Recensione in BREVE
Serious Sam Siberian Mayhem si dimostra essere un gioco decisamente interessante. Fa divertire con il suo ampio parco armi, di cui può sicuramente farsene vanto. Gli elementi da GDR lo caratterizzano ulteriormente, aumentandone la giocabilità e le possibilità di personalizzazione del personaggio. Paga il non aver fatto il salto di qualità per essere considerato una pietra miliare, ma rimane certamente un gioco molto valido e divertente.
8.5
Serious Sam Siberian Mayhem è un FPS sviluppato da Croteam e Timelock Studio. Non ha generalmente bisogno di tante presentazioni il titolo, facendo parte della storica saga del mitico Sam Stone. Per chi fa parte della vecchia guardia come me, questo rappresenta lo sparatutto in prima persona per antonomasia. Se c’é un videogame da non prendere troppo sul serio, dinamico, divertente e decisamente frenetico è questo.
Quel che mi lascia stupefatto è la capacità degli sviluppatori nel cambiare pelle completamente alla saga, più volte, senza mai snaturarne la natura FPS. Negli anni infatti si sono susseguiti capitoli VR della serie, mini-giochi, remake dei primi due capitoli storici (First e Second Encounter) e nuovi episodi (come questo). La sottile linea che li ha caratterizzati tutti è la continua innovazione tecnica e lo sforzo nell’introdurre nuovi elementi, riuscendoci ogni volta con successo! Ciò non è da ignorare, considerando il fatto che remake di saghe alla Mass Effect Legendary Edition hanno riguardato solo la parte tecnica, dopo anni di stallo ed un unico nuovo capitolo.
Serious Sam rimane una delle poche pietre miliari del genere che, seppur in ripresa, da un pò di tempo soffre la mancanza di nuove idee. Il genere degli sparatutto in particolare ha vissuto momenti di difficoltà dovuti al massivo impiego del multiplayer. Questo a discapito del caro vecchio singleplayer, con conseguente abbassamento delle qualità tecniche e ludiche dei giochi stessi. Considerato come il gameplay è cruciale in ogni videogame, lo scarso investimento da questo punto di vista ha fatto ristagnare un pò il genere nel recente passato. Per fortuna però questo gioco sembra non averne sofferto affatto, anzi. Che sia il tempo della rinascita degli FPS? Chissà.
Andiamo ora però ad analizzare il titolo nel dettaglio.
Buona grafica e resa tecnica
A livello tecnico puro il gioco ha nelle grafica un punto di forza. Devo ammettere che in sede di recensione qualche problema di scarsa ottimizzazione è presente. Nonostante abbia una delle più performanti schede video in circolazione (Nvidia Geforce RTX 3070) il gioco soffre di qualche calo di FPS, rallentamenti ed a volte stuttering. Questa è comunque una cosa “normale” vista l’uscita recente del gioco, che presenta una resa grafica potenziale davvero ottima. Anche le texture per le armi, i nemici ed i personaggi sono ben realizzate, con qualche sbavatura nelle ambientazioni, dove si poteva fare di più.
Per quanto riguarda la parte di musica ed audio siamo nella media, niente colonne sonore alla Doom ma “solo” una buona OST di contorno. Menzione d’onore per la perenne ironia di Sam, che ha sempre caratterizzato la saga e continua a farlo. Si poteva osare anche un pò di più con i mini-dialoghi dell’eroe, ma perlomeno fanno da contorno alle sparatorie in maniera simpatica. Carine le citazioni durante i caricamenti.
Nel complesso dunque abbiamo un gioco godibile ma non eccelso nel comparto audio, con una resa grafica di pregio.
Armi, armi ed ancora armi
La parte in cui il gioco si difende meglio, nonostante l’ottima grafica, è il gameplay. Finalmente si ha davanti un titolo che non è affatto semplice, non è banale e soprattutto non è ripetitivo. Dal punto di vista della difficoltà si ha un ottimo equilibrio, con sessioni di gioco impegnative a livello normale ma non proibitive alla Souls-like maniera. In questo modo si è obbligati ad utilizzare tutto l’arsenale a nostra disposizione, dal lanciamissili, al fucile a pompa, passando per le armi utilizzate in coppia. Il parco armi è ben nutrito, ed è inoltre presente una buone dose di mod che possono essere montate in modo fisso o a comando, davvero interessanti.
Ottima aggiunta la possibilità di pilotare mezzi di trasporto, che fanno da contorno alle azioni di gioco e permettono di aggiungere un pò di varietà al tipico shooting. Inoltre la quantità di avversari che possono attaccarci è davvero impressionante, altra caratteristica storica della saga, obbligandoci ancora di più a modificare il nostro stile di gioco. Se infatti ci troviamo davanti ad un kamikaze, non possiamo sperare di affrontarlo con il coltello o il fucile a pompa, pena una veloce dipartita. Al contrario, in caso di avversari che lanciano missili teleguidati, è consigliabile un approccio diretto avvicinandosi con armi a corto raggio.
Vogliamo poi parlare della possibilità di sapere dove dobbiamo andare per seguire la missione principale? Non c’è problema, abbiamo anche questa funzione. Così sappiamo sempre dove dirigerci o, ancora meglio, dove non dirigerci. Si, perché se c’è un approccio che ho sempre utilizzato per scoprire i vari segreti, trovare subito le armi migliori, sopravvivere meglio agli scontri, è dirigersi in direzione opposta a quella che farebbe proseguire la trama. Anche questo aspetto è ben studiato e sono riuscito così a sbloccare vari segreti e missioni facoltative (con annessi potenziamenti e/o armi bonus).
Possiamo inoltre dire che la quantità di armi, mod, potenziamenti è davvero notevole. Unendo a ciò il fatto che sono ora presenti dei gadget, nella forma di potenziamenti funzionali particolari (rallentamento del tempo, vitalità aggiuntiva sopra la soglia dei cento punti, boost della forza) ed un sistema simil GDR per l’acquisto di determinate abilità, si capisce come la giocabilità ne giovi molto. Potremmo preferire un approccio più ignorante con armi da mischia, affrontando la maggioranza dei nemici di petto, piuttosto che imboccare la via delle armi con le abilità per impugnare due lanciamissili o due mitragliatrici. La scelta sta a noi.
Dovrebbe a questo punto essere chiaro cosa intendevo prima quando parlavo del gameplay come punto di forza. Insomma, il titolo innova senza snaturare le tradizioni tipiche della saga. Sono stati fatti degli innesti anche importanti al titolo, è innegabile, senza cambiarne però la pelle da sparatutto divertente ed irriverente. Ed il risultato è godimento puro.
Conclusioni
Serious Sam Siberian Mayhem si è dimostrato un titolo eccezionale, con una resa tecnica buona ed interessanti elementi di innovazione al gameplay. È un titolo capace di divertire davvero tanto, con un parco armi molto ampio ed interessanti elementi da GDR. La frenesia tipica da FPS è intatta e la classica aura scherzosa e divertente del caro Sam Stone non si discute. D’altro canto le musiche non eccezionali, qualche difetto nell’ottimizzazione delle prestazioni grafiche e la mancanza di elementi davvero rivoluzionari non permettono il salto di qualità verso lo status della pietra miliare.
Questo se vogliamo essere davvero pignoli, perchè rimane comunque un gioco degno di essere giocato e su cui investire il proprio tempo, genuinamente ripagato in divertimento.
Dettagli e Modus Operandi
- Genere: Sparatutto, Action
- Lingua: Inglese
- Multiplayer: No
- Prezzo: 19,99€
Ho rincorso mentali in Siberia per circa 15 ore grazie ad un codice gentilmente fornito dal publisher.