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Kunitsu-Gami: Path of the Goddess – Recensione

Capcom ha raccontato il folklore giapponese portando freschezza e divertimento. Approfondiamo Kunitsu-Gami in questo recensione

Fin dal suo annuncio e dalle prime immagini rilasciate da Capcom, Kunitsu-Gami: Path of the Goddess ha catturato la nostra attenzione. L’originalità del concept, la direzione artistica molto particolare e la sapiente regia di Capcom erano subito riuscite a solleticare il nostro interesse. I primi filmati relativi al gameplay e soprattutto la demo gratuita distribuita dagli sviluppatori avevano ulteriormente aumentato il nostro hype. Kunitsu-Gami sembrava davvero poter essere quella ventata di aria fresca di cui il mondo dei videogiochi aveva davvero bisogno in questo periodo.

Dopo un’attenta analisi e una prova sul campo approfondita siamo pronti per scrivere il nostro giudizio su questa recensione di Kunitsu-Gami: Path of the Goddess. Sguainate le vostre katane e unitevi a noi in questa nuova battaglia contro le forze del male!

Una montagna da purificare

La trama di Kunitsu Gami è, in realtà, piuttosto lineare. La storia è ambientata sul monte Kafuku, un luogo immaginario ispirato al Giappone feudale. Il monte viene venerato dai suoi abitanti, in quanto ritenuto l’abitazione delle divinità. Principale officiante dei rituali è la sacerdotessa Yoshiro, la quale guida gli abitanti in una serie di preghiere e danze propiziatorie durante le quali questi ultimi vestono una serie di maschere dotate a loro volta di poteri divini. Purtroppo, però, l’eccessiva avidità degli abitanti porta la corruzione all’interno della montagna. Una notte, una serie di portali demoniaci si spalancano nei pressi della cima del monte. Da essi fuoriescono una serie di terribili demoni, che iniziano a seminare i loro miasmi per tutta la montagna.

La stessa Yoshiro riesce a malapena a fuggire grazie alla sua fida guardia Soh e al sacrificio di alcuni degli abitanti. Indebolita dall’attacco dei demoni e privata di quasi tutte le maschere, alla nostra Yoshiro non rimane altro che intraprendere un lungo e difficile cammino per purificare la montagna. Durante il suo viaggio la sacerdotessa ha il compito di liberare tutti i principali luoghi del monte Kafuku dall’influsso dei demoni, recuperare le maschere e riportare la montagna sacra alla sua purezza originaria.

Nei panni di Soh, il giocatore ha il compito di guidare Yoshiro lungo il suo cammino, proteggendola dei demoni e aiutandola nel suo pellegrinaggio. I due protagonisti compiono il viaggio con la consapevolezza che esso potrebbe avere un prezzo molto alto, dal momento che Yoshiro sembra assorbire l’oscurità della montagna dentro di sé, con tutti i rischi che questo comporta.

Il setting di Kunitsu-Gami, per quanto semplice e non originalissimo, ha il pregio di immergere da subito il giocatore nell’avventura. Inoltre, ai più attenti non sfuggiranno varie similitudini, oltre che con prodotti legati al folklore del Giappone medievale, come il fortunato Demon Slayer, anche con il mai dimenticato Okami, che narrava la vicenda di una dea impegnata a purificare la terra del Giappone dal male.

Giorno e notte

Il gameplay di Kunitsu-Gami si mostra da subito diviso in due fasi distinte, che nel gioco corrispondono alle ore del giorno e della notte. Durante il giorno, compito di Soh e del giocatore è quello di purificare l’area in cui ci troviamo. Grazie al suo ventaglio magico, il nostro spadaccino è infatti in grado di liberare alcune specifiche zone dai miasmi. Tuttavia, solo Yoshiro è in grado di purificare completamente l’area. Per far ciò, la nostra sacerdotessa deve raggiungere il portale demoniaco principale per sigillarlo. Compito di Soh è dunque purificare il sentiero che Yoshiro deve percorrere in modo di consentirle di arrivare integra al portale.

Nel momento in cui cala il buio, tuttavia, dal portale iniziano a fuoriuscire orde di demoni. Durante questa fase, molto più improntata all’azione, Soh dovrà eliminare quanti più demoni possibili e soprattutto tenerli alla larga da Yoshiro, totalmente incapace di difendersi dai malvagi. Durante le battaglie Soh non agisce da solo (almeno non sempre). Infatti, purificando il villaggio lo spadaccino ha la possibilità di liberare gli abitanti imprigionati dalle maledizioni dei demoni. Una volta liberi, essi si uniscono allo scontro, fornendo a Soh sia un aiuto negli scontri sia una serie di abilità di supporto, che variano in base alla classe che il giocatore sceglie di assegnare loro.

Tra strategico e Hack and Slash

Il gameplay di Kunitsu-Gami è davvero particolare e originale. Questa nuova avventura unisce sapientemente elementi action tipici del genere hack and slash (per approfondire vedi questo articolo) con caratteristiche e dinamiche dei giochi strategici. Durante il giorno è fondamentale la scelta delle classi da assegnare ai nostri compagni. La maggior parte di esse, come ad esempio gli arceri, i lanceri e i boscaioli, sono dotate unicamente di abilità combattive. Altre, come lo sciamano o l’asceta, possono rallentare i demoni nemici o provvedere a curare Soh e i suoi compagni. Vi sono anche classi, come il ladro, utili a raccogliere oggetti extra seminascosti all’interno dello scenario. La scelta della classe va compiuta con grande attenzione, dal momento che ogni classe che assegniamo ha un costo, costituito da alcune sfere magiche.

Le sfere possono essere ottenute sconfiggendo i demoni, purificando lo stage o rompendo alcuni particolari elementi dello scenario. Il loro utilizzo va ponderato con grande attenzione, dal momento che anche i movimenti di Yoshiro le consumano. Dunque, per giungere integri alla fine di ogni livello, occorre tenere sempre sotto controllo tutti i nostri compiti e le azioni da eseguire. Nella maggior parte dei livelli, oltre ai nostri combattenti, è presente anche un ulteriore accompagnatore. Esso ha il compito di riparare alcune strutture disseminate nel livello. Si tratta di solito di piccole fortificazioni difensive o di vere e proprie trappole, in grado di danneggiare pesantemente i demoni o di rallentarli.

Fondamentale è infine la gestione del percorso di Yoshiro. Una volta che avremo purificato il suo sentiero, appare una sagoma lampeggiante della sacerdotessa. Essa indica il punto in cui Yoshiro arriverà prima dell’arrivo della notte. Se la sagoma è azzurra significa che Yoshiro raggiungerà il portale prima che faccia buio. Se invece è bianca, i demoni arriveranno prima che lei possa completare la purificazione. É anche possibile (e in molti casi consigliabile) interrompere il percorso della sacerdotessa prima del tempo. Se per esempio lungo il percorso sono presenti strutture difensive è bene far fermare Yoshiro presso quelle piuttosto che ad una distanza ridotta dal portale. In quest’ultimo caso infatti, pur riducendo la strada da percorrere il giorno successivo, si espone la nostra sacerdotessa a rischi maggiori.

Risulta quindi chiaro come il primo elemento chiave per aver successo in Kunitsu-Gami sia una buona pianificazione, frutto di un attento studio dell’ambiente e di un’accurata gestione delle risorse.

Durante la notte, come già detto, vanno invece in scena gli scontri con i demoni. Come intuibile, sarà di solito Soh a sobbarcarsi il grosso dello scontro. Il nostro eroe è in grado di sferrare attacchi veloci con la sua katana e di eseguire fendenti potenziati, accompagnati da uno spettacolare alone arancione (che mi ha ricordato molto da vicino i vari kata di Demon Slayer). É ovviamente possibile combinare questi due attacchi insieme per creare una serie di combo. Soh è anche in grado di saltare e sferrare micidiali attacchi volanti. Pur non avvicinandosi nemmeno a giochi come Bayonetta o Devil May Cry, controllare Soh in battaglia risulta abbastanza divertente ed intuitivo.

Per quanto riguarda le abilità difensive, Soh è in grado di schivare e parare. Un uso eccessivo della parate tuttavia indebolirà il vigore del nostro eroe, che rimane indifeso per alcuni secondi una volta che esso viene esaurito. Si può ovviare al problema tramite le parate perfette, che risultano piuttosto ostiche e di difficile esecuzione (come è giusto sia). Anche in questa fase, tuttavia, l’elemento strategico è ben presente. Tramite la pressione del tasto R1, infatti, è possibile in ogni momento spostare i nostri alleati. Ciò risulta utile soprattutto se occorre proteggere Yoshiro in modo ancora più urgente oppure se ci si accorge di aver lasciato scoperto un potenziale passaggio di attacco per i demoni. In Kunitsu-Gami ogni classe ha punti di forza e di debolezza ed è più o meno adatta a fronteggiare determinati tipi di demoni.

Avvicinandoci ai nostri amici potremo anche curarli tramite l’uso di razioni (ottenibili anche purificando gli animali durante il giorno) e persino cambiare la loro classe durante lo scontro, a patto di avere a disposizione il giusto numero di sfere magiche. Se l’energia di Yoshiro dovesse esaurirsi a causa degli attacchi dei demoni, la partita finisce. Se invece è Soh a morire, egli si trasforma in una sorta di spirito. In questa forma Soh ha la sola capacità di guidare gli altri abitanti. Può riprendere le sue sembianze solo dopo aver raccolto un numero adeguato di sfere magiche, ottenibili, come già, detto, dai demoni sconfitti.

Quasi tutti i luoghi, dopo essere stati purificati, sbloccano uno scontro con un boss, di solito rappresentato da un gigantesco demone particolarmente spaventoso e pericoloso. Anche in questi scontri Soh è accompagnato da una serie di aiutanti, il cui numero è fisso. Inutile dire che la scelta dei ruoli gioca un ruolo fondamentale anche in queste battaglie, spesso (ma non sempre) anche più delle nostre abilità con parate, schivate e combo.

Il Gameplay di Kunitsu-Gami è davvero divertente, coinvolgente ed appagante. Strategia e azione si fondono in modo davvero impeccabile e il giocatore è sempre stimolato a dare il massimo, si tratti di usare il cervello o di essere veloci di polpastrelli. Anche il livello di difficoltà è ben bilanciato. Se i primi stage sono tutto sommato semplici, le ultime sfide sono vere e proprie battaglie campali, in cui il giocatore deve continuamente monitorare l’intero campo di gioco ed è chiamato a prendere decisioni in modo rapido e tempestivo.

La preparazione è la chiave

Kunitsu-Gami ha una struttura a livelli. Dalla mappa di gioco sarà sempre scegliere se progredire nella storia oppure visitare di nuovo un’area già purificata. In questo modo il giocatore ha la possibilità di utilizzare gli abitanti per effettuare le riparazioni delle varie strutture dei villaggi. Queste operazioni forniscono una serie di premi, che consistono, oltre che nelle ormai note sfere spirituali, in una serie di risorse utili per potenziare sia Soh sia soprattutto i nostri compagni.

Visitando la tenda di Yoshiro, infatti, è possibile, investire le nostre risorse per potenziare una determinata classe. La scelta delle classi su cui investire dipende naturalmente dal nostro stile di gioco e da quali unità preferiamo schierare in battaglia. Sempre nella tenda principale avremo la possibilità di modificare l’equipaggiamento di Soh. Il nostro eroe infatti può essere equipaggiato con due reliquie magiche, che vanno a modificare le sue statistiche oppure a donargli delle abilità particolari. Di nuovo, a noi la scelta di quale setup prediligere. Potenziare Soh ci permette infine di sbloccare nuove abilità o di potenziare le sue capacità di guida sbloccando nuovi comandi.

Particolare importanza ha poi la scelta di un particolare amuleto, in grado di determinare la mossa speciale di Soh. Durante gli scontri, tramite la pressione di R2, Soh è infatti in grado di scatenare una potente tecnica segreta. Queste tecniche sono molto differenziate tra loro e sono sia di tipo offensivo che difensivo. Avere equipaggiata la mossa speciale giusta risulta spesso determinante, soprattutto nelle durissime battaglie coi boss.

Un comparto tecnico nella media

Se, dal punto di vista del gameplay, Kunitsu-Gami ci ha davvero colpiti favorevolmente, lo stesso purtroppo non si può dire per quanto concerne il lato tecnico. Da una parte, il sonoro del gioco è assolutamente azzeccato. Le tracce presenti sono tutte molto d’atmosfera e ricreano perfettamente le atmosfere del Giappone feudale. Degno di nota soprattutto il modo in cui la musica cambia con lo scorrere del tempo, divenendo sempre più incalzante con l’avvicinarsi della notte.

Graficamente parlando, invece, Kunitsu-Gami è un gioco appena nella media. Sia gli sfondi che i modelli dei personaggi, pur risultando di buona fattura, non sembrano assolutamente in grado di competere con le produzioni più blasonate. Anche il taglio artistico, per quanto assolutamente coerente e piacevole, non mostra nessun particolare guizzo creativo, a differenza di quanto fece a suo tempo Okami. Davvero un peccato.

L’esperienza è maestra

Dal punto di vista della longevità, Kunitsu-Gami, fortunatamente, non delude. Completare la storia principale porta via un tempo variabile tra le 15 e le 20 ore. Tuttavia ogni livello presenta una serie di sfide extra, che il giocatore può tentare di superare ripetendo le battaglie tutte le volte necessarie. Dalla mappa di gioco, infatti, è possibile non solo visitare i luoghi già purificati ma anche ripetere le sfide di ogni livello. Anche dopo diverse ore di gioco, il gameplay si mantiene interessante e stimolante, riuscendo quasi sempre a non far cadere il giocatore nella noia e nella frustrazione. Anche se abbiamo ravvisato una curva di difficoltà non sempre coerente. Ci è capitato di abbattere al primo tentativo molti degli ultimi boss e di restare arenati per ore davanti ad uno dei primi.

Un altro difetto del gioco è la gestione delle razioni. Queste ultime infatti, possono essere ottenute solamente da determinati forzieri, come premi randomici nella tenda oppure purificando gli animali presenti negli scenari. Non è possibile produrle né acquistarle nei campi base. Questo obbliga il giocatore rimasto a secco dopo uno scontro particolarmente impegnativo a rifare un livello precedente solo per ottenere i preziosi strumenti di cura.

Intendiamoci, non si tratta di difetti particolarmente gravi e significativi, ma di semplici piccolezze. Nel complesso, l’esperienza di Kunitsu-Gami è stata davvero coinvolgente, piacevole e divertente. Questo gioco, con la sua originalità, è riuscito ad allontanarci per un po’ dalla monotonia di un mercato dei videogiochi ormai dominato da sparatutto online e avventure open world. Non si tratta certamente di un capolavoro, né di un titolo rivoluzionario, ma è un gioco che consigliamo davvero a tutti di provare almeno una volta. Potreste restare davvero affascinati come è successo a noi.

Conclusione

Kunitsu-Gami: Path of the Goddess è stato davvero una bellissima sorpresa. Un gioco fresco, originale e divertente, che unisce in maniera impeccabile strategia e azione, condendoli con una trama avvincente ed un’ambientazione azzeccata e coinvolgente, che strizza l’occhio a numerose opere conosciute ed apprezzate. Peccato per il comparto tecnico, in particolare la grafica, non all’altezza delle produzioni di ultima generazione. Si tratta comunque di un gioco consigliatissimo, soprattutto per gli amanti delle avventure e della strategia.

Dettagli e Modus Operandi
  • Piattaforme: PS5, Xbox Series X/S, PC, PS4, Xbox One
  • Data uscita: 19/07/2024
  • Prezzo: 49,99 €

Ho provato il gioco a partire dal day one su PlayStation 5 grazie a un codice fornito dal publisher

Di Marco Gioletta

Appassionato di videogiochi fin da bambino, tramite il commodore 64 del mio papà. Grande fan sia di Sony che di Nintendo, con una grande passione per le avventure ed i picchiaduro. Laureato in lettere e amante di lettura e scrittura.

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