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Avowed ha pubblicato la patch 1.3.0

Obsidian Entertainment ha rilasciato la Patch 1.3.0 per Avowed, introducendo più di 350 correzioni e miglioramenti al gioco. Questa patch risponde alle richieste della community e mira a migliorare l’esperienza complessiva dei giocatori.

Novità principali della Patch 1.3.0

Tra le modifiche più rilevanti, i giocatori ora ricevono un punto talento aggiuntivo ai livelli 5, 10, 15, 20, 25 e 30. Chi ha già superato questi livelli otterrà retroattivamente i punti extra. Inoltre, è stata introdotta un’opzione per aumentare la dimensione del carattere e applicare uno stile grassetto a documenti, tutorial e pop-up in-game, migliorando la leggibilità.

Miglioramenti al gameplay e all’interfaccia

La patch introduce la possibilità di alternare tra camminata e corsa utilizzando mouse e tastiera, offrendo maggiore controllo sul movimento del personaggio. È stato aggiunto un tasto per nascondere l’HUD per facilitare la cattura di screenshot puliti, insieme a un cursore per regolare l’opacità dell’interfaccia. Inoltre, è disponibile un nuovo cursore per il campo visivo (FOV) in terza persona e un’opzione per bloccare la bussola affinché punti sempre a nord, migliorando l’orientamento nel gioco.

Correzioni di stabilità e prestazioni

La Patch 1.3.0 affronta diversi problemi di stabilità. È stato risolto un raro crash che si verificava durante il cambio di musica nelle transizioni tra livelli. Inoltre, è stato corretto un problema che causava crash all’avvio tramite l’app Xbox su PC, eliminando l’errore 0xc0000005. Sono stati risolti anche problemi legati al salvataggio dei dati che causavano crash durante l’apparizione di nemici dopo il caricamento di una partita. Il frame rate del menu principale è ora limitato per prevenire crash e problemi hardware.

Correzioni di missioni e dialoghi

La patch apporta numerose correzioni a missioni e dialoghi. Ad esempio, i viaggi rapidi sono ora disabilitati durante determinate animazioni per evitare situazioni in cui gli oggetti di missione venivano consumati prima del progresso previsto. Inoltre, se il giocatore aveva sconfitto Old Nuna ma la missione non progrediva, tornando sul luogo ora l’obiettivo si aggiornerà correttamente. Sono stati risolti anche problemi in cui il bottino nell’area di Yellowband cadeva nell’ambiente, impedendone la raccolta.

Miglioramenti ai controlli e alle prestazioni

È stata aggiunta la possibilità di assegnare azioni ai pulsanti Mouse 4 e 5, offrendo maggiore personalizzazione dei controlli. Sono stati ottimizzati gli effetti di accumulo elementale per migliorare le prestazioni, così come le visuali dello spirito di Tebaru Sanakis. Le texture delle pareti nella cache di Emerald Stair Pargrunen ora si renderizzano correttamente.

Obsidian Entertainment ha dimostrato un impegno costante nel migliorare Avowed, ascoltando il feedback della community e implementando modifiche significative. La Patch 1.3.0 rappresenta un passo importante per offrire un’esperienza di gioco più fluida e coinvolgente.

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Monster Hunter Wilds, record di vendite e guadagni

Il 28 febbraio 2025, Capcom ha pubblicato Monster Hunter Wilds su PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC. Il nuovo capitolo della serie, sequel del fortunato Monster Hunter: World, ha già superato ogni record di vendite e guadagni. Sia per quanto riguarda Capcom che per l’intera industria videoludica.

Sul proprio sito ufficiale, Capcom ha rivelato che Monster Hunter Wilds ha venduto, nei primi tre giorni, otto milioni di copie. Grazie a questo record, Monster Hunter Wilds è il videogioco Capcom più velocemente venduto nella storia dell’azienda. Un successo straordinario se pensiamo che sia riuscito a superare franchise iconici come Street Figther, Resident Evil e Devil May Cry.

A questo traguardo se ne aggiunge anche un altro dichiarato da GameDiscoverCo: Monster Hunter Wilds ha generato entrate per oltre 69 milioni di dollari nelle prime 24 ore su Steam. Il valore è poi raddoppiato già a partire dal 2 marzo: 150 milioni di dollari di entrate su Steam.

Record straordinari che dimostrano l’amore del pubblico verso la serie e il divertimento che Monster Hunter sta dando, e ha dato in passato, a tutti i suoi videogiocatori.

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Avowed, Digital Foundry: “È il trionfo tecnico di Obsidian”

L’imminente lancio di Avowed, il nuovo gioco di ruolo di Obsidian Entertainment, ha suscitato notevole interesse nella comunità videoludica. In particolare, Digital Foundry ha elogiato Avowed definendolo: “Il trionfo tecnico di Obsidian”. Questo riconoscimento evidenzia i progressi significativi dello studio nell’ottimizzazione e nell’uso avanzato dell’Unreal Engine 5.

Avowed si distingue per la sua estetica unica, che combina elementi di The Elder Scrolls e Chrono Cross (il seguito spirituale di Chrono Trigger uscito nel 1999 su PlayStation), offrendo ambientazioni ricche di colori vivaci e strutture imponenti. Il gioco presenta un mondo aperto suddiviso in aree di dimensioni moderate, ognuna ricca di dettagli e atmosfera, invitando i giocatori a esplorare e immergersi nelle Terre Viventi.

Implementazione avanzata dell’Unreal Engine 5

Uno degli aspetti più impressionanti di Avowed è l’implementazione delle principali funzionalità dell’Unreal Engine 5: Nanite, Lumen e le mappe di ombre virtuali. L’uso di Nanite consente transizioni fluide tra diversi livelli di dettaglio, riducendo la percezione del “pop-in” e migliorando l’immersione nel mondo di gioco. Questo è particolarmente evidente nella resa degli alberi e delle strutture, che mantengono una qualità costante indipendentemente dalla distanza dell’osservatore.

Lumen offre un’illuminazione globale in tempo reale e riflessi realistici, adattandosi dinamicamente ai cambiamenti dell’ora del giorno nel gioco. Questo sistema illumina le scene in modo naturale, con ombre ricche e riflessi dettagliati su superfici lucide, contribuendo a creare un ambiente visivamente coinvolgente.

Le mappe di ombre virtuali migliorano ulteriormente la qualità delle ombre, eliminando i difetti tipici delle tecniche precedenti. Obsidian ha adottato un approccio ibrido, combinando mappe di ombre virtuali per dettagli più grandi e ombre in spazio schermico per elementi più fini, bilanciando così qualità visiva e prestazioni.

Avowed su Digital Foundry: Lumen

Prestazioni su console e PC

Avowed offre diverse modalità grafiche. Su Xbox Series X, sono disponibili le modalità Qualità (30fps), Prestazioni (60fps) e Bilanciata (40fps su schermi a 120Hz). La modalità Qualità offre la massima fedeltà visiva, mentre la modalità Prestazioni privilegia la fluidità a scapito di alcuni dettagli grafici. La modalità Bilanciata rappresenta un compromesso tra le due, offrendo un’esperienza visiva e di fluidità equilibrata.

Su PC, il gioco supporta sia Lumen hardware che software, con la versione hardware che offre riflessi e illuminazione globale più dettagliati. Tuttavia, queste funzionalità richiedono hardware potente per mantenere prestazioni ottimali. Il gioco include anche opzioni di upscaling come DLSS, FSR e TSR, permettendo ai giocatori di bilanciare qualità visiva e frame rate in base alle capacità del loro sistema.

Avowed su Digital Foundry: paragone modalità Xbox Series X

Stabilità e ottimizzazione

Con Avowed, lo studio ha compiuto notevoli progressi anche per quanto concerne bug e problemi tecnici al day one, offrendo un’esperienza sorprendentemente stabile e ben ottimizzata. Sebbene possano ancora verificarsi occasionali problemi, come piccoli scatti dovuti alla compilazione degli shader su PC o rari crash su Xbox, il gioco rappresenta un significativo passo avanti rispetto ai titoli precedenti dello studio.

In conclusione, Digital Foundry ha evidenziato come Avowed rappresenti un trionfo tecnico per Obsidian Entertainment. L’uso avanzato delle funzionalità dell’Unreal Engine 5, combinato con un design artistico ispirato e un’ottimizzazione solida, rende Avowed un’esperienza imperdibile per gli appassionati di giochi di ruolo e per chi cerca un’avventura visivamente stupefacente.

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The Blood of Dawnwalker: Vampiri, conflitti e un’Europa del XIV secolo

Rebel Wolves, lo studio fondato da Konrad Tomaszkiewicz, ha presentato nuove informazioni (e un video) su The Blood of Dawnwalker, il suo ambizioso action RPG ambientato in un XIV secolo alternativo. Il gioco mette i giocatori nei panni di Coen, un Dawnwalker, mentre affrontano vampiri e scelte morali in un mondo devastato da conflitti e pestilenze.

Vampiri e potere: un’Europa stravolta

Nel mondo di The Blood of Dawnwalker, l’umanità è piegata dalle conseguenze della peste nera e delle guerre. In questa Europa dilaniata, i vampiri hanno colto l’occasione per abbattere i signori feudali e reclamare il potere. A Vale Sangora, nei Carpazi, le leggende diventano realtà, trasformando i vampiri in dominatori e ridisegnando la storia.

Il protagonista, Coen, è un Dawnwalker: né completamente umano né vampiro. Questo status unico lo colloca al centro di una narrazione che intreccia scelte morali e gameplay innovativo. The Blood of Dawnwalker vampiri sarà il cuore pulsante dell’esperienza, con nemici letali e leader carismatici come Brencis, capo dei vampiri.

Scelte e gameplay: un sandbox narrativo

Konrad Tomaszkiewicz ha descritto il gioco come un sandbox narrativo, dove il tempo è una risorsa limitata. I giocatori avranno 30 giorni per salvare la famiglia di Coen o vendicare suo padre, affrontando missioni principali e secondarie interconnesse. Ogni scelta influirà sul destino del personaggio e del mondo.

Il ciclo giorno-notte gioca un ruolo chiave: Coen ottiene abilità diverse a seconda dell’ora, costringendo i giocatori a scegliere se combattere come umano o sfruttare i suoi poteri da vampiro.

The Blood of Dawnwalker è sviluppato con Unreal Engine 5 e sarà disponibile su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC. L’uscita è prevista per il 2025, ma il primo filmato introduttivo, già online, offre uno sguardo a Coen, alla sua sorella Lunka e ai nemici che si frappongono sul loro cammino.

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I 10 migliori JRPG del 2024

Il 2024 è stato un anno ricco di sorprese per gli appassionati di videogiochi. Tra grandi titoli tripla A e produzioni indipendenti, questo anno ha regalato avventure memorabili. In particolare, per gli amanti dei JRPG, il 2024 potrebbe essere definito uno degli anni d’oro del genere, grazie alla straordinaria quantità di uscite di grande qualità.

Oggi vi presentiamo la classifica dei 10 migliori JRPG del 2024. Ci tengo a precisare che questa selezione riflette il gusto personale di chi scrive, quindi non è necessario prendersela se il vostro gioco preferito non figura tra quelli selezionati.

10. Granblue Fantasy: Relink

Annunciato nell’agosto del 2016, con uno sviluppo a dir poco travagliato e rimandato numerose volte, Granblue Fantasy: Relink riesce finalmente ad uscire nel febbraio del 2024. Complice la gestione da parte di Cygames, sviluppatori dello storico gioco mobile, Relink riesce a catturare fan di lunga data e neofiti che si approcciano per la prima volta al franchise.

Il gioco ha un comparto artistico notevole, un sistema di combattimento abbastanza soddisfacente e tutte le carte in regola per essere un fantastico JRPG, pecca tuttavia di alcune aggiunte che sono imprescindibili per un titolo di questo calibro, come la presenza di un mondo di gioco aperto ed esplorabile, assente in quanto l’esplorazione delle aree è vincolato alle missioni che si andranno a svolgere e alla progressione della trama.

La campagna non spicca particolarmente, ma il roster dei personaggi è abbastanza ampio e continua a essere espanso con nuovi update, promessa fatta al rilascio da Cygames e mantenuta con nuovo contenuto a pagamento e free to play.

9. Mario e Luigi Fraternauti alla Carica

Mario e Luigi: Fraternauti alla Carica segna il ritorno dei due fratelli più iconici della grande N in un JRPG dalle tinte comiche e leggere. Con un approccio accessibile e un sistema di combattimento dinamico ma intuitivo, il titolo è perfettamente adatto a tutte le età. Il ritmo dell’avventura è mantenuto alto da dialoghi divertenti e varie situazioni assurde, mentre il comparto grafico mostra una notevole cura, visibile nelle animazioni vivaci e nella grafica colorata.

Punto di forza sono le interazioni tra Mario e Luigi, fulcro principale del gioco, arricchito da scenari divertenti e meccaniche cooperative che sfruttano appieno le loro abilità.

Il gioco è molto semplice e divertente senza mai risultare noioso, il che lo rende perfetto per chi si approccia per la prima volta ai JRPG, ma potrebbe essere meno appetibile per chi ricerca un intreccio più profondo o un gameplay più articolato.

8. Romancing SaGa 2: Revenge of the Seven

Ottavo posto per il remake 3D della storica Romancing Saga del 1992 per Super Famicom. Il secondo capitolo, Romancing Saga 2, viene ripreso ancora una volta dopo la riedizione in HD-2D del 2017. Square Enix reinterpreta l’esperienza originale per il pubblico moderno, abbandonando la pixel art in favore di una veste grafica completamente in 3D. Il gioco preserva le meccaniche che l’hanno reso unico, come il sistema di eredità dinastica e la progressione dinamica, offrendo al giocatore un grado di libertà raro nei JRPG tradizionali.

Questa scelta arricchisce il gameplay con spunti interessanti, come l’apprendimento di nuove abilità o magie, ma al tempo stesso penalizza la trama, poiché l’alternarsi di sovrani limita lo sviluppo caratteriale dei personaggi. Il remake rappresenta un’ottima occasione per riscoprire un classico senza tempo, arricchito da migliorie visive e una maggiore accessibilità, pensate per un pubblico più ampio.

7. Unicorn Overlord

Sviluppato da Vanillaware e Atlus, Unicorn Overlord è una delle sorprese più interessanti del 2024. Si tratta di un JRPG tattico che offre una serie di meccaniche intriganti per stimolare la creatività dei giocatori, combinate con una direzione artistica ispirata e un combat system che premia strategia e pianificazione. Le animazioni, disegnate a mano, aggiungono un tocco unico all’esperienza visiva.

Il cuore del gameplay risiede nel sistema tattico, che consente combinazioni strategiche altamente personalizzabili, sebbene l’esecuzione avvenga in stile auto-battler. Dal punto di vista narrativo, il gioco presenta una trama ben costruita e coerente, ma non particolarmente originale, e lo stesso vale per i personaggi. Maggior cura è investita infatti nella profondità strategica e nell’eccezionale direzione artistica e sonora, rendendolo un must-have per gli appassionati di JRPG tattici.

6. Dragon Quest 3 HD-2D Remake

Remake di uno dei capitoli più amati della saga di Dragon Quest, Dragon Quest 3 HD-2D Remake ripropone un classico intramontabile con un aggiornamento grafico moderno in HD-2D. Stile già apprezzato in numerosi titoli, dona nuova energia al gioco grazie a una pixel art ricca di dettagli e a una colonna sonora mozzafiato che arricchisce l’esperienza ludica.

Il combat system, pur fedele all’originale, offre un ritmo più fluido, mentre alcune migliorie alla qualità della vita rendono il titolo più accessibile anche ai neofiti. Tuttavia, sebbene il remake modernizzi molti aspetti, la struttura narrativa rimane ancorata al design originale, risultando talvolta datata e meno accattivante per i nuovi appassionati, abituati ai JRPG più moderni.

In definitiva, il gioco è un viaggio nostalgico nelle radici della saga, in grado di conquistare nuovi giocatori e regalare ancora una volta l’avventura di Alefgard a chi l’ha già vissuta. Con una grafica di altissimo livello e un profondo rispetto per la storia del franchise, il remake si conferma un’esperienza imprescindibile per chi desidera riscoprire uno dei pilastri dei JRPG anni ’80.

5. Persona 3 Reload

Quinto posto per Persona 3 Reload, l’attesissimo remake del capolavoro del 2006 che ha segnato profondamente la saga. Questa nuova versione, con una grafica rinnovata che richiama Persona 5, non si limita a un restyling visivo, ma arricchisce l’esperienza con contenuti modernizzati e meccaniche adatte ai tempi attuali.

Il gioco tratta temi maturi e ci immerge in un’atmosfera oscura, pur mantenendo la classica struttura slice-of-life della serie. Il sistema di combattimento a turni è stato rifinito, con opzioni tattiche fluide e un’interfaccia più intuitiva. La gestione dei Social Link è stata aggiornata, ma purtroppo non raggiunge la profondità di Persona 5 Royal e Persona 4 Golden, risultando inferiore rispetto ai capitoli più recenti.

L’esplorazione del Tartaro, seppur meno ripetitiva rispetto all’originale, può ancora sembrare tediosa, ma i miglioramenti apportati la rendono meno pesante. La trama rimane solida, anche se alcuni dettagli sono poco definiti.

Il titolo si conferma come un’operazione nostalgica ben riuscita, che consente a tutti di rivivere un classico con una veste grafica aggiornata e tanti nuovi contenuti.

4.Yakuza: Like a Dragon – Infinite Wealth

Subito sotto il podio, ottavo capitolo della celebre serie Yakuza, Like a Dragon: Infinite Wealth rappresenta un’evoluzione significativa per il franchise, forte del cambio di ambientazione e di alcune novità introdotte nel gameplay. Si sposta infatti alle Hawaii, offrendo un setting unico che arricchisce il mondo di gioco con una cultura inedita per la serie. Questa scelta, pur avendo suscitato qualche perplessità tra i più, si rivela vincente nell’offrire nuove possibilità narrative.

Il gioco possiede un’eccezionale quantità di contenuti. Tra le novità spicca un minigioco che richiama Animal Crossing, in cui è possibile gestire un’isola, aggiungendo un elemento rilassante al gameplay. Il combat system si arricchisce, garantendo battaglie dinamiche coinvolgenti, grazie a una svolta strategica che premia il posizionamento nelle battaglie, mentre l’esplorazione raggiunge una maggiore profondità con numerose side quest e missioni secondarie.

Nonostante a livello narrativo Infinite Wealth soffra di un ritmo meno incisivo rispetto ai suoi predecessori la trama rimane comunque solida, permettendogli di affermarsi come uno dei migliori capitoli della serie e come JRPG di riferimento per il 2024.

3. Shin Megami Tensei V: Vengeance

Gradino più basso del podio per Shin Megami Tensei V : Vengeance, riedizione del gioco originale del 2021, Shin Megami Tensei V, sviluppato e prodotto da Atlus. Grazie a un mix di nuove meccaniche e a una trama dalle tinte oscure, Vengeance si conferma come una delle migliori esperienze per gli amanti dei JRPG hardcore.

Il gioco è molto solido dal punto di vista narrativo, mantenendo il classico approccio filosofico-apocalittico in linea con il resto della serie. Nello specifico esplora temi profondi incentrati sul libero arbitrio e le conseguenze derivanti dalle proprie scelte morali. Vengeance riesce, rispetto all’edizione base, a dare il giusto spazio ai personaggi secondari che risultano più definiti.

Il gameplay viene inoltre perfezionato con nuovi contenuti, abilità e un maggior grado di varietà strategica che richiede pianificazione e un più attento utilizzo delle proprie risorse. A questo si aggiunge un’ottima riorganizzazione dei dungeon, con un level design più complesso e maggiori segreti.

Ed è proprio grazie a tutte le migliorie apportate che Vengeance spicca come un’espansione di grande qualità, pensata per chi cerca sfide più impegnative e per gli appassionati dei vasti mondi ideati da Atlus. La difficoltà resta un fattore divisivo e può essere complesso approcciarvisi per chi cerca un’esperienza più rilassata.

2. Final Fantasy VII: Rebirth

Al secondo posto, sequel del primo capitolo della trilogia remake dell’originale Final Fantasy VII del 1997, Final Fantasy VII: Rebirth espande ulteriormente il mondo di Gaia, offrendo un’esperienza ancora più immersiva. Il gioco brilla per la sua capacità di combinare tradizione e innovazione: le ambientazioni sono vaste e coinvolgenti, arricchite da nuove aree esplorabili che ampliano l’universo di gioco.

Il combat system si rinnova rispetto al capitolo precedente, integrando combattimenti in tempo reale e strategia, con transizioni tra i personaggi più fluide e dinamiche. Dal punto di vista narrativo, Rebirth si prende la libertà di riscrivere alcune parti chiave della storia originale, introducendo dettagli in grado di sorprendere anche i giocatori più esperti che hanno trascorso ore e ore sul titolo del ’97.

Visivamente e tecnicamente, il gioco si conferma un capolavoro, capace di attirare nuovi fan verso il franchise. Tuttavia, essendo strutturato in una trilogia, potrebbe lasciare l’amaro in bocca ai fan più affezionati, costretti ad attendere il capitolo finale. Al tempo stesso, si rivela una scelta astuta per spingere chiunque a recuperare questa straordinaria avventura.

1. Metaphor: Re Fantazio

Al primo posto di questa classifica troviamo Metaphor: Re Fantazio, prodotto e sviluppato da Atlus e Studio Zero, che si afferma come uno dei migliori JRPG del 2024. Con una trama elaborata e ricca di tematiche profonde come il destino, il sacrificio e l’utopia di un mondo senza discriminazioni, Metaphor innova pur rimanendo fedele al sistema di combattimento a turni. Nonostante alcune critiche verso questa formula tradizionale, Atlus dimostra che non è il sistema in sé a fare la differenza, ma come viene implementato.

In questo caso, il gioco introduce un alto grado di personalizzazione strategica, superando persino le possibilità offerte dai titoli della serie Persona. La componente artistica è di altissimo livello, con menù dal design mozzafiato, sprite e artwork curati nei minimi dettagli, e un worldbuilding profondo che offre grande libertà esplorativa.

Ogni area è ricca di segreti e missioni secondarie che arricchiscono il mondo di gioco, supportate dalla funzione del memorandum, che tiene traccia delle informazioni acquisite per favorire un’immersione totale.

Metaphor: Re Fantazio è un capolavoro sotto tutti i punti di vista, capace di incantare chiunque vi si approcci.

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Red Dead Redemption II: un viaggio dal selvaggio west all’era contemporanea

Avete presente svegliarsi la mattina, uscire sul balcone e sentire l’odore di terra umida, qualche zoccolo di cavallo che echeggia nell’aria, quell’aria frizzantina tipica della mattina presto. I primi bottegai che aprono il proprio esercizio…maniscalchi, empori ed il saloon che probabilmente è rimasto aperto tutta notte. Vi affacciate, un paio di cavalli ad abbeverarsi, il sole che sorge da dietro le montagne e voi, con la vostra sigaretta, non ricordando come su quel balcone ci siete finiti, l’ultima cosa che ricordate è che la sera prima, in quel saloon proprio sotto di voi stavate scazzottando con un  tipo che aveva riso di voi e si era fatto sentire (cit). No, probabilmente non avete presente, a meno che non abbiate una macchina del tempo e siete Marty McFly o tranne che non abbiate giocato a Red Dead Redemption II!

Red Dead Redemption II, sviluppato da Rockstar Games, è stato acclamato come uno dei migliori giochi del decennio dal momento della sua uscita nel 2018. Ambientato nel 1899, alla fine dell’era del selvaggio West, il gioco segue le avventure di Arthur Morgan e della gang di Dutch van der Linde mentre cercano di sopravvivere in un mondo che cambia rapidamente.

Ma come possiamo attualizzare un titolo così specifico e storico ai giorni nostri? Esploriamo insieme come Red Dead Redemption II rimane rilevante nel contesto attuale, sia nel panorama dei videogiochi che nella cultura popolare. E soprattutto rispondiamo alla domanda delle domande: RDR II oggi, a distanza di oltre un lustro è ancora un titolo attuale? Non spoiler immagino non vi sorprender: sì, lo è. Ma scopriamo anche perché.

L’immersione nel dettaglio

Uno dei punti di forza di Red Dead Redemption II è la sua incredibile attenzione ai dettagli. Ogni aspetto del mondo di gioco è stato curato meticolosamente, dai paesaggi mozzafiato alle animazioni realistiche dei personaggi. Questo livello di dettaglio ha stabilito nuovi standard per l’industria dei videogiochi, influenzando titoli successivi e spingendo gli sviluppatori a investire maggiormente nella qualità visiva e nella narrazione interattiva.

Non possiamo non citare i muscoli del cavallo che si muovono fisicamente (inteso che la fisica è realistica) quando galoppa; non possiamo non citare le espressioni dei volti dei personaggi, giocanti e non; la barba di Arthur che col passare dei giorni cresce (ci si può anche radere si); l’intricata gestione del personaggio: Arthur deve mangiare e mangiare bene, riposare, stessa cosa il cavallo, insomma una gestione a 360 gradi dello sviluppo dei personaggi.

Non possiamo non citare la cura degli arredi e chissà quante cose ci siamo persi, RDR II è come un ottimo libro, più lo si gioca (o si rigioca) e più si scoprono dettagli.

In un’epoca in cui la realtà virtuale e aumentata stanno diventando sempre più popolari, la capacità di Red Dead Redemption II di immergere i giocatori nel suo mondo è più rilevante che mai. Anche se non è un gioco VR, la sua esperienza coinvolgente prefigura ciò che potrebbe essere possibile con tecnologie future.

Abbiamo citato gli NPC. Incredibile quanto questi siano autonomi. Non vedrete mai un solo personaggio non giocante in attesa del vostro arrivo per “recitare la sua battuta”, come avviene negli action GDR più recenti e penso a Hogwarts Legacy e Starfield, solo per fare due esempi famosi (quello che più si avvicina a RDR II è probabilmente Cyberpunk 2077, dopo un inizio difficile, un piccolo capolavoro anche lui).

Gli NPC vivono di vita propria, sicuramente con routine pre impostate, ma routine complesse, molto complesse tanto che addirittura se salvate un NPC secondario nelle piccole missioni in lungo e largo per la mappa, potrebbe capitare di reincontrarlo in altro luogo con lui che si ricorderà di voi continuando a ringraziarvi. Uno spettacolo.

Red Dead Redemption II Saloon

La narrazione contemporanea

La trama di Red Dead Redemption II, nonostante sia ambientata più di un secolo fa, affronta temi universali e senza tempo come la lealtà, la redenzione e il conflitto tra modernità e tradizione. Questi temi risuonano ancora oggi, in un’epoca caratterizzata da rapidi cambiamenti tecnologici e sociali.

La storia di Arthur Morgan e della gang di Dutch potrebbe facilmente essere vista come una metafora delle difficoltà che molte persone affrontano nel cercare di adattarsi a un mondo in continuo cambiamento. Questo tema viene ripreso più volte nel gioco ed è sempre tremendamente attuale. I protagonisti, ad un certo punto, risultano quasi vittime di un sistema che sta cambiando e li sta travolgendo senza scampo.

E nella narrazione questo disagio si percepisce vivido. Tanto da spiazzare anche l’utente… ed a me è capitato, quando da un paesaggio tipico western, le città di legno, i saloon e tutto il resto, ci si immerge nella città di Saint Denis, in piena rivoluzione industriale, con fabbriche, elettricità, tram, cinema e tutto (o quasi) ciò che siamo abituati ad incontrare nelle moderne città.

Infine, la narrazione non lineare e le scelte morali del gioco permettono ai giocatori di riflettere sulle proprie decisioni e sulle loro conseguenze, rendendo Red Dead Redemption II un’esperienza profondamente personale e attuale.

Una esperienza, perché di esperienza si tratta, che può essere rigiocata infinitamente prendendo altre vie e facendo altre scelte. Certo, la narrazione non cambierà, le missioni principali quelle sono ed alla fine la storia vi porterà sempre al solito punto, ma come ci arriverete dipenderà solo da voi.

Red Dead Redemption II: Alba

L’impatto sulla cultura popolare

Red Dead Redemption II ha decisamente lasciato un’impronta significativa sulla cultura popolare. I suoi personaggi indimenticabili, le citazioni iconiche e le ambientazioni suggestive sono diventati punti di riferimento nel mondo dei videogiochi e oltre. Le comunità di fan sono ancora attive e ansiose di condividere gameplay e contenuti, teorie e racconti personali legati alle loro esperienze di gioco.

Anche al di fuori del mondo dei videogiochi, Red Dead Redemption II ha influenzato altri media. Film e serie TV hanno tratto ispirazione dalla sua estetica e dalle sue tematiche, dimostrando che i confini tra i diversi media stanno diventando sempre più fluidi.

Lezioni di storia interattiva

Un altro aspetto interessante di Red Dead Redemption II è il suo valore educativo. Il gioco offre uno spaccato della vita nel selvaggio West e delle sfide affrontate dalle persone dell’epoca. Anche se non sostituisce un libro di storia, può essere un complemento avvincente per chi è interessato a conoscere meglio quel periodo.

Le interazioni con i personaggi, gli eventi storici rappresentati e i dettagli culturali accurati permettono ai giocatori di immergersi in un contesto storico in modo coinvolgente. Purtroppo, il videogioco come strumento didattico in Italia, è ancora uno sconosciuto, tranne pochissimi casi sporadici.

Evoluzione dell’industria dei videogiochi

Red Dead Redemption II ha anche avuto un impatto significativo sull’industria dei videogiochi stessa. Ha dimostrato che c’è un mercato per giochi di alta qualità con storie profonde e mondi dettagliati, incoraggiando altri sviluppatori a perseguire progetti ambiziosi. Inoltre, il successo del gioco ha evidenziato l’importanza di una buona narrazione, spingendo l’industria a investire di più in scrittori e sceneggiatori di talento. Personalmente credo che, altro che titoli quadrupla A dei nostri giorni (o presunti tali)… Arthur e i suoi avrebbero meritato la quadrupla A!

In un’epoca in cui i giochi multiplayer e free-to-play dominano, Red Dead Redemption II ha dimostrato che c’è ancora un pubblico appassionato di esperienze di gioco single-player, ben fatte e narrative. Questo equilibrio tra innovazione e tradizione è fondamentale per il futuro dell’industria dei videogiochi.

Red Dead Redemption II Online

Tecnologia ed innovazione

Dal punto di vista tecnico, Red Dead Redemption II ha introdotto diverse innovazioni che continuano a influenzare lo sviluppo di giochi contemporanei. Il motore grafico, la fisica avanzata e l’intelligenza artificiale dei personaggi non giocanti sono solo alcuni degli aspetti che hanno stabilito nuovi standard.

Il gioco utilizza tecniche avanzate di rendering per creare effetti visivi realistici, come la simulazione della luce e del tempo atmosferico. Queste tecnologie non solo migliorano l’estetica del gioco, ma aumentano anche il senso di immersione dei giocatori.

L’ecosistema online

Anche se Red Dead Redemption II è principalmente conosciuto per la sua campagna single-player, l’espansione online, Red Dead Online, ha creato un nuovo modo per i giocatori di vivere il selvaggio West. Questa modalità ha permesso di creare una comunità globale di giocatori, fornendo nuove avventure e contenuti regolari. Anche se Red Dead Online non ha avuto lo stesso impatto di GTA Online, è comunque un esempio.

Red Dead è un gioco completo sotto tutti i punti di vista. Errori tecnici e bug sono quasi infinitesimali. Una esperienza che consiglio a davvero tutti, giocatori maturi e non. Un gioco che non sente assolutamente il peso degli anni, che scalzerebbe tranquillamente un giocone dei giorni attuali e che regala ancora ore ed ore di divertimento.

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Rebel Wolves e Bandai Namc annunciano Dawnwalker

Rebel Wolves, studio fondato nel 2022 da Konrad Tomaszkiewicz, veterano e Game Director di The Witcher 3: Wild Hunt, ha annunciato una partnership strategica con Bandai Namco per il lancio del suo primo titolo, Dawnwalker. Bandai Namco si occuperà della pubblicazione e distribuzione globale, sia digitale che retail, di questo nuovo gioco di ruolo d’azione dark fantasy su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S.

Il team di Rebel Wolves è composto da talentuosi sviluppatori, molti dei quali facevano parte del nucleo responsabile di The Witcher 3: Wild Hunt, uno dei giochi più apprezzati degli ultimi anni. Il progetto Dawnwalker si configura come un AAA action-RPG narrativo ambientato in un’oscura Europa medievale, un universo sandbox per un pubblico maturo. La struttura del gioco è sviluppata con l’Unreal Engine 5, e promette un’esperienza che unisce profonde meccaniche RPG e una narrazione immersiva.

Tomasz Tinc, Chief Publishing Officer di Rebel Wolves, ha descritto Bandai Namco come il partner ideale per portare Dawnwalker sul mercato globale, dichiarando: “Rebel Wolves è uno studio fondato su basi solide, una combinazione di esperienza e nuove energie. Bandai Namco Entertainment Europe, nota per il suo impegno nel genere RPG e l’apertura a nuove IP, è una scelta perfetta per il nostro team. Condivide i nostri valori e ha una lunga esperienza nella pubblicazione di giochi di ruolo narrativi”. Tinc ha aggiunto che il team non vede l’ora di collaborare con Bandai Namco per portare il primo capitolo della saga Dawnwalker ai giocatori di tutto il mondo.

Anche Alberto Gonzalez Lorca, VP for Business Development di Bandai Namco Entertainment Europe, ha espresso entusiasmo per l’accordo, considerandolo una tappa cruciale nella strategia dell’azienda per rafforzare la propria presenza nel mercato occidentale. La collaborazione permetterà di offrire a un pubblico globale un universo dark fantasy di grande impatto, creato da un team esperto e innovativo. Rebel Wolves ha annunciato che maggiori dettagli su Dawnwalker verranno rivelati nei prossimi mesi, accendendo così le aspettative per il primo capitolo di questa promettente saga.

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Dragon Age: The Veilguard, svelati i dettagli tecnici su PS5 Pro

BioWare ha rilasciato nuovi dettagli sulle prestazioni di Dragon Age: The Veilguard sulle console di nuova generazione, concentrandosi sulle console e in particolare su PlayStation 5 Pro. Dragon Age: The Veilguard promette di sfruttare appieno le prestazioni di PS5 Pro, offrendo diverse opzioni grafiche e miglioramenti specifici.

Su PS5 Pro, Dragon Age: The Veilguard supporterà una modalità a risoluzione 4K nativa, con la possibilità di raggiungere i 60 fps, garantendo fluidità e alta qualità visiva. Gli sviluppatori hanno inoltre confermato l’integrazione del ray tracing in determinate aree, migliorando l’illuminazione e i riflessi per un’esperienza più immersiva. I giocatori potranno scegliere tra due modalità principali: una orientata alla performance, per chi preferisce il massimo del frame rate, e una dedicata alla qualità visiva. Grazie a queste scelte, Dragon Age: The Veilguard sfrutterà al meglio le prestazioni di PS5, includendo anche il supporto al feedback aptico del DualSense.

Dragon Age: The Veilguard uscirà il 31 ottobre 2024 su PS5, Xbox Series X|S e PC. Con queste ottimizzazioni, il titolo promette di sfruttare a fondo le prestazioni di PS5 Pro, regalando un’esperienza grafica all’avanguardia.

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Dragon Age: The Veilguard, tutto ciò che c’è sapere per il day one

Dragon Age: The Veilguard, il nuovo atteso capitolo di BioWare, rivela tante informazioni utili per chi vuole cimentarsi nel nuovo gioco di ruolo sin dal day one. The Veilguard sarà disponibile il 31 ottobre 2024 alle 17:00 ore italiane su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X/S. Per chi non vede l’ora di esplorare le terre di Thedas, il preload su Xbox Series X/S è già disponibile. Gli utenti PlayStation 5 dovranno invece aspettare fino al 29 ottobre mentre i videogiocatori PC fino al 31 ottobre, cioè al day one.

Per quanto riguarda i requisiti di sistema per PC, sono stati rivelati i seguenti parametri:

  • Minimi: Intel i5-8400/AMD Ryzen 3 3300X, 16 GB di RAM e una GTX 970 o Radeon R9 290X.
  • Raccomandati: Intel i9-9900K/AMD Ryzen 7 3700X, 16 GB di RAM e una RTX 2070 o RX 5700XT. In ogni caso, occorreranno almeno 100 GB di spazio disponibile su disco.

The Veilguard punta a diventare un’esperienza imperdibile per tutti gli amanti dei giochi di ruolo: siete pronti per il day one?

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Dragon Age: The Veilguard è ufficialmente entrato in fase Gold

BioWare ha annunciato che Dragon Age: The Veilguard è ufficialmente entrato in fase gold, il che significa che lo sviluppo del gioco è stato completato e non ci saranno ulteriori ritardi per il lancio. I fan della saga possono quindi attendere con certezza l’uscita fissata per il 31 ottobre 2024, data che segnerà il ritorno di uno dei franchise RPG più amati di sempre.

Con l’ingresso in fase gold, BioWare ed Electronic Arts hanno anche aperto ufficialmente le prenotazioni del gioco, disponibili sul sito di EA. Dragon Age: The Veilguard sarà rilasciato in due edizioni: la Standard Edition, al prezzo di 79,99€, che includerà il gioco completo e un bonus cosmetico, l’armatura Blood Dragon; e la Deluxe Edition, a 99,99€, che offrirà oltre al contenuto della Standard altri sei oggetti cosmetici, inclusi set di personalizzazione per Guerriero, Mago e Rogue, oltre a ulteriori armi e armature per i compagni.

Lancio Imminente e Colonna Sonora di Hans Zimmer

Il nuovo capitolo della serie Dragon Age sarà disponibile per PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S. In preparazione al lancio, BioWare ha anche rilasciato il tema musicale principale del gioco, composto dal celebre premio Oscar Hans Zimmer, aumentando ulteriormente l’attesa per i fan. La colonna sonora è già disponibile e offre un’anteprima dell’atmosfera epica che accompagnerà i giocatori nella loro avventura.

Ringraziamenti e Attesa per il Lancio

Il team di sviluppo ha espresso gratitudine per il supporto continuo dei fan e ha invitato tutti a prepararsi per l’uscita del 31 ottobre. Dopo anni di attesa, i giocatori potranno finalmente immergersi in questa nuova avventura fantasy che si promette di espandere l’universo di Dragon Age con nuove storie, personaggi e ambientazioni.

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