I videogiochi hanno sempre trovato terreno fertile nel mondo dei motori (e viceversa), sin dall’epoca d’oro quando l’osannato cabinato Out Run mi costringeva a investire la mia misera paghetta. Oggi il mondo dei videogiochi, anche quelli di corse, è profondamente cambiato. I cabinati sono quasi estinti in Italia, ma non l’amore per le auto digitali che trova sfogo nei servizi in abbonamento come Xbox Game Pass che contiene diversi giochi di guida: vi elenco qui i migliori!
Forza Horizon 5
In casa Microsoft i giochi di guida disponibili su Game Pass non sono tantissimi ma sono di qualità. Partiamo dal titolo di punta di casa Microsoft, ovvero Forza Horizon 5 (che abbiamo anche recensito). Il racing game di Playground, studio britannico, porterà i giocatori tra le caldissime strade del Messico.
Oltre 400 auto a disposizione, una campagna con elementi RPG, una componente online competitiva e tanta tanta adrenalina. Il gioco è ottimizzato per Xbox One ma da il suo meglio con la next-gen su Xbox Series S e X. La mappa, quella del Messico come detto, è 1,5 volte più grande di quella di Forza Horizon 4 (anch’esso incluso nel Game Pass).
Nella release 5 è stato sviluppata ed introdotta l’intelligenza artificiale Forza Link, che ha memoria dei comportamenti e dei gusti del giocatore per potergli consigliare sfide sempre più appropriate sia online che in singolo.
Dirt 5 e Dirt rally 2.0
Cambiamo (quasi) modalità e parliamo di Dirt 5 e Dirt Rally 2.0. Li mettiamo sullo stesso piano perché sono tra i migliori simulatori di riferimento in circolazione ma mentre Dirt 5 impronta il suo gameplay su uno stile molto arcade e spettacolare, che da spazio al divertimento senza pensieri; Dirt Rally 2 invece è un vero e proprio simulatore improntato sul realismo e sulle caratteristiche delle gare reali.
Quindi i fan rallistici avranno pane per i loro denti, sia che si tratti di piloti della domenica che non amano modificare gli assetti ma amano, invece, lanciarsi subito in pista, sia i piloti che amano più ragionare, andando a modificare tutti i dettagli per cercare di spuntare qualche decimo di secondo sul tempo.
Burnout Paradise Remastered
Restando in tema arcade non possiamo non citare Burnout Paradise Remastered, una versione (completa di tutti i DLC successivi) rimasterizzata appunto a distanza di più di dieci anni. C’è poco da fare, la colonna sonora rock, la velocità e il nitro rendono il gioco ancora tremendamente attuale, facendo scorrazzare il giocatore su un’intera isola, un open world a tutti gli effetti.
A parte il gameplay quasi privo di pecche , ciò che ci piace del titolo Criterion è sicuramente la colonna sonora, che riporta ai fasti quel rock anni ’80 spensierato, in linea con la canzone più ovvia a cui possiate pensare, Paradise City deiGuns ‘n’ Roses.
F1 2022
Nel Game Pass – che cerca di accontentare qualsiasi tipo di palato inclusi quello degli amanti dei giochi di guida – non può non mancare la Formula 1, recentemente giunta alla versione 2022. F1 2022 (di cui trovate la recensione su questo blog) è quanto di più realistico ci sia in ambito videoludico sulla Formula 1.
Gli sviluppatori si sono dovuti adeguare agli importanti cambi normativi a favore di una maggiore spettacolarità del circuito. Cambiamenti che sono tutti riportati in game. Quello che risalta, oltre a ciò che ogni fan di un simulatore di F1 si aspetta è la modalità parallela F1 Life.
Ormai anche i videogiochi si stanno adeguando all’aspetto social della vita di uno sportivo e ovviamente la riportano nel gioco. F1 Life accompagna il giocatore nell’arco di tutta la sua carriera sportiva. Con la possibilità di personalizzare la propria abitazione, di mostrarla al mondo online insieme ai propri trofei.
A livello simulativo il gioco si comporta perfettamente. È altamente personalizzabile consentendo un approccio più arcade per i neofiti sia più simulativo per i giocatori più esperti consentendo la modifica di una miriade di aspetti dell’auto.
Need for Speed: Heat
Concludo questa rassegna con Need for Speed: Heat. La serie Need for Speed non ha bisogno di presentazioni. Questo capitolo di simulativo non ha assolutamente nulla, come probabilmente nessun capitolo della serie.
Il gioco presenta una serie di gare, alcune legali, corse di giorno ed altre illegali, che hanno luogo di notte, nel turbinio di luci e neon, che però attireranno pattuglie della polizia come mosche. A voi la scelta.
F1 22 è un must have per chiunque sia appassionato di monoposto. Con l’arrivo delle auto di nuova generazione, Codemasters ed Electronic Arts hanno deciso di concentrarsi molto di più con l’aspetto tecnico del gioco, visto che dal punto di vista del gameplay avevano già l’ottima base di F1 2021. L’unica pecca riguarda proprio il non voler osare da questo punto di vista. Ma per il resto è un gioco che merita davvero tanto.
8.5
F1 22 è il nuovo gioco realizzato da Codemasters e pubblicato da Electronic Arts. Si tratta del secondo videogioco dedicato alle monoposto che gli sviluppatori inglesi creano sfruttando le risorse del colosso del mondo videoludico. Il leggero cambio del nome, da F1 2021 a F1 22, segna anche la leggera modifica che è stata creata dagli sviluppatori per quanto riguarda il racing game. Ma senza ulteriori fronzoli, scopriamo tutti i cambiamenti implementati per l’edizione di quest’anno.
F1 22 dice addio a Braking Zone, dà il benvenuto a F1 Life
F1 22 quest’anno non ha la sua trama da farci vivere, così com’è successo lo scorso anno con Braking Zone. Ma Codemasters ha deciso di implementare F1 Life, il quale ti permette di modificare il tuo avatar con vestiti che arrivano da brand realmente esistenti (come Sparco, giusto per citarne uno) e soprattutto ti permette di collezionare alcune supercar, come la McLaren 720s e le due Safety Car che vediamo quando ci sono dei problemi in pista. Sì, sia l’Aston Martin, sia la Mercedes. Anche se per ottenerle bisogna acquistare la versione Champions del gioco, che costa 80 euro. Fatta eccezione per le due Safety Car, tutte le altre possono essere sbloccate semplicemente stando in pista. Più chilometri si macineranno, maggiori punti si faranno, e questi possono essere spesi per acquistare le auto.
Prima di addentrarci sulla parte più succosa e importante di F1 22, bisogna dire che quest’anno Codemasters ha voluto implementare anche una piccola modalità gioco molto divertente che riguarda proprio le supercar: il Pirelli Hot Lap. Quest’ultimo, nella controparte realistica del motorsport, vede una supercar in pista alla ricerca del giro veloce. Ma nel gioco si hanno tre tipi di sfide: drift, hot lap ed agilità. Nella prima dovrai fare quanti più punti possibili consumando le ruote dell’auto, driftando. Così come nel motorsport reale, nell’hot lap dovrai fare un giro veloce e nell’agilità dovrai dimostrare di riuscire a saper muovere l’auto tra alcuni paletti. Un modo molto divertente per sfruttare la nuova aggiunta.
Ma ora è il momento di entrare nella monoposto e scoprire cos’è cambiato davvero con F1 22, visto che quest’anno ci sono nuove regole e le auto sono considerate “next-gen”. Riportare tutto questo in salsa gaming non dev’essere stato semplice per gli sviluppatori, anche se bisogna dire che partivano dall’ottima base di F1 2021. Infatti, i cambiamenti sono molto sottili dal punto di vista della guidabilità dell’auto. È come se Codemasters abbia solamente voluto smussare qualcosa soprattutto dal punto di vista grafico e di sensazione al volante, cosa di cui ti parlerò a momenti.
Codemasters è riuscita perfettamente a riprodurre la vibrazione dell’auto sulla strada e la posiziona sui vari punti del controller. Per esempio, quando si prendono i cordoli è possibile sentire percepire meglio quale parte dell’auto colpisce il “salsicciotto” e agire di conseguenza. Se si ha giocato al capitolo precedente, sarà quasi impercettibile il cambiamento, visto che si tratta per lo più di queste piccolezze. Questo almeno dopo il via. Sì, perché una volta ai box e durante il giro di formazione ci sono delle novità. Infatti quando si entrerà nella corsia box si dovrà stare attenti al tasto che appare in alto, perché dovrai premerlo al momento giusto così da non perdere quei centesimi di secondo che sono vitali per eseguire perfettamente un undercut o – più in generale – la strategia di gara.
Mentre per quanto riguarda il giro di formazione abbiamo la postazione nella casella giusta, cosa che fino a ora era automatica. Queste due nuove implementazioni, però, possono essere rimosse. E se c’è un incidente in pista? Beh, se viene richiamata la Safety Car avrai la possibilità di scegliere se continuare a giocare oppure attivare un automatismo che ti farà godere quel momento da spettatore.
Il feeling alla guida è decisamente ottimo, e soprattutto gli sviluppatori hanno iniziato ad eliminare quella parte arcade di F1 22 che dava fastidio ai puristi del motorsport che vogliono un simulatore di Formula 1. L’HUD del gioco in gara ora è leggermente diverso e bisognerà premere due tasti diversi per richiamare il Display Multi-Funzione, che ti dà accesso alle temperature ed alla radio.
Dulcis in fundo, è anche possibile godere delle sprint race, che sono un nuovo metodo per eseguire le qualifiche. Questo cambiamento è decisamente divertente e rende leggermente più dinamico il modo in cui ci si approccia al gioco. Insomma, ormai Codemasters vuole rendere F1 22 un franchise molto più simulativo, ma non abbandona il lato “puramente” arcade con F1 Life.
Per quanto riguarda l’online del gioco, ho potuto fare qualche gara senza troppi problemi. Cosa che capitava spesso con le gare del titolo precedente, quindi ci sono dei passi in avanti anche in questo senso.
Blistering, forature, che bel vedere!
Dal punto di vista grafico F1 22 fa un passo in avanti rispetto a F1 2021 e si vede. Letteralmente. Sì, perché è possibile notare se le gomme sono consumate, è presente del blistering e nel caso si dovessero forare, a velocità più basse è possibile vedere dove. Inoltre, l’auto si sporcherà quando si va fuori strada e rimarrà tale fino alla fine.
Quando la gara finisce, è stata creata una piccola scena in più che fa vedere il pilota uscire dall’auto e avvicinarsi al suo team, senza contare l’arrivo sul podio. Molto interessante e soprattutto bello da vedere, se sei disposto a chiudere un occhio per quanto riguarda i modelli dei membri del team costruttori, elemento che da sempre è il tallone d’Achille del franchise.
Una delle piccole novità introdotte con F1 22 è una playlist di canzoni ufficiali che accompagnano il giocatore durante i movimenti nel menu e nei caricamenti, che sono decisamente più veloci rispetto a quelli che vedi in F1 2021. Dunque dal punto di vista tecnico non posso che fare un plauso a Codemasters. Rimanendo un altro momento sull’aspetto audio del gioco, qualcosa che riesce davvero a sorprendere è l’audio delle monoposto che dà il meglio di sé soprattutto quando si usano le cuffie. È possibile percepire problemi al motore prima che parli l’ingegnere e soprattutto se si è circondati da auto, un po’ come accade in altri giochi, come Gran Turismo 7 o Assetto Corsa Competizione.
Quindi vale la pena acquistarlo? Se sei un appassionato è un must have. E se vuoi approcciarti ad un gioco che è sì simulativo, ma non troppo, hai trovato pane per i tuoi denti. In altre parole è un entry level di ottima fattura.
Ho potuto provare nuovamente F1 22, il nuovo racing game targato Codemasters. Questa volta molte delle limitazioni imposte dagli sviluppatori erano assenti, tant’è vero che era possibile accedere a tutte le modalità di gioco e tutte le monoposto. Ma questa volta non saranno le 22 piste a essere il cuore pulsante di questo hands on, bensì lo saranno le auto. E se pensi che saranno le monoposto che vediamo sfrecciare, ti sbagli: F1 22 ha una modalità dov’è possibile guidare le supercar, nonostante i modelli che ho visto non sono quelli finali, ed erano “solo” 10. Inoltre, ho potuto provare la vera novità di questo nuovo gioco sportivo: F1 Life. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
F1 22 aggiunge un piccolo tocco di “vita quotidiana”
Il franchise videoludico dedicato al mondo della Formula 1 quest’anno inserisce anchela modalità F1 Life, che viene descritto dagli sviluppatori come “l’hub social per i giocatori”. In altre parole, sarà possibile mostrare la collezione di supercar, premi e in generale la propria abitazione. Molto similmente a quanto accadeva in Smackdown vs. Raw 2006, sia avrà una stanza modificabile a proprio piacimento dove sarà possibile mostrare ciò che si ottiene durante le gare. Inoltre, sarà possibile anche creare e personalizzare il proprio avatar digitale, così da essere subito riconoscibile nelle lobby multiplayer. Perché sì, F1 Life serve da trampolino di lancio per partecipare alle gare insieme agli altri giocatori presenti nel mondo.
Ma parliamo delle supercar: sono solo dei modelli che puoi guardare, come se fosse un museo? La risposta è: assolutamente no. Non solo sarà possibile averle, ma potrai anche guidarle. In quali momenti?
Prima delle qualifiche
Eventi Hot-Lap di Pirelli, disponibili in La Mia Squadra e Carriera
Attacco a Tempo
Per ottenerle non dovrai sborsare un euro, ma la valuta necessaria per sbloccarle è il chilometro. In altre parole, più tempo starai in pista, più auto sbloccherai. C’è solo un grosso ma: due auto sono disponibili solo nell’edizione Champions del gioco. Quali?
Mercedes-AMG GT Black series Safety Car
Aston Martin Vantage Safety Car
Dunque se le vorrai, dovrai acquistare la versione più costosa del gioco, che ti garantisce anche altri bonus nella modalità Carriera e La Mia Squadra. Abbiamo approfondito quest’aspetto nell’articolo del primo hands-on, che trovi a questo indirizzo.
La personalizzazione del personaggio è piuttosto varia, soprattutto per quanto riguarda il vestiario. Cosa di cui molti potrebbero non sentire il bisogno all’inizio, ma che ha il potenziale di diventare un divertimento senza fine. Mentre per quanto riguarda il volto, le cose sono finalmente diverse dai capitoli precedenti ed è possibile differenziare i tratti facciali, così da vedere sul podio avatar diversi e non lo stesso viso con tute diverse.
Come già detto, sarà possibile modificare anche l’appartamento, così che i tuoi amici possano guardare tutto ciò che hai guadagnato con le tue gare. Ma ovviamente uno degli aspetti che rende molto più realistico il gioco è la realtà virtuale, che purtroppo non ho potuto provare sulla mia pelle, ma che gli sviluppatori hanno definito “migliore” rispetto alla versione precedente. Ti ricordo che è possibile giocare in VR usando questi headset:
Valve Index
Oculus Quest 2
Oculus Rift S
HTC Vive / Cosmos
Dunque possiamo dire che l’1 luglio ci attende finalmente il passo in avanti del franchise, verso una soluzione molto più simulativa piuttosto che una arcade. È possibile vedere come Codemasters abbia sfruttato davvero bene le risorse concesse da Electronic Arts. Sì, perché già dal test di Miami è possibile notare delle differenze che vanno a sottolineare il realismo del gioco. Cosa che farà più contenti gli appassionati del simracing e meno gli arcade gamer? Assolutamente no, perché la difficoltà del gioco si adatterà al tuo livello di bravura in pista, così che tu possa avere l’esperienza cucita su misura per te, come la tuta e il casco di un pilota. Insomma, non ci resta che attendere l’uscita del gioco e divertirci tutti insieme in pista, sperando che la Ferrari – almeno in-game – sia più fortunata.
F1 22 è la nuova iterazione di Codemasters ed Electronic Arts, in uscita il l’1 luglio 2022. Abbiamo avuto l’opportunità di metterci le mani su in anteprima e dopo diverse ore di prove possiamo raccontarvi i dettagli di quello che sarà il nuovo titolo dedicato alla nuova stagione di Formula 1. Ci teniamo a sottolineare che la build che abbiamo provato in anteprima potrebbe essere diversa da quello che arriverà sugli scaffali digitali e fisici. Detto questo, non perdiamo ulteriore tempo, prendi tuta e casco: saliamo insieme sulle monoposto più veloci del mondo.
Il gameplay di F1 22 viene incontro a tutti
Una delle novità più importanti di F1 22 riguarda la gestione dell’auto e il sistema delle gomme, senza contare una fisica aggiornata che rispecchi le regole implementate dalla FIA in questa stagione di Formula 1. Le novità rispetto a F1 2021 sono davvero tante, e sembra proprio che questa volta gli sviluppatori inglesi abbiano voluto ascoltare i fan della serie e hanno apportato delle modifiche a una delle meccaniche più importanti per la strategia di una gara di Formula 1: il pit stop. Ma come? Una volta entrato nella pit lane, stando attento a non superare la linea d’entrata a velocità troppo alta, non dovrai stare attento a un quick time event. Premere il tasto al momento giusto farà in modo che tu riesca ad avere un buon tempo di pit. Mentre nel caso contrario perderai del tempo prezioso.
Secondo quanto detto dagli sviluppatori durante l’evento su F1 22, il developer ha fatto sapere che anche l’intelligenza artificiale può sbagliare. Questo significa che ci saranno due variabili “non controllabili”: la fortuna e l’IA. Il che renderà tutto decisamente più realistico, perché sì, nonostante i costruttori possano fare tutte le strategie possibili, c’è e ci sarà sempre quel fattore di imprevedibilità tipico della gare.
Rimanendo a tema intelligenza artificiale, gli sviluppatori hanno confermato che sarà adattiva, e non dovrai selezionare tu il livello di difficoltà ma cambierà da solo in base alle tue abilità in pista. Potrai scegliere tra due opzioni:
Normale: dove l’IA si adatta alla posizione sul tracciato
Piena: dove l’intelligenza artificiale cambia in base alla posizione in griglia e le abilità
Mentre per quanto riguarda la safety car, il giro di formazione e pit stop, è possibile avere due stili diversi: immersivo o televisivo. Nel primo caso avrai tu il controllo della situazione, come nelle vecchie iterazioni, mentre nel secondo caso la telecamera si allontanerà dalla tua monoposto e diventerà dinamica, così che tu possa goderti lo spettacolo come se stessi guardando la gara in televisione.
Una delle aggiunte che i giocatori stanno aspettando da tempo è l’arrivo della realtà virtuale nella sua versione PC che sarà disponibile con i vari headset, la lista per ora è: Valve Index, Oculus Quest 2 + Link Cable, Oculus Rift S, HTC Vive, HTC Vive Cosmos. Mentre per quanto concerne i volanti che potrai usare, al momento non c’è una vera e propria lista, ma Codemasters ha fatto sapere che F1 22 supporta tutti i volanti più moderni realizzati da Thrustmaster, Fanatec e Logitech.
Vivere la Formula 1
Se lo scorso anno abbiamo visto l’implementazione di una storia originale, Braking Point, all’interno di F1 22, quest’anno ci sarà una novità più grande. Ma prima la brutta notizia: non ci sarà una modalità storia, ma quello che Codemasters chiama F1 Life e ti farà vivere un po’ la vita fuori dal paddock. Esattamente, similmente ad alcuni NBA 2K, sarà possibile modificare la propria abitazione e personalizzare l’aspetto del proprio avatar digitali. Non ci è dato sapere bene come funzionerà con il multiplayer, ma possiamo immaginare che sarà possibile mostrare le proprie abitazioni agli altri giocatori.
Per quanto riguarda La Mia Scuderia e la Carriera, ci saranno dei cambiamenti. Ma se per la prima modalità non ci è dato sapere molto, gli sviluppatori hanno dato informazioni per quanto riguarda la Carriera. Prima di tutto bisogna dire che tornerà quella a due giocatori, seppur con qualche modifica, ma l’implementazione più interessante riguarda le scelte iniziali della carriera. Infatti da ora non sarà possibile scegliere a prescindere qualsiasi costruttore, ma ci saranno tre status:
Newcomer
Midfield challenger
Title contender
Rimangono il sistema di rivalità e gli obiettivi stagionali, che cambieranno in base alla scelta fatta. Per quanto riguarda il livello di personalizzazione de “La Mia Scuderia”, sappiamo solo che a livello di personalizzazione sarà leggermente più profondo. Per esempio, sarà possibile scegliere il materiale della carrozzeria della monoposto tra:
Metallico
Opaco
Lucente
Raso
Come si comporta in-game?
F1 22 ha alcune differenze estetiche per quanto riguarda l’HUD, che ora è leggermente trasparente e ogni elemento viene messo in mostra facilmente ed è di chiara lettura. Non ci sono differenze per quanto riguarda la mappa e il Display Multi-Funzione. Dunque la base per la costruzione di questa nuova iterazione è il capitolo precedente, sembra chiaro.
Graficamente questo F1 22 offre alti e bassi. Le monoposto sono realizzate in maniera perfetta, mentre lo stesso non si può dire ad esempio dei modelli dei piloti, che sembrano usciti da un titolo della scorsa generazione. Premetto che ho provato il titolo a impostazioni grafiche massime, ma il colpo d’occhio non fa gridare al miracolo. I circuiti provati sono tutti ben realizzati sotto l’aspetto visivo, e insieme al comportamento dell’auto riescono a dare una vera e propria sensazione di guida, ma per quanto concerne la grafica perde un po’, tant’è vero che sembra molto simile a F1 2021. Anche se, ti ripeto, si tratta di una prova del work in progress, dunque le cose potrebbero cambiare quando arriverà il prodotto finito.
Per quanto riguarda la safety car, come già detto è possibile vivere l’esperienza come se fosse un evento televisivo. Dunque con informazioni sui piloti, cambi d’inquadrature e tanto altro. Lo stesso vale per il pit stop, nel caso in cui non si voglia vivere l’esperienza in prima persona e si pensi solo a gareggiare. L’inquadratura ritornerà a te prima che la bandiera gialla si toglierà, così che tu abbia il tempo di controllare tutto ciò che devi: temperatura delle gomme, dei freni, del motore e tutti gli aspetti tecnici. Devo comunque dire che vivere il pitstop in prima persona ha sempre il suo fascino, e non ho trovato il QTE fastidioso. Il prompt viene richiesto proprio all’ingresso box, ed il tempismo richiesto non è eccessivo. Un elemento gradito per non farci “rilassare” troppo durante i pitstop, insomma.
Inoltre, sembra che F1 22 non sia molto accessibile ai meno avvezzi, cosa che potrebbe far contenti i simracer, che hanno sempre odiato il sistema di gioco troppo arcade. Amando il genere, posso dirti che questo titolo riesce quasi a liberarsi di tutti quei limiti imposti dall’arcade. Ovviamente non possono mancare i tantissimi settaggi che ti permetteranno di attivare aiuti alla guida, come la frenata assistita, il controllo di trazione e tanto altro. Puoi leggere di più grazie alle nostre prime impressioni sul circuito di Miami.
Parliamo ora della fisica. Come ben saprai la stagione 2022 segna un cambiamento radicale nella filosofia di costruzione. Dopo 40 anni torna l’effetto suolo, le ruote passano ai 18″ e il profilo aerodinamico viene semplificato. Come si traduce tutto ciò in game? A conti fatti sì, guidare una monoposto 2022 restituisce un feeling diverso a ciò a cui eravamo abituati. La monoposto risulta più pesante, e questo è percepibile soprattutto in staccata, mentre l’effetto suolo fa il suo durante le varianti più veloci, offrendo una percorrenza più agevole, soprattutto ad alti regimi. Ho davvero apprezzato il feedback restituito dal pad, periferica con cui ho effettuato la prova. Controlli precisi, reattivi e un ottimo feedback fisico del rumble (vibrazione, ndr). Anche chiudendo gli occhi potrai facilmente percepire se la monoposto sta passando su un cordolo alto o basso, ad esempio.
Quel che non mi ha convinto è invece l’effetto scia. Intendiamoci, che la scia sia molto meno influente che nelle passate stagioni è vero, la nuova aerodinamica ha portato a questo, però la sensazione è che in game risulti totalmente ininfluente. Discorso simile per il DRS, o più comunemente chiamata ala mobile. Il boost in velocità c’è, ma anche qui mi è sembrato un po’ poco, soprattutto se rapportato a quel che vediamo in TV durante i weekend. Ah, se ve lo state chiedendo no, fortunatamente Codemasters ha deciso di non includere l’effetto porpoising in gioco. Di sicuro ci hanno salvato da tanti mal di testa e attacchi di nausea.
Un altro cambiamento molto apprezzabile riguarda la cutscene di fine gara, la quale è molto simile a quella di F1 2021, almeno all’inizio. Inoltre, è anche possibile vedere le tre auto vincitrici raggiungere il paddock. La differenza sta nel podio, in questo caso la scena cambia e mostra il vincitore della gara che affronta un tunnel buio per poi godersi il gradino più alto del podio. Uno degli aspetti rimasti molto simili al precedente è la qualità grafica dei membri della squadra, che sarà inferiore rispetto a quella dei piloti. Senza contare che l’animazione finale è rimasta la stessa dell’iterazione precedente, il che mi ha fatto un po’ storcere il naso, vista la presentazione diversa. Ma questo potrebbe cambiare una volta che il gioco arriverà sugli scaffali.
Pre-ordini, crossplay e altre informazioni
Insieme alla versione standard di F1 22, è possibile preordinare anche la versione F1 22 Champions Edition, questo vi dà accesso a questi bonus:
Potrai giocare a F1 22 con tre giorni di anticipo
Esiste il Dual Entitlement: cioè, quella meccanica che ti permette di avere la versione PlayStation 5 o Xbox Series X | S.
Pacchetto Contenuti F1 22 la nuova Era, che celebra le monoposto di nuova generazione
Nuove icone per La Mia Scuderia
18.000 PitCon da spendere in-game
F1 Life Starter Pack
Per quanto riguarda il cross-play, gli sviluppatori hanno dato una risposta che farà contenti tutti i giocatori: ci sarà, ma non al lancio. Verrà aggiunto successivamente. Inoltre, Codemasters ha fatto sapere che anche in F1 22 ci saranno le monoposto che hanno fatto la storia del motorsport.
Durante la nostra prova non abbiamo potuto mettere le mani su tutte le modalità di gioco e su tutte le piste, Infatti abbiamo giocato al Grand Prix, Attacco a Tempo e Auto del giocatore, mentre i circuiti a disposizione erano solo cinque:
Miami
Imola
Austria
Silverstone
Texas
Ti ricordo che il titolo uscirà l’1 luglio 2022 su PlayStation 4, Xbox One, PC e console di nona generazione: PlayStation 5, Xbox Series X e Xbox Series S. Tu che ne pensi di questo nuovo titolo? Facci sapere la tua con un commento qui sotto!
Codemasters ed Electronic Arts stanno preparando il nuovo titolo dedicato alle monoposto, F1 22, e lo fanno mostrano uno dei circuiti che mette più curiosità ai fan del Circus: Miami. Le monoposto sono pronte a sfrecciare su quel tracciato da oggi alle 20:30 con le prime due prove libere. Che poi porteranno alle qualifiche di sabato e, poi finalmente, alla gara di domenica alle 21:30. Ma facciamo un passo indietro e pensiamo alla sua controparte videoludica e simulativa: F1 22, che ho avuto la fortuna di provare in anteprima.
F1 22 freccia tra le palme e non teme il caldo di Miami
Il circuito di Miami è il secondo tracciato ad arrivare nel Circus della Formula 1 e farà il suo debutto proprio in questo fine settimana. Per questo motivo Codemasters ed Electronic Arts hanno pensato bene di mostrarci il circuito nella sua versione videoludica e posso dirti che è davvero strabiliante. Anche nel video pubblicato sul canale ufficiale YouTube del gioco è possibile vedere la Ferrari F1-75 di Charles Leclerc scorrazzare tra le 19 curve che propone il Circuito di Miami disposte in 5,41 chilometri.
Nonostante si tratti di un replay è possibile vedere il comportamento della monoposto sia mentre si trova sul tracciato, sia mentre prende i cordoli piatti o alti, ed è bello vedere come la F1-75 reagisca. E non si tratta solo di una reazione estetica, ma anche quando ero in pista dovevo stare attenta perché prendereun cordolo alto a velocità altissima significava perdere il controllo dell’auto e scontrarmi contro il muro, un po’ com’è successo proprio a Charles Leclerc nella sua fantastica gara a Imola, condannata a un finale imperfetto per via di un errore simile.
Jeddah e Baku fluiscono in Miami
Un tocco davvero interessante arriva in una curva particolare, dove si vede il giocatore muovere il volante abbastanza violentemente per mettere le gomme nella posizione giusta, così da poter affrontare la curva strettissima che arriva dopo, cosa molto comoda da fare soprattutto se si gioca con un volante, come ho fatto io. Questo gesto è il modo perfetto per affrontare la curve decisamente stretta che fa un po’ da cavatappi del circuito, che già non propone un sacco di punti di sorpasso, sono circa quattro. Inoltre, anche questa pista, come quella introdotta lo scorso anno e presente in Arabia Saudita (Jeddah), richiede un margine d’errore minimo, poiché anche questo è un “finto” circuito cittadino, quindi alla destra e alla sinistra del pilota ci saranno dei muri che non concedono nessun errore: bisognerà utilizzare tutta la pista stando attenti a non toccare il muro e danneggiare alettone anteriore o gomme.
Sarà una bella sfida per tutti i giocatori appassionati di F1 22 e che vogliono sfrecciare in questo circuito che ostenta la ricchezza degli Stati Uniti d’America, visto che similmente al Gran Premio di Monaco, a Monte Carlo, ci sarà una zona dove saranno ormeggiate degli yacht, ma questa volta saranno finti, così come sarà finta l’acqua. Cosa notabile sia dal video, sia quando si ha il controllo della monoposto è la grafica di gioco, la quale è impressionante ed essendo in-game posso immaginare che sia molto vicino a quello che sarà il prodotto finale. Dunque per ora le impressioni sono davvero positive, non resta che mettere tuta e casco ed entrare nella monoposto per godersi questo circuito e tutti gli altri.
Come affrontare l’Autodromo Internazionale di Miami
Qual è la sensazione che dà volante (o pad) alla mano questo circuito? La prima staccata deve essere affrontata in modo particolare, perché è sia lenta, sia stretta. Ma non lasciarti ingannare, subito dopo ci saranno una serie di curve in rapida successione che ti faranno raggiungere la quinta marcia e ti costringeranno poche volte ad alzare il piede dal pedale destro. Dopo una lunga curva a sinistra si arriva al finto Monte Carlo, ed è questo uno dei primi punti dove ipoteticamente è possibile azzardare un sorpasso. Subito dopo preparati a superare i 300 chilometri orari. Sì, perché toccherai i 320chilometri orari. Subito dopo avrai una curva che potrebbe farti venire voglia di sorpassare, ma la chiusura è talmente stretta che sarà praticamente impossibile.
Ti piace Baku? Sarai accontentato, perché ci sarà un tratto di strada che ricorda sinistra-destra che rende unico il circuito dell’Azerbaijan, proprio quello del castello. Dopo aver superato il ponte dell’autostrada si vedrà sullo sfondo l’Hard Rock Stadium, casa dei Miami Dolphins, cosa che è stata riprodotta nella sua interezza e che rappresenta una novità all’interno di F1 22. Dopo aver superato questa zona si arriva all’ultima zona DRS, si spalanca l’ala posteriore e si affronta il rettilineo che determinerà chi salirà sul gradino più alto del podio.
Ti ricordo che F1 22 uscirà l’1 luglio 2022 su PlayStation 4, Xbox One, PC e console di nona generazione: PlayStation 5, Xbox Series X e Xbox Series S.
GRID Legends è un more of the same del precedente capitolo, che risente, in senso positivo, del boost che EA ha fornito ai ragazzi e alle ragazze di Codemasters. L’opera si pone perfettamente tra arcade e simulazione, con un cuore che batte soprattutto per la prima componente. Il gioco offre elementi che appartengono al mondo sim racing, senza mai essere totalmente realistico. La modalità Driven to Glory ha un grande potenziale, purtroppo mal sfruttato, mentre la Carriera e l’online potranno tenerti compagnia per centinaia di ore, a patto di essere alla ricerca dell’ibrido perfetto.
7.5
Sopravvivere nello scenario videoludico per oltre trent’anni è un vanto riservato a pochissimi. Chi ci riesce però rimane nella storia dei videogiochi e il suo nome riecheggia più forte del publisher, anche se quest’ultimo si chiama Electronic Arts. Non a caso, GRID Legends sarà ricordato come un racing game di Codemasters, prima che di EA che ha acquisito la software house inglese nel 2021. Continuo diretto della serie, GRID Legends vuole essere il principe dei racing game ibridi ampliando quanto già visto in Grid del 2019.Ci è riuscito? Scoprilo in questa recensione di GRID Legends, provato su Xbox Series X.
Drive to Survive in salsa Codemasters
GRID Legends è strettamente legato al documentario Netflix molto apprezzato dagli amanti dei motori: Drive to Survive. La serie TV racconta una stagione di Formula 1 dal punto di vista dei protagonisti: costruttori e piloti. Codemasters ha emulato il format nella modalità Driven To Glory, in cui attori reali interpretano in alcune cut-scene sia piloti sia chi sta al muretto per raccontare la rivalità tra Seneca, di cui impersoneremo il Pilota 22, e Ravenwest, due costruttori che si danno battaglia sia in pista che fuori.
L’idea di usare attori in carne e ossa è di grande impatto, poiché volti noti come Ncuti Gatwa (Eric Effiong di Sex Education, la serie targata Netflix) mostrano sin da subito il proprio carattere vulcanico. Purtroppo, le aspettative vengono presto deluse in un canovaccio lineare e dei personaggi che si scoprono essere statici e fortemente stereotipati, tanto da lasciar l’amaro in bocca; infatti, nella prima gara, la nostra compagna di squadra, Yume Tanaka, fa un incidente così brutale da perdere l’uso di una gamba. Questo evento pone al centro dell’attenzione il problema della disabilità alla guida. Uno spunto decisamente interessante, considerando anche gli eventi passati ad icone come Alex Zanardi. Purtroppo la trama non approfondirà mai a dovere i dettagli.
Per quanto concerne l’azione, invece Driven to Glory ci conduce all’interno del circuito di GRID, composto da gare che ti mettono alla guida di diverse vetture: gran turismo, monoposto, auto elettriche, truck e probabilmente altri modelli che arriveranno in futuro. Un tuffo variegato che dimostra come Codemasters abbia cercato di potenziare soprattutto la quantità, piuttosto che la qualità delle opere precedenti.
La carriera e l’online
Terminata la Driven to Glory, il gioco basa il proprio end-game single player sulla modalità Carriera, dove il fulcro saranno le gare. Partendo dalle basi, ho scalato le divisioni, e passando attraverso le categorie semi-pro e pro, sono arrivo al Gauntlet, l’apice del professionismo. Per arrivare fino in fondo, ho dovuto maneggiare diverse vetture, ma anche diverse tipologie di gare e prove. Quest’ultime mi hanno riportato indietro allo stile dei primi Gran Turismo, mentre le tipologie di corse sono principalmente tre:
Gara: dovrai essere il primo a tagliare il traguardo.
Eliminazione: si attiva un timer e l’ultimo della griglia viene eliminato finché non ne rimarrà solo uno.
Time Attack: bisogna fare il tempo più veloce facendo attenzione a non rimanere imbottigliato nel traffico.
Ovviamente, le stesse esperienze possono essere vissute nella modalità multiplayer di Grid Legends, fondata sul principio della velocità e facilità di accesso. L’ultima opera di Codemasters prevede il cross-platform, cioè la possibilità di affrontare utenti che provengono da altre piattaforme. Inoltre, ogni gara ha sempre lo stesso numero di veicoli, eventualmente pilotati dal compuer. Questo comporta due vantaggi: la sensazione di sfidare omogeneamente sempre qualcuno e la possibilità di entrare subito all’azione prendendo una vettura, che fino a quel momento era mossa dall’intelligenza artificiale.
Un pizzico di simulazione
GRID Legends ha al suo interno alcuni elementi tipici dei sim, ma appartiene al mondo del racing game arcade; infatti, il gioco propone danni solo estetici, il cambio automatico e scontrarsi contro un’altra auto non significa ricevere una penalità. L’unico momento in cui potrebbe succedere è nelle gare Track Day, dove nel momento in cui si vai fuori strada puoi incorrere in penalità; non c’è nemmeno la gestione gomme o del carburante. In pratica, GRID Legends ha la fisica e la potenza di F1 2021, ma non il suo realismo. Questo lo rende perfetto per coloro che vogliono solamente l’azione, senza pensare troppo ai dettagli. D’altro canto, se cerchi invece un simulativo profondo, dovrai necessariamente virare su altri competitor, attività abbastanza semplice data la gran mole di videogiochi di corsa usciti nell’ultimo periodo, come Gran Turismo 7 o Forza Horizon 5 (i cui dettagli li puoi trovare nella nostra recensione).
Gli aspetti tipici dei sim di cui parlavo sono presenti nelle impostazioni di gioco; infatti è possibile attivare la marcia manuale, aggiungere i danni fatali all’auto – che sono davvero difficili da raggiungere – oppure aumentare le capacità dell’intelligenza artificiale, che è davvero agguerrita: spesso scambierai vernice e darai sportellate per riuscire a effettuare un sorpasso. Nello specifico, nel caso in cui la tua guida aggressiva ti condurrà alla collisione, si attiva la Nemesi. Già presente anche nel precedente Grid, Nemesi rende l’avversario colpito particolarmente ostile nei tuoi confronti, tanto da mettere a repentaglio la tua corsa.
L’intelligenza artificiale di Grid Legends è un ibrido tra arcade e realismo, esattamente come tutto il gioco. Nei livelli di difficoltà più bassi, non è raro vedere gli avversari digitali commettere errori, non prendere sempre bene le curve e fare incidente. Questo aggiunge quel pizzico di imprevedibilità che rende ogni gara diversa, divertente e un po’ più realistica, anche se alcuni scivoloni degli avversari sono così imbarazzanti che sembrano volutamente scriptati per portare alla vittoria l’utente.
Farming e vintage
Le gare alla quale potrai partecipare si dividono in base al tipo di auto da portare in pista, che sono tutte potenziabili.Ogni singola vettura può essere potenziata fino al livello 3, che garantisce maggiore accelerazione, frenata e/o manovrabilità.
Ovviamente sono presenti anche eventi multiclasse e non mancano le sfide di drifting, dove bisogna accumulare più punti per vincere. Ogni singola gara può essere giocata in modalità singleplayer o in compagnia di altri giocatori, ma le prima volte è meglio giocare da soli, così da abituarti al sistema di gioco.
Similmente all’upgrade dei bolidi, puoi creare una tua scuderia e migliorare sia il compagno di squadra che il meccanico, così da poter avere miglior possibilità di vittoria. Ad esempio, puoi impartire l’ordine di attaccare e difendere al tuo secondo pilota. Il sistema economico è basato sulla vittoria delle gare e ovviamente guadagnare di più significa anche sbloccare altre auto più potenti. Il parco auto di GRID Legends non è da sottovalutare: per esempio, è possibile salire a bordo di auto che hanno vinto recentemente, come la Ferrari 488 GTE, vincitrice della 24 ore di Le Mans, ma anche la Renault R25 di Fernando Alonso e Giancarlo Fisichella.
Infine, una è presente un editor denominato Crea Gara, dove poter decidere tutti i dettagli della competizione.
Correre su next-gen
Su Xbox Series X, GRID Legends ha tempi di caricamento realmente minimi. La grafica è realmente piacevole grazie anche alla risoluzione 4K. L’ultima patch ha inoltre fixato anche gli FPS. Adesso anche su Xbox Series X, GRID Legends permane sempre su 60 FPS, senza alcun tipo di rallentamento.
Una delle cose che mi ha dato personalmente fastidio è sentire la musica sovrastare il suono del motore. Sì, perché è davvero ben realizzato e sentirlo soffocato dalla colonna sonora – comunque ben realizzata – mi ha fatto decidere di eliminare la musica in favore del motore. In particolare, il suono del motore cambia in base al tipo di telecamera che decidi di usare. Anche questo è un dettaglio che aggiunge realismo a un titolo che non vuole essere simulativo. Le animazioni sono di qualità e il pubblico offre un buon contorno al gioco. Ovviamente, il cuore di GRID Legends sono le auto, che hanno dei modelli favolosi e mi dispiaciuto non poterle osservare in una modalità “showroom”.
Dal punto di vista del multiplayer, posso dirti che funziona decisamente meglio rispetto a quello di F1 2021, in quanto esistono delle lobby alla quale puoi accedere facilmente scegliendo tramite dei filtri. Durante le partite non ho avuto problemi di lag o disconnessioni e tutto ha funzionato perfettamente e con la massima fluidità.
Conclusione
GRID Legends è una via di mezzo, tra chi non vuole il realismo e la simulazione di un Assetto Corsa Competizione, ma nemmeno l’arcade pure di Forza Horizon 5. Se sei un utente che si ritrova con questa descrizione, GRID Legends ti permette di godere delle piste più belle del mondo(come Suzuka o Brands Hatch), ma anche di circuiti cittadini originali con il giusto livello di sfida per il grado di difficoltà che stai cercando. In caso contrario, il panorama del racing offre diverse possibilità, soprattutto se sei un utente PlayStation, dove il peso di Gran Turismo 7 è certamente rilevante.
Il mondo della simulazione ha i suoi pilastri, basti pensare a Gran Turismo oppure all’italiano Assetto Corsa Competizione, mentre il racing arcade ha sempre avuto degli alti e bassi. Forza Horizon 5, invece, cerca di costruire dove nessuno l’ha mai davvero fatto con così tanta costanza. E lo fa divertendo e dando ai giocatori ore e ore di contenuti sempre diversi, da godersi in compagnia o in solitaria.
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Forza Horizon 5 è il nuovo capitolo del franchise dedicato alle corse automobilistiche realizzato da Playground Games. Questo titolo si distacca molto dalla tendenza degli ultimi anni, che pone il giocatore all’interno di un vero e proprio simulatore, e fa tornare indietro le lancette dell’orologio: nello specifico a quando si correva solo per divertimento.
A differenza del sim-racing puro, che ha dalla sua titoli del calibro di Gran Turismo, Assetto Corsa Competizione e iRacing, il mondo racing arcade ha sempre avuto degli altri e bassi, con un Need for Speed che non ha sempre convinto. Per questo motivo l’uscita e il successo di Forza Horizon 5 possono fungere da segnale verso le altre software house per far capire alle software house che entrambi questi generi possono coesistere senza distruggersi.
Ed è subito divertimento con Forza Horizon 5
Forza Horizon 5 non ha una vera e propria trama, ma tende a giustificare le varie corse che vivremo durante la nostra avventura in Messico. Si abbandonano le strade cittadine inglesi di Forza Horizon 4 per andare in un luogo decisamente più caldo, che unisce deserto e città dai colori frizzanti. Fin dalle prime battute del gioco, possiamo provare una vasta gamma di bolidi, come per esempio le due auto presenti sulla copertina del gioco: la Ford Bronco Badlands del 2021 e la Mercedes-AMG One.
La struttura del gameplay di Forza Horizon 5 non è minimamente lontana da quella del suo predecessore e la mappa messicana è piena di cose da fare. Sì, perché il nostro obiettivo principale sarà quello di realizzare l’Horizon Festival in quella città (di cui non sappiamo il nome). Dunque, avremo un sacco di obiettivi da raggiungere, tutti a suon di pole position. Gli eventi a disposizione sono molteplici e nonostante sembrano fermarsi al semplice “vinci la gara”, bisognerà anche raggiungere degli obiettivi interni, così da sbloccare nuove auto. Senza contare che l’atto di tagliare per primi il traguardo significhi anche guadagnare denaro. Denaro che ci permetterà di acquistare auto e personalizzarla in ogni singolo aspetto: che sia il look o il tuning. Entrambi sono aspetti fondamentali per Forza Horizon, anche se uno è puramente sfizio personale, mentre l’altro può cambiare le carte in tavola durante le corse.
Eppure, spesso e volentieri Forza Horizon 5 ci chiederà di gareggiare con un’auto di “livello scarso”. In che senso? I bolidi che potremo usare in questo titolo hanno un certo livello rappresentato dalle lettere alfabetiche: la S è la migliore possibile, mentre la D è la peggiore. Ma alcune volte per poter partecipare a un evento, che sia multiplayer o singleplayer, dovremo necessariamente avere un’auto di un certo livello. E alcune volte sarà basso!
Poco fa abbiamo parlato di multiplayer e singleplayer, quindi potreste chiedervi se c’è una differenza o se è possibile giocare in solitaria: la risposta è sia sì, che no. Forza Horizon 5 richiede una connessione a internet costante, ma quando si va a selezionare la gara è possibile giocare contro l’intelligenza artificiale, la quale andrà ad adattarsi al tipo e livello dell’auto scelta. Rimanendo a tema multigiocatore, la piattaforma preferita non sarà un limite: quindi se vi trovate su PC e avete un amico su Xbox, potete incontrarvi senza alcuni problema. Senza contare che potete creare un clan dove invitare gente e diventare la miglior squadra di tutto l’Horizon.
È anche vero che gli sviluppatori di Forza Horizon 5 avrebbero potuto reinventare il modello di gameplay, ma forse gli sviluppatori hanno pensato “squadra che vince, non si cambia” e hanno voluto puntare al dare ai giocatori qualcosa da fare. Sì, perché spesso quando si gioca un open world, che sia un racing game o un titolo d’avventura, arriva sempre quel momento in cui si pensa:”e ora qual è il prossimo obiettivo?” ma con questo titolo è praticamente impossibile. Ogni singola parte della mappa è esplorabile, inoltre, proprio perché non è un simulatore e i danni non sono realistici, possiamo divertirci nel fare salti chilometrici o driftare nel deserto. Tutto ha un tornaconto e ci permetterà di sbloccare altri bolidi o ci darà denaro da spendere.
Quando ci riferiamo a tutti gli aspetti di Forza Horizon 5, intendiamo anche la radio. Sì, perché alcune volte passeranno in radio delle “canzoni abilità” che ti daranno accesso a un bonus per quanto riguarda la bravura alla guida. Quindi in quel caso dovrete sbizzarrirvi nel driftare, andare al massimo della velocità, curve veloci, distruzione degli elementi ambientali e salti. La mappa quindi serve solo per farmare punti abilità? Assolutamente no. A volte ci saranno dei segreti da scovare, come i Tesori Nascosti: auto d’epoca presenti sulla mappa e tutte da individuare. Ma ci sono anche dei salti speciali da fare, così come andare su tutte le strade, distruggere ogni singolo cartello e acquistare tutte le case disponibili dà una grande soddisfazione. Quindi no, non si tratta solo di arrivare primi, ma anche di collezionare tutto il collezionabile.
L’esperienza generale di Forza Horizon 5 promette ore e ore di divertimento, dove ci sarà sempre qualcosa da fare e qualcuno con la quale gareggiare. Dunque se amate i motori e desiderate andare più veloci degli altri senza pensare troppo alle conseguenze, questo titolo fa per voi. Ma se invece fate parte della categoria sim racer, sappiate che c’è del pane anche per voi. Sì, perché è possibile attivare la modalità “simulazione” dalle impostazioni, così da poter collegare il vostro volante e sfidare chiunque vi si pari davanti. La cosa che potrebbe far storcere il naso è l’assenza di un’istanza per questo tipo di giocatore. Quindi vi scontrereste anche con persone che utilizzano il controller.
Performance e grafica unite
Quando si parla di mondi open world è facile pensare che gli sviluppatori siano dovuti scendere a compromessi per permettere al titolo di girare bene. A pagarne il prezzo, molto spesso, è la grafica di gioco. Ma Forza Horizon 5 mette performance e livello grafico sullo stesso livello, creando un sistema bilanciato dove nessuno sovrasta l’altro. Così da essere sia gradevole alla vista, sia riuscendo ad avere prestazioni elevate. È anche vero che gli sviluppatori hanno voluto sfruttare la next-gen al massimo, ma danno comunque la scelta finale al giocatore. Ed è anche questo un dei fattori più gradevoli del gioco: ci sono un sacco di funzioni sia per l’accessibilità che per gestire la difficoltà del gioco, in modo tale da dare a tutti l’esperienza che desiderano.
Al primo avvio del software ci verrà chiedo si selezionare quale modalità vogliamo usare per giocare: performance o grafica. La prima sblocca il framerate a 60 fotogrammi al secondo, abbassando la qualità grafica. La seconda, invece, funziona al contrario: grafica elevata, framerate bloccatto a 30 fps. La cosa che riesce a sbalordire è che nonostante l’abbiamo provato su Xbox Series S, che ha componenti i quali non dovrebbero eguagliare sua sorella, Xbox Series X, ci riesce benissimo.
Anche quando si seleziona la modalità performance, la qualità grafica rimane davvero altissima e sembra quasi che non ci sia davvero nessun compromesso, a esclusione di qualche pop-up quando si va a velocità talmente estreme da superare la rapidità dei caricamenti. Inoltre, non abbiamo mai avuto problemi di framerate ballerino o glitch. L’unico vero grande problema di Forza Horizon 5, soprattutto all’uscita, riguarda la connessione al server che spesso salta, impedendo agli amici di giocare insieme.
Salire a bordo: sì o no?
Forza Horizon 5 è un titolo esclusivo Xbox da non perdere. Proprio per via delle sue meccaniche semplici e per la forte componente online – che non manca di rispetto al singleplayer – riesce ad attirare tutti i tipi di giocatori. Che voi amiate le auto o siate solo dei casual gamer che vogliono divertirsi, preparare il Festival Horizon in Messico sarà una delle esperienze più divertenti da fare!
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