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The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom – Recensione

The Legend of Zelda ritorna e lo fa in grande stile con la principessa Zelda come protagonista

The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom è l’ultimo capitolo della celebre serie di giochi di avventura di Nintendo, e rappresenta un’evoluzione significativa rispetto ai suoi predecessori. Questo gioco combina elementi classici della serie con nuove meccaniche di gioco, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente. In questa recensione di The Legend of Zelda Echoes of Wisdom, esploreremo in dettaglio gli aspetti tecnici, il gameplay, la grafica, la trama e le innovazioni introdotte in questo titolo.

Zelda si “veste” bene per l’occasione

Una delle prime cose che colpisce in Echoes of Wisdom è la sua grafica. Il gioco utilizza uno stile artistico che combina elementi 2D e 3D, creando un mondo vibrante e dettagliato. Le ambientazioni sono ricche di colori e dettagli, con una cura particolare per i paesaggi e gli ambienti naturali. Le animazioni, dal canto loro, contribuiscono a rendere il mondo di Hyrule vivo e dinamico.

Il gioco si ispira spudoratamente al remake di Link’s Awakening, utilizzando anche stessa tecnologia e stessa tecnica.

Il frame rate oscilla tra i 30 e 60 FPS durante il gameplay, di norma negli ambienti aperti e negli incontri con i boss avremo i 30 FPS, nei dungeon invece arriveremo a 60. La risoluzione del gioco varia dai 1080p quando si utilizza in versione docked ai 720p quando in modalità portatile.

Una qualità comunque che rimane costante per l’intero sviluppo del gioco.

Lato sonoro, il gioco è stato apprezzato per l’attenzione ai dettagli sia nella colonna sonora sia negli effetti. Temi che si adattano perfettamente al gioco (anche se spesso un filo ripetitivi) ed effetti sonori che contribuiscono ad aumentare l’immersione nel titolo.

Zelda e Tri, binomio perfetto

Il gameplay di Echoes of Wisdom è una fusione di elementi classici della serie Zelda con nuove meccaniche innovative. Il gioco mantiene la struttura di dungeons e puzzle tipica della serie, ma introduce anche nuove modalità di interazione con l’ambiente. Una delle principali novità è quella di creare “echi” o più volgarmente repliche di nemici sconfitti e di altri oggetti utili che ci consentiranno di affrontare i puzzle nei modi più svariati grazie ai poteri che l’entità non meglio precisata Tri ci donerà.

Questa meccanica permette ai giocatori di evocare creature sconfitte per combattere al loro fianco e di creare oggetti come letti, scatole e trampolini per superare ostacoli e raggiungere nuove aree. La gestione di questi echi è resa ancora più interessante dal fatto che le “copie” sono limitate e ci vorrà tutto il vostro ingegno per scegliere i giusti pezzi o i giusti nemici da utilizzare.

Recensione Echoes of Wisdmon: dungeon

Protagonisti

In Echoes of Wisdom, la protagonista principale è la principessa Zelda, un cambiamento significativo rispetto ai giochi precedenti in cui Link era il personaggio centrale. Questo cambiamento di prospettiva rende la trama più particolare e secondo me anche interessante. Ho apprezzato molto, personalmente, la variazione sul tema. Zelda porterà i giocatori ad esplorare Hyrule per sigillare misteriose fratture viola che minacciano il regno.

La storia è ben scritta come d’altronde Nintendo ci ha abituato fin dagli inizi ed offre una narrazione costante che si sviluppa attraverso dialoghi e scene cinematiche. La presenza di Zelda come protagonista permette di esplorare nuovi aspetti del suo personaggio e del suo ruolo nel mondo di Hyrule, rendendo la trama fresca e interessante. a mio modo di vedere.

Innovazioni e novità principali

Come detto, in questo capitolo, la protagonista principale è la principessa Zelda, un diverso ed apprezzato punto di vista dal quale affrontare le avventure che il mondo di Hyrule ci prospetta. Rispetto ai giochi precedenti in cui eravamo abituati ad usare Link come eroe, sicuramente è una ventata di novità. Zelda, grazie a Tri (forse una fata alla fine) utilizza un potente bastone chiamato Tri (ma và…) per creare “echi” di oggetti e nemici trovati in Hyrule. Questi echi possono essere utilizzati in vari modi creativi per risolvere enigmi e combattere nemici.

Il gioco, inoltre, offre una vasta esplorazione di Hyrule, con personaggi eccentrici, missioni secondarie, minigiochi, abiti, accessori e molto altro. Fortunatamente oltre a creare echi, Zelda ha altre abilità potenti come Sincronia e Sincronia inversa, magie che permettono di manipolare oggetti e nemici in modi del tutto particolari come ad esempio quando Zelda sposta oggetti oppure vi si collega tramite la magia per spostarsi insieme ad essi. Il gioco, nel pieno stile Zelda, include dungeons pieni di nemici, enigmi e boss mostruosi, offrendo sfide avvincenti e varie. Infine le fratture. Zelda deve affrontare fratture misteriose apparse in tutta Hyrule risolvendo enigmi ed affrontando nemici nel tentativo di richiuderle e salvare coloro che ne sono stati intrappolati ed il Regno.

Recensione Echoes of Wisdmon: combattimento

Performance

Dal punto di vista tecnico, Echoes of Wisdom è generalmente ben ottimizzato, anche se presenta alcune problematiche di performance. Durante le sessioni di gioco, possono verificarsi cali di frame rate e piccoli bug, ma nel complesso l’esperienza di gioco rimane fluida e piacevole. Quello che davvero non ho sopportato è stata la gestione delle repliche a disposizione, un elenco infinito da cui scegliere che spezza decisamente il ritmo del gioco. Si poteva fare di più.

Conclusione

The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom è un titolo che riesce a combinare con successo elementi classici della serie con nuove meccaniche di gioco, offrendo un’esperienza unica e coinvolgente. La grafica accattivante, il gameplay innovativo e la trama avvincente rendono questo gioco un must per tutti i fan della serie e per i nuovi giocatori. Nonostante alcune pecche veniali di performance il gioco mantiene sempre un alto livello di qualità e divertimento.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: Switch
  • Data uscita: 26/09/2024
  • Prezzo: 59,99 €

Ho nuovamente provato il gioco a partire dal day one su Nintendo Switch

Di Corrado Fermariello

Primo computer? Commodore 64...ne è passata di acqua sotto i ponti, e io con lei, ritrovandomi oggi, superati gli anta ad amare ancora il videogioco come forma di intrattenimento

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