Categorie
Editoriali

What Remains of Edith Finch, quattro anni dopo aver cambiato il concetto di videogioco

Il pubblico più sprezzante del web ha sempre molte certezze spinte dalla superficialità. Una di queste è l’ironica definizione walking simulator per descrivere i videogiochi di avventura in cui le interazioni sono meno frenetiche rispetto agli altri titoli. Anche se questo modo di dire è tornato di moda con Death Stranding di Hideo Kojima, i videogiocatori di tutto il mondo hanno preso consapevolezza che questo termine sia un’infondata stupidaggine con l’uscita di What Remains of Edith Finch, un capolavoro del nostro decennio che il 25 aprile ha festeggiato i suoi primi quattro anni.

L’avventura sviluppata da Giant Sparrow ed edita da Annapurna Pictures ha stravolto la concezione popolare di videogame, fino ad ora ampiamente teorizzata da svariati autori e docenti universitari, ma mai arrivata alla ribalta con un titolo che spegnesse gli animi dei più superficiali tra i videogiocatori. Se i tempi sono maturi, lo dobbiamo parzialmente a noi stessi che stiamo approfondendo la vastità del medium videoludico, ma la spinta decisiva è data da titoli come What Remains of Edith Finch che hanno dimostrato che anche un’opera con un’interattività meno vorticosa del solito può essere un capolavoro videoludico.

Il diario di Edith Finch

Una trama da vivere

What Remains of Edith Finch è un videogioco in cui viviamo gli eventi narrati da Edith Finch, una ragazza che racconta la triste storia della sua famiglia. I Finch sono succubi di una presunta maledizione. Presunta, perché non c’è esoterismo nelle parole di Edith, ma sembra comunque incredibile credere che si tratti solo di una coincidenza se tutti i membri dell’albero genealogico dei Finch siano deceduti prematuramente.

Le storie che affrontiamo sotto gli occhi dei protagonisti in procinto di perire camminano su un percorso predefinito, proveniente dal diario di Edith e, a meno di qualche sporadico mini-gioco, non faremo nient’altro che muoverci verso un destino immutabile. Del resto, What Remains of Edith Finch non ha bisogno degli enigmi demenziali delle avventure grafiche di LucasArts, né necessita di enfatizzare le tristi storie della famiglia Finch con ansiogene ambientazioni tipiche dei survival horror psicologici. Tutto quello che è sufficiente è ascoltare una trama che merita lo stesso rispetto di Monkey Island e Silent Hill.

Avventure infinite per la famiglia Finch

Un caleidoscopio di stili

What Remains of Edith Finch ha entrambe le caratteristiche che servono per definire un’avventura grafica: una trama meravigliosa e un’interattività che, seppur minimale, disdegna l’epiteto di walking simulator con la dirompente forza di una decina di racconti di tragiche scomparse, che gli sviluppatori esaltano con ambientazioni e stili artistici (quasi) sempre diversi. Chiunque abbia giocato il titolo potrà scegliere la propria storia preferita, in cui non importa il finale, ma il viaggio. E tra questi itinerari, i nostri preferiti sono quelli di Barbara e Lewis Finch.

Barbara Finch è la voce più famosa della famiglia, divenuta un’attrice di successo nei suoi anni grazie al suo urlo di paura che risuona nei film horror cui ha partecipato. Se il cliché dell’attrice in rovina è ormai sdoganato, la scelta di raccontare questa storia sotto forma di strisce a fumetti è una scelta spiazzante e magica che ci fa vivere il gioco, senza bisogno di interazioni forsennate.

La disavventura di Lewis Finch invece colpisce più nel profondo, perché narra del suicidio di un giovane in preda alla depressione e all’abuso di droghe. Un percorso vissuto sotto gli occhi di Lewis, che ci accompagna tra il suo ripetitivo lavoro in un conservificio e un mondo onirico in cui è re. Inizieremo tagliando la testa di un pesce in modo meccanico e finiremo per dimenticare la realtà a favore di un sogno fatto di re, principesse, conquiste e finalmente la pace.

La novella di Barbara Finch

Avventure, non simulatori

Qualcuno ci ha provato ad additare What Remains of Edith Finch come un walking simulator, ma anche la più becera superficialità si deve arrendere di fronte a un capolavoro. L’opera di Ian Dallas è un videogioco e questa ovvia affermazione è la vittoria dei veri videogiocatori che si sono indignati per la mancanza di rispetto nei confronti di un’opera d’arte che secondo alcuni è un non-gioco, al più è un cortometraggio.

Lo sdoganamento del genere portato avanti da What Remains of Edith Finch ha rivoluzionato il settore videoludico, i cui membri hanno rivalutato altri titoli del passato ingiustamente snobbati. Videogiochi story-driven con un’interattività minimale come The Stanley Parable (Galactic Cafe, 2013) e Journey (Thatgamecompany, 2012) sono oggi avventure affermate e per questo un plauso va anche alla famiglia Finch. Del resto, potremmo anche innamorarci del diario di Edith Finch o piangere per una serie TV dedicata, ma le sensazioni provate joypad alla mano per la fame notturna di Molly sono esclusive di un videogioco.

Lewis Finch, tra realtà e fantasia.

Un rispettoso epilogo

Il termine walking simulator è da rigettare con foga, perché nasce da una mancanza di rispetto nei confronti di artisti che vogliono creare qualcosa di indimenticabile. Dietro alle avventure della famiglia Finch ci sono sviluppatori, game designer, level designer, scrittori, disegnatori e publisher che hanno investito in un progetto in cui credevano fermamente. In altre parole, dietro le quinte ci sono persone con un talento straordinario che condividono una visione fiabesca del mondo dei videogiochi, che pochi stolti hanno provato a cancellare con un termine che mette in evidenza tutta la loro superficialità.

Sfortunatamente per loro, ma fortunatamente per l’intera industria videoludica, a distanza di quattro anni, What Remains of Edith Finch è un capolavoro riconosciuto tanto dagli addetti ai lavori quanto dal pubblico, che ha cambiato la nostra concezione di videogioco, in meglio.

Categorie
Recensioni

Crash Bandicoot 4: It’s About Time per Xbox Series X – Recensione

Recensione in un Tweet

Crash Bandicoot 4: It’s About Time è il sequel che tutti i fan del marsupiale aspettavano. Crash 4 è bello, colorato, fluido e divertente, mostra rispetto per il passato e svecchia un gameplay ormai problematico senza stravolgerlo, caratteristica che può rappresentare anche un difetto per i neofiti che si troveranno di fronte un gioco oggettivamente ostico.

8.5


Prima di Uncharted e The Last of Us, la famosa software house che conosciamo come Naughty Dog si è fatta un nome grazie a uno stravagante marsupiale nato dalla tanto malata quanto sproporzionata testa di Dr. Neo Cortex. Grazie a una certa dose di casualità e carisma, Crash Bandicoot è ricordato come la mascotte della prima storica PlayStation e dopo 22 anni dal terzo capitolo e, vari passaggi di consegne tra diverse case di sviluppo, la cavia più folle del mondo dei videogame torna con un nuovo capitolo canonico che nelle mani di Toys for Bob riscopre il suo glorioso passato con Crash Bandicoot 4: It’s About Time di cui recensiamo la versione next-gen per Xbox Series X.

L'inizio di Crash Bandicoot 4

In giro per le dimensioni

Il quarto capitolo riprende dove abbiamo lasciato Crash Bandicoot 3: Warped, con gli acerrimi nemici Neo Cortex, N. Tropy e la malvagia maschera Uka Uka esiliati all’alba dei tempi, che tentano invano di uscire dal loro immobile inferno. Come sappiamo, la pazienza è la virtù dei forti e finalmente Uka Uka riesce ad aprire un varco dimensionale che permette ai due folli scienziati di tornare a seminare il panico tra il tempo e lo spazio.

La maschera maggiore Aku Aku avverte un tremito nella forza e avvisa Crash dell’imminente pericolo. Non troppo convinto, il marsupiale ricomincia la sua avventura che lo porterà a incontrare diverse vecchie conoscenze e nuovi alleati, le maschere quantiche. Lo scopo dei nostri sforzi sarà evitare che questi lontani parenti di Aku Aku finiscano nelle pericolose mani degli antagonisti, perché i loro poteri potrebbero provocare danni irreparabili tra le dimensioni dell’universo di Crash.

Fortunatamente non saremo soli nella nostra complessa missione. Infatti, oltre a Crash e Coco, che potremo impersonare indistintamente scegliendo chi usare all’inizio del livello, durante la nostra avventura avremo la possibilità di giocare con altri tre personaggi della lore di Crash, ognuno con le proprie caratteristiche e mosse speciali, che vi possiamo rivelare in quanto già presenti in tutti i trailer di gioco: Tawna Bandicoot, Dingodile e Neo Cortex.

Tutta la trama è basata su ciò che farete in-game e sui video d’intermezzo brevi, ma decisamente accattivanti, che mostreranno al videogiocatore le ottime caratterizzazioni di tutti i personaggi del titolo.

Follia allo stato puro

Il platform è suddiviso in dimensioni che contengono un predeterminato numero di livelli e boss. Ogni dimensione ha le sue caratteristiche in termini di bestiario, macchinari, vecchie conoscenze del passato e maschere quantiche, che come potete immaginare bisognerà combinare verso la fine del gioco. In totale le maschere sono quattro e aggiungeranno un particolare potere ai bandicoot premendo il tasto Y del joypad:

  • Lani-Loli comanda lo spazio e permette di far comparire, o scomparire, determinati oggetti dello stage.
  • Akano potenzia la rotazione di Crash e Coco, permettendo salti più lunghi e immunità a determinati attacchi.
  • Kupuna-Wa è una simpatica nonnina che rallenterà il tempo e di conseguenza gli oggetti circostanti.
  • Ika-Ika capovolgerà letteralmente il mondo di gioco invertendo la gravità.

L’annosa questione sulla qualità dei primi Crash Bandicoot è stata discussa per molto tempo e ancora oggi non si può dire conclusa. Uno dei principali punti deboli dei primi tre capitoli è stato il gameplay legnoso che rendeva la trilogia troppo spesso più impervia di quanto effettivamente pianificato dagli sviluppatori. Il nuovo Crash, invece è fluido, dinamico e divertente, anche se la frustrazione ci accompagnerà per tutta l’avventura.

Il vintage non è per tutti

I ragazzi di Toys for Bob hanno pensato a due modalità per venire incontro tanto ai neofiti quanto ai veterani. I primi tre capitoli di Crash si basavano su quella che ora è denominata modalità retrò: un numero limitato di vite a disposizione, pochi checkpoint fissi e una marea di parole poco professionali ci accompagneranno durante tutta la campagna. La modalità moderna, invece ci permette di morire tutte le volte che vogliamo, perché cominceremo sempre dall’ultimo checkpoint. Inoltre, nel caso in cui moriremo troppo spesso in un determinato punto, il videogioco ci prenderà per mano fornendoci maschere Aku Aku gratuite, che come al solito ci permetteranno di assorbire un colpo, e checkpoint dinamici e ravvicinati.

Forte della mia recente esperienza con Oddworld: New ‘n’ Tasty, pensavo che la modalità moderna mi avrebbe permesso un’agevole camminata di piacere. Mai pensiero fu più sbagliato, perché ancora oggi mi chiedo come sia possibile terminare Crash Bandicoot 4 in modalità retrò data la vergognosa quantità di fallimenti collezionati durante gli ultimissimi stage a causa di un livello di cattiveria degli sviluppatori troppo elevata e anche ingiustificata, in quanto incoerente con il resto del titolo.

Una maschera quantica di Crash Bandicoot 4

Only the brave

Crash Bandicoot 4 si termina in circa una decina di ore, con ritardi più o meno lunghi in base alle difficoltà soggettive che incontrerete in alcune piattaforme. Considerando che solo l’11% circa dei videogiocatori Xbox ha sbloccato l’achievement di fine gioco, si può dire che anche questa è una sfida impegnativa, che rasenta l’impossibile se vogliamo terminare Crash 4 al 100%.

Oltre ai livelli base, il platform è adornato di una quantità ingente di modalità extra che vi potrà impegnare per il doppio del tempo necessario per terminare l’avventura principale. Ogni stage contiene diverse gemme nascoste che permetteranno di ottenere nuove skin per Crash e Coco. Alcune le sbloccherete completando il livello sotto determinate condizioni, mentre altre sono nascoste nel livello stesso. In più, ogni zona ha la sua prova a tempo che sbloccherà ulteriori elementi collezionabili, le reliquie.

A questi extra, dobbiamo aggiungere i livelli opzionali da giocare con i personaggi secondari, le linee temporali, e la modalità N. VERTITA in cui dovremo affrontare il livello secondo uno stile grafico sempre diverso. Uno di quelli che ho provato iniziava con lo scenario in bianco e nero per colorarsi dopo ogni rotazione. Suggestivo e geniale allo stesso tempo.

Inoltre, sarà possibile rivivere alcuni livelli iconici della trilogia originale grazie all’acquisizione di alcuni nastri VHS presenti negli scenari. Per ottenerli bisognerà però arrivare fino a quel punto senza mai morire. E non è poco.

Infine, se condividerete Crash Bandicoot 4: It’s About Time con altri videogiocatori, sappiate che è disponibile la modalità multiplayer locale con alcune modalità non particolarmente originali, ma che possono permettere a due giocatori di pari livello di sfidarsi. Le modalità consistono in scontri a tempo o di raccolta. Nulla di eccezionale, ma che aumentano ulteriormente la longevità di un videogioco decisamente pieno di cose da fare.

Modalità N. VERTITA di Crash Bandicoot 4

Maledettamente colorato

I motivi principali del successo della serie Crash Bandicoot sono la caratterizzazione dei personaggi e le colorate aree di gioco. It’s About Time mantiene inalterati questi principi con un restyle che rende la serie ancora più matta e vivace. Le dimensioni strizzano l’occhio al passato, ma aggiungono anche nuove aree tanto diverse quanto godibili. Qualcuno lamenterà un po’ di incoerenza, ma essa è più che giustificata da una trama che ha permesso piena libertà agli artist designer.

La localizzazione italiana è decisamente curata, mentre musiche e colonne sonore ci accompagneranno con carica durante il gioco, ma sono decisamente dimenticabili.

Versione Xbox Series X

La versione next-gen provata su Xbox Series X offre un’esperienza di gioco ottimale, ma che non aggiunge nulla di sconvolgente al titolo già assaporato sulla generazione precedente.

Crash Bandicoot 4 era già graficamente delizioso e rimane ancora tale su Xbox Series X. La combo 4K-60FPS non mostra i muscoli, ma l’esperienza di gioco è praticamente perfetta con colori vividi, fluidità eccezionale e mai nessun rallentamento. In definitiva una bella esperienza di gioco, che si migliora in maniera significativa soltanto nei caricamenti su cui la next-gen punta particolarmente e che può risultare determinante per vivere con meno fastidio le ripetute cadute. Infatti, il ri-caricamento dei livelli di gioco dopo una sconfitta si assesta intorno ai 5 secondi contro i circa 15 delle versioni precedenti. Un significativo miglioramento dovuto più all’hardware che a un’ottimizzazione personalizzata, ma che apprezziamo.

Difetti del passato

Arrivati a questo punto, avrete capito che Toys for Bob ha svolto un ottimo lavoro con Crash Bandicoot 4, ma qualche vecchio grattacapo del passato è ancora presente.

La difficoltà, anche in modalità moderna, è orientata verso l’alto, ma diventa decisamente eccessiva durante gli ultimi stage. Non è facile definirlo come un vero e proprio difetto, ma i neofiti potrebbero non terminare il titolo a causa di alcune scelte di level design che strizzano troppo l’occhio ai veterani e che potrebbero portare a una frustrazione evitabile.

Così come la trilogia canonica, il titolo non ci viene incontro sui salti che dovranno essere precisissimi. Premettiamo che lo svecchiamento rende il gioco più fluido e alcuni aiuti (come il minimale cerchietto che ci fa capire dove atterreremo) saranno fondamentali per affrontare questo capitolo del marsupiale, ma purtroppo non sempre basta. Infatti, Crash Bandicoot 4 soffre di un problema di profondità di campo in alcuni livelli. La telecamera è totalmente gestita dal videogame e in certi stage, quando sarà dietro le spalle di Crash o Coco potrà risultare difficile capire quanto saltare per non fare una brutta fine. Un problema bypassabile in modalità moderna, ma decisamente snervante in retrò.

Non mancano i colori in Crash Bandicoot 4

Conclusione

Crash Bandicoot 4: It’s About Time è il sequel che tutti i fan del marsupiale aspettavano. Dopo varie ricerche, Activision ha trovato in Toys for Bob il degno erede di Naughty Dog nella prosecuzione della serie. Crash 4 è bello, colorato, fluido e divertente, mostra rispetto per il passato e svecchia un gameplay ormai problematico senza stravolgerlo.

Questo nuovo capitolo è il more of the same per eccellenza che nessun veterano vorrà perdersi per alcuna ragione al mondo e che permetterà ai più giovani di conoscere il mondo della mascotte della prima PlayStation con i suoi pregi e difetti. Infatti, il livello difficoltà rimane ancorato agli anni ’90 e potrebbe scoraggiare molti nuovi videogiocatori. Sotto questo aspetto, Activision dovrà fornire in futuro maggiore libertà alla casa di sviluppo che ha bisogno di abbandonare il passato per rilanciare una serie che potrà vivere un nuovo periodo d’oro grazie alle radici piantate in “It’s About Time”.

Dettagli e Modus Operandi

  • Genere: Platform
  • Lingua: italiano
  • Multiplayer: sì
  • Prezzo69,99 €

Ho impedito la catastrofe dimensionale insieme a Coco e Crash in circa 15 ore grazie a un codice gentilmente fornito dal publisher.

Categorie
Recensioni

Two Point Hospital: JUMBO Edition per Xbox Series X – Recensione

Recensione in un Tweet

Two Point Hospital è molto di più del perfetto remake di Theme Hospital. Infatti, il nuovo gestionale sanitario è in grado di soddisfare tanto i fan di Bullfrog Productions quanto tutti gli appassionati e i curiosi neofiti del genere gestionale. La JUMBO Edition fornisce un’imperdibile esperienza che può durare oltre un centinaio di ore.

9


C’era una volta Bullfrog Productions. Fondata nel 1987 da Les Edgar Peter Molyneux, per esperienza personale, le generazioni odierne non ricordano molto di questo nome, ma l’importanza della software house britannica riecheggia nei nomi di giochi come Syndicate, Theme Park, Dungeon Keeper e naturalmente Theme Hospital.

Pubblicato nel 1997, Theme Hospital è stato semplicemente il gestionale sanitario più folle e divertente di tutti i tempi, che mi ha dato la possibilità di curare bizzarre malattie come l’iperlingua e acquistare macchinari dai nomi quantomeno controversi come la “Sala Pompa”.

Purtroppo, la prematura fine di Bullfrog dopo la fusione con Electronic Arts UK del 2004 spense un motore pieno di grandi idee e le speranze morirono definitivamente nel 2007 dopo l’uscita del mediocre Hospital Tycoon di EA. Fortunatamente, però le belle sorprese arrivano all’improvviso e alcuni ex sviluppatori di Bullfrog decidono di ripartire dalle loro origini fondando Two Point Studios e regalandoci l’erede spirituale, ma estremamente reale, del pazzo gestionale di ospedali.

Il primo paziente di Two Point Hospital

Why so serious?

In Two Point Hospital inizieremo la nostra lunga avventura come un manager aziendale squattrinato, che dovrà fare esperienza nel mondo della sanità cercando di fare meno danni possibili. Nonostante la pandemia del Covid-19 ci abbia reso, per fortuna e purtroppo, tutti di gran lunga più sensibili all’argomento, Two Point Hospital riesce ancora a farci sorridere con lo spietato cinismo tipico del titolo originale.

Il gioco ci farà viaggiare per la vasta contea di Two Point, inclusi i luoghi più remoti e strambi grazie alle espansioni della JUMBO Edition, con lo scopo di curare le malattie più assurde e quelle più normali rese comunque allucinanti. Chi ha già giocato a Theme Hospital, ricorderà il reparto psichiatrico invaso da provetti Elvis Presley. In Two Point Hospital, il Re ha lasciato spazio ai novelli Freddie Mercury e John Travolta in versione Grease.

Turni di lavoro estenuanti in Two Point Hospital

Dottore, chiami un dottore

I primi ospedali sono dei tutorial pratici che mostrano le principali feature di un videogioco che dietro una grafica colorata e divertente nasconde un’importante complessità gestionale tipica degli anni ’90. In Two Point Hospital: JUMBO Edition dovremmo gestire letteralmente tutto, ma andiamo con ordine.

Lo staff sarà amministrato non solo in termini di assunzione, ma anche nella sua felicità che passa attraverso lo stipendio, la formazione e il benessere dato dai servizi extra come sala staff, bevande, cibo e persino termosifoni e condizionatori.

Le strutture da acquistare prevedono tanto l’ampliamento dell’ospedale con l’acquisto di nuovi lotti quanto la progettazione di ogni singola stanza preposta alla diagnosi e cura delle malattie. Stanza del medico generale, farmacia, psichiatria, chirurgia, ma anche malattie decisamente meno usuali come la clownite, che farà credere al paziente di essere un clown o la testa di bulbo, in cui arriveranno pazienti con delle lampadine al posto della testa. Queste sono solo alcune delle avversità da affrontare e scusate se mi dilungo, ma curare un tizio con una padella attaccata in testa con uno spadellatore è qualcosa di unico.

Ovviamente, non basterà far tornare i pazienti in salute. Infatti, dovremmo prenderci cura di loro per tutta la permanenza nell’ospedale con un serie di comfort che aumenteranno la nostra reputazione, spesso obiettivo fondamentale per proseguire nel gioco.

Rispetto al suo antico predecessore, in cui superare ogni singolo livello poteva essere incredibilmente arduo, questa volta gli sviluppatori hanno ben pensato di dividere ogni ospedale in tre stelle. Per sbloccare il livello successivo ne basterà una, ottenibile raggiungendo più o meno abbordabili obbiettivi, ma la vera sfida inizia quando si vorranno guadagnare tutte le stelle del titolo. In questo caso, la difficoltà aumenta in modo esponenziale con obiettivi sempre più ardui che richiedono una pianificazione praticamente perfetta.

Cerimonia Two Point Hospital

“Che bella cera”

Two Point Hospital parte dalla grafica vivace del primo Theme Hospital, la rende ancora più esagerata e cura i dettagli nei minimi particolari. Le malattie sono riconoscibili a colpo d’occhio, ma quando i pazienti non avranno dei costumi bizzarri, si può notare una piacevole varietà tra i modelli. La stessa ricchezza è presente anche nei vari livelli, che rappresenteranno alla perfezione la breve, ma dettagliata descrizione di ogni singolo ospedale.

Se il primo Theme Hospital conteneva un’unica voce parlante, cioè l’annunciatrice che ci accompagnava per tutto il gioco, ora Two Point Hospital alterna annunci, suoni ambientali e addirittura una radio d’ospedale a volte calda, a volte vivace, ma sempre ironica e cinica.

Freddie Mercury in Two Point Hospital

Antico come il caos

Two Point Hospital è un titolo riuscito, ma alcune problemi vecchi di 24 anni rimangono ancora adesso irrisolti. La parte più ardua del gioco consiste nella micro-gestione dello staff all’interno dell’ospedale, soprattutto quando le strutture aumenteranno e i pazienti arriveranno a frotte. Infatti, ogni membro dello staff, dal medico fino all’inserviente, hanno dei bonus su una determinata caratteristica che imporrà gli esperti di medicina generale a stare in quella stanza, mentre sarà decisamente consigliato far somministrare le medicine soltanto a un infermiere specializzato nella gestione della farmacia.

Nonostante sia possibile dire a ogni membro del personale le attività che può svolgere, quando le cose diventeranno troppo caotiche, sarà facile perdersi dei pezzi in giro e l’intelligenza artificiale non sarà d’aiuto. Non sarà per nulla raro vedere il nostro unico psichiatra lavorare in medicina generale, mentre i pazienti vanno via arrabbiati o persino con i piedi davanti a causa delle mancate cure. Non ho mai ben capito se questa sia una determinata scelta degli sviluppatori, ma dare la possibilità di scegliere se rendere meno stupidi i medici, e soprattutto i ben più dannosi infermieri, sarebbe stata cosa ben gradita.

Parere negativo per le sfide online, che aggiungono una lieve competitività con gli amici che stanno giocando Two Point Hospital, ma le cui sfide si limitano a una serie di mini-obiettivi durante la partita che non incideranno mai in maniera significativa. Considerando che il gioco ci mostra sempre una classifica di ospedali “fittizi” della contea, la possibilità di scontrarci online con altri utenti che stanno affrontando lo stesso livello, sarebbe stato plausibile e decisamente più interessante.

I primi passi in Two Point Hospital

In compresse o joypad

Mai avrei pensato di giocare un gestionale old-style su console, invece l’ho fatto ed è stata un’esperienza incredibilmente soddisfacente. La mappatura dei pulsanti è ottimale e nel giro dieci minuti pensavo di avere tra le mani mouse e tastiera. Se siete prevenuti come me, vi capisco, ma mi sono dovuto ricredere e vi consiglio di dargli un’occasione.

Il gioco non ha ancora un’ottimizzazione per Xbox Series X, ma è tecnicamente perfetto. Rispetto alla versione PC e soprattutto Nintendo Switch, che soffrivano di alcuni cali di frame rate, la versione per la console next-gen è sempre fluida anche nei momenti più concitati, come può essere l’esplosione di un macchinario oppure l’incredibile calca di pazienti e personale sullo schermo nei livelli più avanzati.

L'amministrazione di Two Point Hospital

JUMBO Edition

Two Point Hospital: JUMBO Edition contiene quattro espansioni (Bigfoot, Pebberley Island, Incontri Ravvicinati ed Evviva l’ambiente) e due pacchetti oggetti: vintage e mostra d’arte. Questa versione differisce dalla console edition uscita circa un anno fa per le espansioni “Incontri Ravvicinati” ed “Evviva l’ambiente”, e per i pacchetti d’oggetti extra. L’upgrade è disponibile al prezzo di 16,99 euro mentre la versione completa costa 39,99 euro.

Le espansioni non rivoluzionano il gioco, ma aggiungono decine di ore a un titolo pressoché ottimo. La mia preferita rimane Bigfoot per la sua ambientazione glaciale, ma non è di certo imperdibile. Lo stesso vale per “Pebberley Island” ed “Evviva l’ambiente”, mentre “Incontri Ravvicinati” contiene una nuova modalità di gioco ad “ondate”. Si tratta di una nuova modalità di gioco, che può piacere per la sua complessità, ma anche frustare i giocatori a causa del micro-management a tratti eccessivo.

La JUMBO Edition è un’edizione perfetta per tutti quelli che vogliono iniziare questa stupenda avventura, perché i DLC allungano senza stancare un gioco già di per sé divertente e molto longevo. Personalmente, non consiglio l’upgrade alla JUMBO Edition solo ai possessori di Xbox Game Pass, che possono attualmente giocare la console edition. Piuttosto li invito a giocare Two Point Hospital e decidere di acquistare i DLC mancanti solo dopo le oltre 50 ore della console edition.

Bigfoot di Two Point Hospital

Conclusione

Two Point Hospital: JUMBO Edition è la versione console definitiva di un gioco che è letteralmente un must per tutti i fan di Bullfrog Productions e per gli amanti dei gestionali in generale. Questa edizione del titolo offre tantissimi contenuti mai banali sia tanto per la direzione artistica quanto per la graduale difficoltà del gioco. Infatti, rispetto al suo antenato, Two Point Hospital permette un accesso anche ai neofiti grazie a un sistema di progressione che perdona anche qualche errore di gioventù.

Non stiamo parlando solo di un seguito di Theme Hospital, ma di un’opera che consiglio veramente a qualsiasi videogiocatore che vuole provare l’ebrezza di mettersi alla prova su un titolo anni ’90 in salsa decisamente contemporanea e che grazie alla sua ironia riesce a rendere gradevole un gestionale con un tema delicato come quello sanitario. In altre parole, Two Point Hospital è un remake con la erre maiuscola che soddisfa a pieno le ormai perdute speranze di qualsiasi fan della serie e avvicina i nuovi videogiocatori a un genere spesso troppo punitivo.

Dettagli e Modus Operandi

  • Genere: gestionale
  • Lingua: italiano
  • Multiplayer: sì (ma nulla di serio)
  • Prezzo39,99 euro

Ho debellato la clownite e svitato lampadine dalla teste dei pazienti per una trentina di ore grazie a un codice gentilmente fornito dal publisher.

Categorie
Recensioni

Loop Hero per PC – Recensione

Recensione in un Tweet

Loop Hero è un rogue-like gestionale molto difficile che esalta gli appassionati, ma che non sarà facilmente apprezzato al di fuori della nicchia di try harder. All’interno del suo genere, il titolo di Four Quarters è una perla di originalità e complessità che sarà in grado di tenervi incollati allo schermo per tantissime ore.

8


Dopo quasi due mesi dal nostro provato (di cui vi consiglio la lettura per comprendere al meglio le meccaniche di gioco), Loop Hero arriva sul mercato PC con la sua versione finale. Devolver Digitals e Four Quarters hanno puntato tutto su una meccanica molto semplice, ma il gioco è in realtà molto più profondo e complesso di quanto possa sembrare. In questa recensione, capiamo se dopo decine di ore questo gestionale di dungeon conferma i punti di forza dell’anteprima e togliamo ogni dubbio sulle potenziali debolezze.

I punti di forza

Loop Hero è un rogue-like atipico. Il gioco si divide in dungeon generati casualmente dal computer, ma la fortuna non incide sulla partita. Infatti, la casualità crea solamente un percorso circolare in cui andremo, in loop, fino a quando non avremo inserito abbastanza elementi nella mappa da poter evocare il boss di fine livello. Anche dopo molte ore di gioco, questa meccanica si è rivelata tanto semplice quanto geniale e il sistema di deck-building è sufficientemente complicato da necessitare uno studio che rende il titolo per nulla banale.

La maggior parte delle carte sono disponibili sin da subito, ma la possibilità di costruire nuovi edifici grazie alle risorse raccolte durante la spedizione, permette varietà e nuove combo da scoprire di volta in volta. Partendo dal presupposto che i combattimento sono automatizzati, l’abbastanza elevata difficoltà del gioco consiste nello scegliere la giusta combinazione di carte e abilità da adattare alle tre classi disponibili. Inoltre, ci vorrà poco per capire che non bisognerà disdegnare la ritirata per conservare un 30% in più dei propri ritrovamenti sul campo.

Classi tutti gusti +1

Partiremo con il guerriero che baserà tutta la sua forza sui danni fisici, sull’armatura e sul recuperare vita velocemente, ma ci sono altre due classi estremamente diverse da sbloccare. Il ladro, che raccoglierà i suoi oggetti solo dopo un intero loop e il negromante, ottenibile solo dopo aver costruito un edificio discretamente costoso. Quest’ultima classe prende chiaramente ispirazione da Diablo 2 e ci permetterà di avere un vero e proprio esercito di scheletri e zombie che fanno il lavoro sporco per noi. In questo caso, le meccaniche e gli oggetti indossabili sono totalmente differenti da quanto visto con le precedenti classi. Questo comporterà un’accurata scelta delle carte da usare nel dungeon, capendo quando usarle e quando temporeggiare.

Come già detto, Loop Hero è un indie difficile. Infatti, la somiglianza con Darkest Dungeon (e per i veterani Dungeon Keeper) non è solamente nel genere e nello stile, ma soprattutto nell’impegno che richiede. Noi stessi, da videogiocatori, dovremmo entrare in un loop di fallimenti prima di poter battere il boss del capitolo. Nel dettaglio, anche se si può attendere prima di giocare le carte che andranno a popolare la nostra mappa con nemici e risorse, ogni giro completato aumenta il livello dei mostri che dovremmo affrontare. In altre parole, pochi combattimenti portano poca gloria, pochi oggetti potenti e disfatta assicurata.

Souslike in pixel

Sulla stessa scia di altri rogue-like famosi, Loop Hero dà molta importanza al crafting che sbloccheremo dopo non molto. Potremmo così creare alimenti e oggetti che miglioreranno in modo persistente il nostro eroe, così da fornirci la forza necessaria anche nei momenti più bui di un circolo vizioso che fa chiaro riferimento ai soulslike più spinti.

La parte più affascinante di Loop Hero sta nel vedere il proprio personaggio combattere in autonomia, mentre gli mettiamo di fronte sempre nuovi difficoltà, che se mal calibrate porteranno a una morte prematura del nostro personaggio.

I punti deboli

Purtroppo, l’ottimo gameplay passa attraverso una pixel art molto mediocre. Se durante i pochi dialoghi, la qualità dei disegni è molto gradevole, la maggior parte di mostri e icone della mappa sono eccessivamente stilizzate. Stesso discorso vale per la musica, che ho deciso di disattivare dopo la decima ora di gioco. Infatti, nonostante le tante cose da fare in-game, le tracce risaltano eccessivamente tanto da risultare una fonte di disturbo.

Trama minimale

Infine, l’ultimo punto che destava dubbi era la trama. Tutto inizia con un possente lich che ci incatena dentro un mondo che gira all’infinito e la storia continua con diversi dialoghi che aggiungono pezzi alle vicissitudini, ma senza mai decollare. Nonostante i ragazzi di Four Quarters abbiano provato ad aggiungere qualche dettaglio effettivamente interessante, il risultato è non è sufficiente. L’ambientazione da gioco di ruolo poteva offrire molto più spunti, che non sono stati sfruttati.

Conclusione

Confermiamo tutto quello di bello che è stato detto su Loop Hero durante il provato. Siamo di fronte a un gioco indipendente veramente geniale, con un buon carisma e un gameplay assuefacente, ma non per tutti. Il gioco è improntato per piacere a una nicchia di gamer che amano lo stile trial and error molto spinto. Per questo Loop Hero può risultare snervante anche ai videogiocatori più navigati, che magari sperimentano per la prima volta questo genere di intrattenimento. I casual gamer mi aspetto che non vogliano nemmeno provarlo.

Loop Hero non è un gioco per tutti e non solo a causa dell’elevata difficoltà. Incidono anche il livello tecnico medio-basso e una trama poco coinvolgente. D’altro canto, qualsiasi amante del genere dovrà seriamente tenerlo in considerazione. Infatti, Loop Hero non teme i rivali del genere e riesce a portare originalità e complessità a una nicchia troppo spesso poco considerata, ma che diverte i videogiocatori da almeno quarant’anni. Se a questo aggiungiamo che il nuovo esperimento di Devolver Digitals costa poco più di una decina di euro, allora non posso far altro che consigliarvi questo gioco come un vero e proprio affare che vi terrà incollati per molto tempo, ma solo se ne avrete il fegato.

Dettagli e Modus Operandi

  • Genere: rogue-like, gestionale
  • Lingua: inglese
  • Multiplayer: no
  • Prezzo14,99 euro

Ho vagato nei meandri del loop per più di venti ore ore grazie a un codice gentilmente fornito dal publisher.

Categorie
Editoriali

The Medium, 3 motivi per giocare il survival horror polacco

The Medium è il nuovo survival horror dei polacchi di Bloober Team, già noti per la serie Layers of Fear. Nel giro di pochi anni, la software house fondata da Peter Babieno e Peter Bielatowicz è passata dall’essere una promettente casa indipendente a un team leader nel genere degli horror, tanto da essere già a lavoro (rumor non ufficiale) per un remake dei primi capitoli di Silent Hill. Per capire le motivazioni che hanno portato Konami a prendere questa decisione, o quantomeno a non far sembrare questo rumor completamente illogico, bisogna giocare The Medium, uno dei migliori survival horror psicologici degli ultimi anni, che non può mancare nella libreria di qualsiasi appassionato di videogame.

The Medium è un titolo che va vissuto, perché la narrazione della Polonia del dopoguerra è tanto affascinante quanto cruda, ma ho voluto comunque raccogliere tre motivi per invogliarvi a iniziare un viaggio tra mondo reale e spirituale, perché sembra che non tutti stiano dando il peso che merita a Marianne e ai suoi poteri sovrannaturali.

L'innovativo split-screen di The Medium.

3. Storia e spiritualità

Nonostante fosse bravissimo, il mio professore di storia del liceo ci ha raccontato la Polonia della seconda guerra mondiale solo come quella nazione vittima della guerra lampo di Hitler e per la presenza sul suolo polacco del campo di concentramento di Auschwitz. Due eventi storici importantissimi e da non dimenticare per nessuna ragione al mondo, ma il dolore polacco è durato molto di più di una blitzkrieg.

Gli atroci eventi dell’hotel Niwa, città realmente esistente vicino a Breslavia, che in tempi non sospetti ho avuto modo di visitare e vi consiglio caldamente, non sono realmente accaduti, ma il contesto del dopoguerra, dove la Polonia è stata costretta a passare dall’invasione tedesca alla finta libertà comunista è reale. Si tratta di un pezzo di storia che non c’è mai tempo di raccontare tra i banchi di scuola, ma che merita qualche ora di attenzione in più, lacuna pienamente colmata da The Medium.

Una vera atmosfera horror.

2. Un omaggio a Silent Hill

Non chiedetelo, perché non ha alcun senso. Silent Hill e The Medium sono due giochi con molte similarità, ma non si possono confrontare. Il primo è il capostipite dei survival horror psicologici, un gioco visionario nato nel 1999 dal genio e dalla sregolatezza giapponese di Konami. Se The Medium fosse come un titolo di 12 anni fa, non ve lo consiglierei. Il survival horror di Bloober Team, invece è un omaggio al capolavoro del Team Silent che non manca di una propria personalità.

Visitando l’hotel Niwa, avrete una sensazione di déjà vu quando Marianne darà la sua personale opinione su quello che vede e legge, ma la protagonista ha anche una propria personalità, troppo forte per essere ignorata. Non stiamo parlando di una caricatura di Harry Mason o James Sunderland, ma di Marianne Rekowicz, un personaggio che sarà ricordato negli anni a venire come un protagonista femminile di spessore.

Per quanto riguarda il gameplay, non è un caso se lo split-screen ha causato non pochi problemi a tante piattaforme, inclusa la potente Xbox Series X su cui ho notato dei cali di framerate. Marianne vive in due mondi, e spesso lo fa contemporaneamente. Questo comporta una renderizzazione dei due piani di gioco in simultanea. Un esperimento ben riuscito, ma da ottimizzare e che potrebbe essere sfruttato in futuro da altre opere che potranno mostrarsi su piattaforme next-gen.

Anche le piattaforme next-gen faticano in certi punti a causa dello spit-screen.

1. L’entry-level perfetto

The Medium ha tutte le caratteristiche necessarie per essere il primo gioco horror di un videogiocatore. Se siete tra quelli a cui non interessa il genere perché non avete voglia di imbattervi in jumpscare privi di logica, rasseneratevi e tenete in considerazione l’opera di Bloober Team, perché non ci saranno mai momenti da horror movie di serie B.

The Medium basa la sua narrazione sulla cupa tensione con qualche scarica di adrenalina ben studiata nei momenti principali e rientra nella nicchia dei survival horror psicologici, in cui la vera paura non nasce dal timore della morte, ma dal dolore che proviene dal passato. La difficoltà del titolo risiede nello sforzo di proseguire in una trama che si intreccia duramente con il comprovato male che è stato perpetrato ai danni del popolo polacco dalle correnti estremiste durante buona parte del ‘900. Infatti, il gioco permette di risolvere pian piano un intricato puzzle raccogliendo informazioni e risolvendo enigmi, spesso troppo semplici per i più esperti, ma perfetti per chi vuole entrare nell’ignoto mondo degli horror game.

Inoltre, The Medium dura circa otto ore, un tempo sufficiente per approfondire la trama e perfetto tanto per i neo-appassionati degli horror che vogliono provare il genere senza soffermarsi sul titolo settimane intere, quanto per i videogiocatori più adulti che hanno poco tempo da dedicare alla loro passione.

Infine, il gioco è totalmente gratuito per i possessori dell’Xbox Game Pass, sia su PC che su Xbox One e Xbox Series S|X (che costa solo 1 euro per i primi tre mesi). In altre parole, non avete nessun motivo per non vagare nei mondi di questa piccola opera d’arte.

Categorie
Editoriali

Captain Tsubasa: Rise of New Champions e l’importanza di recensire il multiplayer online

Per giorni, ho studiato i grafici dei prezzi di Bandai Namco per capire l’esatto momento in cui Captain Tsubasa: Rise of New Champions sarebbe andato in sconto. Nel periodo della sua uscita, 27 agosto 2020, avevo già parecchio materiale da giocare, quindi ho preferito acquistarlo al primo vero calo di prezzo, che non si è fatto troppo attendere. Il 17 dicembre, il nuovo titolo di Holly e Benji riceve uno sconto del 40%, lo acquisto e scioccamente penso di potermi divertire nella modalità online, sperando di sfamare la mia voglia di competizione calcistica.

Bandai Namco ha da poco chiesto con un lunghissimo sondaggio l’opinione degli utenti che sono stati abbastanza “sinceri”. Magari era meglio farlo prima, invece di concentrarsi su una vagonata di DLC.

Recensioni incomplete

Captain Tsubasa: Rise of New Champions merita i voti che vedete sui siti di informazione videoludica, se teniamo in considerazione solo il single player. Purtroppo, nessuna recensione che vedete in giro tiene conto del multiplayer online. Sembra anche piuttosto logico, perché sono solitamente scritte pochi giorni prima dell’uscita e non possono quindi contenere informazioni su una modalità che si può provare solamente quando i videogiocatori scenderanno in campo.

Andare online prima di queste prove però significa falsare la valutazione globale del videogame. In qualsiasi contesto, prendendo spunto dal rasoio di Occam, bisognerebbe usare il minor tempo necessario per fornire una soluzione con un corretto risultato. Nel mondo dei videogiochi, invece il rasoio taglia pagine alla recensioni per venire incontro alla necessità di avere i contenuti il prima possibile, a qualsiasi costo. Nel nostro caso, il costo è quello pagato dagli appassionati che sono interessati a giocare un titolo solamente online, che non sono di certo pochi dato che in questo periodo storico i titoli più giocati hanno solo la modalità competitiva online come Fortnite e League of Legends oppure dove la maggior parte dei profitti arriva proprio dall’online come la serie FIFA o Call Of Duty.

captain-tsubasa-holly
Ho sognato questo momento per anni.

Uno spreco di tempo…

Tornando a Captain Tsubasa, mi sono ritrovato tra le mani un videogioco discreto nella campagna single player e anche abbastanza rigiocabile con la possibilità di creare sempre nuovi personaggi. Il gioco stesso ti invoglia a finire tutta la campagna in solitaria prima di passare a giocare su internet, perché solo a quel punto ti fornisce (quasi) tutti i giocatori disponibili nel roster. In altre parole, dopo tre giorni di concentrazione sul single player, sono finalmente pronto ad affrontare la tanto agognata sessione su internet. Porto con me l’idea di competere con altri giocatori e di scalare le classifiche con Oliver Hutton e Tom Becker sin dagli anni ’90 e oggi tutto questo è possibile.

In realtà, Captain Tsubasa: Rise of New Champions non permette di giocare subito contro i giocatori, nonostante tu stia scegliendo di giocare in multiplayer, quindi proprio contro altri giocatori! Infatti, bisogna svolgere, “come allenamento”, poco meno di una decina di partite contro la CPU prima di poter iniziare a fare sul serio. Scelta priva di ogni logica, ma ho aspettato così tanti anni che mi turo il naso e vado avanti. Dopo un’altra giornata persa in partite contro il computer e scelta della formazione iniziale, finalmente parte la mia esperienza multiplayer sullo spokon numero due nella mia personale classifica (il primo è Slam Dunk, scusa Holly).

Io vs Lag.

… e pazienza

Ho avuto terribili esperienze nel gioco online, ma nessuna è stata mai così deludente. Prima ho dato la colpa all’orario in cui giocavo, tanto da riprovare i giorni successivi in altre fasce orarie. Poi ho incolpato Nintendo Switch che in mancanza di cross-play potrebbe avere un pool di giocatori troppo ristretto e concentrato soprattutto in Asia e Stati Uniti. Però, dopo aver visto diversi youtuber giocare solo la modalità single player e sbirciato l’esperienza online di altri giocatori su qualsiasi piattaforma, mi sono dovuto arrendere alla realtà che il netcode di Captain Tsubasa: Rise of New Champions fa semplicemente schifo.

Il lag è un problema ben noto, ma non ricordo un titolo in cui questo problema fosse in grado di cambiare la fisica di gioco. In questo Captain Tsubasa, tutto è processato sul momento in base alla posizione di giocatori e pallone. Questo implica che se il vostro avversario calcia senza alcuna speranza il pallone contro il vostro portiere e una “botta di lag” arriva proprio in quel momento, l’estremo difensore non vede il pallone, che entra in rete indisturbato.

Per non inveire ulteriormente, tralascerò i diversi bug che ho trovato a causa di una mancata risposta della connessione dell’altro utente, dovuta alla pessima scelta del peer-to-peer come se si trattasse di un picchiaduro. Però, sento la necessità di raccontarvi del glitch in cui non si può passare il pallone con il portiere e si è costretti a subire un contrasto per sbloccare la situazione, con l’ovvia conseguenza di prendere gol.

Il fastidio più grande causato dal pessimo netcode di gioco è sui contrasti. Il sistema base è alquanto semplice. Ci sono due tipi di finta e due tipi di contrasto. La finta “A” è bloccata dal contrasto “A” e lo stesso vale in modo analogo per l’opzione “B”. I calciatori eseguono una simile, ma diversa animazione per ogni finta e dei buoni riflessi possono fare la differenza. Semplice, efficace e totalmente sballato nel multiplayer online. Infatti, il ritardo in praticamente il 90% delle partite è così elevato, che basta prendere il miglior fantasista della squadra e andare semplicemente dritto. Il calciatore sarà totalmente non contrastabile e il gol arriverà per certo, poiché alcuni tra i giocatori più forti posseggono un’abilità passiva per cui se usano un tiro speciale a due passi dal portiere, sarà sempre rete.

Il dribbling può essere un vero inferno se la latenza è elevata.

Conclusione

Un gioco ha il diritto di essere semplicemente pessimo, ma chi si occupa di videogiochi ha il dovere di avvertire il consumatore che sta pagando del denaro per fruire di un prodotto. Se avessi saputo che Captain Tsubasa: Rise of New Champions fosse così pietoso nella modalità che più mi interessava, non lo avrei mai comprato. Purtroppo, almeno in Italia, nessuno si è preso la briga di dirlo, perché il mercato è troppo veloce e non vale la pena fornire un buon servizio. Ho perso del denaro, ma ho imparato una lezione e mi auguro che l’editoria si possa rendere conto quanto prima che è meglio posticipare l’uscita di una recensione, piuttosto che valutare un titolo solo parzialmente, anche se sono ben conscio che nel giornalismo dell’hype, l’unica cosa che conta è parlare del prossimo videogioco, perché il rasoio di Occam può ferire il consumatore, ma di certo non le mani del recensore.

Categorie
News

Capcom Arcade Stadium e Minit Fun Racer ora disponibili

La terza settimana di febbraio ci porta due nuovi videogiochi che guardano al passato in maniera diversa. Tra i comunicati arrivati in redazione, segnaliamo la pubblicazione di Capcom Arcade Stadium, una raccolta dei 32 titoli arcade più famosi dell’azienda giapponese (scorrete per leggere la lista completa) e Minit Fun Racer, un leggero racing game indipendente il cui ricavato andrà completamente in beneficenza.

Minit Fun Racer

Avvia i motori! Minit Fun Racer è un piccolo gioco di corse in cui ogni secondo conta. Il gioco è ora disponibile su Steam al prezzo mini di 2,39 €. Una collaborazione tra Kitty Calis, Jan Willem Nijman, Jukio Kallio e Dominik Johann, il 100% dei profitti dalle vendite di Minit Fun Racer va direttamente in beneficenza. Per sempre.

Salta sul tuo scooter nel traffico tortuoso della vivace città e le sabbie coperte dai detriti del deserto arido giusto in tempo per guardare il tramonto. Fai amicizia con il tuo negoziante locale, insegui monete, fai grandi salti e realizza obiettivi divertenti a ogni giro finché non avrai visto tutto!

Capcom Arcade Stadium

Durante l’ultimo Nintendo Direct, Capcom ha svelato che tutti i 32 classici arcade inclusi in Capcom Arcade Stadium sono ora disponibili per il download digitale dal Nintendo eShop su Nintendo Switch.

Il brivido elettrizzante di una sala giochi arriva su Nintendo Switch con Capcom Arcade Stadium, che offre tre diversi pacchetti di 10 giochi e ognuno di essi mette in risalto un’era diversa di titoli arcade di Capcom. La raccolta include anche il download gratuito di 1943 – The Battle of Midway – e il titolo aggiuntivo separato, Ghosts ‘n Goblins. I fan retrò possono selezionare pacchetti specifici o acquistare un’opzione all-in-one contenente tutti i 32 giochi.

I tre pacchetti singoli di Capcom Arcade Stadium offrono l’accesso a classici degli anni ’80 come BIONIC COMMANDO e STRIDER o a titoli degli anni ’90 come SUPER STREET FIGHTER II TURBOGhosts ‘n Goblins sarà disponibile come gioco aggiuntivo. I giocatori possono anche optare per il pacchetto all-in contenente tutti i 32 giochi: il pack  include tutti e tre i pacchetti con 10 giochi ciascuno, 1943 – The Battle of Midway – senza costi aggiuntivi e l’add-on di Ghosts ‘n Goblins. Oltre all’uscita su Nintendo Switch, Capcom Arcade Stadium arriverà anche su PlayStation®4, Xbox One e Steam. Ulteriori informazioni su queste piattaforme verranno rivelate in un secondo momento.

Per celebrare la resurrezione della leggendaria serie Capcom, l’originale Ghosts ‘n Goblins sarà disponibile gratuitamente come gioco aggiuntivo in Capcom Arcade Stadium prima dell’uscita del 25 febbraio di Ghosts ‘n Goblins Resurrection. Successivamente alla pubblicazione, il gioco aggiuntivo Ghosts ‘n Goblins sarà disponibile per l’acquisto individuale o come parte del pacchetto completo di Capcom Arcade Stadium.

Qui sotto la lista completa dei titoli:

  1. 1943: The Battle of Midway (1987)
  2. Ghosts ‘n Goblins (1985)
  3. Vulgus (1984)
  4. Pirate Ship Higemaru (1984)
  5. 1942 (1984)
  6. Commando (1985)
  7. Section Z (1985)
  8. Trojan (1986)
  9. Legendary Wings (1986)
  10. Bionic Commando (1987)
  11. Forgotten Worlds (1988)
  12. Ghouls ‘n Ghosts (1988)
  13. Strider (1989)
  14. Dynasty Wars (1989)
  15. Final Fight (1989)
  16. 1941: Counter Attack (1990)
  17. Mercs (1990)
  18. Mega Twins (1990)
  19. Carrier Air Wing (1990)
  20. Street Fighter II (1991)
  21. Captain Commando (1991)
  22. Varth: Operation Thunderstorm (1992)
  23. Warriors of Fate (1992)
  24. Street Fighter II Turbo: Hyper Fighting (1992)
  25. Super Street Fighter II Turbo (1994)
  26. Armored Warriors (1994)
  27. Cyberbots: Full Metal Madness (1995)
  28. 19XX: The War Against Destiny (1995)
  29. Battle Circuit (1997)
  30. Giga Wing (1999)
  31. 1944: The Loop Master (2000)
  32. Progear (2001)
Categorie
News

My Camp, un progetto per promuovere videogiochi e sport

Mkers è lieta di annunciare un’importante collaborazione con My Camp, l’innovativo progetto di Beside Events ideato con l’ambizioso obiettivo di appassionare i giovani allo sport attraverso attività multidisciplinari costruite su misura. Tutta l’idea del camp, organizzata e gestita dalla società sportiva dilettantistica Never Give Up a.r.l.,ruota attorno alla multisportività e a delle stazioni tematiche concepite per consentire ai ragazzi di cimentarsi sia in discipline sportive che in percorsi digitali edificati per ampliareil proprio bagaglio esperienziale e motorio, senza rinunciare al divertimento e aattività alternative a contatto con la natura.

My Camp nasce con la decisione di integrare nella propria offerta “formativa” – oltre alle consuete attività sportive e STEAM proposte da Italiacamp, ovvero percorsi esperienziali e didattici suitemi di robotica, coding, stampa 3D, anche il tema dell’eSport, includendo proprio Mkers come attore principale in grado di offrire una visione competente e puntale su ciò che rappresenta il panorama del gaming, sia nel suo orientamento classico che in quello competitivo.

L’unione delle parti nasce dal un lato con il principale scopo di istruire i ragazzi su una delle nuove frontiere dell’intrattenimento, consegnando loro tutti gli strumenti necessari per comprenderlo, ma dall’altro anche come mezzo di aggregazione e unione in grado di abbattere barriere e di spingere alla socializzazione. Nel programma costruito con l’ausilio di Mkers i ragazzi avranno la possibilità di immergersi in giochi capaci di coprire le principali aree sportive, come il Calcio, il Basket, il Tennise la Danza, avendo l’opportunità di cimentarsi rispettivamente in FIFA, NBA2K, Tennis World Tour e Just Dance.

My Camp 2021 si terrà dal 13 al 19 giugno 2021, presso l’Hotel Primula di Pescasseroli (AQ), e potranno partecipare tutti i ragazzi in età compresa tra gli 8 e 14 anni, per un massimo di 80 presenze. Tutti coloro che prenderanno parte al camp saranno suddivisi in gruppi omogenei di età, e saranno seguiti per tutta la settimana da un operatore dello staff abilitato nell’insegnamento/allenamento delle discipline sportive proposte. Sul sito www.mycamp87.it è possibile trovare nel dettaglio tutte le informazioni e le modalità di iscrizione.

Categorie
News

Blizzconline, tutti le novità dall’evento Blizzard

La BlizzConline di Blizzard Entertainment, una versione completamente virtuale della celebrazione annuale dei giochi e della community Blizzard, ha mostrato una lunga serie di novità e annunci della casa di sviluppo.

Durante la cerimonia d’apertura dell’evento appena conclusa, il presidente dell’azienda J. Allen Brack e i capi sviluppatori dei franchise Blizzard hanno riflettuto sul passato e condiviso un’esaltante visione del futuro, rivelando diversi giochi imminenti e aggiornamenti ai contenuti che verranno approfonditi durante lo show:

  • Uno dei titoli più acclamati di sempre nella storia dei videogiochi per PC fa il suo grande ritorno con Diablo II: Resurrected, una rimasterizzazione del classico GdR d’azione Blizzard e della sua premiata espansione, Lord of Destruction, in arrivo più avanti nel corso dell’anno su PC Windows e, per la prima volta, su console. I giocatori su PC possono iscriversi ora su www.diablo2.com per avere la possibilità di partecipare all’imminente fase di test pubblico.
  • Blizzard ha anche svelato il Tagliagole per Diablo IV con un cupo trailer d’annuncio e un filmato di gameplay con la nuova classe in azione. Il Tagliagole è una classe rapida, mobile e letale dotata di una versatilità ineguagliabile. I giocatori possono giocare con il Tagliagole in molti modi diversi, attaccando e intrappolando i nemici o sfruttando veleni, magia d’ombra o altre tecniche specializzate. 
  • Blizzard ha anche molte sorprese in serbo durante l’Anno del Grifone per Hearthstone, il popolare gioco di carte digitale free-to-play, che avrà inizio già nelle prossime settimane. Il nuovo anno di Hearthstone includerà un nuovo set Principale di carte destinato a portare una ventata d’aria fresca e l’introduzione del formato Classico, che permetterà ai giocatori di creare mazzi e competere con le carte di Hearthstone così com’erano alla pubblicazione del gioco, nel 2014.
  • In arrivo con l’Anno del Grifone è anche la prima espansione di Hearthstone del 2021, Forgiati nelle Savane, ispirata all’iconica ambientazione di World of Warcraft in cui milioni di avventurieri hanno iniziato a forgiare le proprie leggende, disponibile per il preacquisto su www.playhearthstone.com.
  • Più avanti nel corso dell’anno arriverà anche Mercenari di Hearthstone, una modalità competitiva e per giocatore singolo in cui i giocatori potranno radunare potenti personaggi dall’universo diWarcraft e potenziarli inbattaglie ad alto tasso strategico.
  • World of Warcraft, Blizzard ha annunciato Catene del Dominio, il primo grande aggiornamento ai contenuti in arrivo nel 2021 per la recente espansione Shadowlands, oltre a un nuovo programma di mascotte per beneficenza che fornirà due mascotte (la scimmia Banana e il bradipo Daisy) ai giocatori del WoW moderno una volta raggiunti gli obiettivi della donazione. Blizzard ha anche rivelato Burning Crusade Classic, un’autentica ricreazione dell’acclamata prima espansione di World of Warcraft. Anch’essa sarà disponibile più avanti nel corso dell’anno e inclusa nell’abbonamento esistente di World of Warcraft senza alcun costo aggiuntivo per i giocatori.
  • Ora inclusa come parte della Celebration Collection per l’anniversario di Blizzard su PC Windows (via Battle.net), come parte della Blizzard 30-Year Celebration Collection su console o come gioco a sé stante su console, la Blizzard Arcade Collection è un set digitale dei successi originali per console di Blizzard The Lost Vikings, Rock N Roll Racing e Blackthorne, rinnovati per le piattaforme moderne.

Ti potrebbe interessare anche:
New World, l’ultima speranza per gli MMORPG

Diablo II: Resurrected

Diablo II, uno dei più acclamati titoli per PC della storia dei videogiochi, fa finalmente ritorno… e gli Inferi non sono mai stati così belli. Quest’oggi, Blizzard Entertainment ha rivelato Diablo II: Resurrected, la rimasterizzazione definitiva di Diablo II e della sua espansione Lord of Destruction, due capisaldi dell’iconica serie di giochi di ruolo d’azione dell’azienda.

Diablo II è stato descritto dalla rivista Time come “verosimilmente il miglior gioco di ruolo di tutti i tempi, nonché miglior dungeon-crawler di tutti i tempi e miglior gioco per PC di tutti i tempi.” Diablo II: Resurrected riaccoglie gli eroi veterani e invita una nuova generazione di giocatori a vivere la sua storia oscura, andare alla ricerca di bottino e provare un gameplay “hack-and-slash” viscerale con grafica rimodernata che sfrutta al meglio i nuovi hardware.

Diablo II: Resurrected prende i modelli 2D basati sugli sprite portandoli nel presente con un rendering fisico totalmente in 3D, illuminazione dinamica e animazioni ed effetti delle magie riprogettati, il tutto con un’incredibile risoluzione in 4K. Tutti i 27 minuti di filmati classici del gioco, che narrano il viaggio del misterioso Oscuro Viandante, sono stati rifatti da zero. Anche i tetri suoni di Sanctuarium e la sua colonna sonora memorabile sono stati rimodernati per supportare l’audio in Dolby Surround 7.1. Con questi miglioramenti ai comparti audio e video del gioco, Diablo II: Resurrected mostrerà ancora una volta la profondità del gameplay e il design caratteristico che ha continuato a intrattenere i giocatori di tutto il mondo fino a oggi.

“Diablo II è stato un gioco fondamentale per Blizzard e milioni di giocatori di tutto il mondo. Con Diablo II: Resurrected, siamo felici di poter riportare questo classico su PC e anche su console, includendo la progressione multipiattaforma, in modo che i giocatori possano rivivere quei ricordi o provare l’intramontabile gameplay di Diablo II per la prima volta sulla piattaforma che preferiscono,” ha dichiarato J. Allen Brack, presidente di Blizzard Entertainment. “Con i nuovi audio e video in alta risoluzione di Diablo II: Resurrected, il gioco è divertente e coinvolgente oggi quanto lo era venti anni fa.”

Coloro che preferiscono un’esperienza più nostalgica possono passare dalla grafica moderna a quella originale in qualunque momento solamente premendo un pulsante. Diablo II: Resurrected potrà anche sembrare un gioco nuovo, ma le sue caratteristiche, meccaniche e peculiarità sono completamente intatte, e sono stati implementati alcuni miglioramenti generali richiesti da molti giocatori, come quello del Forziere Condiviso. 

Diablo II: Resurrected include sette classi altamente personalizzabili tra cui scegliere: Amazzone, Barbaro, Negromante, Paladino e Incantatrice fanno parte del gioco base, mentre Assassina e Druido sono state aggiunte con l’espansione Lord of Destruction. I giocatori potranno personalizzare il proprio personaggio selezionando le abilità e i talenti, creando oggetti e incastonando gemme in essi, collezionando interi set d’armatura, ottenendo armi e armature uniche, creando combinazioni di parole runiche e molto altro ancora.

Diablo II: Resurrected è un pacchetto completoche contiene una miriade di avventure e porterà i giocatori nel letale mondo di Sanctuarium, dove affronteranno Diablo, il Signore del Terrore, e le forze degli Inferi attraverso i quattro avvincenti Atti della campagna originale di Diablo II. Essi incontreranno il loro amato mentore e studioso Deckard Cain, combatteranno al fianco dell’Arcangelo Tyrael e incontreranno altri personaggi che sono diventati parte indelebile della storia dei videogiochi. Questa edizione include anche tutti i contenuti dell’espansione Lord of Destruction, con il prosieguo del viaggio nell’Atto V, dove i giocatori affronteranno coraggiosamente i pericoli del Monte Arreat prima di provare a sconfiggere Baal, l’eponimo Signore della Distruzione.

Sviluppato da Blizzard Entertainment e dallo studio interno Vicarious Visions, Diablo II: Resurrected arriverà più avanti nel corso dell’anno su PC Windows, Xbox Series X|S, Xbox One, PlayStation 5, PlayStation 4 e Nintendo Switch. Con la progressione multipiattaforma** tra tutte quelle supportate, i giocatori potranno giocare con il proprio personaggio e mantenere tutti i loro oggetti, indipendentemente dalla piattaforma su cui stanno giocando.

World of Warcraft: Burning Crusade Classic

– Oltre il Dark Portal c’è il regno devastato delle Outland, dove le armate della demoniaca Legione Infuocata si preparano a invadere l’intero pianeta di Azeroth. Più avanti nel corso dell’anno, i giocatori di World of Warcraft torneranno nella fenditura vile della Hellfire Peninsula per fermare l’invasione alla sorgente, riscopriranno cosa si nasconde nelle foreste fungine di Zangarmarsh e affronteranno di nuovo Illidan the Betrayer in Burning Crusade Classic, la riproposizione originale di Blizzard Entertainment della prima acclamata espansione di World of Warcraft.

“La community di World of Warcraft ha messo in chiaro quanto volesse WoW Classic, e ora non vede l’ora di continuare il viaggio con The Burning Crusade,” ha dichiarato J. Allen Brack, presidente di Blizzard Entertainment. “Sin dal lancio di WoW Classic e con l’uscita degli aggiornamenti ai contenuti, abbiamo capito molto di quello che i giocatori vogliono da quest’esperienza nel 2021. Stiamo lavorando per assicurarci che il viaggio dei giocatori nelle Outland sia epico come non mai, sia che attraversino di nuovo il Dark Portal, sia che lo vedano per la prima volta.”

Burning Crusade Classic sorge sulle epiche fondamenta di World of Warcraft Classic e fornisce ai giocatori l’opportunità di vivere il successivo leggendario capitolo della saga di Warcraft. Con il lancio e nel corso degli aggiornamenti ai contenuti successivi, la riproposizione creerà di nuovo tutte le caratteristiche originali del 2007, tra cui:

  • Il regno devastato delle Outland: attraversa i minacciosi dirupi e pinnacoli delle Blade’s Edge Mountains, dove anche i draghi temono di volare, caccia insieme agli Orchi Mag’har incorrotti tra le isole fluttuanti di Nagrand, combatti contro gli agenti demoniaci della Burning Legion tra le ombre del Black Temple e molto altro.
  • Due nuove razze giocabili: combatti per l’Orda con gli Elfi del Sangue, creature alla ricerca di una nuova fonte di potere arcano che un tempo dava loro sostentamento, o unisciti all’Alleanza con i Draenei, esiliati delle Outland in cerca di una nuova dimora.
  • Combatti nelle arene: unisciti ai tuoi alleati più fidati e mettete alla prova le vostre abilità nel PvP nelle arene 2v2, 3v3 o 5v5 come Ring of Trials o Circle of Blood.
  • Librati in aria con le cavalcature volanti: prendi il volo nei caotici cieli di Netherstorm e sorvola la nefasta regione di Shadowmoon Valley con l’introduzione delle nuove cavalcature volanti nelle Outland.
  • completa le spedizioni da 5 giocatori ambientate nella foresta cristallina di Tempest Keep e nelle Caverns of Time, dove gli eroi assistono agli eventi del passato di Azeroth. Entra nell’incursione da 10 giocatori di Karazhan e delle sue sale infestate, e potenzia il tuo equipaggiamento fino allo scontro finale contro Kil’jaeden nell’incursione da 25 giocatori del Sunwell Plateau.
  • lavora potenti gemme e incastonale nell’equipaggiamento dei personaggi con la professione Jewelcrafting, scegli tra la fazione degli Aldor e quella degli Scryer a Shattrath per scoprire le loro ricompense uniche, crea un Paladino dell’Orda o uno Sciamano dell’Alleanza e molto altro.

Prima di entrare nel Dark Portal, i giocatori dovranno fare una scelta per ognuno dei loro personaggi esistenti di WoW Classic: progredire nell’era di Burning Crusade con gli altri eroi dell’Orda e dell’Alleanza sul proprio reame o continuare l’avventura sul contenuto originale di WoW Classic nei nuovi reami “Era Classic“, in arrivo con la pubblicazione di Burning Crusade Classic. I giocatori che vogliono provare il meglio di entrambi i mondi potranno “clonare” ogni personaggio di WoW Classic con un servizio facoltativo a pagamento, grazie al quale ogni eroe potrà avventurarsi in Burning Crusade Classic mentre la sua copia potrà continuare l’avventura originale su un reame “Era Classic”. Ulteriori dettagli sui diversi tipi di reami e sulle opzioni disponibili per i personaggi verranno forniti in seguito.

Ai giocatori che non hanno alcun personaggio pronto ad attraversare il Dark Portal e vogliono avventurarsi nelle Outland con i loro amici, Blizzard offrirà anche un’opzione di potenziamento istantaneo al livello 58 poco prima della data di pubblicazione dell’espansione. Per preservare l’integrità delle imprese compiute dai giocatori su WoW Classic, questo potenziamento non si potrà usare sui reami Era Classic o sulle nuove razze Elfi del Sangue e Draenei. Inoltre, i giocatori potranno potenziare un solo personaggio per account di World of Warcraft. Ulteriori dettagli, inclusi prezzi e disponibilità, verranno annunciati in futuro.

Hearthstone, Anno del Grifone

Hearthstone volerà verso una nuova era nelle prossime settimane con l’inizio dell’Anno del Grifone, che introduce modifiche su larga scala, centinaia di nuove carte e nuovi emozionanti modi di giocare. L’Anno del Grifone decollerà con la prima espansione Forgiati nelle Savane, ispirata all’iconica regione di World of Warcraft in cui milioni di intrepidi avventurieri dell’Orda hanno affondato i denti (o le zanne) per forgiare la propria leggenda.

In concomitanza con l’inizio dell’Anno del Grifone ci sarà il lancio del nuovo set Principale di Hearthstone, che sostituirà gli esistenti set Base e Classico con una studiata selezione di 235 carte (che include sia carte nuove che carte pubblicate in passato), dando nuovo vigore al gioco sia ai nuovi arrivati che ai veterani. Parallelo al lancio del set Principale, l’arrivo del nuovo formato Classico permetterà ai giocatori di creare mazzi e competere usando i set di Hearthstone originali, come quando fu pubblicato nel 2014.

Più avanti nel corso dell’anno è invece in arrivo Mercenari di Hearthstone, una nuova modalità competitiva per giocatore singolo in cui i giocatori raduneranno e potenzieranno squadre di potenti eroi e antagonisti di Azeroth per metterli alla prova in una serie sempre diversa di emozionanti battaglie tattiche.

I giocatori vedranno i loro mercenari evolversi in versioni più potenti e ottenere esperienza, equipaggiamento e nuove abilità mentre combattono in missioni roguelike generate casualmente e altamente rigiocabili.

“L’Anno del Grifone sarà emozionante, ricco di eventi e pieno di nuovi contenuti ed esperienze per Hearthstone,” ha dichiarato J. Allen Brack, presidente di Blizzard Entertainment. “Forgiati nelle Savane ci porterà in un luogo proveniente direttamente da World of Warcraft e molto caro a molti dei nostri giocatori. Il set Principale continuerà a rinnovare il gioco su base annuale, mentre Mercenari Hearthstone e il formato Classico introdurranno nuovi fantastici modi di giocare.”

Espansione Forgiati nelle Savane

Forgiati nelle Savane affonda le sue radici in World of Warcraft, introducendo 135 nuove carte ispirate ai personaggi e alle storie che hanno definito la sua amata e ostile ambientazione. Oltre a nuove abilità e meccaniche, Forgiati nelle Savane introduce 10 servitori Mercenari Leggendari, ognuno in rappresentanza di una delle classi di Hearthstone, le cui storie si dipaneranno durante l’Anno del Grifone, anche nella nuova modalità Mercenari di Hearthstone.

Blizzard Arcade Collection

Trent’anni fa, alcuni sviluppatori di software decisero di dare vita a uno studio per la creazione di videogiochi a cui loro stessi avrebbero voluto giocare. Tra le loro prime creazioni, tutte acclamate dalla critica, ci furono The Lost Vikings, Rock N Roll Racing e Blackthorne, giochi che riflettevano i principi di progettazione della società che presto sarebbe diventata Blizzard Entertainment. Oggi, Blizzard è orgogliosa di annunciare la Blizzard Arcade Collection, una collezione digitale dei titoli originali, aggiornati e ora disponibili per PC Windows, Nintendo Switch, PlayStation4 e Xbox One (e anche per PlayStation5 e Xbox Series X|S grazie alla retrocompatibilità).

Su PC Windows, la Blizzard Arcade Collection fa parte della Celebration Collection, un pacchetto celebrativo di oggetti dei giochi Blizzard pubblicato all’inizio di questo mese per festeggiare il 30° anniversario della società. I giocatori che lo avessero già acquistato riceveranno la Blizzard Arcade Collection automaticamente. Una versione specifica per console di questo pacchetto sarà disponibile da oggi come Blizzard 30-Year Celebration Collection.

“The Lost Vikings, Rock N Roll Racing e Blackthorne ci hanno permesso, in buona sostanza, di creare Warcraft, Diablo e StarCraft quindi abbiamo pensato che la Blizzard Arcade Collection sarebbe stato il modo più giusto e divertente per rivisitare le radici della nostra società,” ha dichiarato J. Allen Brack, presidente di Blizzard Entertainment. “Molti giocatori Blizzard di tutto il mondo ricordano con affetto il tempo trascorso davanti a questi giochi e ci hanno chiesto spesso di riportarli in vita per le piattaforme moderne, quindi siamo entusiasti non solo di proporre loro questa versione, ma anche di ampliare la loro esperienza con nuove caratteristiche e funzionalità disponibili per la prima volta.”

I giochi della Blizzard Arcade Collection sono disponibili sia nel formato Original Edition che in quello potenziato, la Definitive Edition (dettagli più sotto). Ogni versione contiene miglioramenti come la mappatura dei tasti personalizzata e la possibilità di tornare indietro nel gioco fino a 10 secondi. Le Original Edition di The Lost Vikings e Blackthorne includono una “modalità Spettatore“, che permette ai giocatori di osservare un’anteprima ed entrare in gioco in qualunque momento. Ogni versione di ogni gioco (tranne la Definitive Edition di Rock N Roll Racing) include l’opzione di salvare il progresso in qualunque momento. Nella Blizzard Arcade Collection c’è anche un museo digitale con vari materiali bonus, come elementi grafici e di sviluppo dei giochi, contenuti inutilizzati, aneddoti sulla storia, interviste e altro ancora.

Nostalgia rinnovata

Ogni elemento della Blizzard Arcade Collection mette in risalto l’attenzione al divertimento, alla personalità e ai dettagli presente in tutti i giochi Blizzard. I giochi sono tutti impegnativi e avvincenti, e offrono un’anteprima di ciò che si sarebbe evoluto nell’approccio tipico di Blizzard, ossia la creazione di gameplay appaganti, design ricchi di colori e uno spiccato tono umoristico.

In The Lost Vikings, i giocatori vestono i panni di Baleog il Feroce, Erik il Rapido e Olaf il Robusto, tre intrepidi vichinghi che devono usare le proprie abilità uniche collaborando per risolvere centinaia di rompicapi, sconfiggere i nemici e ritrovare la strada verso casa. La Definitive Edition di The Lost Vikings mette insieme tutti gli aspetti migliori delle versioni originali per console del gioco, combinando l’esperienza audio e grafica della prima pubblicazione con livelli e filmati extra, e il supporto per un massimo di tre giocatori nelle partite cooperative in locale, funzioni che erano state aggiunte in versioni successive.

Con una serie di circuiti esplosivi e un’epica colonna sonora rock e metal, Rock N Roll Racingmette i giocatori al volante in un’esperienza di corse e demolizioni esagerata. I giocatori scelgono tra vari piloti con diversi talenti e una serie di auto personalizzabili, ognuna dotata di un arsenale aggiornabile progettato per superare in astuzia e distruggere (letteralmente) gli avversari. Nella Definitive Edition sono stati aggiunti gli effetti ambientali, come la neve o la pioggia, e fino a quattro giocatori (non solo due come nella Original Edition) possono competere in multigiocatore in locale. Inoltre, sono stati aggiunti altri circuiti di gara per un totale di 384 varianti, il supporto alla risoluzione in 16:9, le registrazioni delle canzoni che facevano parte della colonna sonora originale del gioco, nuove canzoni e la nuova voce fuoricampo di “Loudmouth Larry”.

Blackthorne racconta la storia di Kyle “Blackthorne” Vlaros, un soldato letale dotato di forza bruta, astuzia animalesca, un passato misterioso e un fucile sempre più potente. Nei panni dell’omonimo protagonista, i giocatori combattono per realizzare il proprio destino, facendosi strada attraverso un mondo alieno futuristico in 2D pieno di mostri mutanti e orde di goblin, in uno sforzo tenace per liberare la propria gente. La Definitive Edition include un’area aggiuntiva da esplorare, che in precedenza era disponibile solo nella versione a 32-bit di Blackthorne, e una mappa con “nebbia di guerra” che si rivela man mano che i giocatori esplorano ogni livello.

Le Definitive Edition mettono anche a disposizione The Lost Vikings, Rock N Roll Racing e Blackthorne per un pubblico globale più ampio che mai, offrendo per la prima volta in assoluto ai giocatori di tutto il mondo di giocare a queste pietre miliari di Blizzard in italiano, coreano, spagnolo latino americano, portoghese brasiliano, polacco, russo, cinese semplificato e cinese tradizionale, oltre alle versioni già disponibili in precedenza: francese, tedesco, giapponese e spagnolo europeo.

Categorie
News

Annunci della settimana, da Monster Hunter Rise a Persona Strikers 5

Nonostante ritenga questo Nintendo Direct abbastanza sottotono, la mole di titoli annunciati sono veramente tanti e si sommano ai diversi trailer e annunci di contenuti aggiuntivi arrivati anche per altre piattaforme.

Ricordandovi che questa sezione contiene solamente i comunicati stampa ufficiali che ci sono arrivati durnte la settimana (e quindi non troverete alcuni annunci importanti come Splatoon 3), il mio interesse ricade sicuramente sul già citato Monster Hunter Rise, NieR Replicant ver.1.22474487139, l’italiano Dry Drowning in arrivo anche su Nintendo Switch e la nuova espansione di Legends of Runeterra.

Qui sotto trovate tutti gli annunci che ci sono arrivati, compresi alcuni contenuti aggiuntivi come quelli per Assassin’s Creed Valhalla e Captain Tsubasa Rise of New Champions.

Monster Hunter Rise Debut Trailer

Durante l’ultimo Nintendo Direct, Capcom ha rivelato nuovi mostri, due nuovi luoghi e scorci dell’incombente Rampage nell’ultimo trailer di Monster Hunter Rise. Il drammatico trailer include una prima occhiata ai nuovi mostri Rakna-Kadaki e Almudron, cinque mostri che tornano e gli abitanti del villaggio di Kamura che si uniscono per respingere Rampage.

Dopo aver lasciato il villaggio, quando il gioco arriverà su Nintendo Switch il 26 marzo 2021, i cacciatori potranno esplorare le appena annunciate Lava Caverns e le assolate Sandy Plains, oltre ai luoghi di caccia precedentemente rivelati.

Samurai 5 Warriors

KOEI TECMO Europe è felice di annunciare il ritorno di uno dei suoi franchise più iconici con SAMURAI WARRIORS 5 , in arrivo quest’estate. L’ultimo capitolo della serie Omega Force amata dai fan ricca di azione 1 vs 1,000 è attualmente in sviluppo per Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One (giocabile su Xbox Series X|S tramite retrocompatibilità) e PC Windows PC tramite Steam.

SAMURAI WARRIORS 5 segna una nuova rivisitazione del franchise e include una trama completamente nuova, nonché design dei personaggi rinnovati e una nuova presentazione visiva elegante. Un nuovo inizio per l’esperienza SAMURAI WARRIORS, il titolo lancia i giocatori nel periodo Sengoku, puntando i riflettori del gioco sui personaggi Nobunaga Oda e Mitsuhide Akechi. Ma cosa c’è dietro l’elettrizzante schermaglia SAMURAI? Scoprilo durante il livestream mensile di SAMURAI WARRIORS 5, in arrivo il 25 febbraio, con aggiornamenti regolari in arrivo prima del lancio del gioco questa estate!

NieR Replicant ver.1.22474487139

SQUARE ENIX ha mostrato delle nuove dinamiche di gioco che includono grafica e combattimenti migliorati e dei brani musicali riarrangiati per NieR Replicant ver.1.22474487139…, una versione moderna di NieR Replicant. Il video mostra il protagonista da giovane, mentre visita il regno deserto di Façade insieme ad una squadra di compagni improbabili: la feroce guerriera Kainé e il tomo magico Grimoire Weiss. La sua visita lo porterà a indagare nel Tempio di Barren, dove la sua esplorazione culminerà in una battaglia boss contro uno sciame di cubi senzienti misteriosi.

NieR Replicant ver.1.22474487139… uscirà su PlayStation 4, Xbox One (inclusa Xbox One X) e PC (Steam) il 23 aprile 2021.

Persona 5 Strikers

Unisciti ai Ladri Fantasma e abbatti le misteriose forze che stanno rubando i desideri in tutto il Giappone in Persona 5 Strikers, disponibile dal 23 febbraio!

Mentre i Ladri Fantasma indagano su una serie di strani casi che si stanno verificando in tutto il Giappone, scoprono un altro regno in cui persone innocenti vengono incarcerate e costrette a rinunciare ai desideri del loro cuore per i capricci del sovrano di questo luogo. Nel tipico stile dei Ladri Fantasma, useranno tutto ciò che hanno per liberare i prigionieri, restituire i loro cuori e contrattaccare contro la corruzione nella loro battaglia più esplosiva!

Persona 5 Strikers è in arrivo su PlayStation 4, Nintendo Switch e Steam il 23 Febbraio! I giocatori che prenoteranno la Digital Deluxe Edition ora avranno accesso al gioco quattro giorni prima, il 19 Febbraio.

World’s End Club

NIS America è felice di annunciare che World’s End Club arriverà su Nintendo Switch! La storia completa del Go-Getters Club sarà disponibile il 28 maggio 2021.

La Limited Edition di World’s End Club, disponibile per il pre-order sul NISA Europe Online Store, contiene la Deluxe Edition di World’s End Club per Nintendo Switch, la soundtrack completa “Anthem of Friendship” in digitale, l’art book “Go-Getters Club Yearbook”, la spilla “Club Leader’s Badge”, il supporto in acrilico “Endless Carousel” e una Collector’s Box.

La Deluxe Edition, disponibile presso retailer selezionati, contiene World’s End Club per Nintendo Switch, il mini art book di “Go-Getters Club Yearbook”, alcuni pezzi della soundtrack “Anthem of Friendship” in digitale e la cover reversibile.

MotoGP 21

Milestone e Dorna Sports S.L. sono orgogliose di annunciare che MotoGP 21, il prossimo capitolo dell’entusiasmante serie di giochi di simulazione su due ruote, arricchirà la grande storia del franchise. In arrivo su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch, PC, Steam ed Epic Games Store, MotoGP 21 sarà lanciato il  22 Aprile, 2021.

SaGa Frontier Remastered e Legend of Mana

SQUARE ENIX ha confermato che due amati GdR giapponesi classici PlayStation ritorneranno quest’anno con i titoli di Legend of Mana e SaGa Frontier Remastered. I giocatori potranno divertirsi con delle versioni rimasterizzate di questi amatissimi titoli con varie migliorie, tra cui una grafica e un gameplay ottimizzati sia per la gioia dei fan di vecchia data che dei nuovi giocatori.

 I giocatori in Europa potranno scoprire per la prima volta il quarto capitolo della serie Mana, Legend of Mana, che uscirà il 24 giugno. Mettendosi nei panni del protagonista, potranno partire all’avventura per trovare il mistico Mana Tree visto in sogno, per poi scoprire, però, che la mappa del mondo è in realtà vuota. Durante il viaggio otterranno dei manufatti speciali da piazzare sulla mappa per dare vita a città e dungeon tramite il sistema Land Creation. Ci sono vari modi per proseguire a seconda delle scelte che si fanno, in modo da avere un’esperienza di gioco più personale e unica che mai.

Legend of Mana avrà una grafica rimasterizzata, una colonna sonora riarrangiata e il minigioco “Ring Ring Land”, che sarà disponibile per la prima volta in occidente. Nel corso della loro avventura, i giocatori incontreranno un vivace cast di personaggi, affronteranno temibili mostri in combattimenti in tempo reale ed esploreranno il vasto mondo di Fa’Diel al ritmo della storia intramontabile di Legend of Mana.

Legend of Mana sarà disponibile in formato digitale per Nintendo Switch, PlayStation 4 e PC (STEAM) dal 24 giugno. I giocatori che acquisteranno Legend of Mana prima del 23 luglio riceveranno una ricompensa per l’acquisto iniziale che includerà dieci avatar e un tema personalizzato di Legend of Mana per PlayStation 4 o uno sfondo di Legend of Mana per PC (STEAM).

Marvel’s Avengers Operazione: Hawkeye – Futuro Imperfetto

SQUARE ENIX ha annunciato che Marvel’s Avengers verrà pubblicato su PlayStation 5 e Xbox Series X|S il 18 marzo 2021, insieme al secondo nuovo supereroe giocabile: Clint Barton, conosciuto come Hawkeye, arciere impareggiabile dalla precisione leggendaria. Coloro che possiedono la versione del gioco per PlayStation 4 o Xbox One possono passare alla versione per console di nuova generazione senza costi aggiuntivi e trasferire i salvataggi per mantenere i propri progressi.

Clint Barton porterà nel roster i propri talenti unici all’interno di Marvel’s Avengers Operazione: Hawkeye – Futuro Imperfetto, senza costi aggiuntivi per i possessori del gioco base su tutte le piattaforme. Oltre al nuovo supereroe giocabile e al nuovo capitolo della storia dell’Iniziativa Avengers, Marvel’s Avengers Operazione: Hawkeye – Futuro Imperfetto introduce anche un nuovo e potente nemico: il Maestro, una versione di Hulk con l’intelligenza di Bruce Banner e la forza e le capacità di Hulk, divenuto folle in un futuro apocalittico.

Fall Guys su Nintendo Switch

I grandi amici Mediatonic e Devolver Digital sono entusiasti di annunciare che Fall Guys: Ultimate Knockout arriverà su Nintendo Switch quest’estate. Rivelato durante l’ultimo Nintendo Direct, il dinamico duo ha creato un esclusivo teaser trailer con i loro amati jellybeans in una corsa per una ricercata console Switch.

https://youtu.be/aaIs_tQBMKc

Plants vs. Zombies: Battle For Neighborville Complete Edition su Nintendo Switch

Prepara i cannoni per il succo e preparati per la battaglia! PopCap Vancouver, uno studio di Electronic Arts, ha annunciato che il suo sparatutto più bizzarro debutterà su Nintendo Switch il 19 marzo con Plants vs. Zombies: Battle For Neighborville Complete Edition. Con l’introduzione di nuovi giocatori a Neighborville, una regione suburbana in cui lo scontro tra flora e non morti è sempre fiorente, Plants vs.Zombies: Battle For Neighborville Complete Edition darà ai giocatori l’opportunità di sbloccare tutti i personaggi e i contenuti delle edizioni standard PlayStation, Xbox e PC, così come i contenuti post-lancio, direttamente tramite gioco offline o online.

https://youtu.be/YBYW0p6jGZY

Knockout City

Electronic Arts e Velan Studios hanno presentato Knockout City, un gioco multiplayer a squadre ricco di azione che porta abilità, profondità e stile al gioco del dodgeball e lo trasforma in dodgeBRAWL! In Knockout City, le battaglie intense sono uno stile di vita ei giocatori dovranno padroneggiare l’arte di lanciare, catturare, passare e schivare in un’esperienza divertente ma altamente competitiva che li colpirà in faccia con tante sorprese. KnockoutCity, il nuovo gioco con l’etichetta EA Originals, sarà disponibile il 21 maggio 2021 su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC tramite Origin e Steam, nonché PlayStation 5 e Xbox Series X | S. Il gioco supporterà anche il cross-play e la progressione incrociata su tutti i sistemi.

OUTRIDERS

SQUARE ENIX è lieta di annunciare che OUTRIDERS, l’attesissimo sparatutto GdR di People Can Fly, gli sviluppatori di Gears of War: Judgment e BULLETSTORM, eSquare Enix External Studios, gli ideatori di SLEEPING DOGSJUST CAUSE, arriverà su Google Stadia.

OUTRIDERS includerà la funzionalità Stream Connect, esclusiva di Stadia, che permette ai giocatori di vedere i loro amici mentre giocano in tempo reale grazie a delle finestre sovraimposte.

“Siamo lieti di collaborare con Google per portare OUTRIDERS su Stadia con funzionalità esclusive e performance di altissimo livello, che permetteranno ai giocatori di vivere un’esperienza fantastica su tutti i dispositivi supportati”, ha dichiarato Jon Brooke, Co-Head of Studio presso Square Enix External Studios.

OUTRIDERS uscirà su Google Stadia il 1° aprile 2021.

Legends of Runeterra: Gli Imperi degli Ascesi

Gli imperi degli Ascesi aggiungerà 110 nuove carte a Legends of Runeterra, tra cui nove campioni e una nuova regione, Shurima, una vasta, mistica, brutale e antica landa desertica, dove un tempo sorgeva il più potente impero di Runeterra, crollato molto tempo fa. I giocatori potranno scoprire la nuova espansione il 3 marzo.

In vista dell’uscita, Riot Games svelerà quotidianamente le nuove carte dell’espansione tramite i suoi canali social.

Overcooked! All You Can Eat

Team17 e Ghost Town Games hanno oggi annunciato che Overcooked! All You Can Eat arriverà su Nintendo Switch, PlayStation 4, Steam e Xbox One il 23 marzo. Lanciato inizialmente su Xbox Series X|S e PlayStation 5 nel 2020, Overcooked! All You Can Eat include tutti i 200 livelli di entrambi i giochi, inclusi tutti i DLC, sette nuovi livelli e una nuovissima assist mode, completamente migliorata fino a 4K e funzionante a 60 fps (30 fotogrammi al secondo su Nintendo Switch). Il multiplayer multipiattaforma sarà anche reso disponibile per gli chef che giocano su tutte le piattaforme in un aggiornamento post-lancio gratuito.

Dry Drowning

 Leonardo Interactive, publisher italiano proprietario dell’etichetta VLG Publishing, in collaborazione con Studio V, annuncia ufficialmente che ‘Dry Drowning’, visual novel a tema thriller psicologico, sarà disponibile su Nintendo Switch il 22 febbraio 2021.
 
Ambientato nell’anno 2066, nei meandri della distopica città di Nova Polemos, Dry Drowning cala i giocatori all’interno di una fitta rete di misteri e raccapriccianti omicidi, ispirati ad antichi miti greci. Il titolo è una visual novel di nuova concezione, ed affronta nel corso dell’evolversi della storia, tematiche mature e controverse quali il razzismo, il sessismo, l’immigrazione e la politica estremista. Da sottolineare inoltre l’innovativo sistema di gioco che gestisce l’elemento d’indagine, che consente al giocatore, mediante l’azione di una serie di meccaniche di gioco, di scoprire realmente se il proprio interlocutore stia dicendo o meno la verità.

The Sisters: Party of the Year

Wendy e Marine, le protagoniste di uno dei più amati comics francesi degli ultimi anni, The Sisters, stanno organizzando la festa più grande di sempre, che si terrà su console e PC!

Ispirato ai fumetti creati da William & Christophe Cazenove, e realizzato da Balio Studio, questo adventure/party game porta tutti i giocatori in un viaggio dentro un universo coloratissimo, pieno di divertentissimi mini-game perfetti per tutta la famiglia e per sfidare gli amici.

Wendy, giovane ragazza scontrosa, ha tutta l’intenzione di mettere in piedi la più memorabile festa di fine anno di sempre, ma prima che possa chiedere il permesso ai genitori la sua impicciosa sorellina le ruba l’idea e corre subito da mamma e papà. E qui sorge il problema: i genitori approveranno una sola festa. Per stabilire chi delle due avrà il diritto di organizzare il super-party, le due sorelle si cimenteranno in una serie di sfide una più folle dell’altra.

Non solo. La modalità avventura mette a disposizione un intero mondo pieno di attività da affrontare in modalità single player oppure in multiplayer, nella quale fino a 4 giocatori potranno divertirsi insieme, scegliendo tra i 16 diversi personaggi tratti dal fumetto.

The Sisters: Party of the year sarà disponibile dal 16 giugno 2021 su PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e PC. Il gioco sarà retrocompatibile per PlayStation 5 e Xbox Series S|X.

Heavy Metal Machines

Dopo aver annunciato alla fine dell’anno scorso che Heavy Metal Machines sarebbe arrivato su console, Hoplon Infotainment è pronto a mettere il pedale sul metallo e annunciare che il gioco sarà disponibile per PlayStation 4 e Xbox One il 23 febbraio. Il titolo sarà anche compatibile con PlayStation 5 e Xbox Series X|S.

I giocatori potranno collaborare con gli amici su qualsiasi piattaforma attraverso il multiplayer multipiattaforma e combattere l’un l’altro in arene post-apocalittiche controllando una selezione crescente di veicoli e armi.

Per celebrare il lancio della console, tutti gli utenti PlayStation e gli abbonati Xbox Gold e GamePass Ultimate saranno ricompensati, nelle prime due settimane, con pacchetti esclusivi che includono Battle Pass, personaggi e altri oggetti della stagione.

KeyWe

Sold Out e Stonewheat & Sons sono lieti di annunciare che l’adorabile puzzle game KeyWe arriverà quest’estate su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X | S, Xbox One e Nintendo Switch.

Il simpaticissimo e caotico gioco co-op che permetterà ai giocatori di digitare telegrammi, spedire pacchi e inviare messaggi urgenti impersonando due uccellini kiwi che lavorano per i servizi postali, sarà disponibile in versione fisica e digitale su tutte le console quest’estate, contemporaneamente alla pubblicazione digitale per PC.

“Siamo molto entusiasti di annunciare l’arrivo di KeyWe su console,” ha dichiarato Joel Davis, Artista e Animatore presso Stonewheat & Sons. “Il nostro obiettivo è sempre stato quello di portare KeyWe al maggior numero di giocatori possibile, quindi siamo entusiasti che i giocatori su tutte le principali console e PC possano sperimentare il divertimento e le calamità del Telepost di Bungalow Basin dal day one.”

“Dopo aver ritirato il premio per il “Miglior gioco per famiglie” ai gamescom Awards dello scorso anno, siamo stati così entusiasti di condividere maggiori dettagli su KeyWe con tutti,” ha aggiunto Katie Clark, Product Manager presso Sold Out. “Non vediamo l’ora che quest’estate i giocatori di tutte le età scoprano tramite il gioco completo il caos del nostro ufficio postale.”

Valorant: Corsa alle Armi

Riot Games ha introdotto Corsa alle armi, una nuova modalità per VALORANT. Si tratta di una modalità veloce e frenetica, perfetta per provare nuove e potenti armi in compagnia.

Corsa alle armi è una modalità veloce e frenetica creata per divertirsi in compagnia e perfetta per incoraggiare i giocatori a fare pratica con nuove armi. In questa modalità, all’inizio della partita ai giocatori vengono fornite armi potenti. Tuttavia, man mano che questi ottengono uccisioni, le loro armi vengono periodicamente sostituite da altre più impegnative da usare e meno letali. In questa versione del classico Gun Game reinterpretato per VALORANT, i giocatori affrontano questa prova in squadra utilizzando una serie di armi e abilità iconiche della modalità principale.

Corsa alle armi è una sfida 5 vs 5 che prevede armi e abilità semi-casuali con una durata media per partita di circa otto minuti.

Assassin’s Creed Valhalla: Razzie Fluviali

Ubisoft ha annunciato un nuovo aggiornamento per Assassin’s Creed Valhalla che darà contenuti gratuiti a tutti i giocatori: una nuova modalità, aggiornamenti per gli Jomsviking, nuove abilità e ricompense e due costruzioni sbloccabili nell’Insediamento: il Molo per le Razzie Fluviali e la Jomsviking Hall.

Le Razzie Fluviali sono un’aggiunta permanente al gioco e una nuova modalità rigiocabile in grado di arricchire l’esperienza di saccheggio di Assassin’s Creed Valhalla. La modalità comprende:

  • Razzie più impegnative, con mappe e ricompense uniche nelle quali il giocatore può spaziare senza interferire con la progressione del gioco principale né con le alleanze in Inghilterra. Al contrario della modalità di raid originale, il gruppo di assalto può essere perso temporaneamente se il giocatore non lo rianima durante il raid.
  • Un equipaggio di Jomsviking: Recluta un’orda di Jomsviking (composta da altri giocatori online) condotti dal tuo Luogotenente Jomsviking.
  • Una nuova nave lunga: Una nuova nave lunga completamente personalizzabile in esclusiva per la modalità di gioco, la cui stiva può essere migliorata per permettere il trasporto di più materiale ottenuto dalle Razzie Fluviali.

Captain Tsubasa Rise of New Champions: 3 nuovi DLC

questa primavera tre nuovi personaggi calcheranno i campi di Captain Tsubasa Rise of New Champions:

  • Mark Owairan: Capitano della Nazionale giovanile dell’Arabia Saudita. È chiamato il Principe del Deserto ed è l’erede della famiglia reale. 
  • Shingo Aoi: Studente del secondo anno che ammira Tsubasa. È sempre sorridente e non si arrende mai.
  • Ryoma Hino: Un giocatore giappo-uruguagio che si è trasferito in America per confrontarsi con i giocatori della sua generazione.

Ognuno di questi personaggi arriverà con il suo set unico di abilità e può essere aggiunto al proprio dream team!