Ancora librogame!
Benvenute e benvenuti a questo secondo appuntamento della rubrica dedicata ai librogame (LG)!
Lo scopo è sempre quello: capire cosa sono e cosa c’entrano con i videogiochi… ma per fortuna possiamo avvalerci dell’aiuto di vari big del settore che ci hanno rilasciato delle graditissime interviste. Anche oggi faremo due chiacchiere con un grandissimo autore, ovvero Andrea Tupac Mollica, premiato di recente con l’LGL Award per la categoria Novità dell’Anno a Lucca C&G 2021.
Per chi volesse recuperare tutte le altre interviste uscite (e che usciranno), può trovarle elencate nel box Librogame e Videogame in fondo all’articolo.
Ciao Andrea, puoi presentarti e dirci di cosa ti occupi?
Ciao a tutte/i e grazie di cuore per questa intervista! Mi chiamo Andrea Tupac Mollica, classe 1974. Sono un antropologo per formazione universitaria e un progettista didattico per professione. E da alcuni anni sono anche un autore di LibroGame e Giochi di Ruolo. In realtà il mio primo LibroGame – per l’esattezza un racconto-game di una cinquantina di paragrafi – lo pubblicai nell’ormai preistorico 1993! All’epoca non avevo ancora il PC, ricordo che lo scrissi a macchina con una Olivetti elettrica. Si intitolava “Codice DNA”, era di ambientazione cyberpunk (quando si dice il destino…) e venne pubblicato su una rivista di letteratura potenziale che oggi non esiste più. Da qualche parte dovrei ancora avere il dattiloscritto originale; se lo trovo prometto di dargli una sistemata e di pubblicarlo gratuitamente!
Cos’è un librogame?
In due parole, è un libro interattivo. Un libro nel quale il protagonista è il lettore, che è chiamato a prendere delle decisioni che determinano lo sviluppo della storia. E questa facoltà è garantita dal fatto che il libro è ripartito in paragrafi numerati che corrispondono a ciascuna delle scelte che è possibile fare.
Cos’era il librogame nel suo periodo d’oro?
Per me i LibroGame degli anni ’80 sono stati un’epifania! È grazie a loro che sono entrato nel folle mondo dei giochi. Hanno davvero segnato profondamente la mia vita, indirizzando i miei interessi non solo in ambito ludico ma anche in materia di letteratura, cinema, musica… Non esagero dicendo che molto della persona che sono oggi lo devo proprio a quel fatidico incontro che feci quando avevo 10 anni, e il mio amico Enrico mi mostrò i primi due numeri di Lupo Solitario che gli erano appena stati regalati…
Cos’è un librogame oggi? Come si è evoluto?
La forma dei LibroGame di oggi non è molto diversa da quelli di ieri, l’evoluzione principale ha riguardato il contenuto. Sia in termini “tecnici”, perché oggi i LibroGame si sono arricchiti molto dal punto di vista del gameplay e hanno mutuato numerosi elementi dai videogiochi, sia in termini letterari. I LibroGame di oggi, infatti, esplorano una gamma molto più vasta di temi che non la classica storia avventurosa, sono molto più vari nei protagonisti e già da diversi anni si stanno ibridando con altri tipi di giochi, come i giochi da tavolo.
Legami, contrasti e coesistenza (virtuosa?) con i videogiochi. Cosa ne pensi?
Guarda, chiunque abbia la mia età e ha vissuto l’epoca d’oro dei LibroGame può confermarti che ciò che li fece tramontare assai rapidamente all’inizio degli anni ’90 furono proprio i videogiochi e la loro diffusione domestica attraverso console e home computer, come i Commodore Vic20 e 64 o il NES. All’epoca non ci fu storia: i videogame erano qualcosa di troppo più seducente e immediato, il risultato della competizione era segnato in partenza. Però la storia è una ruota che gira e oggi LibroGame e videogiochi si trovano a essere alleati. Non solo perché, come ti dicevo, i LibroGame di oggi mutuano molte meccaniche tipiche dei videogiochi, ma anche perché il mondo videoludico, sempre di più alla ricerca di storie memorabili da raccontare, e non solo di fantasmagorie grafiche e tecniche, ha riscoperto la bellezza e il valore letterario dei LibroGame facendoli propri.
Oggigiorno esistono non solo numerosi LibroGame che hanno un’incarnazione digitale, ma ci sono anche videogiochi ibridi che offrono un’esperienza LibroGame sfruttando però le potenzialità del digitale per integrare combattimenti tattici, navigazione attraverso le mappe e modelli 3D dei personaggi. Per non parlare di tutte le possibilità multimediali e transmediali in termini di colonne sonore, effetti speciali, minigiochi per la risoluzione degli enigmi e del continuo rimbalzo verso le risorse internet.
Sei un videogiocatore?
Oggi sono un videogiocatore occasionale. Il lavoro, la famiglia e la passione per i LibroGame e i Giochi di Ruolo tabletop mi lasciano davvero poco spazio per i videogiochi. Ma sono stato un videogiocatore hardcore in gioventù. Ero un assiduo frequentatore delle vecchie sale giochi, mi sono svenato per finire celeberrimi coin-op come Street Fighter, Black Dragon, Ghost ‘n Goblins, Shinobi, King of Dragons, Rastan Saga e via dicendo. E poi, tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000, mi sono giocato sul PC i grandi classici come Baldur’s Gate e Neverwinter Nights.
Da ragazzino ho anche imparato a programmare, per cui sviluppavo i miei giochi in BASIC e poi li passavo ai miei amici! In tempi un po’ più recenti ho anche programmato dei giochi in Inform 6 e in Bitsy che potete trovare e giocare gratuitamente sul mio blog. In linea di massima, però, anche da videogiocatore ho sempre preferito quei giochi che mi riportavano in qualche modo, per tematiche o gameplay, al mio grande amore per LibroGame e Giochi di ruolo tabletop.
I videogiochi ti hanno influenzato o ispirato in qualche modo nella realizzazione delle tue opere?
Sì, senza dubbio. Penso al sistema di achievements che ho inserito nel mio Hong Kong Hustle e ad altre tecniche che sto utilizzando nelle nuove cose a cui sto lavorando. Ma l’influenza più grande dei videogiochi nei miei LibroGame è a livello di temi e atmosfere. Non so come spiegarlo, ma quando scrivo un nuovo LibroGame nella testa mi passano delle renderizzazioni a 8 e 16 bit di quello che sto scrivendo, li immagino spesso come fossero i coin-op della mia gioventù. E ti svelo un segreto: i miei librogame sono zeppi di easter egg che rimandano al mondo videoludico, ma solo pochi lettori li scoprono e me li segnalano!
Vuoi segnalarci qualche tuo progetto in particolare o in corso d’opera?
Volentieri! Ho pronto un nuovo LibroGame che proporrà ai giocatori la rilettura interattiva di un grande classico della letteratura avventurosa vittoriana: Allan Quatermain e le Miniere di Re Salomone. Dovrebbe essere già uscito o può essere in uscita proprio in questi giorni di dicembre! E ho scritto Viaggio all’Inferno, un’avventura per il Gioco di Ruolo Blood Sword 5E che ha fatto faville su KickStarter e che è di prossima pubblicazione; peraltro si tratta di un’avventura proprio tratta dall’omonimo capitolo della serie LibroGame di Dave Morris! Da gennaio, poi, mi metterò al lavoro per un seguito “spirituale” di Hong Kong Hustle, che peraltro nell’ultima edizione di Lucca C&G ha vinto il prestigioso LGL Award!
Ma la cosa che più mi emoziona in questo momento è che con la grandissima illustratrice Katerina Ladon sono a lavoro su un romanzo illustrato! Con Katerina stiamo spingendo moltissimo sull’integrazione e sull’interazione tra immagini e parola scritta. Non sarà un romanzo con qualche illustrazione a supporto. Parole e immagini si fonderanno in modo spudorato, aggressivo e folle! Tra non molto mostreremo qualche anteprima!
Infine sto anche valutando un altro paio di proposte, di cui una in ambito videoludico, ma è ancora tutto in alto mare per parlarne…
Conclusioni
Anche per oggi abbiamo finito, ma ancora una volta ci si può rendere conto di quanto mondi che sembrano essere così (tecnologicamente) lontani, sono invece così legati e sovrapposti. Ciascuno mantiene la sua identità, ma a loro modo continuano a coinvolgerci, sfidarci, emozionarci e divertirci.
Ringrazio immensamente Andrea per il tempo che ci ha dedicato e non vedo l’ora di incontrarlo di nuovo!
Librogame e Videogame
Elenco delle interviste: