Atomfall, il nuovo titolo di Rebellion Developments, potrebbe inizialmente richiamare alla mente la celebre serie Fallout. Tuttavia, i creatori ci tengono a sottolineare che nonostante le somiglianze superficiali, Atomfall si distingue nettamente, offrendo ai giocatori un’esperienza unica nel panorama dei giochi post-apocalittici.
Fin dalla sua presentazione, Atomfall è stato spesso paragonato a Fallout. Il direttore artistico di Rebellion, Ryan Greene, ha riconosciuto queste comparazioni, affermando: “Sapevamo che sarebbe stato confrontato con Fallout, ma una volta giocato, ci si rende conto che è qualcosa di diverso”. Questa consapevolezza ha spinto il team a sviluppare un gioco che, pur condividendo tematiche simili, offre un’esperienza distinta.
Un’ambientazione unica nell’Inghilterra degli anni ’60
Atomfall si svolge in un’Inghilterra alternativa degli anni ’60, offrendo un’ambientazione retrofuturistica che differisce dalle terre desolate americane di Fallout. Questa scelta stilistica conferisce al gioco un’atmosfera unica, immergendo i giocatori in un mondo post-nucleare con un tocco britannico distintivo.
Atomfall dura circa 25 ore, ma i completisti potranno estendere l’esperienza dedicandosi alle numerose attività secondarie. Il gioco non segue la struttura tradizionale di missioni principali e secondarie; invece, presenta una rete di storie interconnesse. Greene ha spiegato che il gioco è “una ragnatela di storie collegate, quindi anche se si interrompe un filo, si può trovare un altro che riporta al mistero generale”.
Infine Atomfall promette un’ampia libertà. È possibile completare l’intero gioco senza uccidere nessuno, oppure adottare un approccio più aggressivo, eliminando ogni personaggio incontrato. Questa libertà influisce sulle diverse conclusioni disponibili, aumentando la rigiocabilità e offrendo esperienze diverse a seconda delle scelte effettuate.