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Star Wars Outlaws, per Digital Foundry “è realizzato magnificamente su PS5 e Series X/S, a parte qualche problemino”

Un gioco ben ottimizzato e che ricalca il buon lavoro tecnico già visto su Avatar: Frontiers of Pandora

Dopo i voti della stampa internazionale, anche l’autorevole canale YouTube The Digital Foundry ha pubblicato la propria recensione (tecnica) sul nuovo open world di Ubisoft, Star Wars Outlaws. Gli esperti hanno promosso il lavoro svolto da Massive Entertainment e dallo Snowdrop Engine su PlayStation 5 e Xbox Series X/S, nonostante qualche problemino, in particolare su Xbox Series S.

PS5 e Xbox Series X offrono tre impostazioni grafiche: la modalità qualità a 30fps, la modalità bilanciata a 40fps (per schermi a 120Hz) e modalità prestazioni a 60fps. Il lavoro svolto da Massive Entertainment è molto simile a quanto già visto su Avatar: Frontiers of Pandora. Tuttavia, la versione per Series S presenta un’unica modalità bloccata a 30 fps. Di conseguenza, in termini di qualità grafica è abbastanza semplice capire quale sia la scelta migliore. La modalità prestazioni a 60 fps utilizza risoluzioni interne da 720p a 1080p; la modalità bilanciata a 40 fps è compresa tra 936p e 1252p; la modalità qualità a 30 fps raggiunge le risoluzioni di base più elevate tra 1134p e 1620p. Infine, Series S si accontenta di una risoluzione compresa tra 720p e 1080p, in linea con i risultati già ottenuti con Avatar.

Nel complesso, l’engine Snowdrop si è dimostrato all’altezza nel riprodurre l’universo di Star Wars. Outlaws è un gioco ben ottimizzato, nonostante Outlaws non sia un gioco pulito a livello tecnico, con alcuni punti deboli in mezzo a una tendenza generale di brillantezza. In particolare, la modalità prestazione su PS5 e Serie X sacrifica molto la qualità dell’immagine. Per Digital Foundry, la scelta migliore è giocare Star Wars Outlaws in modalità bilanciata, perchè offre un equilibrio tra impostazioni visive, qualità dell’immagine e stabilità del frame-rate. La modalità a 30 fps è una buona alternativa per chi non ha uno schermo a 120 Hz.

Di Antonino Savalli

Nato con Nintendo, cresciuto con PlayStation e formato con il PC, ho sempre trovato nella scrittura il legame per apprezzare tutte le esperienze videoludiche (e non) vissute.

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