avevo mai fatto, ho iniziato un suo gioco, Death Stranding. Si tratta per me di un capolavoro a metà tra un videogioco e un film. Una storia originale, una grafica mozzafiato e un gameplay così curato da diventare quasi esilarante quando si inciampa. Death Stranding è la prova dell’amore del suo creatore per le storie e del legame che lui vuole creare tramite i suoi meme. Non conosco Hideo Kojima ma in Death Stranding, dopo aver letto Il Gene del talento e i miei adorabili meme, vedo tutto il cuore del suo creatore.
Un nuovo modo di vedere i videogiochi
Kojima mi ha donato, tramite il suo libro un nuovo modo di vedere, non solo i suoi, ma tutti i videogiochi. Forse altri come me hanno giocato per tanto tempo con le console senza mai prestare attenzione al fatto che dietro ogni prodotto ci sono delle persone. Menti brillanti che hanno lavorato alla grafica, al gameplay, alla musica o alla storia.
Aritsti a cui spesso non viene riconosciuta alcuna gloria se non il successo del videogioco che hanno creato. Il loro nome poche volte appare in copertina come quello degli scrittori. Non vengono citati nei talk show come gli attori e gli unici che parlano di loro sono i giocatori o le riviste di nicchia.
Non mi ero mai soffermata, prima di questo libro, a pensare che qualcuno dovrebbe parlare di loro. Mi sono accorta di non sapere nulla su chi fa o progetta videogiochi. Ho sempre pensato al gioco e a quanto questo fosse bello o brutto, noioso o divertente. Hideo Kojima mi ha fatto realizzare che, così come i libri e i film, anche i videogiochi sono opere d’arte frutto del genio umano e come tale andrebbero trattati.
Il libro e a chi è diretto
Grazie alla versatilità e umanità dei suoi contenuti “Il gene del talento e i miei adorabili meme” è un libro per tutti. I fan di Kojima vedranno un lato nuovo del loro idolo. I videogiocatori sbirceranno la vita di un uomo che crea materiale per il loro divertimento. I lettori troveranno un’ottima fonte di ispirazione per nuove letture e un appassionato di libri dove non ce lo si aspettava. Io personalmente ho trovato un’artista.
Io credo nel potere delle storie e dei meme. È qualcosa che rende più ricche le persone e il mondo intero. Ecco perché voglio raccontare storie.[…] Storie che collegheranno gli individui fra loro, e il mondo a quest’epoca e alle successive.[…]
“I miei adorabili meme” connetteranno me e tutti voi grazie a un filo […] che creerà di certo nuovi meme.
Hideo Kojima – Il gene del talento e i miei adorabili meme
Inutile parlare oltre, vi siete incuriositi? Allora seguite l’esempio di Kojima e passate in libreria. Magari tra gli scaffali si nasconde un meme anche per voi.
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