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Death’s Door per Xbox Series X – Recensione

Death’s Door è il diamante indipendente del 2021, che ci auguriamo abbia il successo che merita.

Recensione in un Tweet

Death’s Door è la versione contemporanea dei giochi d’azione old school. Il titolo è decisamente meno impegnativo dei suoi predecessori, ma fornisce un’esperienza praticamente perfetta in tutte le sue componenti. L’opera di Acid Nerve non ha nessun punto debole e qualunque sia la vostra priorità quando valutate un videogioco, Death’s Door vi sorprenderà, facendovi divertire per ore.

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Negli ultimi anni, i videogiochi indipendenti hanno colmato il vuoto delle major producendo titoli action che hanno settato i nuovi standard dell’industria. Dopo i successi di Supergiant Games (Hades) e Motion Twin con (Dead Cells), riuscire a produrre qualcosa di innovativo è decisamente complicato, ma neanche necessario. Death’s Door è la dimostrazione vivente che per creare una piccola gemma è sufficiente prendere il meglio di quanto già giocato, adornalo con uno stile artistico sublime e cucirgli addosso una trama toccante.

L’ineluttabilità della morte

Death’s Door racconta la ciclica vita dei corvi, animali che hanno il compito di traghettare gli esseri viventi dal mondo dei vivi verso l’aldilà. Ad ogni soul reaper viene assegnata una porta, che rimane aperta fino a quando l’anima prescelta non passa a miglior vita. Una volta terminato il compito, la porta si chiude e un’altra si apre, in un ciclo infinito.

Dietro questa fondamentale missione ci sono pennuti costretti a un lavoro ingrato e noioso; di gran lunga più simile a un’ordinaria giornata d’ufficio postale, piuttosto che a fantastiche avventure in un contesto mitologico.

Purtroppo, anche questo moto perpetuo è imperfetto: ci è stata sottratta la nostra ultima anima, con il risultato che non potremmo chiudere la nostra porta fino a quando non la ritroviamo. Come da contratto, fino a quando una porta è aperta, siamo mortali e rimarremo tali fino a quando essa non sarà chiusa.

Nella realtà dei fatti, le porte che dovremmo aprire prima di raggiungere l’agognata meta saranno svariate. Muoversi all’interno delle porte comporterà scontrarsi con creature, che si opporranno alla nostra missione; solo i colpi di arma da taglio e magia ci permetteranno di avanzare. I tanti scontri che affronteremo ci condurranno alla Death’s Door; la porta che nasconde un triste passato fatto di regnanti oppressori, che ingiustamente hanno sovvertito la naturale regola della mortalità, almeno fino ad oggi.

Inspirato

Death’s Door è un crogiolo di riferimenti dei migliori videogiochi degli ultimi anni. Un videogiocatore attento noterà citazioni in tutte le componenti del titolo e rimarrà sorpreso di quanto siano geniali quelle su The Legend of Zelda e Dark Souls.

Nonostante il sub-genere più pertinente sia l’action isometrico, l’opera di Acid Nerve contiene al suo interno un’anima da Metroid “opzionale”; infatti, anche sbloccando nuove abilità, sarà necessario tornare indietro solo per brevi tratti, a meno che non si voglia completare il gioco al 100%. In quest’ultimo caso, dovremmo rivedere i livelli precedenti e utilizzare le nuove magie per raggiungere mete secondarie.

Nonostante la visuale isometrica ricordi Diablo e Hades, Death’s Door adotta un gameplay molto più simile alle avventure Nintendo. Il gioco è suddiviso in livelli a cui accederemo attraverso una hall come in Super Mario 64, ma ognuno di questi è un vero e proprio micro-mondo di The Legend of Zelda; infatti, le mappe sono predefinite, i nemici respawnano sempre negli stessi punti e sarà fondamentali imparare i percorsi da seguire e i pattern dei nemici.

Pochi precisi colpi

Death’s Door non offre un gameplay particolarmente variegato, ma tutto funziona estremamente bene. I nostri attacchi principali sono tre: attacco base con un certo numero di colpi consecutivi (swing) che dipendono dall’arma; attacco caricato, che dopo un attimo di pausa fa un danno ad area; attacco in corsa, che dopo una capriola effettua un danno ad area, ma necessita di prendere le misure con estrema accuratezza.

A questi, si aggiungono gli attacchi speciali: essi permettono di fare danno magico aggiuntivo, ma il loro scopo principale è risolvere una serie di enigmi ambientali per andare avanti tanto nella missione principale quanto nei percorsi secondari.

Piccole migliorie

Durante la partita partiremo con quattro cuori, che rimarranno tali, a meno di non riuscire a trovare tutti e quattro gli altari nascosti, che ci permetteranno di avere al massimo un cuore in più (il medesimo discorso vale per le barre dell’attacco speciale).

La stessa pecunia di miglioramenti vale per armi e abilità. Le prime sono cinque e totalmente opzionali: si trovano solamente seguendo percorsi alternativi e cambiano solo parzialmente il vostro stile di gioco rendendolo più o meno veloce. Le abilità, invece fanno parte della storia principale e saranno fondamentali per svolgere gli enigmi tanto della missione principale quanto dei percorsi più nascosti, ma anch’essi sono solamente quattro: arco, gancio, palla di fuoco e bomba magica.

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Potremmo acquistare dei miglioramenti alle statistiche con una valuta ottenibile sconfiggendo i nemici che incontreremo lungo il percorso; considerando che ogni volta che moriremo, le creature ritornano in vita, sarà impossibile avere un vero e proprio stallo, poiché la morte ci consentirà comunque di accumulare risorse da spendere per diventare più forti.

Death’s Door non è un titolo estremamente difficile, ma la possibilità di errore è ridotta al minimo a causa del basso numero di cuori e barre di attacco speciale (che si ricaricano dopo ogni colpo messo a segno). Aspettatevi di morire e ripartire dall’ultima porta più volte, ma chiunque dovrebbe essere in grado di arrivare al boss finale, che richiede un maggiore impegno (e un’attenzione ai dettagli maniacale) rispetto al resto del gioco.

Pattern collaudati

Tutte le creature che dovremmo affontare, dai minion fino alle giant soul, hanno dei movimenti e degli attacchi predefiniti; questo rende il gioco abbastanza prevedibile per i più esperti, ma anche un’ottima palestra per i casual gamer. I boss principali da affrontare sono cinque, a cui si aggiungono una serie di mini-boss decisamente coriacei. Queste creature hanno un enorme carisma che proviene dal loro set di mosse e movimenti e che aumenta ulteriormente per le giant soul; infatti, queste anime dialogheranno con noi e ci mostreranno la grandezza della loro immortalità attraverso un level design dei loro mondi sublime, oltre a una caratterizzazione artistica di prim’ordine.

Conclusione

Death’s Door è un titolo eccezionale, che ricalca i capolavori del passato fornendo un’esperienza di gioco completa in tutti i suoi punti principali: il livello artistico è magnico; il level design rende la sfida sempre nuova e intrigante; i nemici principali hanno carisma da vendere; il titolo riesce a essere impegnativo, ma mai impossibile.

Per il prezzo a cui viene proposto, Death’s Door è un must per qualsiasi videogiocatore che voglia cimentarsi in un action isometrico per una decina di ore: gli esperti potranno cogliere i riferimenti ai vari capitoli di The Legend of Zelda, dalle armi alle creature; i neofiti potranno innamorarsi di un genere storico, provando un po’ di frustrazione tipica di questo genere, senza mai avere la paura di doverlo abbandonarlo per un eccesso di difficoltà.

Dettagli e Modus Operandi

  • Genere: Action isometrico
  • Lingua: Inglese
  • Multiplayer: No
  • Prezzo19,99€

Ho traghettato le anime più affascinanti del mondo per circa 10 ore grazie a un codice gentilmente fornito dal publisher.

Di Antonino Savalli

Nato con Nintendo, cresciuto con PlayStation e formato con il PC, ho sempre trovato nella scrittura il legame per apprezzare tutte le esperienze videoludiche (e non) vissute.

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