Non sempre i giochi di successo hanno una bella trama. Numerose serie, come ad esempio Super Mario Bros., Minecraft o Fortnite, hanno ottenuto un successo strabiliante pur senza vantare una storia particolarmente elaborata. Tuttavia, soprattutto per determinati generi videoludici, la qualità della trama resta un fattore di importanza assolutamente primaria. In questo articolo andremo a riscoprire insieme dieci perle della storia dei videogiochi che devono il loro successo soprattutto all’eccezionale bellezza della loro trama.
Non a caso, molti di questi titoli sono riusciti a sconfinare dal mondo dei videogiochi, per ispirare pellicole cinematografiche, serie TV e numerosi altri media. Come moderni aedi, prepariamoci a cantare di nuovo le imprese tramandate da questi grandi capolavori. Prepariamoci a riscoprire insieme queste gemme e magari anche a fare qualche nuova scoperta.
Monkey Island 2: Lechuck’s Revenge
Ideato dal geniale Ron Gilbert, il secondo capitolo di Monkey Island apparve su PC nell’ormai lontano 1991. La seconda avventura di Guybrush Treepwood vedeva nuovamente il nostro temibile pirata alle prese con la sua nemesi Lechuck.
Fresco fresco di risurrezione (causata indirettamente proprio da Guybrush) Lechuck minaccia di distruggere il nostro eroe grazie ai temibili poteri delle bambole Voodoo. Solo il leggendario tesoro Big Whoop sembra essere in grado di salvare Guybrush.
La ricerca del tesoro porta il videogiocatore ad esplorare numerose isole, risolvere enigmi tanto complessi quanto divertenti e conoscere un enorme numero di bizzarri e pittoreschi personaggi. Una grafica ed un sonoro di ottima qualità, tanto umorismo e soprattutto tonnellate di divertimento, condito dalla folle genialità di Gilbert, rendono la trama di Monkey Island 2 la più memorabile dell’intera saga. A completare il tutto, un finale che fa discutere ancora oggi i fan.
Il gioco è uscito anche in versione rimasterizzata ed è disponibile su Steam a prezzi davvero abbordabili. Assolutamente consigliato a chiunque ami le avventure e la risoluzione degli enigmi.
Detroit: Become Human
Sviluppato da Quantic Dream sotto la direzione di David Cage, già famoso per titoli come Fahrenheit e Heavy Rain, Detroit: Become Human fu pubblicato nel 2018 per PC e PS4.
L’opera ci trasporta in una Detroit futuristica in cui degli avanzatissimi androidi affiancano ormai da tempo gli umani nella vita di tutti i giorni, svolgendo mansioni di ogni genere e imitando la vita umana in praticamente ogni suo aspetto.
Ma cosa accadrebbe se questi androidi acquistassero una coscienza propria? Attraverso gli occhi di tre protagonisti distinti, ognuno con i suoi scopi e obiettivi (a volte in conflitto), Detroit tenterà di rispondere a questa domanda. Il gioco propone una trama matura, coinvolgente e con numerosi colpi di scena.
Come da tradizione per i giochi di Quantic, Detroit propone numerosi finali differenti, quasi tutti davvero ben pensati. L’aspetto che più mi ha colpito di Detroit è la straordinaria capacità dei suoi protagonisti di creare empatia. Il giocatore viene ben presto letteralmente risucchiato all’interno del gioco, anche grazie alla forte tensione che la storia riesce a trasmettere in (quasi) ogni sua parte.
Se vi piacciono la fantascienza, la psicologia e le trame coinvolgenti, Detroit: Become Human è certamente il gioco che fa per voi.
The Legend Of Zelda: Majora’s Mask
Nella serie The Legend Of Zelda la trama, pur avendo un ruolo di primo piano, non è mai stata l’elemento cardine. Nelle varie peregrinazioni di Link la parte del leone è sempre toccata all’esplorazione, alla scoperta di nuove aree e alla risoluzione degli enigmi.
Vi sono tuttavia alcuni titoli all’interno di questa leggendaria saga, come Tears Of The Kingdom o Ocarina Of Time, la cui storia è riuscita ad imprimersi con forza nei cuori dei giocatori. In questa sede abbiamo deciso di focalizzarci sull’episodio più particolare ed “oscuro” dell’intera saga, ovvero Majora’s Mask.
Il gioco uscì nel 1999 su Nintendo 64, sotto la direzione del mitico Shigeru Miyamoto (che abbiamo approfondito in un articolo), coadiuvato da Yusuke Nakano e Takaya Imamura. Pur trovandosi nella situazione di dover raccogliere la pesante eredità di Ocarina of Time, Majora Mask ottenne un successo enorme. Il successo fu tale che vennero realizzate ben 2 riedizioni, una nel 2003 per Gamecube e una seconda nel 2011 per 3DS.
In questa incredibile avventura il nostro Link viene catapultato a Termina, un mondo misterioso e inesplorato, con il compito di salvarlo dal tenebroso Skull Kid, che intende ricorrere alla maschera di Majora per far schiantare la luna su Termina.
Sono molti gli elementi della trama di Majora Mask in grado di lasciare il segno. Le atmosfere oniriche e misteriose, la continua tensione provocata dalla minaccia della luna cadente e la cura delle storie legate alle missioni secondarie sono solo alcuni di essi.
Se non lo avete ancora fatto siete obbligati a riscoprire questa gemma. Non ve ne pentirete.
The Last Of Us
Quando si parla di survival horror, questo capolavoro targato Naughty Dog è uno dei primi titoli a venire nominati da qualsiasi giocatore. Uscita nel 2013 sotto la direzione di Neil Druckmann e Bruce Straley, l’avventura di Ellie e Joel è subito riuscita a conquistare un enorme numero di fan e ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti.
Certo, la trama non è l’unico pregio di The Last Of Us. Il gioco propone un gameplay molto vario, ricco, divertente e coinvolgente, che unisce elementi stealth a dinamiche tipiche degli sparatutto e delle avventure 3D. Tuttavia il punto di forza del gioco risiede sicuramente nell’incredibile storia che Naughty Dog ha saputo narrarci.
Le atmosfere cupe e disperate del mondo di TLOU, devastato da una tremenda epidemia causata dal fungo cordyceps e i continui colpi di scena che il gioco propone terranno qualsiasi videogiocatore incollato allo schermo fino ai titoli di coda, senza praticamente mai un momento di noia.
Ancor più importante, i protagonisti del gioco sono in tutto e per tutto essere umani, dotati di coraggi e determinazione ma anche di paura, disincanto e tanti altri sentimenti molto meno nobili, che spesso e volentieri determineranno le loro scelte.
Un vero must per ogni appassionato di videogiochi che si rispetti. Un’opera tanto importante e ben scritta da aver ispirato anche una serie HBO, che ha ottenuto un ottimo successo di pubblico e critica.
Final Fantasy VII
Ed eccoci a parlare di un altro mostro sacro della storia dei videogiochi. Final Fantasy VII non solo è stato il primo episodio della saga a sdoganare definitivamente il genere dei JRPG nel mondo occidentale, ma ha anche saputo dar vita ad un universo narrativo capace di durare per più di un ventennio (vedi i recenti episodi Remake).
Sono davvero tanti gli elementi di Final Fantasy VII ad aver influenzato con forza l’immaginario collettivo. Le atmosfere steampunk, la sapiente unione di scienza e tecnologia, l’incredibile carisma dei suoi protagonisti (e antagonisti) e un mondo di gioco credibile e dettagliatissimo.
Naturalmente, anche la trama di FF7 è davvero strepitosa, ricchissima di colpi di scena (chi può dimenticare cosa accade alla fine del primo disco di gioco?) e con un enorme numero di scene emozionanti e memorabili, al punto da diventare iconiche.
Certo, se guardiamo alla qualità generale dell’intreccio, altri episodi della saga, come FFVI o FFIX non hanno nulla da invidiare al settimo capitolo, ma abbiamo deciso di citare FFVII proprio per l’influenza che questo gioco ha avuto sulla storia dei videogiochi e non solo.
God of War Ragnarok
Ammettiamolo: i primi capitoli della saga di Kratos non brillavao particolarmente per la qualità e l’originalità della loro trama. Con l’episodio del 2018, però, le cose sono cambiate profondamente.
Dopo il massacro degli dei della Grecia, God of War ci presenta un Kratos più anziano e maturo, perdipiù con un figlio al seguito. Il Fantasma di Sparta non è più solo una macchina per uccidere, ma un uomo (o meglio un dio) ormai maturo, riflessivo e rude ancor più che in passato.
Anche la trama della saga cambia registro, proponendo un intreccio molto più complesso, con tradimenti, misteri, colpi di scena e scoperte in grado di sorprendere il giocatore e tenerlo letteralmente con il fiato sospeso.
Tutti questi elementi tornano ulteriormente migliorati nel gioco successivo, cioè God Of War Ragnarok. In questa grandiosa avventura, per ora l’ultima della saga, il regista Eric Williams ci regala una vicenda ancor più intricata e ricca di capovolgimenti e cambi di fronte.
Punto di forza di questa storia, oltre al grande carisma dei nuovi personaggi, è indubbiamente il modo in cui i vari misteri vengono via via svelati, spesso tramite eventi davvero drammatici ed inattesi. Da giocare assolutamente, anche senza aver provato nessuno dei capitoli precedenti.
Metal Gear Solid 3: Snake Eater
Parlando di belle trame, nella nostra rassegna non poteva assolutamente mancare la saga di Metal Gear Solid. Nata nel 1987 su MSX2, grazie al genio del visionario Hideo Kojima, la saga di Metal Gear è sbarcata con prepotenza su Playstation nel 1999 con il primo Metal Gear Solid.
Da allora la saga si è sviluppata in parallelo con le nuove console di casa Sony, fino alla burrascosa conclusione avvenuta con Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Durante lo sviluppo di questo gioco, infatti, è avvenuto il “divorzio” tra Kojima e la Konami, ma questa è un’altra storia.
La saga di Metal Gear Solid unisce elementi di thriller, spionaggio, filosofia e storia contemporanea, toccando temi adulti e “scomodi” come la guerra, il business delle armi, la genetica e l’abuso dei social e delle moderne tecnologie. Il tutto unito in una trama credibile, dura e ricca di colpi di scena davvero indimenticabili, resi ancor più memorabili dall’incredibile carisma dei personaggi.
Abbiamo scelto di premiare il terzo episodio, Snake Eater (uscito nel 2004 sulla mitica PS2) poiché tra tutti gli episodi della saga è quello che più di tutti può essere apprezzato anche senza conoscere il resto della saga. Snake Eater infatti propone una storia davvero forte, emozionante e commovente, in cui accompagneremo Naked Snake, lo Snake “originale”, in una missione suicida che lo vedrà contrapposto alla sua stessa mentore, la leggendaria The Boss. Questa esperienza e lo scontro finale con la sua maestra daranno inizio alla leggenda del nostro protagonista, segnandone allo stesso tempo il destino.
Un capolavoro assoluto, da recuperare a qualunque costo, che presto sarà impreziosito dall’uscita di un nuovo remake, che segnerà finalmente il ritorno sugli schermi della saga di Metal Gear Solid, ormai da troppo tempo assente dal panorama videoludico.
Batman: Arkham City
Quello che i Rocksteady Studios hanno realizzato con la saga di Arkham ha davvero dell’incredibile. Non solo infatti questa saga riesce a rendere giustizia alla grandezza del personaggio di Batman, ma presenta una versione dell’uomo pipistrello e dei suoi nemici che nulla ha da invidiare a quelle viste al cinema o nei fumetti.
Tutti gli episodi della saga infatti presentano una trama davvero ben scritta, ricca ed articolata. Ogni personaggio, sia esso un alleato di Batman o uno dei molteplici avversari trova il suo giusto spazio e la sua collocazione all’interno dell’enorme puzzle costruito da Rocksteady.
E, parlando di Batman, quella vista in questa saga è certamente una delle sue versioni più affascinanti e carismatiche, che mette in luce sia le incredibili potenzialità del personaggio sia i suoi lati più oscuri e vulnerabili.
Premiamo Arkham City per l’imprevedibilità della sua trama e per l’ottimo cast di avversari che propone, tra cui spicca, naturalmente, l’immancabile Joker. Nel caso decidiate di giocarlo, preparatevi per il finale. Vi lascerà davvero senza parole!
Persona 5
Se amate le narrazione in stile anime e i drammi adolescenziali, Persona 5 è il gioco che fa per voi. Il capolavoro di Katsura Hashino ci mette nei panni di Joker, ragazzo liceale costretto al trasferimento in seguito ad una falsa accusa di aggressione.
Durante il nuovo anno scolastico, il nostro protagonista si accorgerà ben presto di avere una forte connessione con il Metaverso, mondo spirituale creato dall’inconscio delle persone. Joker (il cui vero nome resta personalizzabile) scopre ben presto di essere in grado di controllare i misteriosi spiriti chiamati Persona. Insieme ad un gruppo di amici fidati dotati di abilità simili alle sue, Joker formerà i Phantom Thieves, un gruppo di eroi del metaverso con la missione di cambiare il cuore delle persone malvagie, costringendole a svelare spontaneamente le loro meschinità.
Questa premessa dà vita ad una trama che non sfigurerebbe in nessun anime moderno. Nell’avventura di Joker si alternano estenuanti battaglie nei palazzi del metaverso, drammi personali e sentimentali della vita reale e vicende più leggere e scanzonate legate alla vita scolastica, tra amicizie, primi amori e esami da superare.
Persona 5 è uno dei migliori rpg dell’ultima decade e si è arricchito anche di una versione Royale, che inserisce nuovi personaggi e arricchisce ulteriormente la trama del gioco. Un acquisto davvero obbligato se amate il genere.
Nier Automata
E quale gioco poteva essere più adatto a concludere la nostra carrellata se non il capolavoro assoluto nato dallo sregolato genio di Yoko Taro? Uscito nel 2017 per ogni piattaforma esistente, Nier Automata si è subito messo in mostra per il suo gameplay da hack and slash frenetico e divertente. Ma dietro alla facciata c’è molto di più.
Il titolo Square, infatti, possiede una delle trame più strane, intricate e vaste mai apparse su qualsiasi media. Non solo infatti Automata presenta un numero spropositato di finali multipli, ma il gioco è in realtà solo la punta di un gigantesco iceberg.
La storia narrata da Yoko Taro infatti si snoda attraverso un numero incredibile di opere diverse. Tra prequel videoludici (tra cui l’intera saga di Drakengard), manga, enciclopedie dedicate e persino opere teatrali, è davvero difficile orientarsi nella tela ordita dal visionario direttore.
Tuttavia, la pazienza di tutti coloro che avranno la forza di risolvere questo incredibile rebus sarà ricompensata. La storia di Nier, infatti, è davvero incredibile. Tragica, struggente ed emozionante, essa sa unire idee fantascientifiche e futuristiche con un profondo studio dell’animo umano, dei suoi desideri e dei suoi timori più reconditi.
Attraverso la storia dell’eterna lotta tra androidi e biomacchine, infatti, Yoko Taro ci mostra la sua visione della storia dell’umanità, delle sue conquiste quasi divine e dei suoi altrettanto roboanti fallimenti. Il tutto valorizzato dalla colonna sonora, una delle più belle mai ascoltate in un videogioco.